marcellodandrea Posted January 10 Report Share Posted January 10 (edited) Ciao a tutti finita la Verbano ho cominciato l'anno nuovo con una navina che mi auguro sia assai meno impegnativa della precedente, sia per le dimensioni minuscole (65 mt f.t. per 18 cm e qualche decimo in scala...) che per le attrezzature di bordo. La classe Soldato era composta di 11 unità (da non con fondere con la classe Soldati di 17 unità, navi più moderne che presero parte alla seconda guerra mondiale e certune pure omonime con le precedenti "Soldato"), la prima delle quali impostata nel 1905 e le altre a seguire. Al momento, per pura convenienza, seguo le foto in mio possesso relative al ct Artigliere, che entrò in servizio nel 1907 e partecipò attivamente alla guerra italo-turca del 1911-12 in numerose operazioni tra cui la nota battaglia di Kufinda, nella quale insieme al gemello Garibaldino e all'incrociatore Piemonte sconfisse sette cannoniere turche. Dico per convenienza perchè le foto non sono tantissime comunque e almeno negli anni precedenti la I guerra mondiale le navi mi sembra tutte più o meno identiche, salvo magari i codici identificativi applicati da un certo punto in poi. Ho deciso, per il momento... di rappresentare l'Artigliere come appare in alcune foto che vanno dal varo nel 1906 a pochi anni dopo nei quali mostrava una livrea grigio medio (nelle foto) senza codici identificativi sui masconi. "Presumo" che questa fosse la livrea durante la guerra italo-turca, ma naturalmente devo verificare, perchè agli inizi della guerra mondiale i codici (neri) c'erano (anche bellini, in un font che non so come si chiama ma definirei "liberty", diverso da quello più squadrato utilizzato in seguito). Devo dire che del cacciatorpediniere Fuciliere della stessa Classe avevo una diecina di foto dei dettagli di bordo ma queste risalgono sicuramente agli ultimi anni del suo servizio (radiato 1932), la nave mostra palesemente una livrea grigio cinerino chiaro con codici grandi probabilmente rossi. Periodo e livrea non erano particolarmente interessanti, così ho lasciato perdere. Restando alle scelte "interessanti", fare il Garibaldino (il compagno dell'Artigliere alla battaglia di Kunfida) sarebbe stato stimolante anche per il nome molto meno inflazionato, ma di questa nave ho solo due fotine misere prese da lontano, peccato... Il modello sarà al solito in legno rivestito in plastica e fotoincisioni di recupero e al solito in scala 1/350. Deciderò poi se mettergli "compagnia" della basetta o lasciarlo solitario in piena velocità in alto mare (una volta tanto...). Ho appena messo insieme i primi pezzi e disegnini, prossimamente le foto. Inserisco intanto la tavola col disegno di un ct della classe ricavata dalla rivista inglese Engineering dell'11 gennaio 1907, con il profilo di un ct classe Nembo (erano la classe precedente ai Soldato e molto simili nell'aspetto soprattutto dopo i lavori del 1908-1910 quando ricevettero tre fumaioli come i successivi Soldato; i Nembo furono costruiti dai cantieri Pattison di Napoli) e sotto il disegno in profilo e pianta del ct Bersagliere della classe Soldato. Solo per far vedere che ce l'ho... Tutti i ct della classe furono costruiti presso i cantieri Ansaldo di Genova. e un profilino trovato su internet per ricavare rapidamente la struttura di base, che in scala è lunga 18 cm. Seguono alcune foto iniziali del lavoro, ma mi sono fermato quasi subito perché mi si è rotta la lampada da tavolo e considerato che aveva circa 30 anni di vita ho pensato che forse era meglio comprarla nuova, ci andrò oggi... Dunque lavorazione come al solito, il disegno riscalato in pianta incollato su una tavoletta di legno. Ricordo che la lunghezza f.t. è 18 cm. In questo caso per raggiungere lo spessore giusto, che è uguale all'altezza del bordo più qualche millimetro per l'immersione in "acqua", ho incollato due spessori in cartoncino. Il tutto è fissato ad un'altra tavoletta di legno ben piatta, aspettando che la colla asciughi. Lo scafo pronto per essere lavorato Qui siamo un po' avanti, le murate non sono verticali, i masconi hanno una certa stellatura evidente verso l'alto, poi l'inclinazione diventa via via più verticale e da circa 1/3 dello scafo in poi (dopo i lanciasiluri prodieri, in sostanza) inclina un pochino verso l'alto. Penso si noti il sottile filo di metallo che ho sistemato sul tagliamare, sarà coperto dal plasticard ma mantiene l'inclinazione precisa e non si rovina. Qui tutto lo scafo è rivestito di plasticard da 0,25, manca ancora il castello con la tipica curvatura accentuata delle torpediniere dell'epoca... Lo stesso visto da sotto, per mostrare il rivestimento ciao a presto e buon Anno a tutti Edited January 12 by marcellodandrea Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
