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Studio di fattibilità per SLC in 1:6 R/C


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Comandanti, buongiorno.

Mi accingo a parlarvi di un nuovo progetto, anche se sarebbe meglio dire una nuova idea, per la quale chiedo il vostro supporto.

 

Certamente me la cavo nel progettare un battello R/C, ma sui “maiali” ne so troppo poco.

In particolare, oltre ai piani precisi, mi serviranno soprattutto informazioni dettagliate sul comportamento in acqua che il modello dovrà tenere: linea di galleggiamento, capacità di emergere, ma ancor più di farlo con i manichini dei due operatori, assetto normale di navigazione (presumo piuttosto appoppato, o sbaglio?) velocità e sensibilità al riempimento delle casse. Per queste (o questa singola cassa?) mi serviranno anche indicazioni su posizione, volume e conseguente riserva di spinta.

Insomma, un mare di roba, e ce la potrò fare solo con il vostro aiuto.

 

Mi devo correggere: non dico “potrò” ma “potremo”, perché in effetti saremo in due.

Il mio caro amico Luigi, al quale ho parlato diverse volte di Betasom, vuole lanciarsi nell’impresa. Io mi sono candidato come supporto tecnico, ma buona parte del lavoro sarà il suo.

Luigi è modellista da sempre e si è specializzato in elicotteri e droni, ma non disdegna il navale in tutte le sue forme. Per darvi un’idea, ecco i suoi modelloni in legno e lamierino in corso di realizzazione: una Vosper e un’altra unità a me ignota…  :biggrin:

 

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Come vedete, l’autocostruzione regna sovrana (inclusa la stampa 3d), e nemmeno un grosso SLC sarà un problema. Per vostra info, Luigi ha appena riparato proprio un modello statico di Siluro a Lenta Corsa di un conoscente: non conosco la scala esatta, ma direi che siamo all’incirca sull’1:8.

Lo vedete qui:

 

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Questo lavoretto ha scatenato la fantasia del mio amico e così ha preso forma l’idea dell’SLC navigante, sogno al quale mi sono accodato senza esitare.

Tuttavia, già alle prime valutazioni abbiamo capito che ci manca troppa info.

Siamo a chiedervi supporto, fiduciosi nella vostra proverbiale disponibilità e competenza.

Oltre ai classici piani dettagliati, per calcolare bene l’assetto ci servirà sapere:

 

- volumi stagni e volumi a libera circolazione, con una stima numerica la più precisa possibile

- in alternativa al punto precedente, peso emerso e dosato, da cui calcoleremo i volumi

- volume della o delle casse di zavorra e relativa posizione

- assetto con gli operatori. Sarà la parte più difficile: di quanto poteva emergere un SLC con gli operatori seduti sopra? Non credo che il corpo del siluro arrivasse a pelo d’acqua, avrebbe voluto dire far emergere 80-100 kg di testa, busto e braccia dei due uomini, direi troppo per non avere sbandamenti. O sbaglio?

- ma soprattutto, ci sono delle foto dell’SLC in navigazione in completa emersione? Non in affioramento durante un’azione bellica, ma proprio in completa emersione.

- altro punto interessante: qual era l’assetto dopo aver sganciato la carica? Si, perché la carica bellica DEVE essere sganciabile, almeno singola se non doppia…

 

(e poi mille altre domande che verranno in seguito. Grazie in anticipo per le vostre risposte!)

 

Dopo qualche vostro input iniziale, il primo passo sarà confermare la scala: 1:6 o 1:8 sono le più papabili, ma anche 1:5 o 1:10 si potrebbero utilizzare. Tutto dipende dalla dimensione del WTC che potremo inserire nel corpo del siluro, e quindi dal volume e dal peso disponibile per elettronica, batterie e propulsione.

Il diametro utile di 500 mm nel vero SLC diventa 50 mm in 1:10 e 100 mm in 1:5, che sono i due estremi presi in considerazione. Probabilmente la scala 1:6, con 80 mm utili per il WTC stagno nel modello, sarà la scelta migliore, ma dovremo valutare.

Oltretutto, poi dovremo trovare i figurini degli operatori; per ora penso ai piloti per le riproduzioni di moto statiche, che probabilmente in 1:6 ci sono. Anche se, cosa stranissima, dovremo fare anche gli operatori a libera circolazione!!! :doh: Così in emersione ci sarà meno sbandamento.

 

Mille cose da decidere, vediamo come si può andare avanti in questo studio di fattibilità.

Non facile, ma Memento audere semper.

Grazie a tutti!

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bellissima idea e, se non ricordo male Dart aveva i disegni ma i dati che chiedi non credo siano in possesso di qualcuno se non, forse, in ANAIM. Suggerirei una scappata al museo della scienza di Milano dove il maiale mi sembra sia originale per avere idee piu precise. 

1-Maiale.jpg

 

questa è l'unica foto che conosco di maiale in superficie ma mi è sempre sembrato un fotomontaggio.  forse nei film d'epoca qualche immagine in galleggiamento totale si vede.

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Con molta probabilità l'hai già visto, ho trovato questo filmato, dice poco. Si vede il maiale con gli operatori con fuori la testa e chiaramente appoppato, ma non da molte altre informazioni.

 

 

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@Totiano

certo che ci devo andare, a Milano! E poi, sai, sembra che In quel museo ci sia anche un battello... :biggrin:
Invece, sulla foto in galleggiamento, concordo con te che possa essere un falso. Ho fatto alcuni conti e, per uscire così tanto, effettivamente si farebbe molta fatica.

Piu avanti  condivido meglio.

 

@S513

Fabio, il mondo è piccolo. Abitando noi a 5 km di distanza, lo è ancora di più! Tutto vero sull’indirizzo; se vuoi ne parliamo in pm.

