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Sogno di un maiale di mezza estate


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Comandanti,

Voglio condividere con voi un mio sogno, e in questo caso devo proprio dire “sogno“, anche se probabilmente il livello di dettaglio tecnico che tratterò farebbe pensare a una possibile realizzazione pratica.

 

L’idea di un SLC in 1:1 è effettivamente molto intrigante; mi auguro che un giorno questo sogno possa trovare una qualche realizzazione, in forma più o meno complessa, ma per ora mi limito ad uno scambio di idee “sotto l’ombrellone“ con chi di voi vorrà esprimere i propri commenti in merito.

 

Immaginatevi quindi questo mezzo, su cui naturalmente state a cavalcioni, che vi può trasportare in leggero affioramento a bassa velocità.

Magari potrà anche immergersi, attraverso i timoni o la cassa assetto, ma non è indispensabile, mentre l’equipaggiamento da sub sarà necessario solo in caso prevediamo una vera funzione di immersione (e comunque direi limitata a 3 m)

 

In effetti ci sono molti dettagli che condizionano la complessità del manufatto, che al massimo della sua evoluzione potrà assomigliare a un modello di sottomarino radiocomandato abbastanza cresciutello, mentre nella sua forma più banale potrebbe diventare un semplice galleggiante, magari anche in scala 1:2, per il divertimento dei bambini al mare, come un gonfiabile per piccoli incursori.

 

Ma vanno considerate anche altre questioni, come la possibilità di farlo navigare a riva (ma non si può se è un “natante a motore”!), eventuali omologazioni e tutto l’insieme di leggi e regolamenti che condizionano l’attività dei natanti e di cui so molto poco (in prima battuta lo considerei come un aquascooter per il traino dei subacquei, ma sarebbe possibile?!?)

Oppure, scelta drastica, potremmo ipotizzare di usarlo solo in acque private o grandi piscine, per qualche demo in occasione di eventi speciali, magari con dei sub vestiti come i nostri eroi della Decima...

 

Possibile? 

Non lo so, ma intanto io sogno, sogno...

 

E giusto per sognare, ecco una primissima ipotesi di progetto.

Poi ve lo spiego meglio, ciao!

 

 

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Edited by Ocean's One
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Il 07/08/2024 Alle 16:24, Ocean's One ha scritto:

Ma vanno considerate anche altre questioni, come la possibilità di farlo navigare a riva (ma non si può se è un “natante a motore”!)

 

E se fosse un pedalò semi-sommergibile a propulsione muscolare o a pedalata assistita ?

 

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Comandanti, grazie per i vostri commenti.

Sul piano dei regolamenti, aspettiamo notizie, che magari ci indichino una possibile strada da percorrere.

Certo potrebbe essere un semisommergibile ludico come ipotizzato da @gepard; la propulsione a pedali potrebbe invece essere con le braccia e nascosta dentro la carenatura, per trasmettere il moto fino all’elica.

Le pagaie che propone @Iscandar sono certamente fattibili, ma forse un po’ troppo antiestetiche. Vediamo se c’è una soluzione più consona...

_________

 

In attesa di ulteriori riflessioni, torno al disegno che avevo postato inizialmente, per spiegarvelo un po’.

 

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Ci sarà una costruzione a doppio scafo, con gran parte del volume interno a libera circolazione. Questo per ridurre Il più possibile la spinte e pesi: Io vorrei arrivare a circa 100 kg totali, rispetto ai 1400 lg dell’originale.

 

Non dovendo resistere alla pressione, la struttura esterna potrà essere ricavata da tubi commerciali in plastica, se possibile, mentre la calotta anteriore e il cono di poppa potrebbero essere stampati 3d ed opportunamente irrigiditi.

 

Avremo quindi una parte centrale costituita da un tubo esterno (1) e da un compartimento stagno di diametro di 20 cm (1A) per contenere batterie ed elettronica.

Visto che il peso di questo insieme sarà di soli 40-50 kg ma la sua spinta di circa 100 kg, ho previste una serie di barre di zavorra (1B) per raggiungere l’equilibrio; le barre sono smontabili in modo da facilitare il trasporto e la movimentazione.

 

La testata (2) sarà a libera circolazione e dotata solo di un piccolo volume stagno (2A) per risultare neutra o minimamente positiva. Sarà fissata al corpo principale tramite un vitone (2B)

 

Il cono di coda (3) sarà smontabile per dividere il mezzo in componenti di lunghezza accettabile. Conterrà al suo interno il motore, racchiuso in un involucro stagno (3A) e collegato alle batterie attraverso due connettori stagni (3B)

 

La sovrastruttura superiore (4) sarà probabilmente in vetroresina con pareti molto sottili; sotto di essa ci sarà la scatoletta stagna degli interruttori (4A) connessa al corpo principale con dei passa-parete stagni (4B).

