Ocean's One* Posted July 21 Report Share Posted July 21 (edited) Cari amici, vorrei condividere con voi quanto vissuto negli ultimi episodi delle mie vacanze, accomunati dal grande denominatore che vedete nel titolo. Tutto iniziò l’anno scorso a Marina di Campo, città natale di Teseo Tesei. Avevo cercato insistentemente un monumento a Lui dedicato, per poi scoprire che una nuova opera sarebbe stata installata soltanto diversi mesi più tardi. Naturale quindi che quest’anno ho chiuso il cerchio e sono ritornato a Marina di Campo, per rendere i dovuti onori. Il monumento, disegnato da Luca Polesi, è un SLC stilizzato ed ha un’impostazione molto moderna, ma secondo me non fuori luogo. Celebrare l’ingegno e la determinazione di Teseo Tesei attraverso la sua “creatura” mi sembra una scelta più che condivisibile. _________ Ma non è tutto. Nel miei viaggi sui luoghi dell’Eroe ho toccato anche Malta, visitata all’inizio di quest’anno . Ve ne parlo solo ora perché volevo che il mio tributo fosse completo, inclusa la visita a Marina di Campo. Ho visitato Malta nell’ambito di un viaggio organizzato, che prevedeva una giornata a La Valletta con una ricca visita al museo di Forte Sant’Elmo, che si trova a brevissima distanza dall’Ingresso del Grand Harbor, dove i nostri Uomini diedero la loro vita per la Patria. inizio quindi con l’esterno dell’antico Forte. Qui si trova anche uno dei pezzi di artiglieria che, molto probabilmente, ha aperto il fuoco contro i nostri MAS della Decima. Il museo copre un periodo storico molto più ampio della sola 2GM, partendo dal Grande Assedio del 1565 e passando dai Cavalieri e dall’occupazione francese in diverse sale a tema. La parte della 2GM è ampia ed incentrata sulle gesta a difesa dell’Isola. È presente, anche se incompleto, il Gloster Gladiator “Faith”, del trio Fede, Speranza e Carità che difese l’isola nei primi difficili mesi di guerra. Ho scoperto che i Maltesi hanno una venerazione sconsiderata per la petroliera Ohio dell’operazione “Pedestal” (ovvero la nostra battaglia di Mezzo Agosto), perché i rifornimenti apportati salvarono letteralmente l’isola disperata nel terribile 1942. Oltre a filmati, ricostruzioni, crest ed anche merchandizing (ma, no, la T-shirt dell’Ohio non l’ho presa!!! ) ci sono alcuni pezzi di pregio, fra cui la campana della portaerei Indomitable, colpita gravemente proprio in quel periodo. Fin qui, me l’aspettavo. La guida, molto preparata sul periodo antico, teneva sulla 2GM un atteggiamento molto “albionico”, celebrando Malta sopravvissuta e vincitrice della guerra insieme agli Alleati. Ci sta, lei è Maltese e la sua gente è stata salvata... Invece, ci sta un po’ meno che venga distorta l’immagine del nemico parlando della Malta 2. Fra i reperti recuperati dal MAS 452 viene messo in bella vista il fascio littorio, ritengo per lanciare un chiaro messaggio su chi dei belligeranti fosse dalla parte della ragione. Per giunta, l’oggetto è esposto come un trofeo, in un crest con data relativa alla cattura del suddetto MAS. Va bene, posso anche accettare che si voglia ancora infierire sul “nemico”, dopo 80 anni e anche di fronte ad un pubblico di italiani. Quello che però non ho accettato è stato il commento sui seguenti pezzi: Sembrano siluri da 450, forse prelevati da un MAS catturato, qualcuno li riconosce? Incredibilmente, la guida li ha definiti come i “maialini” usati dagli italiani nel fallito attacco. Basta. Sono intervenuto. Al quarto giorno di visita la guida già mi conosceva bene, inoltre non lasciavano dubbi il mio giubbotto Marina Militare e le mie precedenti domande “tecniche” su Gloster Gladiator, Ohio e Pedestal. Ergo, ho educatamente chiesto alla guida se potessi spiegare io la Malta 2. Lei ha acconsentito, dimostrandosi addirittura interessata a conoscere una verità che, probabilmente, nessuno le aveva mai illustrato nei giusti termini. Aperte dal web alcune foto dei veri SLC, ne ho spiegato i dettagli, già noti a parte del pubblico (bravi, Italiani!). Ho tenuto anche a rimarcare che la Malta 2 avrebbe potuto benissimo essere un successo, come lo fu l’attacco a Suda da parte di barchini similari contro l’incrociatore York. I militari italiani non erano dei puri incoscienti, non erano delle “squadre suicide” che attaccavano “nonostante Malta avesse i radar” (che, comunque, vorrei vedere a beccare un MTM o un SLC...). I nostri erano gente preparata e dotata di immenso coraggio, che fu fermata solo da una serie di sfortunati eventi, prima fra tutte il maldestro crollo della campata del ponte dove si sacrificarono Tesei e Pedretti. Quando poi ho citato che questi stessi “maiali”, inventati proprio da Tesei, furono i protagonisti della grande impresa di