 

Dati “assurdamente” tecnici: si, saranno tali, ma con un po’ di conti si riescono a trarre conclusioni anche da una semplice foto. Ho scritto il massimo che desidero, ma anche qualche info parziale mi consentirebbe di compiere le giuste scelte di progetto.

Se almeno ci fosse uno spaccato fatto bene dell’ SLC, mi darebbe molto itile.

 

Filmato: immagini interessanti; forse si vede il mezzo in galleggiamento senza uomini. Quello sarebbe un ottimo punto di partenza.

 

ciao!

 

 

 


 

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Comandanti, 

Dopo una prima, velocissima ricerca in rete posso condividere qualche conto con voi.

Parliamo di pesi e volumi, così da valutare le capacità del natante di generare spinta positiva.

(N.b. Per tutti i conti parlo in dm2, litri e chili)

 

 

VALUTAZIONE GENERALE

Il siluro da 533 ha una sezione di 23,3 dm2; il suo volume é quindi di 23,3 litri ogni 10 cm di lunghezza, ovvero di 233 litri/metro.

Anche il suo peso, in assetto neutro, sarà quindi di 233 kg/metro.

 

Supponendo una carica singola di lunghezza 1.20m (ditemi se è di più, ma comunque si perde un po’ di volume nella prora arrotondata), il suo peso sarebbe di circa 280 kg, ovvero 230 di carica e 50 di “ferro” attorno.

Quadra.

 

Poi potrei supporre una lunghezza totale della sezione cilindrica pari a circa 5 metri, al netto della coda che, almeno parzialmente, sarà a libera circolazione.

Ne risulta 233 kg/m x 5m = 1165 kg.

Aggiungiamoci poi la spinta dei componenti esterni ma stagni (bombole di riserva, cassa stagna strumenti, cassa rapida immersione, ma anche quel poco volume che si prendono tutte le lamiere e i piccoli componenti esterni come i tubi) e secondo me arriviamo a quasi 1300 litri = 1300 kg. 

Poi, per gli ultimi 100 kg potrei pensare che ci si riferisca alla versione con testa doppia, che era più lunga e generava più volume e più peso.

 

Anche qui sembra quadrare.

Ora almeno peso e volumi in immersione sono abbastanza a posto.

 

 

RISERVA DI SPINTA

Qui andiamo sul delicato.

A parte la foto molto dubbia postata dal Dir, io trovo qualcosa tipo questo.

 

7-DC8-BABA-F156-4-CFE-92-CE-D63811-C710-

 

Con gli operatori, il corpo del siluro sembra rimanere sott’acqua ed emergono solo gli uomini dalla vita in su (di più il pilota)

È verosimile?

Quanti chili di spinta servono per ottenere ciò?

 

Ne parliamo al prossimo giro, ciao!

Edited by Ocean's One
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@Totiano non hai contatti con il Varignano? Penso che loro dovrebbero avere qualcosa in merito. Alla piscina che frequento viene un ex aggregato Consubin, non un GOI, proverò a chiedere anche a lui. Questa settimana la piscina è chiusa per lavori, se non lo incrocio la prossima settimana se ne parla a settembre.

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@Ocean's One

Dovresti considerare anche l'effetto degli operatori con attrezzatura da sub.

 

Questo è il mio ragionamento (che potrebbe essere campato in aria ma magari ti può fornire uno spunto)

 

Facendo delle approssimazioni spannometriche si può ipotizzare una maggiorazione di peso di 170 kg (75 kg peso corporeo + 10 kg attrezzatura per ciascun operatore), assumendo per semplicità che gli operatori+attrezzatura da soli abbiano una galleggiabilità neutra, vorrebbe dire che la maggiorazione del volume sarebbe pari a 170 litri, dei quali tra il 40% e 50% è in affioramento (a giudicare dalla foto che hai postato), ovvero la spinta di galleggiamento con gli operatori è di circa 80 kg

 

Dato che ho assunto per semplicità che gli operatori non forniscono nessuna galleggiabilità, vuol dire che è l'SLC stesso che la deve fornire quella spinta, con o senza gli operatori sopra.

 

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7 ore fa, S513 ha scritto:

@Totiano non hai contatti con il Varignano? Penso che loro dovrebbero avere qualcosa in merito. Alla piscina che frequento viene un ex aggregato Consubin, non un GOI, proverò a chiedere anche a lui. Questa settimana la piscina è chiusa per lavori, se non lo incrocio la prossima settimana se ne parla a settembre.

azioni in corso, speriamo trovino quanto cerchiamo

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Che potenza di fuoco!

La proverbiale solidarietà della Base mi viene incontro con utilissime info.

 

@Totiano

Molto bene, grazie. Allora aspetto tue ulteriori info in bassa frequenza.

 

@S513

Utile foto dell’SLC in galleggiamento senza equipaggio. 

Come scrivi, il galleggiamento appare circa a mezzo scafo, ma avrei dei dubbi.

Innanzitutto, con 233 litri/metro di volume, per far emergere per metà 5 metri di scafo servono 580 kg di spinta, ovvero 580 litri di cassa di zavorra. Troppi, non ci sarebbe posto per nient’altro all’interno del siluro.

Inoltre, far emergere così tanto il mezzo non ha senso, perché l’elica non lavorerebbe.

Mi chiedo se in questa foto l’ SLC non sia privo di motore, di carica esplosiva o di parte delle batterie. I conti che seguono vi faranno capire meglio la situazione.

 

@gepard

Hai assolutamente ragione.

L’equipaggio aggiungerà circa 170 kg di peso ma solo 80 kg di spinta in emersione. 

Abbiamo quindi 90 kg di spinta mancante che dovranno essere forniti dal mezzo stesso.