La cassa di immersione (5) è ancora da definire, mentre le bombole di riserva (6) saranno probabilmente finte e a libera circolazione.

I rinvii dei timoni (7) saranno in cavo d’acciaio, come nella realtà, e connessi al volantino di pilotaggio (7A) con rinvii esterni allo scafo.

 

Questo è quanto, per ora.

Vi devo dire però che mi piacerebbe semplificarlo ulteriormente.

Vi dirò. 

Intanto cogito, ergo sub...

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Posted (edited)

Rieccomi a pensare su come semplificare il progetto dell’SLC.

Visto che è importante l’omologazione dei componenti installati, la soluzione più semplice è quella di partire da dispositivi disponibili in commercio, che hanno già superato tutte le verifiche del caso.

Vediamo quindi come si trasformerebbe il nostro progetto.

 

 

PROPULSIONE

Qui penso ad un aquascooter, sistema elettrico per il traino di subacquei, venduto già completo di motore e batterie, perfettamente stagno e bilanciato neutro. Ecco in foto un esemplare abbastanza piccolo da essere inglobato nel cono di coda del maiale.

 

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Il dispositivo ha due grilletti per la propulsione, ai quali potremmo collegare dei rinvii meccanici in modo da azionarli direttamente dal posto di pilotaggio.

In aggiunta (opzione ancora da valutare) si potrebbe creare una cerniera che consenta a tutto l’aquascooter di ruotare di una decina di gradi in orizzontale ed eventualmente di altrettanti in verticale, in modo da favorire la manovra.

Ad ogni modo, dietro l’aquascooter aggiungeremo il classico gruppo timoni con comandi a cavo.


 

SISTEMA DI IMMERSIONE 

Qui vorrei rimpiazzare completamente casse e pompe con una collaudata attrezzatura da sub. 

Penso alle bombole di aria compressa di piccola taglia (7-8L) abbinate in coppia per avere l’estetica giusta e riprodurre le due bombole di riserva dietro al secondo uomo ed anche le due bombole inglobate nella cassa rapida dell’SLC.

Ecco un esempio di bombole con attacco doppio.

 

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Dopodiché servirà un classico sistema di riduzione di pressione + erogatori, il cosiddetto “octopus”. 

 

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Il sistema possiede anche il manometro pressione bombole e sopratutto la presa di pressione per gonfiare o sgonfiare il GAV, ovvero il Giubbetto ad Assetto Variabile, che intendo usare come cassa di immersione.

Quindi, ci sarà una sacca gonfiabile ad aria per emergere e non una cassa da allagare per immergersi, così è più semplice e non serve alcuna pompa.

Metterei due esemplari di GAV da 30 libbre (15 litri) l’uno, inseriti nel corpo dell’SLC e/o nel volume della finta cassa rapida.

Sceglierei un GAV tecnico del tipo a sacco posteriore, ovvero di forma anulare/ciambella, più regolare e facile da inserire dentro alla struttura del maiale.

 

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Naturalmente, ogni consiglio da parte di subacquei in lettura e più che benvenuto!

 

 

SCAFO STAGNO

A questo punto, non servirà più uno scafo stagno per contenere inesistenti batterie o sistemi di immersione: lo scafo del maiale sarà tutto a libera circolazione.

Occorrerà comunque compensare un po’ di peso negativo, quindi vi propongo un’altra soluzione molto semplice: i PARABORDI gonfiabili.

Per un tipo da 12cm di diametro e 60 cm di lunghezza, una decina di esemplari potrebbe starci all’interno dello maiale, per circa 60 kg di spinta, sufficienti ad equilibrare peso e zavorra.

Mi preoccupo solo che i parabordi non si schiaccino e non cambino volume con la pressione dell’acqua.

Per reggere 10 metri, i parabordi dovrebbero essere gonfiati ad una pressione di almeno 1 bar relativo.

Qualcuno di voi sa se ciò è possibile?

 

 

———

 

Per la prossima volta vorrei preparare un disegno che spieghi meglio il tutto, ma a questo punto già si capisce che, accessori commerciali a parte, la struttura dell’SLC diventerebbe un semplice tubo vuoto con un po’ di particolari aggiunti.
 

(Molto più facile da fare, nel caso che io e il buon @darth decidessimo di realizzarlo in vetroresina...   Vero, Claudio? :wink: )

 

 

Edited by Ocean's One
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Ci sono parabordi in grado di reggere pressioni ben piu importanti ma il rischio è la deformazione quando scende in quota. se si parla di un paio di metri sara poco avvertibile ma se perde la quota potrebbe essere un piccolo disastro. Perche non fare una semplice cassa con sfogo aria e allagamento meccanici collegata alle bombole aria dei sub? 

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Ciao Dir!

Grazie dei commenti.

Forse però non mi sono spiegato bene.

I parabordi devono dare una cinquantina di chili di spinta fissa, per compensare il peso in eccesso e consentire un assetto neutro.

