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La Nostra Marina Militare Nei Bollettini Di Guerra-1940-41


Red

Messaggi raccomandati

Rievocare le azioni svolte,durante la 2^ Guerra Mondiale,

dalla nostra Marina Militare,attraverso i Bollettini di Guerra

mi sembra cosa che manca nel nostro Forum e credo che,

quì inseriti, possano dare un loro apporto storico ed essere

di stimolo ad eventuali valutazioni e critiche da parte dei

Sig.ri Com.ti che volessero farne.

Dico valutazioni e critiche per il fatto che non poche volte i

Bollettini di Guerra vennero e vengono ancora criticati per

il loro modo di riportare i fatti e cioè in modo, diciamo,

trionfalistico sulle nostre azioni ben riuscite ed invece "addolcito"

per i fatti che furono a noi poco favorevoli.

Queste valutazioni sono senz'altro alla Vosta portata, e questo mio

intento a stimolarvi mi dispiacerebbe cadesse nel nulla giacchè

verrebbe a mancare, pur rimanendo,almeno spero,l'importante

presenza dei Bolletti di Guerra nel Forum,la parte più importante:

la vostra critica e valutazione degli stessi.

I Bollettini di Guerra che posterò riguarderanno,ovviamente,quelli

che interessano le azioni della nostra Marina Militare e tra di essi

ve ne sono alcuni che danno i resoconti di alcune battaglie principali.

Essi sono,almeno momentaneamente,limitati al primo anno di guerra.

Sono riportati con la loro sequenza numerica e con la loro data di diramazione.

Volendo iniziare questo lavoro,desidero però riportare,se pure non si

parla di azioni navali,quello che fu il primo Bollettino di Guerra,inizio

di una lunga serie.

 

Il Quartier Generale delle Forze Armate comunica :

 

1)-12 giugno 1940-XVIII

Alle ore 24 del giorno 10 il previsto schieramento delle forze

di terra,del mare e dell'aria era ordinatamente compiuto.

Unità da bombardamento della R.Aeronautica scortate da formazioni

da caccia hanno effettuato alle prime luci dell'alba di ieri ed al tramonto

violenti bombardamenti sugli impianti militari di Malta con evidenti

risultati rientrando incolumi quindi alle rispettive basi.Nel frattempo

altre unità si sono spinte in ricognizione sul territorio e sui porti dell'Africa

settentrionale.Al confine della Cirenaica un tentativo di incursione da parte

dell'aviazione inglese è stato respinto;due velivoli nemici sono stati respinti.

 

2)-13 giugno 1940-XVIII

.........Nel Mediterraneo nostri sommergibili hanno silurato un incrociatore

e una petroliera da 10.000 tonnellate avversaria.A Tobruk,presso il confine

della Cirenaica,un tentativo aero-navale inglese è stato respinto dalle nostre

forze di terra,navali ed aeree:lievi danni agli impianti ed affondamento di un

nostro piccolo dragamine.

 

3)-14 giugno 1940-XVIII

..........Nel Mediterraneo centrale sommergibili nemici hanno tentato senza

risultato di contrastare i movimenti della nostra flotta.Due sommergibili

nemici sono stati colpiti e uno seriamente danneggiato.

 

4)-15 giugno 1940-XVIII

..........All'alba del giorno 13 unità della nostra marina si scontravano con una

formazione navale nemica composta di incrociatori e siluranti.Ne è seguito un

combattimento durante il quale sono entrate in azione anche le difese costiere

della R.Marina.La torpediniera Calatafimi ha colpito con siluri due grosse caccia-

torpediniere,una delle quali è affondata.Località della riviera Ligure sono state

colpite dal tiro delle navi nemiche:si contano alcuni morti e feriti tra la popolazi-

one civile.

..........Un sommergibile nemico è stato affondato dai nostri idrovolanti

 

5)-16 giugno 1940-XVIII

Nel Mediterraneo marina ed aviazione continuano la loro attività con risultati

sempre più efficaci e promettenti.Mentre la radio inglese confermava ufficial-

mente la perdita dell'incrociatore Calipso di cui era stata data notizia nel bol-

lettino n.2,le nostre siluranti in una nuova vittoria contro sommergibili nemici

ne affondavano uno.

 

9)-20 giugno-1940-XVIII

...........Un altro cacciatorpediniere francese di 2500 tonnellate è stato silurato

e affondato da un nostro sommergibile.

 

10)-21 giuno 1940-XVIII

Durante la notte sul 21 le basi navali di Biserta e di Malta sono state nuovamente

sottoposte ad intensi e precisi bombardamenti aerei.

 

11)-22 giugno 1940-XVIII

Nel Mediterraneo marina e aviazione intensificano ovunque la loro attività:

tre piroscafi nemici dei quali due armati sono stati affondati dai sommergibili;

un incrociatore facente parte di una formazione è stato copito,a oriente delle

Baleari,dai nostri bombardieri;durante il giorno e la notte a ondate successive

soni state violentemente bombardate le basi di Biserta e Marsiglia.A Biserta un

incrociatore è stato colpito,l'arsenale danneggiato,depositi di nafta incendiati.

A Marsiglia,non minori i danni subiti da quella base.

..........Un'azione nemica su Tobruk ha colpito in pieno quell'infermeria della

R.Marina;si deplorano alcuni morti e feriti fra medici,infermieri e ricoverati.

 

14)-25 giugno 1940-XVIII

Alle ore 1,35 in seguito alla firma della Convenzione d'armistizio,sono cessate

le ostilità tra l'Italia e la Francia in tutti gli scacchieri metropolitani e l'Oltremare.

Un nostro sommergibile ha affondato un piroscafo nemico di ottomila tonnellate.

Un nostro sommergibile dislocato in Mar Rosso non ha fatto ritorno alla base.

 

16)-27 giugno 1940-XVIII

Unità della nostra marina hanno bombardato la base inglese di Sollum con note-

vole efficacia.

 

18)-29 giugno 1940-XVIII

Un nostro sommergibile ha affondato con azione di siluro e di un cannone un piro-

scafo armato di 10.000 tonnellate,che navigava sotto scorta.

 

Aggiungo questo Bollettino in modo extra:

 

19s)-29 giugno 1940-XVIII

Il giorno 28,volando su Tobruk,durante una azione di bombardamento nemica,

l'apparecchio pilotato da Italo Balbo è precipitato in fiamme.Italo Balbo e i com-

ponenti dell'equipaggio sono periti.Le bandiere delle Forze Armate d'Italia si

inchinano in segno di omaggio e di alto onore alla memoria di Italo Balbo,volon-

tario alpino della guerra mondiale,Quadrumviro della Rivoluzione,trasvolatore

dell'Oceano,Maresciallo dell'Aria,caduto al posto di combattimento.

 

21)-1 luglio 1940-XVIII

Il Maresciallo d'Italia, Rodolfo Graziani,che ha già raggiunto in volo la Libia,ha

assunto il comando di tutte le forze armate dell'Africa settentrionale.

Una nostra torpediniera ha attaccato e colpito con bombe un sommergibile av-

versario e lo ha affondato.Un nostro sommergibile ha abbattuto un quadrimotore

inglese.Il cacciatorpediniere Espero dopo aver eroicamente sostenuto un combat-

timento contro tre incrociatori ed alcuni cacciatorpediniere inglesi non ha fatto

ritorno alla base e deve pertanto ritenersi perduto.

 

24)-4 luglio 1940-XVIII

..........Un nostro sottomarino non ha fatto ritorno alla base.

 

30)-10 luglio 1940-XVIII

Il giorno 8 la ricognizione aerea aveva segnalato che forze navali inglesi suddivise

in tre gruppi comprendenti fra l'altro alcune navi da battaglia portaerei si trovavano

fra l'isola di Creta e la costa dell'Africa settentrionale in rotta verso ponente.

Una ulteriore conferma era data subito dopo da un nostro sommergibile che silurava,

affondandolo,uno dei ccciatorpedinieri avversari.La nostra aviazione immediatamente

partiva dalle sue basi e,con instancabile attività,sottoponeva per tutta la giornata la

formazione navale avversaria a ripetute e assai efficaci azioni di bombardamento.

Alcune navi erano colpite e seriamente danneggiate,con visibili incendi a bordo.

Si ritiene che una nave-probabilmente da battaglia-sia stata affondata.

Tutti i nostri velivoli sono rientrati, meno uno costretto ad atterrare in territorio greco

con l'equipaggio incolume.Per quanto menomata ,la formazione navale inglese pro-

cedeva nella sua rotta facendo supporre che avesse come obiettivo una incursione

nel Mediterraneo centrale per attaccare dal mare e dall'aria qualche nostro importante

centro costiero.Di conseguenza una forte aliquota della nostra flotta aveva preso il mare

per stroncare questo tentativo.Nel tardo pomeriggio del 9,malgrado che avverse condi-

zioni di visibilità avessero ostacolata la ricognizione aerea,la nostra flotta riusciva a

entrare in contatto col nemico nel Mare Jonio,mentre importanti forze aeree concor-

revano dal cielo all'azione.Dopo una breve intensa azione di fuoco,il nemico rinunciava

ai suoi obiettivi e si allontanava verso est.Una sola nostra unità navale è stata colpita.