 

Vorrei ora estendere il tuo ragionamento, perché a questi 90 kg dovremmo aggiungere la spinta persa dalle bombole di riserva emerse (20 litri = 20 kg?), quella della cassa di rapida immersione (direi 30 litri = 30 kg), quella della cassetta stagna degli strumenti (facciamo 15 litri = 15 kg?) ed anche quella di un centinaio di kg di ferro vario che, emergendo, perdono 1/8 = 15 kg di spinta, approssimando.

Totalone: 170 kg di “roba varia” da tirare fuori dall’acqua in emersione.

 

Ora, mi piacerebbe che questi 170 kg corrispondessero alla differenza fra le condizioni con e senza equipaggio, ma come ho detto dubito che quest’ultima sia verosimile in foto.

Quindi per ora non esprimo commenti e condivido con voi i numeri che ho trovato. Poi ci ragioneremo meglio.

 

 

Eccovi il disegno seguente, con tre casi di diversa altezza emersa del corpo cilindrico dell’ SLC.

Per tutti, definisco la larghezza al galleggiamento L e l’altezza sul galleggiamento H della parte cilindrica.

Per i miei conti serve poi l’angolo sotteso al galleggiamento: maggiore sarà quest’angolo, maggiore sarà la parte emersa del siluro e la spinta positiva che servirà per ottenere tale emersione

 

Post-240717.png

 

Caso 1)

Angolo tot = 60 gradi

Sezione totale = 23,3 dm2 

Sezione emersa = 0,6 dm2 

Riserva di spinta solo siluro = 2,5%

Spinta totale sui 5m = 30 kg

Troppo poco. Certamente non era così.

 

Caso 2)

Angolo tot = 90 gradi

Sezione totale = 23,3 dm2

Sezione emersa = 2,3 dm2 

Riserva di spinta solo siluro = 10,0%

Spinta totale sui 5m =115 kg

Ci potrebbe stare, ma probabilmente è di più.

 

Caso 3)

Alfa = 120 gradi totali

Sezione totale = 23,3 dm2

Sezione emersa = 4,3 dm2 

Riserva di spinta solo siluro = 18,5%

Spinta totale sui 5m = 215 kg

Ci potrebbe stare. Per il solo siluro questa avrebbe più senso rispetto alla foto con il galleggiamento a mezza nave, che forse era in assetto troppo leggero.

Per inciso, se da questo caso 3) togliamo i 170 kg che abbiamo ipotizzato sopra, finiremmo al caso 1) con il siluro quasi sommerso, come in effetti sembra nelle foto con equipaggio.

 

Prossime valutazioni in seguito, anche con il vostro aiuto.

Ora urge capire meglio le casse:

 

Cassa AV: la chiamano Assetto ma è la principale. Quanto è lunga?

 

Cassa Assetto AD. Dov’è? Capacità?

 

Cassa Rapida Immersione: dovrei dire che serve per l’assetto negativo, mentre per la normale immersione resta vuota. Oppure no?!? Capacità 30 litri, ad occhio.

 

E con questo, ci sono molti spunti per le nostre future cogitazioni.

 

Cogito, ergo Sub.

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Direi di essere totalmente d'accordo riguardo la cassa rapida immersione, le due casse assetto riportate nel disegno (particolare 22) sono poco chiare. diametro del siluro e lunghezza ipotizzabile dal disegno, ma lo stesso è affidabile? Aspettiamo un attimo e vediamo se il Dir ottiene qualcosa dal Varignano

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Un altro disegno più nitido.

Sorgono domande spontanee:

La parte poppiera dopo la cassa compenso è a libera circolazione? Penso si

La cassa rapida è solo il parallelepipedo montato superiormente visto che sotto ci sono le batterie? Penso si

Ho provato a lanciare una mail di richiesta all'ufficio storico della Marina, chissà se mi rispondono!

 

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2 ore fa, S513 ha scritto:

La parte poppiera dopo la cassa compenso è a libera circolazione? Penso si

La cassa rapida è solo il parallelepipedo montato superiormente visto che sotto ci sono le batterie? Penso si


Fabio,

il tastierista è il depositario della scienza dell’assetto.

Quindi concordo sui tuoi due si!

:thumbsup:

 

 

(Domani mi metto a fare qualche conto sulle casse. Ciao!)

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Assolutamente rilevante, @Iscandar

 

ci sono 230 kg di tritolite (mix di tritolo + pentrite), che verrebbero esattamente compensati da un metro di scafo, visto che la spinta di quest’ultimo è di 233 kg/m.
In realtà la lunghezza della testa sarà un po’ di più, credo 1,20-1,40 metri, per compensare anche il peso del “ferro” che c’è attorno.

La carica era quindi neutra o meglio appena appena negativa, ma risultava comunque gestibile dal secondo uomo senza sforzi insostenibili.

Ma anche il battello risultava abbastanza neutro sia prima che dopo lo sgancio della carica, come è giusto che sia.

 

(P.S. ho sentito invece che i mini-sommergibili giapponesi, una volta lanciati i due siluri diventavano troppo positivi e facevano un’emersione non voluta, con tutte le conseguenze del caso.)


____________

Next steps del lavoro.

 

@S513

Di casse avremo modo di parlare intensamente; lasciami elaborare i due disegni che hai mandato e ne tirerò fuori in po’ di numeri, da cui fare ipotesi sull’utilizzo delle varie casse.


Tuttavia, ora è sorta un’opportunità inattesa, visto che sulla tua documentazione ho trovato anche il peso delle batterie, da cui calcolare le capacità dell’SLC di autoraddrizzarsi con a bordo gli operatori.

Calcolo, cogito, ergo posto!

Ci sentiamo a brevissimo.

Edited by Ocean's One
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Come ho scritto, i dati delle batterie sono molto interessanti.