S513 Posted January 10 Report Share Posted January 10 Instancabile! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marcellodandrea Posted January 11 Author Report Share Posted January 11 Lo prendo come un augurio... 🙂 (DETTAGLIO DI FOTO da naviearmatori.net) Ct Artigliere a Genova, 1910 circa Allora notiamo qualche dettaglio, la foto originale ha una buona risoluzione. Intanto la struttura di poppa che sostiene il timone, poi i paraeliche proprio lì accanto molto alti al livello della coperta, la coperta medesima che apparentemente è piatta, qui come in molte altre foto (in realtà, da diverse foto a bordo del Fuciliere, si vede che c'è, in effetti, una leggera curvatura ma è davvero molto lieve e in questa scala la posso trascurare), la piattaforma del cannone sulla fiancata che non è semicircolare ma oblunga come da disegni postati all'inizio, scorrendo verso prora la situazione della plancia... A poppa era semplice e così ho preparato per il timone. Qui sotto potete osservare qualcosa della situazione a livello della plancia. Le paratie laterali coprono due lanciasiluri, uno per lato, ed erano sollevabili per l'utilizzo. Sotto la plancia scoperta c'è qualcosa e potrebbe essere semplicemente la plancia coperta, ma devo approfondire meglio. Il sostegno a squadra proprio sopra la freccia rossa non sostiene le paratie dei lanciasiluri, come sembrerebbe a prima vista, può darsi ci sia una pedana fuoribordo ma anche qui devo capire meglio. La stessa situazione vista davanti, sempre sull'Artigliere nella stessa epoca. La freccia indica una struttura dotata di oblò, più o meno a metà del paraonde che poi si continua, sul fianco, con le paratie dei lanciasiluri. Lì davanti a quell'oblò c'è una scaletta per la quale si accede dalla plancia scoperta al castello davanti. La foto ha una prospettiva un po' schiacciata, sotto la piattaforma della plancia aperta sembra che ci siano due grosse maniche a vento, ma quelle in realtà stanno proprio davanti al primo fumaiolo (potete confrontare il disegno che ho messo all'inizio). Già che ci siamo si noti anche l'angolo tra il paraonde e le paratie laterali, che sembra molto stondato, mentre in altre foto di altre navi della classe sembra angolato e basta (anche qui da capire meglio). Potete anche notare l'andamento un po' arzigogolato delle catene delle ancore, qualcosa che avevo già incontrato facendo le torpediniere d'alto mare tedesche della serie S come era il Muavenet'i Milliye. Le ancore sono alloggiate su due rotaie che scendono verso l'esterno, nella foto sotto la freccia rossa. Direi che la struttura della plancia è la cosa un pelino più complicata di tutta la costruzione, per cui cercherò di decifrarla prossimamente. (dettaglio di foto) Ciao alla prossima 🙂 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
STV(CP) * Posted January 11 Report Share Posted January 11 Bel lavoro ti attende…. Complimenti.. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marcellodandrea Posted January 12 Author Report Share Posted January 12 Grazie 🙂 Metto due altre foto a integrazione di quanto detto sopra. (dettaglio di foto da ebay): Artigliere nel 1907 - si noti che sotto la plancia scoperta è vuoto in gran parte, salvo le strutture di sostegno ovviamente e salvo "qualcosa" di scuro (la plancia coperta presumo) che sta verso prua (tra le cose necessarie ci sono anche i sostegni dei due cannoncini che si trovano lì sopra). (dettaglio di foto su Associazione-Venus.it) : Garibaldino nel 1910 dalla coll. di L. Accorsi - si noti anche qui la struttura di sostegno e l'ampio spazio vuoto, salvo "qualcosa" verso prua che sta sotto i due cannoncini e più al centro.Io immagino che si tratti della plancia coperta e dei sostegni dei cannoncini, comunque vedremo, stando ai disegni che ho messo all'inizio, lì sotto arrivano anche le rotaie (vedi disegno) e devo capire come stavano messe, diciamo così... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