Le avarie sono riparabili in pochi giorni.Nel combattimento sono rimasti uccisi ventinove

uomini dell'equipaggio e sessantanove feriti.L'aviazione,nonostante il fortissimo tiro anti-

aereo,inseguiva il nemico senza dargli tregua fino alle ultime ore del giorno,ripetutamente

colpendo con bombe di grosso calibro talune delle sue unità.Il nostro caccia Zeffiro è stato

affondato ma l'equipaggio salvo.Lo stesso giorno 8 un'altra formazione navale inglese

partita da Gibilterra veniva segnalata con rotta nord-est.Rilevata nella giornata del 9 dalla

nostra aviazione a sud delle Baleari,era sottoposta per tutta la giornata all'azione violenta

di nostre formazioni da bombardamento,con evidenti efficaci risultati.Tre apparecchi non

hanno fatto ritorno ai loro aeroporti.

 

31)-11 luglio 1940-XVIII

Dai successivi accertamenti risulta in modo indubbio che durante le azioni del giorno 9 nella

zona delle Baleari le unità della nostra aviazione hanno gravemente danneggiato ed incen-

diato la grande nave da battaglia Hood (42.100 tonnellate).La nave portaerei Ark Royal è

stata pure colpita in pieno sul ponte da due bombe di grosso calibro come risulta dalla docu-

mentazione fotografica.Inoltre,durante lo scontro navale svoltosi nel Mar Jonio è stata colpita

in pieno da due bombe di grosso calibro un'altra nave da battaglia inglese.

Ulteriori accertamenti sono in corso per precisare i danni subiti dall'avversario,sia durante

questi bombardamenti che in quelli precedentemente effettuati a Creta.La base navale di Malta

è stata ancora violentemente bombardata nella mattinata e nel tardo pomeriggio di ieri;sono

stati osservati incendi ed esplosioni nell'arsenale e sulle navi in porto.Tre velivoli da caccia

nemici sono stati abbattuti dai nostri bombardieri.Due nostri velivoli non sono rientrati alle basi.

 

32)-12 luglio 1940-XVIII

La battaglia aero-navale combattuta nei giorni 8 e 9 non è ancora definitivamente chiusa.

La nostra ricognizione marittima ha infatti avvistato,nella mattinata di ieri,una formazione

navale nemica composta da due navi da battaglia,di una nave portaerei e di un naviglio mi-

nore aggirantesi nella zona di Malta,e che,successivamente,scortando cinque grossi piroscafi

carichi,si dirigeva vers levante.Chiamate dagli aerei da ricognizione,le nostre formazioni da

bombardamento immediatamente partivano ad ondate successive,susseguentisi a brevi inter-

valli.-.......Un piroscafo risulta sicuramente affondato,due cacciatorpediniere gravemente

colpiti,anto che uno di essi era costretta o mettere in mare le imbarcazioni di salvataggio.

La nave portaerei colpita da una bomba di grossissimo calibro si arrestava bruscamente,con

incendi a bordo visibili dall'alto,mentre alcune navi correvano al suo soccorso..........-

Nella battaglia del 9,le artiglierie dei nostri incrociatori hanno abbattuto cinque velivoli idro-

siluranti e tre velivoli da bombardamento,uno dei quali ancora carico di bombe è esploso

cadendo in acqua.

 

33)-13 luglio 1940-XVIII

............Un nostro cacciatorpediniere è stato affondato in seguito a bombardamento nemico.

L'equipaggio è salvo.

 

34)-14 luglio 1940-XVIII

............Una nostra torpediniera ha affondato un sommergibile inglese.

Un nostro sottomarino non è rientrato alla base.

 

35)-15 luglio 1940-XVIII

Nel Mediterraneo occidentale un nostro sommergibile ha affondato un cacciatorperdiniere ed

un sommegibile nemici.

 

36)-16 luglio 1940-XVIII

L'affondamento del cacciatorpediniere annunciato col bollettino di ieri è il risultao di un fortu-

nato incontro di un nostro sommergibile che audacemente impegnò la lotta contro sei caccia-

torpediniere avversari.

 

37)-16 luglio 1940-XVIII

All'alba del giorno 8 luglio un nostro importante complesso navale era uscito dalle sue basi

per eseguire una di quelle ricognizioni in forza nel Mediterraneo centrale,che hanno lo scopo di assicurare la libertà delle comunicazoni marittime e che non vengano rese di pubblica ragione

perchè la notizia non possa tornare utile al nemico.In opportuna posizione,rispetto alla zona

rastrellata dalle forze navali,erano stai dislocati in agguato vari sommergibili col compito di attac-

care eventuali forze navali che fossero state avvistate e dare informazioni sui loro movimenti.

Una vasta rete di esplorazione aereo-marittima integrava infine il dispositivo navale mentre

altri reparti dell'aviazione incrociavano,come di consueto,sul Mediterraneo occidentale ed orientale.

Ben presto veniva segnalato nel Mediterraneo orientale una squadra inglese uscita da Alessandria

e comprendente in totale tre corazzate da 31.000 tonnellate,armate ciscuna con otto pezzi da 381,

una portaerei,cinque incrociatori e quindici cacciatorpediniere,avanzava verso ponente.

Quasi contemporaneamente veniva segnalato che un'altra squadra inglese costituita da due

corazzate:la Hood da 41.500 tonnellate armata da otto pezzi da 381 ed una del tipo Valiant da

31.000 tonnellate pure armata con otto pezzi da 381,dalla nave portaerei Ark Royal,da due incro-

ciatori e da otto cacciatorpediniere era uscita da Gibilterra e dirigeva verso le Baleari.Una notizia, giunta da uno dei nostri sommergibili in agguato,il quale aveva anche affondato un cacciator-

pediniere della scorta al grosso delle forze nemiche,confermava l'avanzata della squadra di levante

verso il Mediterraneo centrale.Sulla base i tali notizie veniva allora concertato il seguente piano

di azione:-attaccare a sud di Candia,durante tutta la giornata dell'8,coll'aviazione da bombarda-

mento dell'Egeo e della Libia,le navi navi provenienti da Alessandria;-vigilare la squadra Hood,

ancora lontana,per essere in grado di attaccarla prontamente appena fosse entrata nel raggio di

azione utile dei nostri bombardieri;-dislocare le nostre squadre navali in zona adatta per assicurare,

nella giornata del 9,l'incontro col nemico,coprendo nel contempo tutto il nostro settore costiero

contenente i suoi probabili obiettivi.Nella giornata dell'8,dalle ore 9 alle ore 20 circa,in dieci ondate successive l'aviazione attaccava la flotta inglese nel Mediterraneo orientale con buoni risultati.

Non meno di dieci o dodici grosse bombe raggingevano il bersaglio; a bordo di un inrociatore si sviluppava un incendio.Nella notte sul 9 la limitata visibilità,dovuta a foschia che gravava sul mare,impediva il controllo della formazione inglese,la quale alle13,30 dava segno della sua presenza nello Jonio con un attacco di velivoli siluranti diretto contro un gruppo di nostri incrociatori distaccati in esplorazione avanzata.Il tentativo veniva prontamente sventato,mentre cinque dei nove apparecchi attaccanti venivano abbattuti dal fuoco delle armi contraeree degli incrociatori.Intanto gli idrovolanti catapultati dagli incrociatori e lanciati alla ricerca della formazione,fornivano precise indicazioni che consentivano al comandante in capo di stabilire,alle 15,45,il contatto delle artiglierie.

Il gruppo dei nostri incrociatori,che si trovava più prossimo alle navi similari della formazione avversaria,apriva per primo il fuoco,seguito da quello delle corazzate Cesare e Cavour subito controbattuto dalle corazzate britanniche.Malgrado la forte distanza (26.000 metri),il tiro veniva rapidamente portato sul bersaglio e vari colpi raggiungevano le navi nemiche,una delle quali era vista appruarsi e cessare il fuoco.Anche il tio dell'avversario appariva efficiente:un colpo da 381 raggiungeva una delle nostre corazzate,esplodendo in coperta al centro della nave,presso il fumaiolo,senza però impedire che essa continuasse il proprio tiro con invariata intensità,poichè nessuna parte vitale della nave era stata colpita.