Abbiamo due sottobatterie da 60V - 170Ah cad.

In pratica, possiamo pensare alle normali batterie da auto 12V-50 Ah allestite in quattro serie da cinque. Totale 20 batterie per gruppo, totale 300 kg contando 15 kg/batteria. Una volta la resa delle batterie era minore di adesso, ma si tratta pur sempre di piombo e mi sono tenuto qualche margine, come l’amperaggio in eccesso e i moduli da 50Ah, quando avrebbero potuto essere da 85Ah, per esempio.

Ad ogni modo, questo è solo per fare una verifica dei pesi, perché la documentazione già dice 350 kg/sottobatteria, ovvero 700 kg totali.

Non poco! Il maiale era fatto per metà di batterie, ma ce lo potevamo aspettare.


_________
 

Calcolo ora il momento raddrizzante (*) che queste batterie danno, con il loro baricentro messo a 10 cm sotto l’asse.

MRaddr(Batt) = 700 * 0,1 = 70 kgm 

 

(*) p.s. per i pignoli, questo è il momento raddrizzante massimo, quello effettivo è quello massimo moltiplicato per il seno dell’angolo di sbandamento)

 

 

C’è poi il momento raddrizzante del motore, che è anche lui a 10 cm sotto l’asse per via del riduttore. Stimo 50 kg di peso.

MRaddr(Mot) = 50 * 0,1 = 5 kgm

 

Infine, la carica.

Dal disegno in sezione, essa (o esse) sono appoggiate sul fondo è il loro baricentro è a 5 cm sotto l’asse

MRaddr(Carica) = 230 * 0,05 = 11,5 kgm

 

La somma dei tre momenti raddrizzanti fa 86,5 chilogrammetri.

MRaddr(tot) = 70+5+11,5 = 86,5 kgm

 

Questa è la riserva di stabilità del mezzo.

I momenti ribaltanti di equipaggio e di tutta l’altra “roba” emersa non devono eccedere questo limite, pena lo sbandamento del mezzo.

 

Dalle ipotesi di @gepard dei 170 kg degli operatori, 90 kg sono fuori dall’acqua e il loro baricentro è circa 60 cm sopra all’asse del siluro.

Quindi ne nasce il momento ribaltante:

MRibalt(Oper) = 90 * 0,6 = 54 kgm

 

Contribuisce allo sbandamento anche il peso delle strutture di scafo emerso: paraonde, lamiere di cassetta strumenti, cassa rapida, bombole di riserva, cassetta attrezzi con attrezzi.

Diciamo 50 kg ad altezza 40 cm dall’asse.

Il momento ribaltante degli accessori è:

MRibalt(Acces) = 50 * 0,4 = 20 kgm

 

Notate che non ho ancora fatto emergere alcuna parte dello scafo cilindrico.

Nella situazione attuale, il momento ribaltante totale è di 74 chilogrammetri:

MRibalt(tot) = 54+20 = 74 kgm

 

Come vedete, ci stiamo ma abbastanza a pelo!

abbiamo 86 kgm di momento raddrizzante e 74 di ribaltante.

Sì pretendessimo di far emergere anche parte dello scafo cilindrico, perdendo quindi il suo contributo di stabilità, il momento ribaltante totale potrebbe eccedere il limite ed il mezzo diventare instabile.

 

Ma questo quando succederà, con precisione?

Prossimo calcolo...

Edited by Ocean's One
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Posted (edited)

Ecco il mio prossimo passo.

Ho calcolato quanto le tre condizioni di scafo emerso (Casi 1, 2 e 3) generino momenti ribaltanti e quanto questi incidano sulla stabilità globale.

Dopo aver valutato i tre bracci B delle sezioni ipotizzate come emerse, eccovi i loro tre momenti ribaltanti, ottenuti dal prodotto di spinta x braccio.

(n.b. qui in realtà si tratta di mancanza di momento raddrizzante per mancanza di spinta in alto, ma l'effetto è equivalente)

 

 

Post-240721.png

 

 

Dunque, ragioniamo.

In condizioni di scafo cilindrico ancora completamente immerso, avevamo un momento raddrizzante totale 

  MRaddr(tot) = 86,5 kgm

e un momento ribaltante totale

  MRibalt(tot) = 74 kgm

 

la cui differenza ci dà ancora 12,5 kgm di margine per far emergere una piccola porzione dello scafo cilindrico.

Quindi:

 

 

CASO 1) = OK

Qui serve compensare ulteriori 7,5 kgm di momento ribaltante.

7,5 < 12,5  =>  lo scafo cilindrico ha sufficienti risorse di stabilità  :thumbsup:

Lo scafo può emergere per ulteriori 30 litri

Lo scafo può emergere per 3,5 cm di altezza sopra il pelo libero.

 

 

CASO 2) = NO

Serve compensare ulteriori 24,5 kgm di momento ribaltante.

24,5 > 12,5  =>  lo scafo cilindrico NON ha sufficienti risorse di stabilità :sad:

Se anche disponessimo di casse cosi grandi da consentire questo livello di emersione, l'SLC risulterebbe sbandato.

 

 

CASO 3) = NO

Ancor peggio del caso 2)

Qui serve compensare ulteriori 41 kgm di momento ribaltante.

41 > 12,5  =>  lo scafo cilindrico NON ha sufficienti risorse di stabilità :sad:

Se anche disponessimo di casse cosi grandi da consentire questo livello di emersione, l'SLC potrebbe anche capovolgersi fino a disarcionare gli operatori.

 

_________

 

CONCLUSIONI.

 

La situazione limite è molto vicina al CASO 1).

Teoricamente avremmo ancora 5 kgm di margine sul momento ribaltante, ma mi terrei un po' di sicurezza per considerare anche la cesoia, i morsetti, il cavo posti nella cassetta attrezzi in alto sopra allo scafo.