inhocsignovinces Posted January 12 Report Share Posted January 12 Da qui https://www.graptolite.net/Facta_Nautica/italian-destroyer-granatiere/ Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marcellodandrea Posted January 12 Author Report Share Posted January 12 Grazie! il sito mi era ignoto e le foto sono belle. Conoscevo l'ultima, ma ad esempio non quella con il lanciasiluri di poppa in primo piano, questa utilissima per riprodurre le armi. Si può notare a poppa il paraeliche a livello del ponte, una configurazione iniziale, anni dopo fu spostato più in basso. Riguardo la plancia e strutture associate aspetto qualche documento ulteriore per procedere. Voglio chiedere a La Spezia se hanno il modello, sarebbe rapido chiarire. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
inhocsignovinces Posted January 13 Report Share Posted January 13 Prego Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marcellodandrea Posted January 13 Author Report Share Posted January 13 (edited) Grazie ancora. Puoi dirmi per cortesia quale è la nave mostrata nella seconda foto? L'evento di Roma è piuttosto famoso, inserisco qui sotto il trafiletto tratto dalla Gazzetta ufficiale del Regno, 1908, n. 115, pg. 2638 Edited January 13 by marcellodandrea Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
inhocsignovinces Posted January 13 Report Share Posted January 13 1 ora fa, marcellodandrea ha scritto: Grazie ancora. Puoi dirmi per cortesia quale è la nave mostrata nella seconda foto? L'evento di Roma è piuttosto famoso, inserisco qui sotto il trafiletto tratto dalla Gazzetta ufficiale del Regno, 1908, n. 115, pg. 2638 Nella seconda foto è sempre il Granatiere, a Monaco nel 1910....avevo lasciato la descrizione nel nome della foto Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marcellodandrea Posted January 13 Author Report Share Posted January 13 Grazie 🙂 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marcellodandrea Posted January 17 Author Report Share Posted January 17 Ho fatto qualche passo avanti basandomi su alcuni chiarimenti che ho ricevuto da Valerio Gai che ringrazio moltissimo, ma qualcosa anche dai miei contatti al Museo tecnico navale e all'Arsenale militare di La Spezia. Purtroppo, riguardo l'Arsenale, i vecchi schedari di ante guerra sono finiti sotto le bombe e quanto rimasto è stato ceduto all'Associazione navimodellisti bolognesi, che però non hanno un Soldato nei loro disegni (neppure l'Associazione di cultura navale ce l'ha, a quanto vedo). Grazie a Valerio Gai ho potuto così chiarire che la struttura centrale sotto la plancia con tre oblò circolari anteriori altro non è che la timoneria protetta (quella che io chiamavo plancia coperta) che è comune alle siluranti dell'epoca. Da alcune chiacchierate sulle foto ho avuto poi una sostanziale conferma della correttezza dei disegni che ho inserito all'inizio di questo wip (quelli da Engineering del 1911) , quindi sotto la piattaforma della plancia ci sono ovviamente i due lanciasiluri, due piloni separati che sostengono i cannoni al di sopra (al 70% direi che i piloni sono separati dalla timoneria protetta, così sembrano in una foto discretamente comprensibile dell'Artigliere a Genova nel 1910, ma la certezza non ce l'ho), lì sotto arriva infine la rotaia col carrello per il trasporto dei siluri (che sempre nel disegno risultano stivati vicino ai paramezzali, sotto gli alloggi dell'equipaggio nel castello). A proposito dei siluri, ricordo che nelle torpediniere tedesche d'alto mare tipo S (Schichau) dello stesso periodo, che ho studiato un po' grazie ai libri tedeschi che mi fornì un altro modellista quando ho fatto i ct turchi della stessa serie (il Muavenet'i Milliye) , la disposizione era identica e le armi veniva issate in coperta sotto il castello per uscire dalla paratia posteriore del castello ed essere caricate sul carrello. Nella parte coperta sotto la plancia deve esserci anche un portello per permettere all'equipaggio di accedere al ponte di coperta, perché nei disegni c'è una scaletta verticale che sale proprio lì sotto, vedremo. Al di sopra invece c'è la piattaforma della plancia scoperta (almeno dei primi anni, poi venne coperta con una struttura di legno), che ospita i due cannnoni da 76, la timoneria, la bussola e forse qualche tubo portavoce (ma non sono sicuro di questo). Da lì sopra vengono manovrati anche i 5 portelli laterali che scoprono i lanciasiluri tramite un sofisticato sistema cibernetico con controllo direttamente sul casco del comandante e siluri-droidi a ricerca automatica dell'obbiettivo... SCHERZO, c'erano semplicemente 5 cordicelle per parte che sollevavano i portelli dei siluri Qualche foto dei lavori. Inizio con la struttura del paraonde che si continua con una curva direttamente nei portelli laterali. Fare i portelli separati era abbastanza complicato e si sfasciava tutto, così ho fatto una struttura