Mentre si svolgeva l'azione fra le navi maggiori,le squadriglie dei caccatorpediniere che si trovavano in posizione favorevole,andavano animosamente all'attacco sfidando il fuoco di sbarramento delle navi maggiori del nemico,il contrasto dei suoi cacciatorpediniere e l'azione di bombardamento dei suoi aerei.Nonostante la contromanovra delle unità nemiche ,rivolta frustrare l'attacco l'attacco e ad evitare i siluri,uno di questi,lanciato dalla squadriglia Freccia,raggiungeva un incrociatore nemico.

Durante la manovra di avvicinamento,questa squadriglia di nostri cacciatorpediniere abbatteva inoltre tre velivoli inglesi.L'aviazione della Sicilia e delle Puglie entrata in azione alle 15,40,la continuava,succedendosi ininterrottamente sul cielo della battaglia,ma le difficilissime condizioni di visibilità,dovute alla foschia non del tuto scomparsa e,soprattutto,al fumo prodotto dai colpi delle opposte formazioni navali ed alle cortine nebbiogene con le quali esse si coprivano durante le manovre,ostacolavano un efficce intervento.La flotta nemica cambiava decisamente rotta allontanandosi verso sud-ovest zig-zagando per sottrarsi quanto poteva all'azione aerea.

Il gruppo Hood intanto aveva continuato nella sua rotta giungendo nel pomeriggio dello stesso giorno a sud delle Baleari.Così mentre nello Jonio infuriava la battaglia,l'aviazione della Sardegna poteva iniziare la sua implacabile azione che proseguiva fino alle ultime luci del giorno.Alcune grosse bombe venivano centrate sul bersaglio;risulatava colpita la nave portaerei;da una nave da battaglia si sprigionava, ben visibile un incendio.Nella stessa serata il gruppo Hood iniziava il ritorno verso la sua base di partenza.Si chiudeva così la giornata del 9 con un importante successo delle nostre forze navali e aeree che per la prima volta si erano misurate contro quelle schierate in massa dall'Ammiragliato britannico.Successo chiaramente apparso quando entrambi i gruppi nemici si allontanavano verso le loro provienenze,dimostrando di rinunciare al conseguimento di quelli che fondatamente si ritiene dovessero essere i loro obiettivi.La formazione inglese sottrattasi alla battaglia nello Jonio ,limitava infatti la propria manovra alle necesità di protezione di un modesto convoglio di 5 piroscafi che dalla zona di Malta doveva raggiungere Alessandria,mentre il gruppo Hood a lenta velocità la sua rotta su Gibilterra.Nella giornata dell'11 le aviazioni della Sicilia e della Libia-le quali durante la giornata del 10 non avevano potuto individuare che elementi isolati-riprendevano sotto la loro azione le forze navali inglesi che,suddivise in tre gruppi-procedenti a diverse velocità indubbiamente a cagione dei danni subiti e delle avarie conseguenti-,si erano rimesse sulla via del levante.Tale azione continuava ininterrotta nelle giornate del 12 e del 13 durante le quali le forze aeree della Libia e dell'Egeo entravano in azione a mano a mano che la distanza dei vari gruppi da battere lo permetteva.In tal modo queste nostre formazioni aeree di velivoli terrestri si spingevano arditamente sul mare aperto per oltre 600 chilometri dalle loro basi,meritando,anche per questo,titolo di onore.Non meno di quaranta attacchi si succedevano implacabili contro il nemico,non meno di cinquanta bombe,fra le quali alcune di grossissimo calibro colpivano le navi avversarie,con visibili effetti.Dieci apparecchi da caccia nemici erano abbattuti.

Nella mattina del giorno 11 il gruppo Hood rientrava a Gibilterra mentre nella notte sul 13 le forze navali di Alessandria rientravano in tale porto.Da fonte nemica non sono ancora confessate le perdite da noi inflitte.Dalle testimonianze di coloro che hanno partecipato al combattimento,dalla precisa e indiscutibile documentazione fotografica,dalla lentezza con la quale le navi hanno seguito la via del ritorno,dalla affievolita reazione contrerea,si può ritenere con sicuro che tali perdite siano state ragguardevoli.Infatti un cacciatorpediniere e un piroscafo da carico sono stati certamente affondati;due navi da attaglia,quattro incrociatori,due navi portaerei,due cacciatorpediniere,sono stati sicuramente e,taluni,ripetutamente e seriamente colpiti;dodici aerei sono stati abbattuti;una decina distrutti o danneggiati a bordo delle navi portaerei.Risulta inoltre per certo che tali unità:-la nave da battaglia Hood è stata colpita con tre bombe,rispettivamente alla stazione di tiro dei grossi calibri,alla torre superiore prodiera dei pezzi da 381 ed alla stazione telemetrica;-la nave portaerei Ark Royal è stata colpita da una bomba che ha demolito la parte sterna prodieera destra del ponte di volo e distrutti sette apparecchi;-la nave portaerei Eagle presenta una grande falla a prua.Mentre l'Ark Royal è già entrata in bacino a Gibilterra,la Hood per mancanza colà di materiale e di attrezzatura potrebbe dover essere inviata in Inghilterra.

 

38)-17 luglio 1940-XVIII

Un nostro sommergibile ha affondato una grossa nave nel Mediterraneo orientale.

 

40)-19 luglio 1940-XVIII

Nel Mediterraneo orientale un sommergibile nemico è stato affondato.

 

41)-20 luglio 1940-XVIII

Presso l'isola di Candia si è svolto ieri all'alba un combattimento di tre ore tra i nostri incrociatori leggeri Giovanni dalle Bande Nere e Bartolomeo Colleoni da 5000 tonnellate ed una forza inglese composta di due incrociatori protetti,di 7000 tonnellate del tipo Sidney,e quattro torpediniere.

Nonostante la netta superiorità delle forze avversarie i nostri incrociatori hanno impegnato il combattimento infliggendo gravi danni al nemico.L'incrociatore Bartolomeo Colleoni,colpito in un organo vitale ed immobilizzato,è affondato combattendo strenuamente.Una buona parte dell'equipaggio si ritiene sia salva.Nostre formazioni da bombardamento hanno raggiunto le forze navali nemiche e le hanno ripetutamente bombardate colpendo più volte gli incrociatori.Una nave nemica in fiamme è affondata.I nostri velivoli sono rientrati tutti alle loro basi.

 

43)-22 luglio 1940-XVIII

Da sicure informazioni risulta che,in seguito ai combattimenti aero-navali svoltisi tra il giorno 8 e il 13 luglio,oltre alla nave portaerei Ark Royal ed alla nave da battaglia Hood,anche una nave da barraglia tipo Warspite (31.000 tonnellate) egli incrociatori Gloucester (10.000 tonnellate) e Arethusa (5.200 tonnellate) hanno subito gravi avarie.Sensibili sono inoltre le perdite negli equipaggi nemici.

 

45)-24 luglio 1940-XVIII

Nostri sommergibili nel Mediterraneo orientale hanno affondato un cacciatorpediniere australiano ed un sommergibile.

 

54)-2 agosto 1940-XVIII

Una squadra navale nemica proveniente da Gibilterra e composta di due navi da battaglia,due navi portaerei e navi minori,è stata raggiunta da nostre formazioni aeree a sud dell'isola di Formentera (Baleari) e sottoposta a violento bombardamento malgrado la intensa reazioe contraerea.Risultano completamente colpite da bombe di grosso calibro alcune unità tra cui una nave da battaglia,quest'ultima con visibile incendio bordo.Un nostro veicolo non è rientrato.Questa notte il cacciatorpedinere Vivaldi ha affondato con azione di speronamento e quindi con siluro,nel centro del mar Jonio,il sommergibile inglese Oswald di 1.500 tonnellate armato di un cannone da 120 millimetri e di otto lanciasiluri.Dell'equipaggio,composto di 55 uomini,il Vivaldi ne ha recuperati e fatti prigionieri 52 tra i quali il comandante di corvetta David Frazer,tutti incolumi.

 

56)-4 agosto 1940-XVIII

Un nostro sommergibile non ha fatto ritorno alla sua base.

 

71)-18 agosto 1940-XVIII

Un nostro sommergibile ha affondato nell'Atlantico una nave cisterna di 9.000 tonnellate.

 

75)-22 agosto 1940-XVIII

Nel Mediterraneo orientale una nostra torpediniera ha affondato un sommergibile ed un nostro sommergbile ha silurato un cacciatorpediniere.

 

76)-23 agosto 1940-XVIII

Un sommergibile inglese,di cui al bollettino n.75,è stato affondato dalla torpediniera Papa.Detto sommergibile ha lanciato ben tre siluri senza alcun risultato contro la torpediniera.Con pronta manovra questa si è gettata contro il sommergibile per speronarlo,buttando quindi numerose bombe di profondità.Il sommergibile,irreparabilmente colpito,è venuto a galla mostrando la chiglia e poco dopo si è inabissato.