 

A questo punto, il limite sulla massima emersione è dato dalla stabilità. E' sufficiente che le casse assetto abbiano spinta sufficiente per raggiungere la condizione limite del CASO 1), con operatori a bordo.

Per farlo, le casse devono devono vincere:

- la perdita di spinta per operatori emersi = 90 kg (vd. valutazioni di @gepard )

- la perdita di spinta di 50 kg di strutture esterne dello scafo a libera circolazione, poste sopra al galleggiamento = 50/8 = 7 kg

- i suddetti 30 kg di perdita di spinta del volume interno del corpo cilindrico, CASO 1), ora emerso = 30 kg

 

In totale, 90+7+30 =127 kg, arrotondiamo a 130 kg.

Con questa capacità delle casse, l'SLC riuscirebbe ad immergersi ed emergere, con equipaggio, fino alla condizione limite del CASO 1).

Di più, come abbiamo visto, sarebbe inutile, causa rischio di sbandamento (CASO 2)

Ora dobbiamo valutare l'effettiva capacità delle casse dell'SLC, confrontandola con questo requisito

 

 

Osservazioni accessorie:

 

@Totiano aveva ragione: la foto dell'SLC in completa emersione con equipaggio è un fake.

Ma nessuno aveva dubbi sul suo "fiuto"... :wink:

 

La completa emersione SENZA equipaggio è invece il CASO 1) alleggerito di 90 kg, che corrisponde grossomodo al CASO 2).

30+90 = 120 kg, molto vicino ai 115 kg qui stimati.

 

La foto dell'SLC in galleggiamento altissimo, contenuta nella documentazione di @S513 , si può invece spiegare supponendo che sia stata montata una sola sottobatteria e non due. Rispetto al CASO 2) infatti, mancano ancora circa 350 kg, ovvero proprio il peso di un cassone batteria. (Ma magari era la foto di un prototipo ancora in fase di messa a punto?).

 

_________

 

Tutto torna.

Ora dobbiamo solo cercare dove siano i supposti 130 kg di capacità delle casse di zavorra.

Cogitiamo...

 

Edited by Ocean's One
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Nella mia ignoranza cerco di fare anch'io qualche conto, ditemi se sbaglio formula:

(volume di un cilindro raggio al quadrato * pi greco * altezza, giusto?)

130 kg divisi in due casse vuol dire 65 kg per cassa calcolando un raggio delle casse vicino ai 25 centimetri vuol dire che le casse sono larghe 10 cm!! mi sembra un valore balordo

Ho inserito questa formula in excel e non credo che le due casse possano essere lunghe un metro cadauna!

 

raggio r2 h volume  volume  peso
25 625 100 62,500 62.50 62.50
cm cm2 cm cm3 litri

kg

 

se il cilindro è da 553 potremmo salire col diametro a 550 massimo (credo) per cui diventerebbe:

raggio r2 h volume  volume  peso
27.5 756 85 64,281 64.28 64.28
cm cm2 cm cm3 litri kg

 

Ancora lunghe! non mi convince, cosa dite?

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raggio r2 pi greco h volume  volume  peso
27.5 756 3.14 27 64,115 64.11 64.11
cm cm2   cm cm3 litri kg

 

Va meglio! potrebbe andare, 27 cm di larghezza cassa potrebbe essere ( che figuraccia, volevo fare lo "sborone"!!!!)

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@Ocean's One se i disegni sono anche parzialmente affidabili una lunghezza della cassa intorno ai 30 cm potrebbe starci. Continuiamo ad aver bisogno di disegni affidabili, speriamo nei contatti del Dir con Varignano.

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Fabio, non prendertela, una svista capita a tutti.

Anche perché nella descrizione della formula tu il pi.greco l’avevi messo.

Solo che poi lui ti ha fatto “Ivan il matto” e tu l’hai perso… :biggrin:

 

Invece, i numeri che tiri fuori ora sembrano molto sensati.

Aspettiamo ulteriori verifiche, ma per ora alla via così.

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Se non ricordo male quello che ho letto in uno dei tanti libri che parlano delle operazioni della X con gli SLC, quando operavano sotto la chiglia delle navi, mentre uno dei due operatori armeggiva con le testate esplosive l'altro, a cavallo del mezzo, con le braccia si agganciava alle alette antirollio della nave e con le gambe tratteneva l'SLC per evitare che affondasse.

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Ricordo anch'io questo racconto, non ricordo in quale libro. Se non sbaglio era per non farlo trascinare dalla corrente non perché non affondasse. Comunque è un ricordo vago, dovrei "scartabellare" tutti i libri che ho inerenti agli argomenti di Marina!

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Anche se non ho il libro e non ho letto l'episodio in questione, la cosa comunque è molto interessante.

A prescindere dalla corrente, probabilmente era prassi che il maiale fosse leggermente pesante, perché vederlo sfuggire e risalire a pelo d'acqua avrebbe compromesso l'intera missione. A questo punto mi viene da dire che la cassa di rapida immersione dovesse arrivare fino ad una decina di chili negativi proprio per questo motivo.

_______

 

p.s. Io sto iniziando a farmi l'idea su come venissero usate le due casse compenso/assetto insieme alla cassa rapida.

Ma ne vogliamo già parlare o prima aspettiamo i numeri finali sulla capacità delle casse? 

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Oggi ho incontrato il mio conoscente ex aggregato Comsubin ma ha risposto che non ha più contatti con qualcuno del Varignano. Finora non ho ricevuto risposte dall'ufficio storico della Marina. Appena ho tempo provo ad entrare nel famoso sito dei modellisti Bolognesi. nel contempo qualsiasi "elucubrazione" è benvenuta!