su cui incollare i 5 portelli chiusi. Al centro si vede la timoneria protetta. A prua sopra il tagliamare ho messo le alette che ospitano gli occhi di cubia ancora da forare. Il pezzo dei portelli e del paraonde è unico perché solo così potevo ottenere la curvatura sullo spigolo, ma ho dovuto usare un po' di stucco per collegarlo al ponte del castello davanti. Tutta la zona non è facilissima da fare perché i masconi hanno una certa stellatura che si allarga verso l'alto e questa prosegue appena oltre i portelli dei siluri (anche i portelli sono leggermente inclinati verso l'esterno seguendo l'inclinazione della murata). Dopodichè la murata diventa verticale e subito dopo leggermente incurvata verso l'alto fino a poppa. In questa immagine del Pontiere nel 1917-19 circa (colorazione grigio chiaro, font dei codici letterali del primissimo tipo, quello che io chiamo familiarmente "liberty" anche non so come si chiamasse realmente) si vedono i portelli dei siluri aperti e le cordicelle "cibernetiche" (scherzo di nuovo) che partono dalla plancia soprastante. Lo spirito da lupi di mare si è un po' attenuato e finalmente la plancia è dotata di una copertura di legno, come dicevo prima. Finisco con un minuscolo dettaglino di poppa, la piattaforma sotto la quale c'è la barra del timone e gli ingranaggi della timoneri ausiliaria di poppa, appunto. A questo punto dovrò decidere subito quale nave fare e in quale periodo sistemarla, perchè cambiano colori e codici. L'idea iniziale era di fare l'Artigliere nel 1911-12 alla battaglia di Kunfida (Mar Rosso), nel qual caso la nave sarebbe grigio scuro, la plancia scoperta etc. Ma è anche vero che se c'era qualche dettaglio che distingueva l'Artigliere dalle altre pariclasse in quegli anni lo ignoro, dalle foto sembrano tutte uguali. Certo potrei cercare di procurarmi una decal con il nome della nave a poppa, ma date le dimensioni ho idea che risulterebbe indistinguibile. Devo fare qualche misura. Sarebbe più semplice spostarsi avanti di pochi anni e arrivano all'inizio della prima Guerra mondiale, con colorazione grigio chiaro e codici identificativi "liberty" che mi piacciono parecchio: sarebbe semplice identificare la nave. Solo che... quali erano i codici dell'Artigliere? Non ho alcuna foto di questa nave con quei codici. Le uniche due navi che ho documentate sono il Fuciliere (inizialmente con codice FL e poi FC, entrambi "liberty") e il Pontiere (intendo sempre con i codici "liberty" - con codici bianchi, neri o rossi più tardi e di altro tipo ne ho diverse). Il ponte di coperta di queste navi, come delle altre siluranti, era dotato di grossi "tacchetti" antisdrucciolo; nei "tre pipe" Pattison-Odero erano lunghi 30 cm (poco meno di 1mm in scala) che io riprodurrò con una decal che diversi anni fa mi fece gentilmente un altro modellista proprio per fare i miei "tre pipe" Insidioso e Schiaffino La decal va prima di ogni altro dettaglio (ma farò prima l'isola con i fumaioli per avere un riferimento fisso a centro nave) per cui il colore dello scafo e dei ponti va scelto e fatto tra poco. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
S513 Posted January 17 Report Share Posted January 17 Le decal più piccole che ho trovato, tempo fa, erano caratteri da 1.5 mm. Penso eccessivo per la tua opera. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marcellodandrea Posted January 18 Author Report Share Posted January 18 (edited) La decal di cui parlo me la sono fatta fare appositamente e i tacchietti sono lunghi 1 mm, quindi circa in scala con l'antisdrucciolo dei ponti. Per i caratteri dei nomi a poppa penso sia difficile stampare in modo leggibile così piccolo. Se dovessi decidermi per una nave nel primo periodo di utilizzo dei codici letterali (il font "liberty" come lo chiamo io) allora penso che potrei semplicemente dipingerli. Visto che più o meno parliamo di prima guerra mondiale e anni adiacenti, vi ricordo (non ricordo se le ho già segnalate su questo forum ma si tratta comunque di diversi anni fa) queste due pubblicazioni a cura del Ministero della marina e relative alla Regia marina disponibili su internet: La Regia Marina italiana all'esposizione di Milano 1906, Ist.It.Arti GRafiche, Bergamo 1906 Mario Sobrero: La Marina italiana nella guerra europea; la squadra di battaglia, Ed. Alfieri & Lacroix, Milano 1916 Riguardo il secondo, in alto a destra della pagina c'è l'icona con la lente di ingrandimento per la funzione "cerca". Se digitate "la marina italiana" vi esce l'elenco di molte delle pubblicazioni della serie "La marina italiana nella guerra europea"... segnalo tra gli altri quello sulle siluranti, torpediniere e affini di Arnaldo Fraccaroli. Edited January 18 by marcellodandrea Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marcellodandrea Posted January 21 Author Report Share Posted January 21 Ho aggiunto i fumaioli, tondino di sprue con carta e attak avvolta intorno. Poi si taglia e si rifinisce. I fumaioli sono alloggiati sopra una tuga molto bassa, più alta sotto il primo. Ho rifatto la piattaforma di poppa perché quella di prima non mi piaceva ed era situata troppo in basso (lì sotto c'è la barra del timone). Il "sofisticato" sistema per allineare i portelli dei siluri, 5 per parte, alzati da cordicelle: nastro adesivo e striscioline di plasticard sottile, poi rifilato sopra. Il sottile bordo superiore è sprue stirato Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marcellodandrea Posted January 25 Author Report Share Posted January 25 Ho aggiunto i fumogeni al primo fumaiolo, sirena e scarichi vapore, tutti in tondino metallico, più il sostegno della campana dietro il terzo fumaiolo.. La scelta dei dettagli da mettere prima di verniciare dipende dalla presenza della decal con l'antisdrucciolo sul ponte, che va messa prima di dettagliare il ponte ovviamente. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marcellodandrea Posted January 29 Author Report Share Posted January 29 Ho aggiunto alcuni armadietti sulla tuga dei fumaioli e la cucina (il blocco più grande) con il suo camino. A poppa ho messo i paraeliche, che in questi anni sono quasi a livello del ponte (successivamente - ma non so dare un anno preciso perché le uniche foto che ho del tipo successivo sono del Fuciliere nel 1929-20 circa - saranno abbassati a circa metà murata) e le piattaforme oblunghe dei cannoni. A prua davanti al paraonde ci sono le rotaie per calare in mare le ancore, che sono stivate proprio lì. I disegni di Engineering riportano le tre rotaie/guide alla stessa distanza, ma in tutte le foto si vede che le ultime due sono ravvicinate. In alcune foto (date approssimate: Alpino dal 1920 circa, Fuciliere in una foto di metà Guerra mondiale circa 1915-16, Pontiere sempre a metà Guerra mondiale) compare davanti alla prima rotaia un'altra struttura attraverso cui passa la catena dell'ancora, ma non ce n'è traccia in tutti gli altri casi. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marcellodandrea Posted February 1 Author Report Share Posted February 1 Ho sistemato a poppa i sostegni delle piazzole dei cannoni e quelli dei paraeliche. Ho aggiunto poi il timone e, (mi spiace si vedono male) due minuscoli passacavi aperti sopra il coronamento di poppa. Ho fatto separatamente la plancia scoperta, così da poterci lavorare più agevolmente in mancanza della verniciatura. In ogni caso andrà montata dopo aver verniciato, messo l'antisdrucciolo e le guide dei lanciasiluri lì sotto... Al di sotto della plancia si notano i piloni che sostengono i cannoni sopra. Ho messo un unico sostegno a "U" rovesciato , quello più a poppavia, perché in tutte le foto che ho ne vedo uno solo... salvo, maremma maremma, una singola foto dell'Artigliere dove, anche se ingrandita, se ne vedono due (uno mediano). Però non riesco a capire come fosse possibile che ce ne fosse un altro a metà, dal momento che lì sotto ci sono i lanciasiluri che ruotano e sarebbero andati a sbattere contro le gambe del sostegno a U: infatti in tutte le altre foto a metà non vedo niente (salvo sostegni interni). Così ne ho messo uno solo, appunto a poppavia della plancia. Tra i fumaioli c'è qualche altro dettaglio, per esempio l'alloggiamento del carrello per trasportare i siluri, posto subito dietro il primo fumaiolo o il camino della cucina rifinito meglio. La cucina era aperta in porto ma presumo che in navigazione fosse chiusa: non so come, forse con delle tavole o dei teli, dalle foto non si nota quasi nulla, salvo sul Fuciliere in porto nel 1930 circa, con ill cuoco che posa con in mano un tegame... Sinceramente non so cosa sia quello strumento con un piccolo volano dietro la cucina. Non è un avvolgicavi normale, diciamo, perché nei disegni ha chiaramente una sola ruota e una manovella a destra... non saprei, l'ho rifatto pari pari ma quando non so cosa faccio mi scoccia (sarà sicuramente sbagliato...). La plancia appoggiata sopra La murata sembra alta, circa 8/9 mm, ma la linea di galleggiamento è 3 mm sopra Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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