 

77)-24 agosto 1940-XVIII

Nel golfo di Bomba il 22 agosto una formazione di aerei siluranti inglesi ha attaccato un nostro sommergibile che usciva dalla rada e lo ha colpito con un siluro.La maggior parte dell'equipaggio è stata salvata.Il sommergiblile potrà essere ricuperato.

 

80)-26 agosto 1940-XVIII

Un nostro sommergibile operante nell'Atlantico,ha silurato e gravemente danneggiato una grossa petroliera nemica.

 

90)-5 settembre 1940-XVIII

...........Contemporaneamente i nostri mas si lanciavano sulla formazione navale attaccando con buon esito nel canale di Caso un incrociatore e due cacciatorpediniere nemici.Un nosro mas non è rientrato.

 

92)-7 settembre 1940-XVIII

Nel Mar Rosso una nave cisterna nemica è stata affondata da un nostro sommergibile.

 

93)-8 settembre 1940-XVIII

Un nostro sommergibile ha affondato una unità da guerra inglese di pattuglia negli approcci dello stretto di Gibilterra.

 

97)-12 settembre 1940-XVIII

Un nostro sommergibile è rientrato alla base dopo aver affondato in Atlantico 27.000 tonnellate di naviglio inglese.

 

98)-13 settembre 1940-XVIII

Un nostro sommergibile è rientrato alla base dopo aver affondato in Atlantico 18.000 tonnellate di naviglio inglese,e cioè una petroliera di 10.000 tonnellate e un bastimento carico di 8.000 tonnellate.

 

101)-16 settembre 1940-XVIII

Nel Mediterraneo orientale nostri mas hanno affondato un sommergibile nemico.

 

103)-18 settembre 1949XVIII

Naufraghi di un piroscafo inglese di 5.800 tonnellate affondato da un nostro sommergibile operante nell'Atlantico sono stati sbarcati a Lisbona.

 

108)-23 settembre 1940-XVIII

Un nostro piroscafo vuoto è stato affondato da un sommergibile nemico nel Tirreno meridionale.

 

111)-26 settembre 1940-XVIII

Una nostra torpediniera è stata affondata nello Jonio da un sommergibile nemico.L'equipaggio è in gran parte salvo.

 

115)-30 settembre 1940-XVIII

Nel Mediterraneo orientale un sommergibile nemico ha silurato un nostro piroscafo di 700 tonnellate;la torpediniera Cosenz di scorta attaccava con bombe il sommergibile,che affiorava rovesciato sul fianco e poscia affondato.L'equipaggio del piroscafo è stato tratto in salvo al completo.

 

117)-2 ottobre 1940-XVIII

Nel Mediterraneo centrale il nostro sommergibile Medusa ha abbattuto un quadrimotore inglese tipo Sunderland.

 

121)-6 ottobre 1940-XVIII

Due sommrgibili nemici sono stati affondati: uno da un nostro sommergibile;l'altro dai nostri mas.

 

122)-7 ottobre 1940-XVIII

La stessa flottiglia di mas citata nel bollettino n.121 ha affondato un altro sommergibile nemico.

...........Un sommergibile nemico emerso nei pressi di Savona,ha sparato alcuni colpi di cannone sulla città colpendo abitazioni private e causando un morto e sei feriti tra la popolazione.Danno materiali lievi.

 

123)-8 ottobre 1940-XVIII

Un nostro sommergibile ha affondato una vedette armata inglese

Nel Mediterraneo occidentale è stato silurato un nostro piroscafo mercantile da 1800 tonnellate.

 

128)-13 ottobre 1940-XVIII

Nostre siluranti in pattuglia nel Canale di Sicilia hanno arditamente attaccato durante la notte tra l'11 e il 12 corrente notevoli forze navali inglesi nelle vicinanza di Malta.

Un incrociatore nemico probabilmente del tipo Neptune è affondato;altri gravi danni sono stati inflitti

alle unità avversarie,che si sono successivamente allontanate.Noi abbiamo perduto due torpediniere da 600 tonnellate l'una e un caccia da 1400 tonnellate.Gran parte degli equipaggi sono stati salvati.

 

131)-16 ottobre 1940-XVIII

La scorsa notte il nostro sommergibile Toti in missione nel Mediterraneo centrale,avvistato un sommergibile inglese della classe Perseus,lo attaccava decisamente col cannone.

Ne seguiva un violento combattimento fino a brevissima distanza,durante il quale il nostro sommergibile colpiva il nemico con il cannone e con le mitragliere e quindi,portatosi con rapida manovra in posizione favorevole lo silurava.L'unità nemica,colpita in pieno,affondava inabissandosi verticalmente con la prua in alto.

Il nostro sommergibile non ha avuto nssuna perdita fra il personale e ha riportato solo danni del tutto irrilevanti alle sovrastrutture leggere.

I sommergibili nemici della classe Perseus,di tipo oceanico,,dislocano 1500 tonnellate in superficie e 2000 in immersione,sono armati con otto lanciasiluri,un cannnone da 102 millimetri e due mitragliere.

 

132)-17 ottobre 1940-XVIII

Il Comandante del sommergibile Toti che ha affondato il sommergibile nemico tipo Perseus di cui al bollettino n.131 è il capitano di corvetta Bandino Bandini.

 

137)-22 ottobre 1940-XVIII

Nella notte sul 21 ottobre nel Mar Rosso meridionale nostre siluranti uscivano alla ricerca di un grosso convoglio nemico fortemente scortato da incrociatori e cacciatorpediniere che era stato precedentemente segnalato da aerei in ricognizione.Una sezione di nostre siluranti ,vers la mezzanotte,riusciva ascoprire il convoglio ed attaccava decisamente col siluro verie unità,nonstante la violenta reazione di fuoco degli incrociatori e cacciatorpediniere nemici di scorta.

Poco dopo questo primo scntro,un'altra sezione di nostre siluranti si lanciava all'attacco del convoglio riuscendo anch'essa a silurare alcuni piroscafi.In seguito a tale azione,tra le nostre siluranti e le preponderanti forze nemiche di scorta,si impegnavano violenti combattimenti notturni che protraeano sino all'alba.A tale ora uno degli incrociatori nemici tipo Sidney da 8000 tonnellate,entrato nel raggio di azione della difesa costiera della R.Marina delle isole del Mar Rosso meridionale,veniva rapidamente inquadrato dall'efficace tiro di una batteria costiera.

L'incrociatore,ripetutamente colpito e gravemente danneggiato ,era costretto a ritirarsi a moto lento.

Successivamente esso veniva avvistato fermo al largo in gravi difficoltà,mentre altre unità inglesi accorrevano in suo soccorso.

Nel complesso delle azioni sono stati affondati sei piroscafi ed altri risultano seriamente danneggiati;a malgrado gli aspri combattimenti,solo una delle navi siluranti è stata colpita dal fuoco degli incrociatori

nemici.Essa,nonostante le gravi avarie subite,è riuscita tuttavia a portarsi sotto la protezione delle batterie costiere della R.Marina.Le perdite tra l'equipaggio sono lievi.All'alba il convoglio nemico è stato ancora attaccato anche dalla nostra aviazione che ha impegnato combattimento con la caccia avversaria colpendo un veicolo tipo Gloster.

 

139)-24 ottobre 1940-XVIII

Il cacciatorpediniere Nullo gravemente danneggiato nello scontro in Mar Rosso si è autoaffondato nei pressi della costa.

 

141)-26 ottobre 1940-XVIII

Il comandante del cacciatorpediniere Nullo,capitano di corvetta Costantino Borsini,dopo aver posto in salvo quasi tutto l'equipaggio,si è inabissato con la sua nave.

 

149)-3 novembre 1940-XVIII

Due nostri sommergibili non sono rientrati.

 

151)-5 novembre 1940-XVIII

Nostri sommergibili operanti nell'Atlantico hanno affondato piroscafi per 24.000 tonnellate complessive.

 

152)-6 novembre 1940-XVIII

Un sommergibile nemico ha tentato di portare offesa ad un nostro convoglio in navigazione nel Mediterraneo centrale.Una torpediniera di scorta al convoglio con pronta manovra ha attaccato il sommergibile e lo ha affondato.

 

158)-12 novembre 1940-XVIII

Nella notte del 10 novembre nel Mediterraneo centrale un nostro sommergibile ha attaccato una rilevante forza navale inglese ed ha colpito sicuramente con due siluri e probbilmente con un terzo l'ultima grande nave della formazione.E' da ritenere probabile la perdita dell'unità nemica,certamente gravissimamente danneggiata.

Nella notte successiva nostri sommergibili in crociera ottenevano un nuovo successo silurando ed affondando due piroscafi che in convoglio fortemente scortato dirigevano verso il Mediterraneo centrale verso levante.