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Mentre aspetto cha la consorte sia pronta per uscire ho buttato un'occhio al sito "Associazione Navimodellisti Bolognesi. Purtroppo una scoperta spiacevole.

Secondo loro non esistono disegni, venivano costruiti a caso...mah, sarà vero?

0274 – SILURO A LENTA CORSA “S.L.C.” . l.f.t. 7,30 m – 1:7-1:10

 

Il famoso “Maiale”, mezzo d’assalto simbolo dei nostri assaltatori.  Poiché non sono mai stati realizzati piani costruttivi in quanto i mezzi venivano allestiti singolarmente con sistemi artigianali, la documentazione è stata rilevata sull’esemplare esposto presso il Museo Navale di Venezia.  Trattasi di un mezzo della serie “200” realizzata dall’inizio del 1941, con testata esplosiva singola, del tipo usato nella gloriosa impresa di Alessandria il 19 dicembre 1941 e successivamente.

Una tavola con la vista di fianco, la vista dall’alto e numerosi particolari in scala 1:7.

Una tavola con la vista di fianco, la vista dall’alto e numerosi particolari in scala 1:10.

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@S513

Grazie della verifica sui Navimodellisti Bolognesi.

Ora vediamo; potremmo anche acquistarle la tavola, ma aspettiamo di vedere se arriva altra documentazione.

 

Vedo tutta la Base attiva in questa ricerca, e qualcos'altro ho già ricevuto in privato.

Grazie ancora a tutti.

 

In merito all'assenza di piani costruttivi, io invece direi che ci sono, ma sono parziali.

La struttura base del siluro era già definita da prima, quindi saranno stati solo i componenti aggiuntivi ad essere stati progettati.

Fra l'altro c'è stata una continua evoluzione, volta anche a correggere i difetti. Mi verrebbe da dire che solo la serie 200 abbia avuto una configurazione abbastanza standard. La tavola di ANB è infatti del "200" di Venezia.

 

___________

 

Sulle casse abbiamo appurato che le due di assetto/compenso vengono azionate con pompa elettrica e quindi servivano per fare l'assetto, durante l'avvicinamento e tendenzialmente prima dell'azione.

Durante quest'ultima, invece, era più utile la cassa di rapida immersione, con apertura rapida dello sfogo d'aria per la discesa e successivo esaurimento con le bombole di aria compressa.

 

Fra l'altro, penso che le due modalità d'utilizzo siano ben distinte e difficilmente sovrapponibili.

Infatti, in completa emersione con le casse assetto vuote, non sarebbe nemmeno possibile allagare la cassa rapida perché questa si trova sopra al galleggiamento.

Il galleggiamento è quindi garantito dalle due sole casse assetto/compenso, che forniscono tutta la spinta necessaria.

In questa situazione si potrebbe addirittura lasciare aperti lo sfogo d'aria e la presa a mare della cassa Rapida Immersione, che si comporterebbe da semplice struttura a libera circolazione senza sortire effetti, allagandosi quando il mezzo scende ed esaurendosi alla risalita.

 

Invece, l'utilizzo più sensato che vedo potrebbe prevedere l'allagamento delle casse assetto per l'80-90% (tenendosi un 10% per i travasi per bilanciare), ma con cassa rapida immersione vuota: l'SLC rimarrebbe in leggero affioramento con la testa degli operatori fuori dall'acqua, praticamente "appeso" alla cassa rapida. Poi si lavora solo su quest'ultima: non appena viene allagata, si perdono una trentina di kg di spinta e si può scendere, moderatamente (*) negativi.

 

(*) si vorrebbe che sia una discesa moderata, ma SLC era piuttosto scorbutico e talvolta non è avvenuto... :blink:

 

 

Io lo vedrei così, e questo sarebbe il modo giusto di riprodurre il comportamento dell'SLC in un modello.

Assetti: emerso, affioramento (appoppato), immerso neutro o appena negativo.

Indispensabile un controllo assetto longitudinale. Se non due casse distinte, sul modello servirebbe almeno una zavorra mobile.

 

Direttore, tastierista, voi come la vedete?

 

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Ho ricevuto risposta dall'ufficio storico, purtroppo non soddisfacente.

 

Riferimento: sua e-mail del 18 luglio 2024

 

Gentile Sig. SARTORIO,

 

in merito alla richiesta pervenuta con l’e-mail in riferimento, le rappresentiamo che da una ricerca esperita attraverso gli strumenti di consultazione in nostro possesso non sono stati reperiti disegni utili ai fini della sua ricerca.

Qualora lei volesse condurre una sua ricerca personale, potrà prenotare una sua visita presso la nostra Sala Studi, telefonando allo 06.36807233 (Segreteria Archivio) dalle 08.00 alle 12.30, dal Lunedì al Giovedì e dalle 08.00 alle 11.30 il Venerdì oppure rispondendo stesso mezzo.

Informiamo inoltre che, la Sala Studio dell’Archivio dell’Ufficio Storico è fruibile dalle 08.00 alle 12.30, dal Lunedì al Giovedì e dalle 08.00 alle 11.30 il Venerdì e che l’Ufficio Storico della Marina Militare è sito in Roma, Via Taormina n.4 (Caserma "A. Paolucci").

 

Cordiali saluti

 

 

 

 

Stato Maggiore Marina - Reparto Affari Generali 

Ufficio Storico

Tel. 71.47220 (mil.) – 06.3680.7220 (comm.)

Via Taormina, 4 - 00135 Roma

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Posted (edited)

 

Grazie, Fabio.

Le foto utili sono ormai diverse, attendiamo ancora gli effetti di quanto "seminato".

Ad ogni modo, per i disegni precisi ci sarà ancora tempo, perché serviranno solo all'atto di costruire il modello.