Alessandria, quella ventina di Italiani presenti si è illuminata: diversi di loro già lo sapevano, avevano una conoscenza pregressa dei fatti “della Valiant”, letti sui libri o visti nei film. Insomma, la Storia rimane nelle menti e nei cuori; l’orgoglio italico ne è emerso, e non importa se allora eravamo dalla parte sbagliata! __________ Infine, abbiamo visitato il barchino. In effetti, la guida avrebbe voluto riprendere lei la spiegazione, ma prima mi ha prudentemente chiesto se quello fosse un MAS. Al mio scuotere della testa, ha convenuto che proseguissi io. Questo barchino non è uno degli esemplari dell’azione, andati tutti distrutti, ma un MTM catturato in seguito. I miei compatrioti hanno fatto mille domande sul funzionamento del mezzo, sul rilascio del pilota con lo zatterino, sulla carica e sul sistema di detonazione, ma anche sul motore a benzina, qui estratto dallo scafo ed appoggiatovi sopra (ma perché?) Eccovi un paio di foto, ma solo un paio: la presentazione mi ha portato via quasi tutto il tempo... __________ Al termine della visita mi sono preso un momento tutto per me. Un minuto di raccoglimento alla vista di ciò che rimane del vecchio Ponte di Sant’Elmo. Ora c’è un nuovo ponte a campata unica, costruito pochi anni fa, ma nel mezzo rimane il basamento con parte delle colonne che sorreggevano il vecchio ponte a due campate, dove trovarono la morte il Magg.G.N. Teseo Tesei ed il suo secondo uomo, 2º Capo Palombaro Alcide Pedretti. Le due colonne sono ormai a pezzi, ma negli anni cinquanta erano ancora abbastanza integre ed unite dai due tiranti ad “X”, quasi a celebrare quella Decima che tanto diede in questa sfortunatissima impresa. Onori a tutti Loro. Onori a Lui. Edited July 21 by Ocean's One Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Totiano* Posted July 21 Report Share Posted July 21 Grazie Ocean_s, un rapporto stupendo, che ti rende onore! Per quanto riguarda i siluri, mancando un riferimento, potrebbero anche essere da 533; di certo manca la testata esplosiva che avrebe permesso di capire qualcosa di piu. Considerando dove sono potrebbero essere i siluri del MAS 452 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
S513 Posted July 21 Report Share Posted July 21 Bravissimo! teniamo alti alcuni atti compiuti da nostri militari (anche se dalla parte sbagliata) che credevano in ciò che facevano al di là degli interessi personali! Logico che i maltesi la raccontino diversamente. Per quanto riguarda i siluri non avevi un metro? 😁😂 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ocean's One* Posted July 21 Author Report Share Posted July 21 Avevo due mani da una spanna cadauna! Ho cercato di prendere il diametro dal lato della testa e ti dirò che mi sembravano molto più vicini a due spanne e due dita (450 mm) che a due spanne e mezza (533 mm) Da questi calcoli “precisissimi” potrebbe aver ragione il Dir, magari sono del MAS 452… _________ p.s. Ma, mi chiedo, un superesperto di siluri come @magico_8°/88 magari potrebbe aiutarci? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
magico_8°/88* Posted July 23 Report Share Posted July 23 Intanto un plauso come sempre al nostro Ocean's One per l'impegno dimostrato a ristabilire una verità, certe volte scomoda anche qui in Italia, sulla preparazione ed abnegazione dei nostri militari durante la 2 GM... In merito ai siluri da te fotografati, sinceramente non posso dirti più di quello che ti ha già detto il Dir visto la mancanza della testa di guerra ed anche una miglior immagine della zona a poppa con i relativi sistemi di guida ed eliche che forse potevano sbrogliare la matassa...poi conoscendo l'approssimazione di tanti musei non mi stupirei che fossero dei siluri inglesi rimasti in qualche "magazzino" del museo e poi riadattati a siluri italiani Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
magico_8°/88* Posted July 23 Report Share Posted July 23 (edited) A parziale correzione di quanto riportato sopra, e da una più attenta lettura del post posso solo dire che esiste la possibilità che le immagini dei due siluri possano essere quelle relative ad un modello Whitehead da 450 mm nella versione da 150 kg di testa esplosiva e lunghezza 3,30 m. definito "ridotto", in uso sui motoscafi siluranti tipo "M.T.S.M" e "S.M.A." che partecipano all'attacco di Malta. Ma è molto più probabile (date le dimensioni che presumo dalle foto siano già superiori i 3,30 m anche senza testa di guerra...) che si tratti delle due armi del MAS-452 cadute in mano al nemico, due siluri da 450/170 della Whitehead da 5,46 m di lunghezza (o al massimo da 5,26 m del Silurificio Italiano...) in dotazione in quel periodo ai MAS italiani. Una triste immagine del