Nelle prime ore della notte sul 12,aerei nemici hanno attaccato la base navale di Taranto.

La difesa contraerea della piazza e delle navi alla fonda ha reagito vigorosamente.Solo una unità e stata in modo grave colpita.Nessuna vittima.Sei aerei nemici sono stati abbattuti e parte dei loro equipaggi è stata catturata;tre altri probabilmente abbattuti.

 

161)-15 novembre 1940-XVIII

Nella notte dal 9 al 10 corrente-come già annunciato nel bollettino n.158-il sommergibile Capponi ha colpito con tre siluri una nave da battaglia tipo Ramillies che,insieme con altre,scortava la nave portaerei Illustrios nel canale di Sicilia.

Il capitano di corvetta Romeo Romei,comandante del sommergibile,ha controllato con visione diretta dal somergibile emerso lo scoppio dei tre siluri sullo scfo della ave nemica.

 

162)-16 novembre 1940-XVIII

Un nostro sommergibile operante nell'Atlantico ha affondato un cacciatorpediiere nemico.

 

170)-24 novembre 1940-XVIII

Nostre unità leggere hanno attaccato e colpito un mas ed alcune navi posamine avversarie.

Tutte le nostre unità sono rientrate illese.

 

174)-28 novembre 1940-XVIII

Nel pomeriggio di ieri una nostra formazione navale,mentre incrociava a sud della Sardegna,è venuta in contatto con una squadra inglese proveniente da ovest,composta da alcune navi da battaglia,da una nave portaerei e da numerosi incrociatori.Impegnato il combattimento,le nostre navi hanno sicuramente colpito e danneggiato un incrociatore tipo Kent e un incrociatore tipo Birmingham.

Un proiettile nemico ha colpito un nostro incrociatore,il Fiume,ma non è esploso.Un nostro caccia, invece,il Lanciere,colpito in modo grave,è stato rimorchiato sino alla base.

............Nel Mar Rosso,il mattino del 26 corrente ,un nostro sommergibile,il Galileo Ferraris,ha lanciato tre siluri cntro tre piroscafi di un convoglio nemico fortemente scortato.Tutti e tre i piroscafi sono stati coplpiti in pien e affondati.

 

175)-29 novembre 1940-XVIII

........Corfù.Su quest'ultima base il mattino del giorno 28 nostre unità navali hanno eseguito una prolungata azione di bombardamento a breve distanxùza contro le opere militari.Sono stati colpiti con evidenti risultati distruttivi : le batterie di S.Salvatore,di S.Stefano,di Cultura e di Roda;gli apprestamenti difensivi e la caserma di Sidari;la stazione di Tignola e una stazione di vedetta.La reazione nemica è stata disordinata e senza effetto.Le nostre unità non hanno riportato alcun danno.

...........Un nostro sommergibile-il Marconi-ha affondato in Atlantico una nave da trasporto inglese carica di 10.000 tonnellate.

 

179)-3 dicembre 1940-XVIII

Nella notte dal 27 al 28 novembre,un nostro sommergibile in crociera nelle acque del canale di Sicilia ha attaccato e colpito con un silurro un incrociatore nemico scortato da due cacciatorpediniere provenienti da Malta.

..........Un nostro sommergibile rientrato alla base ha riferito di avere affondato in Atlantico il 18 novembre il piroscafo inglese Lylian Moller di 5.000 tonnellate.L'Ammiragliato britannico ha recentemente annunziato la perdita dei sommergibili Rainbow e Triad.Detti sommergibili operavano nel Mediterraneo.

Debbono pertanto annoverarsi tra quelli distrutti dalla Marina italiana,secondo quanto annunziato di volta in volta nei precedenti bollettini.Caratteristiche delle unità affondate :Rainbow,dislocamento in superficie 1475 tonnellate,in immersione 2030 tonnellate,armato con otto tubi di lancio da 533 millimetri,un cannone da 102 millimetri e due mitragliere contraeree;Triad,dislocamento in superficie 1.090 tonnellate,in immersione 1.575 tonnellate,armato con dieci tubi lanciasiluri da 533 millimetri,un cannone da 102 millimetri,due cannoncini contraerei.

 

180)-4 dicembre 1940-XVIII

Il 1° dicembre un nostro sommergibile ha silurato in Atlantico un cacciatorpediniere nemico.

 

181)-5 dicembre 1940-XVIII

Il 29 novembre un nostro sommergibile,il Delfino,ha affondato un cacciatorpediniere greco nel mare Egeo.

 

190)-14 dicembre 1940-XVIII

Come già citato nel bollettino n.180,il sommergibile Argo comandato dal tenente di vascello Alberto Crepas,che ha silurato il 1° dicembre in Atlantico il cacciatorpediniere canadese Seguenay,ha attaccato il 5 dicembre un convoglio nemico scortato,silurando un piroscafo di 12.000 tonnellate che è affondato capovolgendosi.

 

191)-15 dicembre-XVIII

Il sommergibile Neghelli,al comando del capitano di corvetta Carlo Ferraguti,ha silurato e affondato al largo delle coste egiziane un incrociatore nemico del tipo Southampton.

 

195)-19 dicembre-XVIII

Nostre unità navali,hanno nella giornata di ieri,bombardato efficacemente postazioni nemiche nella zona di Lukova.

 

198)-22 dicembre 1940-XVIII

Una nostra unità navale ha bombardato gruppi motorizzati nemici presso la costa (Cirenaica);una torpediniera ha abbattuto un aerosilurante nemico.

 

202)-26 dicembre 1940-XVIII

Il sommergibile Serpente,al comando del tenente di vascello Antonio Dotta,nella notte frail 20 e il 21 ha attaccato nel Mediterraneo centrale una formazione navale nemica,lanciando due siluri contro in incrociatore leggero e affondandolo come è stato constatato dalla ricognizione aerea.

Il sommergibile Mocenigo,al comando del capitano di corvetta Alberto Agostini,ha affondato nell'Oceano Atlantico due grossi piroscafi e ne ha colpito,con siluro,un terzo.

 

204)-28 dicembre 1940-XVIII

Una unità navale ha effettutuato lungo la costa (Cirenaica) un'azione di artiglieria contro reparti blindati,disperdendo nuclei avversari e riducendo al silenzio artiglierie autoportate.

Nell'Atlantico un nostro sommergibile non è rientrato.

 

206)-30 dicembre 1940-XVIII

Unità navali hanno eseguito ,indisturbate,una prolungata azione di bombardamento contro apprestamenti nemici sulla costa greco-albanese,con evidenti risultati distruttivi.

...........Un nostro sommergibile dislocato in Alantico ha abbattuto un aereo da bombardamento inglese.

 

211)-4 gennaio 1941-XIX

Un nostro sommergibile al comando del capitano di corvetta Giuseppe Caridi,ha affondato in Atlantico

15.000 tonnellate di naviglio mercantile inglese.Sinora i nostri sommergibili operanti in Oceano hanno distrutto 138.000 tonnellate di naviglio nemico.

 

215)-8 gennaio 1941-XIX

Nostre unità navali hanno bombardato,con visibili effetti,località e rotabili del litorale nemico-(Grecia)-

 

216)-9 gennaio 1941-XIX

Una nostra torpediniera al comando del tenente di vascello Nicolò Nicolini ha speronato ed affondato un sommergibile nemico.

Un nostro sommergibile al comando del capitano di corvetta Franco Tosoni Pittoni ha affondato in Atlantico un piroscafo di 3.600 tonnellate ed un incrociatore ausiliario nemico.

 

217)-10 gennaio 1941-XIX

Nostre unità navali hanno efficacemente bombardato le posizioni costiere nemiche-(Grecia)-

Un nostro sommergibile al comando del capitano di corvetta Manlio Petroni,ha silurato ed affondato in Atlantico il piroscafo greco Anastasia di 2.883 tonnellate.

Un altro sommergibile, operante in Atlantico,al comando del capitano di corvetta Salvatore Todaro,ha affondato dopo aspro combattimento il piroscafo armato inglese Shakespeare di 5.000 tonnellate.

Un sommergibile operante nel Mediterraneo al comando del capitano di corvetta Paolo Vagliasindi ha silurato due piroscafi di tonnellaggio imprecisato naviganti in convoglio fortemente scortato.

Due sommergibili nemici sono stati affondati da nostri siluranti;uno di essi è il francese Narval facente parte delle forze al servizio dell'Inghilterra.

Il sommergibile Regulus,di cui l'Ammiragliato inglese ha annunciato la perdita,è uno di quelli dati per distrutti in uno dei bollettini precedenti.

 

219)-12 gennaio 1941-XIX

All'alba del giorno 10,una sezione di torpediniere in crociera di vigilanza nel Canale di Sicilia avvistava una importante formazione navale nemica composte di numerose unità di superficie.