 

In questa sede cerco invece i dati più precisi sulle capacità delle casse, e vi devo dire che ho trovato qualcosa di molto utile.

Ringraziando @gepard , che mi ha messo a disposizione l'ottimo "I Mezzi d'Assalto della Xa Flottiglia MAS" di Spertini-Bagnasco, ho potuto ricavare le quote dal disegno di F.Harrauer a pag.137, relativo ad un mezzo Serie 100.

Sulla base di quel disegno ho ricostruito questo schema quotato della Cassa Assetto AV (anche la cassa AD ha dimensioni identiche)

 

Cassa-assetto-100-240726.png

 

 

Abbiamo quindi 63 litri di capacità, ovvero 126 litri per le due casse.

Inutile dire che la cosa mi fa molto piacere, visto che assomiglia molto ai 128L calcolati da @S513 dall'altro disegno o ai 127-130L che avevo stimato io basandomi su considerazioni di stabilità.

Molto bene. :thumbsup:

 

Solo che... questo vale per il Serie 100! :sad:

Io mi sarei invece concentrato sul Serie 200, che è quello di Venezia e dei disegni dell'ANB, ma penso anche quello di Milano (ed anche della cassa rapida indipendente conservata presso ANMI Milano, che prima o poi vado a misurare di fino...).

Fra l'altro, sono certo che l' SLC Serie 200 abbia una sola elica e non due controrotanti, per cui la realizzazione del modello sarebbe semplificata con questa versione.

 

Ma col 200 non avremmo più certezze per le casse!  Come possiamo fare?

   

Edited by Ocean's One
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La didascalia del disegno di Harrauer dice che l'elica, singola, è a tre pale.

Nel disegno della ANB l'elica, sempre singola, sembra sia a 4 pale nel dettaglio della vista laterale ma poi è disegnata a 3 pale nella vista della sezione F...

 

Questa foto (che a giudicare dalla disposizione delle tubolature sembra combaciare con i disegni della ANB) mostra qualche dettaglio della sezione di coda e penso che l'elica sia a 3 pale:

 

IMG_20240725_1943298652.thumb.jpg.96bd32821518563cace50a930145bf1a.jpg

 

In questa seconda foto si vede quanto sia appoppato quando è in emersione:

 

IMG_20240725_1944382692.thumb.jpg.c2f4f9ed7ead491588a54c362172d3e2.jpg

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Posted (edited)

@gepard

Concordo che l’elica appaia a tre pale.

Ad ogni modo, la verifica finale sarà sull’esemplare al museo di Milano, e non avremo più dubbi.

Ma va già bene spere che l’elica singola arrivò piuttosto presto, penso già alla Serie 100.

Direi che solo i primi due prototipi e gli esemplari 3-6 avevano certamente doppia elica, poi probabilmente no.

 

Lo dico perché ho ripreso un’importante segnalazione di @S513 , che prima non avevo sfruttato appieno.

Il 25/07/2024 Alle 16:14, S513 ha scritto:

@Ocean's One ciao, continua la ricerca. Altro sito https://www.anaim.it/mezzi-dassalto/mezzi-assalto/siluro-a-lenta-corsa/, non ci dice molto di più ma ha varie foto

 

Eccoci.

Dal sito ANAIM appare una serie di tre sezioni che la dice lunga sull’evoluzione del mezzo:

 

933-D9-A04-A58-D-4-B26-8511-DD351122-C83

 

Abbiamo la conferma della doppia elica fino alla costruzione 6, ma non solo.

Sulle casse emergono ulteriori novità, che probabilmente imporranno di rivedere le mie valutazioni.

Infatti, la precisa configurazione della cassa AV che ho studiato si riferisce solo ai primi due prototipi. Già il secondo prototipo, dopo modifica, ha avuto un’importante revisione, poi mantenuta nelle costruzioni nr. 3-6.


La cassa assetto AV appare più grande ed occupa la testa di servizio fino alla sua estremità. 

Rifarò i conti appena possibile, ma stimo un aumento del 20-25%.


Invece, la cassa AV è stata completamente rivista ed ora occupa il volume del cono di coda, che non è più a libera circolazione ma sigillabile, avendo quindi una propria presa a mare ed uno sfogo d’aria (anche se non indicati a disegno)

in effetti, da ANAIM la cassa AV viene supposta in questa posizione anche per i primi prototipi, contrariamente al disegno di Harrauer.

Poco male; l’incongruenza non ci interessa visto che non riprodurremo un prototipo ma un esemplare di serie, con la cassa AV che era certamente già nel cono di coda.

Per inciso, in un’altra vista del disegno di Harrauer la cassa AV viene segnalata proprio in coda, e quindi probabilmente questa fu l’evoluzione.

In ultimo, il testo di Spertini-Bagnasco cita anche la capacità della cassa assetto AV, pari a 46 litri, mentre non dice nulla di quella AV.

 

La mia interpretazione è la seguente.

Dopo i primi esperimenti di navigazione completamente subacquea di Tesei e Toschi, la messa a punto delle tecniche di avvicinamento ha probabilmente suggerito di mantenere un assetto molto appoppato, sia per motivi di furtività (emerge solo la maschera del primo operatore), sia di manovra, perché un assetto appoppato consentirebbe di mantenere il natante leggermente negativo e controllare l‘emersione con la spinta dell’elica. Del resto, è ciò che si vede dalla foto di @gepard ed immagino che la scelta dell’assetto appoppato sia stata ritenuta benefica.

 

A questo punto, la revisione del secondo prototipo ha visto la cassa AV più grande (poi farò i calcoli) e quella AD più piccola, scesa dai 63 litri che avevo calcolato ai 46 riportati da Bagnasco e Spertini.

