Assegnato Ad Un Giovane Ingegnere Italiano L'oscar Navale

[Visitatore Marcuzzo]

La Royal Institution of Naval Architects, associazione professionale britannica degli ingegneri navali fondata a Londra nel 1860, è approdata a Genova per il secondo anno consecutivo, portando alla Facoltà di ingegneria navale un riconoscimento internazionale, degno di una fra le migliori accademie al mondo. Durante la cerimonia di premiazione, svoltasi nell’elegante salone al piano nobile di Villa Cambiaso, sede di ingegneria navale, Trevor Blakeley, chief executive della società inglese, uomo di consolidato self control, si è espresso con un vero e proprio encomio: “Non è certo un caso che a Genova -testuali parole- abbia sede la facoltà di ingegneria navale che, con i suoi 800 iscritti, è la prima al mondo, vero fiore all’occhiello di una città marittima che nella formazione universitaria rappresenta un centro di eccellenza europeo per il settore dell’economia marittima e dei trasporti.”

 

 

 

L'intervista

 

“Any question?” è la frase con cui Guido Rambaldi, giovane ingegnere savonese neolauretao, ha chiuso la discussione in inglese per presentare la sua tesi, alla cerimonia di consegna dello “Student Naval Architect Award”, edizione 2007. “Ho detto un po’ provocatoriamente se c’era qualche domanda -ricorda con un sorriso- perchè lì in quella sede non avrei avuto nemmeno il tempo di rispondere: ho dovuto concentrare il lavoro di sei mesi e mezzo in un discorso di 15 minuti scarsi!” A Guido Rambaldi è andato un riconoscimento internazionale,

un sorta di Oscar della specialità, che soltanto da due anni viene messo in palio in Italia e in entrambe le annate attribuito alla Facoltà di Ingegneria Navale di Genova. In corsa per il premio, istituito dalla britannica Royal Institution of Naval Architects, ogni anno sono 30 università sparse in tutto il mondo. Sotto la Lanterna la borsa di studio è stata resa possibile grazie alla collaborazione della compagnia italiana D’Amico di Navigazione e del Registro Italiano Navale la cui direzione ha sede nel capoluogo ligure.

“Seakeeping of planing crafts in regular and irregular head waves” è il titolo della tesi vincitrice, relatore prof. Dario Bruzzone. “Quel giorno, nella sede di Villa Cambiaso -racconta il giovane ingegnere- ho parlato in inglese di fronte a Trevor Blakeley, chief executive della società britannica Royal Institution of Naval Architects, a Cesare D’Amico amministratore delegato dell’omonima società, a Ugo Salerno amministratore delegato del Rina italiano e ai miei professori.”

 

Semplice omonimo del Rambaldi cinematografico, inventore di E.T., il giovane ingegnere non si dice sconvolto per questo Oscar.

“Emozionato? Certo, ma forse lo ero di più quando ho dovuto incontrarmi faccia a faccia con Trevor Blakeley, poco prima della cerimonia; lì sì che ho dovuto fare i conti con la tradizionale flemma inglese: inutile mostrarsi troppo sorridenti...” Di cosa si occupa nella sua tesi? “Ho applicato la cosiddetta ‘Momentum theory’ agli scafi plananti veloci: ho lavorato in collaborazione col Cetena, per capire, tradurre in formule matematiche e studiare le conseguenze reali dei moti e delle sollecitazioni sullo scafo. Tecnicamente la spinta che una sezione di scafo riceve è direttamente proporzionale alla massa di acqua che muove e alla velocità relativa tra scafo e acqua.

E’ questa una teoria già affrontata in diversi campi dell’ingegneria navale, ma non ancora sugli scafi veloci: settore di applicazione che riguarda il mercato degli yachts e quello militare.”

Una volta laureato cosa fa un ingegnere navale? “Già due mesi prima di terminare gli studi ero stato assunto al Rina che ha sede a Genova (1.100 dipendenti nel mondo): ora mi occupo di calcoli strutturali.” Siete una delle poche facoltà in cui non esiste il termine disoccupazione? “Direi di sì: anche tutti i miei amici che si sono laureati con me nel settembre scorso sono stati assunti La richiesta dal mondo del lavoro è una conferma dell’altissimo livello di questa facoltà. Un corso di studi appagante non solo dal punto di vista tecnico e professionale ma anche

umano, visto il buon rapporto con i professori che viene mantenuto anche fuori dalle aule.”

 

Progetti per il futuro? “Cammino sulla strada che mi ero prefisso: quello che faccio mi è sempre piaciuto. Ora dovrebbe partire un dottorato di ricerca in ingegneria navale: mi occuperò di carichi alle strutture navali, tema collegato al mio attuale lavoro.” Unico cruccio? “Quel mese di

vacanza estivo che quando ancora studiavo mi ha permesso di visitare un po’ di mondo e perfezionare le lingue straniere... ora mi mancherà.”

 

Complimenti al nostri ingegnere!!! :s20: :s20: :s20:

[Visitatore UPS2]

Sono lieto che la mia città abbia dato i natali a cotanto professionista :s20: :s20: e ringrazio il solerte Marcuzzo per averci edotti sui successi professionali da lui acquisiti :s20: . Purtroppo la nostra sonnacchiosa città non sempre è pronta a dar lustro a chi guadagna gli onori della cronaca lavorativa: a volte essere "provinciali" ha i suoi lati positivi, a volte fa perdere qualche occasione!

[Visitatore luciano pietri]

Direi che Genova si pone all'attenzione anche in questa occasione per la bontà della sua Università ma anche Savona può e deve gioire per il neo Ingegnere che mi sembra sia partito molto bene e con il piede giusto.

Le due città dovrebbero unirsi nell'offrire un brindisi memorabile ma visto certe storie che girano mi accontento anche di un cin cin virtuale.

Congratulazioni comunque a entrambi e maggiormente all'Ingegnere.