Le nostre due siluranti attaccavano con decisione il centro dello schieramento,colpendo con due siluri un incrociatore,successivamente avvistato in stato di affodamento.

Seguiva un aspro combattimento fra i cacciatorpediniere nemii,appoggiati da incrociatori,e le nostre unità siluranti che eseguivano intensa e prolugata azione di fuoco,durante la quale su due caccitorpediniere nemici colpiti si sviluppavano visibili incendi.

Una nostra torpediniera veniva raggiunta da una salva che la immobilizzava nell'apparato motore e successivamente da altra nel deposito munizioni che ne causava l'affondamento.

L'altra torpediniera si recava immediatamente sul posto dell'affondamento per il salvataggio dei naufraghi.

 

220)-13 gennaio 1941-XIX

La nave da battaglia dichiarata colpita nel bollettino n. 217 è risultata essere del tipo Malaja.

 

221)-14 gennaio 1941-XIX

Un sommergibile greco,il mattino del 31 dicembre,ha affondato un nostro piroscafo da carico di piccolo tonnellaggio che navigava in acque territoriali jugoslave.

I sommergibile,contro ogni norma di guerra,ha poi cannoneggiato l'imbarcazione di salvataggio del piroscafo,uccidendo i dieci uomini dell'equipaggio che si erano salvati.

Un aereo ed un mas hanno attaccato ed affondato,il 9 gennaio,un somergibile nemico.

 

223)-16 gennaio 1941-XIX

Un nostro sommergibile comandato dal capitano di corvetta Mario Spano,ha silurato nel Mediterraeo,nella notte tra il 10 e l'11 corrente,un incrociatore leggero nemico.

Altro nostro sommergibile comandato dal capitano di corvetta Vittore Raccanelli ha affondato nell'Atlantico il piroscafo inglese Ardabham di 5.000 tonnellate.

 

224)-17 gennaio 1941-XIX

Il sommergibile speronato il 29 dicembre e citato nel bollettino n.216 è risultato essere il greco Proteus.Detto sommergibile di costruzione francese,dislocava 700 tonnellate in superficie e 930 in immersione,era armato con otto tubi di lancio ed un cannone da 102 millimetri.

 

230)-23 gennaio 1941-XIX

..........gli australiani sono penetrati nel centro di Tobruk dove tutto era stato dato alle fiamme e la vecchia nave S.Giorgio era sta fatta saltare con la dinamite.

 

232)-25 gennaio 1941-XIX

In Atlantico un nostro sommergibile al comando el capitano di corvetta Carlo Alberto Teppati ha affondato il piroscafo greco Eleni di 6.000 tonnellate.

Un altro sommergibile al comando del capitano di corvetta Salvatore Todaro ha affondato dopo aspro combattimento l'incrociatore ausiliario inglese Emoeus di 7.000 tonnellate,carico di truppe.

 

233)-26 gennaio 1941-XIX

Nostre unità navali hanno eseguito azioni di bombardamento contro postazioni nemiche sulla costa greco-albanese.

 

239)-1 febbraio 1941-XIX

Durante una crociera notturna di nostre torpediniere nelle acque dell'Egeo,una torpediniera al comando del capitano di corvetta Francesco Mimbelli ha avvistato ed attaccato un convoglio di piroscafi scortato.Uno di essi,di almeno 10.000 tonnellate,è stato colpito ed è subito affondato.

Nonostante la violenta reazione della scorta,le nostre unità sono rientrate incolumi alla base.

 

240)-2 febbraio 1941-XIX

Un nostro sommergibile operante nell'Atlantico,al comando del capitano di fregata Primo Longobardo,ha attaccato un convoglio scortato di quattro piroscafi inglesi,silurandone ed affondandone tre per tonnellaggio complessivo di circa 15.000 tonnellate.

 

242)-4 febbraio 1941-XIX

Nella notte sul 3 febbraio,nostre siluranti in crociera in Mar Rosso,avvistavano un convoglio nemico fortemente scortato da incrociatori e cacciatorpediniere.Portatesi decisamente all'attacco,le nostre unità lanciavano complessivamente nove siluri di cui sette colpivano le navi.Le nostre unità,nonostante l'accanita reazione nemica,riuscivano a disimpegarsi e rientravano incolumi alla base.

 

244)-6 febbraio 1941-XIX

Il sommergibile al comando del capitano di fregata Primo Longobardo,oltre ai tre piroscafi già citati nel bollettino 240 del 2 febbraio,ha affondato anche il piroscafo inglese Urla,di 5.200 tonnellate.

 

246)-8 febbraio 1941-XIX

Il pomeriggio del 31 gennaio,un pontone armato della R.Marina,a rimorchio per trasferimento,veniva attaccato da un sommergibile nemico,che apriva il fuoco contro di esso.Il pontone reagiva immediatamente con un intenso tiro,riuscendo a colpire il sommergibile.Il piccolo rimorchiatore,colpito durante il combattimento,si incendiava ed in seguito affondava.Sono salvi 48 uomini,sui 67 componenti l'equipaggio.

 

Aggiungo anche questo bollettino a memoria delle VITTIME CIVILI GENOVESI del 9 febbraio 1941 causate dal bombardamento di una formazione navale nemica :

 

248)-10 febbraio 1941-XIX

Alle prime luci del giorno 9 una formazione navale nemica,favorita da densa foschia si è presentata al largo di Genova.Nonostante il pronto intervento delle batterie costiere della R.Marina,le salve nemiche,che non hanno colpito obiettivi di carattere militare,hanno tuttavia causato 72 morti e 266 feriti-finora accertati-tra la popolazione ed ingenti danni alle abitazioni civili.

La calma e la disciplina della popolazione genovese sono state superiori ad ogni elogio.

 

261)-23 febbraio 1941-XIX

Un sommergibile,al comando del capitano di corvetta Riccardo Boris,ha silurato e affondato in Atlantico una petroliera nemica di 6.500 tonnellate.

 

267)-1 marzo 1941-XIX

Il giorno 28 alcune nostre siluranti hanno sbarcato a Castelrosso,con l'efficace concorso della nostra aviazione,un reparto da sbarco,che,rapidamente distrutto il presidio inglese,ristabiliva il nostro possesso dell'isola,catturando prigionieri,armi e munizioni ed una bandiera inglese.

 

269)-3 marzo 1941-XIX

Durante le operazioni terminate con la rioccupazioe di Castelrosso,si svolse una violenta azione di fuoco fra le nostre siluranti e unità navali nemiche.Un mas e un cacciatorpediniere,malgrado la violenta reazione,attaccarono e colpirono due unià nemiche.Un'altra unità nemica era stata colpita dai nostri aerei con una bomba di medio calibro,durante lo sbarco del nemico sull'isola.

Tutte le nostre unità sono rientrate incolumi alle basi.Si soo avuti alcuni feriti fra gli equipaggi.

Nel Mediterraneo,nostre siluranti hanno sicuramente affondato due sommergibili nemici.

Nell'Atlantico,un nostro sommergibile,al comando del capitano di corvetta Adalberto Giovannini,ha affondato tre piroscafi nemici,per complessivi 20.000 tonnellate.

 

271)-5 marzo 1941-XIX

Unità della nostra Marina hanno bombardato obiettivi nemici lungo la costa albanese.

Da ulteriori accertamenti risulta che il sommergibile al comando del capitano di corvetta Adalberto Giovannini,oltre ai piroscafi indicati nel bollettino n.269,ha affondato in Atlantico altri due piroscafi.

 

293)-27 marzo 1941-XIX

Un nostro sommergibile,operante nell'Atlantico,al comando del capitano di corvetta Giuseppe Rosselli-Lorenzini,ha affondato due piroscafi per complessive 12.500 tonnellate.

 

294)-28 marzo 1941-XIX

Nella notte sul 26 marzo,mezzi navali d'assalto della R.Marina sono penetrati nella baia di Suda (Creta) e vi hanno attaccato forze navali e trasporti alla fonda,infliggendo gravi perdite al nemico.

Una nave da guerra nemica è affondata.

 

297)-31 marzo 1941-XIX

Nella dura battaglia svoltasi nella notte dal 28 al 29 nel Mediterraneo centrale,abbiamo perduto tre incrociatori di medio tonnellaggio e due caccia.Molti uomini degli equipaggi si sono salvati.

Sono state inflitte al nemico perdite non ancora completamente precisate,ma certamente gravi.Un grosso incrociatore inglese ha avuto in pieno una bordata dei nostri massimi calibri ed è affondato.Altre due unità sono state seriamente colpite.

Un nostro sommergibile,al comando del capitano di corvetta Manlio Petroni,ha affondato nell'Atlantico una nave nemica di medio tonnellaggio.