 

Ok, adesso ho un po’ di lavoro da rifare, ma ho il presentimento che la somma delle due casse rimarrà sempre vicina ai 130 litri.

Vedremo...

 

Edited by Ocean's One
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Miei calcoli.

Il volume della nuova cassa assetto AV corrisponde alla somma della semisfera di estremità, più il volume cilindrico, a cui viene sottratto il volume della calotta interna.

 

Cassa-assetto-100-240729.png

 

Il risultato sono 93 litri, significativamente maggiorati rispetto ai 63 litri del caso precedente.

 

Del resto, leggo che la testa di servizio era stata allungata perché troppo negativa, quindi questa cassa assetto si ritrovava più a centronave e doveva essere più grande per essere ugualmente efficace. D'altro canto, la cassa assetto AD era finita in coda con un notevole braccio di leva, quindi bastava più piccola (anche perché si privilegiava l'assetto appoppato e spesso sarebbe dovuta rimanere piena). Capisco quindi l'incremento della Cassa Assetto AV a 93 litri e la simultanea riduzione della Cassa Assetto AD a soli 46 litri.

 

Questi sono i numeri che terrò come riferimento.

La somma dei volumi delle due casse è ora di 93+46 = 139 litri vicino a quanto mi aspettassi.

Si può quindi far emergere il busto degli operatori (90 litri), alcune strutture sopra al galleggiamento (circa 20 litri) e una piccola parte di scafo (30 litri) che verosimilmente era l'estremità prodiera, visto il notevole assetto appoppato di scafo.

 

Alea Iacta Est.

_______

 

In realtà, mi immagino che si tenesse il siluro non proprio neutro ma negativo di una ventina di kg con le casse assetto completamente piene. A questo punto sarebbe intervenuta la spinta della cassa di Rapida Immersione, che dovrei ancora calcolare ma che sarà sui 40-50 kg di spinta. (magari faccio un giro all'ANMI Milano per misurarla? :wink: )

 

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Posted (edited)

Ecco ora una stima del volume della cassa di rapida immersione.

La vorrei vedere in ANMI Milano, ma ho comunque stimato un po’ di misure dalle foto.

La parte superiore è di circa 50x30x25 cm = 37 litri di capacità, mentre la parte bassa è di 50x40x12 = 24L, ma contiene al suo interno 2 bombole da 8L, per cui restano 8L di capacità residua.

In totale, stimo che la cassa rapida abbia circa 45L di capacità.


 

Con questo, direi di aver completato l’analisi funzionale delle casse dell’SLC, almeno per i miei scopi.

Certamente si potrebbe investigare ulteriormente, ma questi dati sono sufficienti per dimensionare il modello in scala, che pur essendo diverso internamente dovrà avere un comportamento simile al mezzo reale.

 

Invece, i disegni dettagliati serviranno più avanti, per la riproduzione.

 

__________

 

Riassumo quindi i dati che ho dedotto per l’SLC:

 

Dislocamento dosato = 1400 kg (mezzo)  + 170 kg (operatori)= 1570 kg

Casse assetto/compenso = 140 Kg = 9%

Cassa rapida = 45 kg = 3%

Riserva di spinta totale = 12%

 

 

Possibili assetti:

(per tutti arrotondo ai 5L o 5kg)

 

Emerso:

C.Rapida = 0/45L (+)

C.Assetto AV = 0/95L (*)

C.Assetto AD = 0/45L (*)

Dislocamento = 1405 kg

Emergono entrambi gli operatori fino alla vita (90L), la sovrastruttura superiore (10L) e una piccola parte dello scafo (30L), per 140 litri totali

 

Affioramento:

C.Rapida = 0/45L

C.Assetto AV = 90/95L (*)

C.Assetto AD = 40/45L (*)

Dislocamento = 1535 kg

Emergono testa e busto del primo operatore e una piccola parte della sovrastruttura per 35 litri totali

 

Dosato:

C,Rapida = 35/45L

C.Assetto AV = 90/95L (*)

C.Assetto AD = 40/45L (*)

Dislocamento = 1570 kg

Peso = 1570 kg

Neutro

 

Negativo:

C.Rapida = 45/45L

C.Assetto AV = 90/95L (*)

C.Assetto AD = 40/45L (*)

Dislocamento = 1570 kg

Peso = 1580 kg

Negativo di 10 kg

 

 

Note: 

(+) qui non conteggio la spinta della cassa rapida immersione perché in emersione questa si trova sopra al galleggiante e fuori dall’acqua.

(*) per le casse assetto, stimo comunque di lasciare 5 llitri disponibili per eventuali travasi avanti-addietro per regolare l’assetto longitudinale

 

__________

 

Questo è tutto.

Però, però… dopo aver raccolto tutti questi dati, avrei davvero voglia di fare una SLC in 1:1, e non un modello! 

Qualcuno mi capisce? :biggrin: 

 

Edited by Ocean's One
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1 ora fa, Ocean&#x27;s One ha scritto:

 

Però, però… dopo aver raccolto tutti questi dati, avrei davvero voglia di fare una SLC in 1:1, e non un modello! 

Qualcuno mi capisce? :biggrin: 

 

Non sai quanto....

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Il 07/08/2024 Alle 16:19, Ocean&#x27;s One ha scritto:

Prode @Iscandar , so che hai ragione. Dovrei fermarmi e pensare solo al modello in scala, ma sognare è troppo bello!!!

 

 

EDIT:  e infatti...

 

 

 

Lo sapevo che andava a finire così :biggrin: :biggrin: :biggrin:...

 

se può essere utile...

 

S.L.C.200_Vista.esterna_10.jpg

 originale A.N.B. scalato al 10% dell'originale A.N.B.

 

A.N.B..png.5e9ad26510b9328fe14798ee0e2ac575.png

per capirci...

 

 

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