MAS-452 attraccato a Fort St Angelo dopo la sua cattura, dalla pagina web del "Times of Malta" che riporta nella didascalia "Ora fa parte della mostra [??] del National War Museum of Malta, ospitato a Fort St Elmo. " Per gentile concessione: Heritage Malta (i due punti di domanda tra le parentesi quadre sono miei...) Il Mas-452 catturato a Malta, immagine di Antonio Randazzo via AltoMareBlu dove si afferma che l'unità in questione dopo la cattura sia stato "riutilizzato dagli inglesi con il nome di “X MAS” e impiegato sia in versione anti contrabbando che come lancia di salvataggio" e quindi con la possibilità che i due siluri fossero stati rimossi dalla "motosilurante" visto il cambio di destinazione d'uso. In più nella pagina Web si afferma che "Nella primavera del 1942, durante un raid aereo dell’asse, si trovava ormeggiato a Menqa, proprio sotto i bastioni del forte S. Angelo che, colpiti da una bomba, crollarono sul MAS provocandone la sua distruzione" e quindi l'unità non fa "parte della mostra del National War Museum"... Edited July 23 by magico_8°/88 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ocean's One* Posted July 24 Author Report Share Posted July 24 @magico_8°/88 Fabrizio, grazie dell'apprezzamento. E' doveroso ristabilire la verità, come dici tu. Purtroppo, come avviene sempre, "the winner takes it all" e la storia la scrivono sempre i vincitori. Mi dispiace non aver preso più foto dei siluri, ma come hai capito mi stavo dedicando ad argomentare le mie tesi e non ho avuto tempo. Ti confermo però che i due ordigni erano certamente più lunghi di 3,30 m già senza testata. Quindi, direi no "M.T.S.M." ma MAS. Ci starebbe il -452, come dici tu. Leggo poi del triste destino di questo MAS, della ridenominazione "X-MAS" (regalo di Natale? ) e dell'approssimazione con cui tutta questa informazione viene gestita. Ma, se leggi bene l'articolo, non c'è solo la confusione sulla incorporazione del MAS nel Museo, ma anche dell'altro: un barchino scambiato per un MTS?!? L'hai visto anche tu? O tempora, o mores! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
magico_8°/88* Posted July 24 Report Share Posted July 24 (edited) 2 ore fa, Ocean's One ha scritto: @magico_8°/88 Ma, se leggi bene l'articolo, non c'è solo la confusione sulla incorporazione del MAS nel Museo, ma anche dell'altro: un barchino scambiato per un MTS?!? L'hai visto anche tu? O tempora, o mores! Motoscafo Turismo Silurante, or MTS, which was the flotilla leader. Photo: E.D.Wooley In Ph. Vella’s Malta: Blitzed But Not Beaten...si tratta per corretezza del MT 16 in avaria, catturato, dai britannici fuori Malta, immagine tratta da Storia Militare Dossier "I mezzi d' assalto italiani 1940-1945" Parte 1^ di E. Bagnasco - 2015 No no non mi era sfuggito...😒 ma tant'è, anche in quel caso ci sarebbe tanto da dire sul riconoscimento dei mezzi italiani nei musei non solo stranieri 😃 e poi le tante e diverse sigle dei mezzi d'assalto di superficie non aiutano i più...Motoscafi esplosivi MAT/MA; MT; MTM; MTR, MTRM e Motoscafi siluranti MTS; MTSM; MTSMA 😏 hanno toppato alla grande... Edited July 24 by magico_8°/88 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Totiano* Posted July 26 Report Share Posted July 26 Cade oggi l'83 anniversario dell'impresa di Malta, effettuato con SLC e barchini esplosivi della Xª Flottiglia MAS. allo scopo di entrare nel Grand Harbour e affondare il naviglio in porto. L'impresa falli, probabilmente per le capacita dei radar di individuare gli attaccanti e l'intera forza andò distrutta o catturata (perdita di due MAS, due SLC, otto MTM e un MTL) e tra il personale si registrarono 15 morti, 18 prigionieri un MTSM riusci a raggiungere l'Avviso Diana al largo di Capo Passero. Le Medaglie d'oro al Valor militare (1 a vivente e 8 alla memoria), come segue : Capitano di fregata Vittorio Moccagatta Capitano di corvetta Giorgio Giobbe Maggiore genio navale Teseo Tesei Capitano medico Bruno Falcomatà Sottotenente di vascello Carlo Bosio Sottotenente armi navali Aristide Carabelli Sottotenente di vascello Roberto Frassetto 2º Capo palombaro Alcide Pedretti Sottocapo silurista Guido Vincon Furono inoltre conferite 13 medaglie d'argento al V.M. (di cui due alla memoria), 7 medaglie di bronzo al V.M. (di cui 2 alla memoria), e una Croce di Guerra al Valor Militare. Per chi volesse approfondire rimandoamo al Canale youtube della base dove il comandante Capriotti MAVM per quella impresa, ci racconta gli eventi Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
S513 Posted July 26 Report Share Posted July 26 Nostromo: 8 alla banda! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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