 

302)-5 aprile 1941-XIX

Abbiamo perduto una unità di piccolo tonnellaggio nel Mar Rosso,in seguito abombardamento aereo nemico.Due altre unità dello stesso tipo si sono auto-affondate nei pressi di Gedda.Gli equipaggi sono salvi.

 

303)-6 aprile 1941-XIX

Nel Mediterraneo orientale,un nostro sommergibile ha attaccato un convoglio nemico.Un piroscafo di grosso tonnellaggio è stato affondato;un secondo piroscafo è stato colpito con siluro.

 

304)-7 aprile 1941-XIX

Un nostro sommergibile ha attaccato nel Mediterraneo orientale un convoglio scortato,colpendo due unità nemiche una delle quali è affondata.

 

306)-9 aprile 1941-XIX

Un nostro mas ha silurato un incrociatore pesante inglese nel Mar Rosso.

 

307)-10 aprile 1941-XIX

Nel Mediterraneo orientale,un nostro sommergibile al comando del tenete di vascello Domenico Romano ha silurato un incrociatore nemico del tipo Liverpool.

 

313)-16 aprile 1941-XIX

Reparti della R.Marina,insieme con reparti del R.Esercito e Camicie Nere,hanno proseguito all'occupazione dell'arcipelago dalmata a nord delle isole zaratine.

 

Aggiungo in memoria del nostro asso aerosilurante Capitano A.A. pilota BUSCAGLIA e del Ten.di Vascello osservatore CASTAGNACCI :

 

314)-17 aprile 1941-XIX

L'azione aerosilurante,citata nel bollettino di ieri (313),che ha portato all'affondamento di un grosso piroscafo di 15.000 tonnellate,è stata compiuta dal capitano A.A.pilota Buscaglia e dal tenente di vascello osservatore Castagnacci.

 

316)-18 aprile 1941-XIX

Nella notte sul 17,un nostro convoglio che trasportava materiali in Africa settentrionale,è stato attaccato da un forte reparto di incrociatori e cacciatorpediniere nemici.Nello scontro che ne è derivato,il cacciatorpediniere inglese Mohawk è stato affondato ed altri probabilmente danneggiati.Dalle nostre tre silurati di scorta,che hanno strenuamente difeso il convoglio,una è affondata e le altre due sono state danneggiate.Due piroscafi sono stati affondati e gli altri danneggiati.Gran parte degli equipaggi è stata salvata.

 

318)-20 aprile 1941-XIX

Un nostro sommergibile ha silurato nel Mediterraneo orientale un cacciatorpediniere nemico.

 

327)-28 aprile 1941-XIX

Un nostro sommergibile al comando del capitano di corvetta Salvatore Todaro,ha affondato in Atlantico un incrociatore ausiliario nemico da 10.000 tonnellate.

 

330)-1 maggio 1941-XIX

In Egeo,nostre siluranti hanno attaccato un convoglio nemico fortemente scortato.Sono stati colpiti con siluri un incrociatore ed un grosso cacciatorpediniere.Nonostante la violenta reazione di fuoco delle numerose unità di scorta,le nostre siluranti rientravano alla base senza subire alcun danno.

 

338)-9 maggio 1941-XIX

Nell'Egeo,con azione concorde delle nostre forze aeree e navali reparti di fanteria e di marinai hanno occupato le isole di Samo e di Furni.

 

350)-21 maggio 1941-XIX

Il nostro sommergibile Malaspina al comando del tenente di vascello Giuliano Prini ha affondato in Atlantico il piroscafo nemico Lycaon di 7.750 tonnellate.

 

351)-22 maggio 1941-XIX

Un nostro sommergibile non è tornato alla base.

 

352)-23 maggio 1941-XIX

Nel Mediterraneo orientale la notte sul 21 i nostri mas hanno colpito con siluro due incrociatori,rientrando incolumi alla base.

..........La notte sul 22 una nostra torpediniera,al comando del capitano di fregata Francesco Mimbelli,scontratasi con sei incrociatori e cacciatorpediniere inglesi,ha attaccato malgrado il fuoco della forza avversaria ed ha colpito con siluro un incrociatore,riuscendo quindi a disimpegnarsi.

 

353)-24 maggio 1941-XIX

Nel Mediterraneo orientale,la torpediniera al comando del capitano di fregata Francesco Mimbelli,oltre all'incrociatore colpito nella notte sul 22 e di cui al bollettino n.352,ha affondato nella stessa azione,un secondo incrociatore della classe Dido di 5.450 tonnellte..Successivamente una nostra torpediniera,al comando del tenente di vascello Giuseppe Cigala Fulgosi,scontratasi in pieno giorno,con una formazione di tre incrociatori inglesi,li attaccava a distanza ravvicinata,colpendo con un siluro un incrociatore del tipo Leander di 7.270 tonnellate:l'unità nemica,spezzata in due dall'esplosione avvenuta al centro,si è inabissata.Complessivamente da quanto sino ad oggi risulta,dal 20 al 23 maggio,il nemica ha,così,perduto quattro incrociatori,dei quali,due affondati da torpediniere e due da aerei;inoltre due incrociatori sono stati gravemente danneggiati dai nostri mas ed uno è stato colpito da una torpediniera.

........Un nostro sommergibile,al comando del capitano di corvetta Giuseppe Vocaturo,ha affondato in Atlantico,un piroscafo di 12.000 tonnellate.

 

354)-25 maggio 1941-XIX

Nostre forze navali ed aeree,in stretta collaborazione con le forze germaniche,combattono dalla notte sul 20 la battaglia nel Mediterraneo orientale per l'occupazione di Creta.Le nostre siluranti sostenedo vittoriosamente gli scontri segnalati nei bollettini n.352 e 353,hanno inflitto gravi perdite alla flotta nemica.Unità aeree da bombardamento e siluranti,da caccia e da ricognizione si sono prodigate senza soste.Obiettivi terrestri dell'isola di Creta sono stati ripetutamente ed efficacemente bombardati.Numerosi attacchi sono stati effettuati contro le unità navali britanniche intervenute a protezione dell'isola,causando le perdite segnalate nei bollettini n.350 e 352.La flotta inglese in seguito alle gravi perdite subite per opera delle forze dell'Asse,è stata costretta a ritirarsi nelle sue basi.

..........Un nostro sommergibile al comando del capitano di corvetta Carlo Fecia di Cossato ha affondato tre navi mercantili-fra cui una grossa petroliera-per un tonnellaggio complessivo di circa 21.000 tonnellate;ed ha colpito con siluro una unità da guerra nemica,presumibilmente incrociatore.Nel Mediterraneo centrale nostre siluranti hanno contrattaccato un somergibile nemico che aveva tentato di attaccare un nostro convoglio e lo hanno affondato.

Durante le azioni nel Mediterraneo orientale abbiamo perduto un cacciatorpediniere e una torpediniera.Gli equipaggi sono stati salvati quasi al completo.

 

359)-30 maggio 1941-XIX

Durante la navigazione di un convoglio,è stato affondato-per siluramento-al sud di Siracusa,il Conte Rosso.La maggior parte delle truppe è stata salvata.

 

366)-6 giugno 1941-XIX

Una nostra silurante ha affondato nel Mediterraneo centrale un sommergibile nemico.

 

370)-10 giugno 1941-XIX

Nostri sommergibili in Atlantico hanno attaccato un importante convoglio nemico e hanno affondato nove piroscafi per complessive 63 mila tonnellate.

 

 

Si concludono così le citazioni riguardanti la nostra Marina Militare nei "Bollettini di Guerra" relativi al primo anno di guerra.

 

Volendo ancora considerare che siamo in "Gli Eventi e le Battaglie" mi piace quì riportare un riassunto stilato dalla "Agenzia Stefani" il 10 luglio 1940 a proposito de :

 

LA BATTAGLIA NAVALE NELLE ACQUE DEL MAR JONIO (Punta Stilo)

 

Nel pomeriggio del giorno 8 corrente gli apparecchi della ricognizione marittima avevano segnalato la presenza in mare,a sud di Creta,di forze navli inglesi dirette a ponente e sud,divise in tre gruppi comprendenti tre navi da battaglia tipo Barham,una nave portaerei,alcuni incrociatori e numerosi cacciatorpediniere.Un nostro sommergibile all'agguato,con magnifica manovra,attaccò col siluro uno dei gruppi,affondando un cacciatorpediniere e comunicando successivamente le informazioni sulla velocità e sulla rotta del nemico.

Si aveva così la conferma che i gruppi di forze nemiche procedevano verso ovest con il presumibile scopo di portare l'offesa aero-navale sulle nostre coste.La mancanza di notizie dalla sera el giorno 8 al pomeriggio del giorno 9,dovuta alle non buone condizioni di visibilità,lasciava incertezze circa gli obiettivi che le forze nemiche intendevano raggiungere.Nel frattempo le nostre forze navali erano state concentrate nello Jonio in posizione tale da poter efficacemente contrastare la iniziativa nemica.