Poi da lì aggiungeremo la spinta dei due GAV gonfiati per stare in emersione.

Come sistema di immersione, il GAV è più semplice ed affidabile di una cassa dedicata, secondo me.

 

Invece, potrei sostituire i parabordi con un tubo stagno da 20 cm e lungo 3 metri, ma è più complicato.

I parabordi mi sembrano più semplici, se accettiamo di limitare la quota operativa.

 

Un’altra soluzione economicissima potrebbe essere il pluriball per imballaggio. 1 metro quadro dovrebbe sostenere 2-3 kg, quindi due rotoli da 20 metri ciascuno dovrebbero bastare. Lo schiacciamento delle bolle va valutato, ma per quote non impegnative magari potrebbe andare.

 

Come vedi, sto pensando a soluzioni semplici, visto il notevole lavoro che c’è comunque da fare...

 

 

 

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Posted (edited)

Molto bene... :wink:

 

Allora, per il momento lasciamo tutto questo nel mondo delle ipotesi, e concentriamoci sul disegno della configurazione semplificata.

Con questo schema il punto di partenza c'è. Se poi qualcosa attecchirà, lo vedremo più avanti...

 

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1) scafo a libera circolazione

2) testa a libera circolazione

3) contenitori stagni per galleggiamento (parabordi o tubi stagni)

4) barre di zavorra smontabili

5) bombole da 7 litri (4x, da confermare)

6) GAV tecnici anulari gonfiabili dalle bombole

7) manometri bombole (+ profondimetro per il 1° uomo)

8 ) erogatori

9) aquascooter

10) timoni SLC

11) rinvii in cavo d'acciaio per timoni SLC

12) rinvii in cavo d'acciaio per grilletti acquascooter

13) volantino con comandi integrati profondità, direzione, motore

 

I punti da 5) ad 8 ) sono attrezzatura commerciale da sub.

Per gli erogatori del punto 8), ho ipotizzato di averli solidali all'SLC, ma ciò è possibile solo per quote minime (<3m) altrimenti è bene che i subacquei abbiano la loro attrezzatura indipendente. Pertanto, se questa soluzione viene adottata, il mezzo dovrà rimanere intrinsecamente positivo ed avere anche un sistema di risalita automatica legato ad un pressostato tarato sulla quota limite di 3 metri.

 

Ecco le mie pensate, per ora...

 

 

Edited by Ocean's One
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Corretto.

Cio è già così per il subacqueo che si immerge con l’attrezzatura standard e con la stessa bombola respira e gonfia il GAV.
 

Qui la differenza è che gli operatori non avrebbero aria indipendente, così se per qualche motivo il mezzo si inabissa troppo loro lo devono abbandonare per tempo.
 

Quindi, o limitiamo in modo sicuro la quota del maiale, oppure diamo agli operatori le loro bombole.

Nel secondo caso, però, non potrebbe essere una monobombola dorsale standard, perché impedirebbe di sedersi, ma ci vorrebbero due piccole bombole da portare orizzontali sul petto, come una volta.

Bello Per una ricostruzione fedele anche dell’equipaggiamento degli operatori, ma non ho idea di cosa si possa trovare già sul mercato.

 

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  • 4 weeks later...

Bellissimo! Soprattutto il titolo del post!!! Io propenderei per auto limitare la quota per evitare rischi, il polistirolo lo vedo un'ottima soluzione, non assorbe acqua e viene venduto in una miriade di forme, dalle palline di qualche millimetro ai blocchi. Adesso sul mercato esistono anche piccole bombole da legare alla cintura(vedi America's Cup), non ne conosco la durata. Non ho idea se potrebbe richiedere immatricolazioni, parliamo di 7 metri di giocattolo. I modelli di aerei oltre i 2 metri alari richiedono certificato di volo.

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Ciao Fabio!

Rivedo anche qui il tuo entusiasmo.

Certo, sarebbe bello realizzare sul serio questo mezzo, anche se i problemi legali che riporti anche tu sono certamente critici.

Dovremo informarci meglio, che ne so, magari con qualcuno del mestiere?

 @GM Andrea :whistle: ?

 

Lieto invece di trovare in rete le piccole minibombole da cintura.

Ne vedo una da soli 0,5 litri qui .

Dicono che darebbe un'autonomia massima di 10 minuti. Ma magari a quota 0-2 metri è di più?

Oppure si potrebbe abbinare a coppie, per aumentare un po' la durata e per estetica?

 

Fra l'altro, ho visto anche una maschera a faccia intera di un bel nero carico, che certamente farebbe molto Decima!

Sì, sto continuando a sognare, lo so...

Ciao!

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Il fatto è che hai cominciato così con il simulatore del Toti.

In ogni caso se hai la ventura di realizzarlo, non lo far sapere dalle parti del Varignano o te lo vengono a "prelevare" nottetempo, dicendo che è il loro "tesoooooooro"

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