Nel periodo in cui le nostre forze navali stavano effettuando la riunione al largo di Punta Stilo (Calabria),subirono un attacco di velivoli siluranti.L'attacco fu portato ad ondate successivi ed i velivoli nemici hanno lanciato numerosi siluri,portandosi a breve distanza dalle nostre unità.L'attacco fu completamente stroncato perchè dei nove apparecchi attaccanti,ben cinque furono sicuramente abbattuti dalle artiglierie contraeree delle nostre navi.Con abilissima e rapida manovra i comandanti delle nostre unità seppero schivare tutti i siluri.Alle 14,poco dopo l'attacco dei veicoi siluranti,fu avvistato in lontananza il grosse delle forze nemiche.Un gruppo di nostri incrociatori ha immediatamente aperto il fuoco contro la testa della formazione nemica e poco dopo entravano in azione i grossi calibri delle corazzate.Le nostre navi da battaglia Cesare e Cavour da 23.600 tonnellate,armate da dieci cannoni da 320 (peso del proietto 500 chilogrammi) sono venute così a trovarsi di fronte alle tre corazzate tipo Barham di 31 mila tonnellate,armate di otto cannoni da 381 (peso del proietto circa mille chilogrammi).Il tiro fu aperto alla distanza di circa 26 mila metri.Il combattimento tra le corazzate è durato 15 minuti ed il comportamento delle nostre navi è stato superbo.Tiro celerissimo e ben condotto,tra nuvole di fumo ed enormi colonne d'acqua sollevate dagli scoppi delle granate nemiche.Alla quarta salva il tiro della Cesare e della Cavour era già centrato con evidenti risultati a bordo delle corazzate nemiche.E' stat vista una nave da battaglia inglese appruarsi,inclinarsi sulla sinistra e sospendere il fuoco.Nello stesso tempo un intenso fuoco era aperto dagli incrociatori da 10 mila tonnellate contro le corazzate e contro gli incrociatori nemici.

Nella fase culminante,nostri cacciatorpediniere fra cortine di fumo e sotto il fuoco delle unità avversarie,serravano le distanze e si gettavano animosamente all'attacco col siluro.Si è particolarmente distinta la squadriglia Freccia che è riuscita a silurare una unità nemica,mentre con-trastata da altre squadriglie di cacciatorpediniere avversari,abbatteva tre apparecchi da bombardamento,i quali avevano pure invano cercato di arrestare la sua corsa verso la formazione avversaria.Nel cielo dela battaglia sono intervenute le aviazioni da bombardamento italiana e inglese.

Gli aerei italiani hanno ripetutamente battuto la forza navale nemica concorrendo,col loro generoso intervento,al successo della giornata.Dopo i primi 15 minuti il nemico non mostrò alcuna intenzione di continuare il combattimento,forse perchè,evidentemente colpito da proietti,da siluri e da bombe,non ritenne conveniente esporre a gravi rischi l'ultimo baluardo del declinante prestigio britannico.

Intanto sopravvenne la notte.Il nemico si allontanò verso sud-est rinunciando ai suoi propositi aggressivi contro le nostre coste,e le nostre navi rientravano tutte nelle loro basi.Una nostra sola unità fu colpita,e riportò avarie riparabili in pochi gorni :magnifica prova questa della resistenza della struttura degli scafi e del materiale,di fronte alla potenza distruttiva delle armi di grosso calibro.

In questa lotta combattuta nelle acque del nostro Mediterraneo contro forze nemiche notariamente superiori ed agguerrite,alle quali manca lo spirito aggressivo,i nostri magnifici equipaggi hanno dimostrato di non temere il confronto ed hanno affrontato il combattimento con ardente ansia e con la fredda e tenace fermezza di chi anela la prova decisiva delle armi nella certezza della vittoria.

Sull'intervento delle forze aeree nella battaglia del giorno 9 si possono dare i seguenti particolari.I rilevamenti compiuti dai nostri velivoli avevano consentito non soltanto di stabilire l'entità delle forze navali nemiche,ma di seguire i loro movimenti durante tutta la giornata ora per ora.Il primo intervento dell'aviazione è avvenuto durante la prima fase della battaglia alle ore 15,30.Stormi organici da bombardamento pesanti e marittimi hanno operato con continue ondate nel cielo della battaglia,bombardando le unità navali nemiche con centinaia di bombe di grosso calibro.L'aspetto del cielo e del mare aveva dell'apocalittico,per i violenti bombardamenti fra le navi,per le dense fumate,per gli scoppi e le cortine bianche e nere di fumo che le navi spargevano intorno per coprire i loro movimenti.Le navi italiani e inglesi perdevano e riprendevano contatto con evoluzioni che,a volta in volta,determinavano una nuova fase della grande battaglia.I nostri velivoli potevano seguire le fasi attentamente per identificare il naviglio nemico e per bombardarlo.In questa grande battaglia la collaborazione tra la marina e l'aviazione si è dimostrata perfetta e in tutto corrispondente alle gravi esigenze e necessità del momento.I nostri aviatori si sono prodigati con azioni precise,volando spesso a bassa quota per meglio colpire gli obiettivi.Quando imbruniva,una nostra formazione da caccia,cheera sopraggiunta per proteggere le forze aeree da bombardamento attaccate dai velivoli inglesi levatisi dal ponte della nave portaerei,dopo di avere liberato i nostri bombardieri dall'offesa dei caccia nemici ha assalito la nave portaerei mitragliandola sul ponte con proiettili incendiari.

 

FINE

 

Red

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  • 2 weeks later...

Salve e complimenti per la lista. Pensa che nella battaglia del giugno 1940, a bordo del Calatafimi c'era anche mio nonno con la qualifica di cann-puntat-mitragl. Per informazioni e foto puoi vedere la discussione "Il comandante Brignole e il 14 giugno 1940" :s33: :s55:

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Caro Drakkar,

altro che interrogare !

Quì c'è da studiare,studiare,studiare !!!

Come vedi ogni Bollettino riporta un'azione della nostra Marina Militare

che bisognerebbe conoscere ed approfondire !

Ad avere la pazienza di leggerli tutti, pian piano arriviamo a leggere anche quelli

che citano i nostri sempre ricordati Eroi :vedi Todaro,Mimbelli,ecc,ecc,.

Per brevità ho omesso quelli che citano le Batterie da Costa della Marina e quelli

delle azioni dei nostri Aerosiluranti,riportando per questi ultimi solamente

quello nel quale viene citato il nostro asso aerosilurante Buscaglia- M.O.V.M.

Ho voluto anche riportare i Bollettini che danno notizia della morte del Maresciallo

d'Italia Balbo e quello del bombardamento su Genova che causò molte vittime tra

i civili.

Spero comunque che questo lavoro possa essere utile almeno per eventuali consultazioni.

 

Grazie.

Ricevi un caro saluto.

 

RED

Modificato da Red
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......

 

Aggiungo anche questo bollettino a memoria delle VITTIME CIVILI GENOVESI del 9 febbraio 1941 causate dal bombardamento di una formazione navale nemica :

 

248)-10 febbraio 1941-XIX

Alle prime luci del giorno 9 una formazione navale nemica,favorita da densa foschia si è presentata al largo di Genova.Nonostante il pronto intervento delle batterie costiere della R.Marina,le salve nemiche,che non hanno colpito obiettivi di carattere militare,hanno tuttavia causato 72 morti e 266 feriti-finora accertati-tra la popolazione ed ingenti danni alle abitazioni civili.

La calma e la disciplina della popolazione genovese sono state superiori ad ogni elogio.

.......

 

Red

 

Vorrei segnalare una curiosità. All'interno della Cattedrale di San Lorenzo a "ricordo" di quel giorno nella navata di destra (in tutto le navate sono tre) è collocata la “bomba inesplosa”: il 9 febbraio 1941 l’ordigno colpì la Cattedrale, distruggendone parte delle coperture per via dell’impatto, ma rimanendo appunto provvidenzialmente inesplosa.

Per molti cittadini, credenti e non, questo ha rappresentato un "segno" (non saprei come definirlo) importante.

 

Unexploded_shell_in_the_cathedral_in_Genoa_(Italy).jpg

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Ti ringrazio tanto Fausto !!!

Certo molto significativa la tua foto.

Quella bomba inesplosa fu sicuramente

un segno di speranza per i Genovesi.

Se pur fuori discussione mi piace informarti

che in Milano,nella chiesa di Santa Maria delle Grazie,

dove si trova il famoso Cenacolo di L.da Vinci, in

fondo a Corso Magenta,si conserva una bomba d'aereo che

però mi sembra sia esplosa.La chiesa subì comunque gravi

danni.

 

Grazie ancora ed un caro saluto

 

RED

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