Supersubway * Posted September 16, 2021 Report Share Posted September 16, 2021 (edited) Sembra che, nel tentativo di rinforzare gli argini intorno alla Cina, USA e UK aiuteranno l'Australia a dotarsi di una flotta di 8 sottomarini nucleari. L'attuale progetto di sviluppo di sottomarini convenzionali (stipulato con la Francia) sembra essere annullato. Australia to acquire nuclear submarine fleet as part of historic partnership with US and UK to counter China's influence - ABC News Edited September 16, 2021 by Supersubway Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Totiano* Posted September 16, 2021 Report Share Posted September 16, 2021 Non è proprio una novità, in effetti il contratto è in crisi da qualche tempo. ne abbiamo parlato qui: (anzi, forse potrei unire le due discussioni) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
magico_8°/88* Posted September 16, 2021 Report Share Posted September 16, 2021 Aggiungo alla discussione anche questo link di RID - Rivista Italiana Difesa sulla notizia della rinuncia da parte della Marina Australiana alla cooperazione con la Francia per la costruzione di 12 battelli convenzionali derivati dagli SSN nucleari francesi SUFFREN. In questa breva ma accurata disamina dell'accaduto fatta dal direttore Pietro Batacchi e da Giuliano Da Frè si contesta soprattutto la perseveranza portata avanti da parte del governo di Canberra di un ulteriore possibile bagno di sangue economico/industriale per la scelta di dotarsi di 8 sottomarini nucleari d'attacco (SSN) da acquistare con una joint USA/UK... Il problema, riportano gli autori, è la scarsa se non nulla preparazione tecnologica dell'industria locale nel settore sia della costruzione di moderni sottomarini che in quello nucleare che porterebbe l'Australia a sborsare somme ingentissime per avere poi dei battelli operativi non prima di almeno 15/20 anni. L'approvvigionamento (Procurement) di nuove tecnologie nel settore difesa del governo Australiano è veramente imbarazzante...😣 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Iscandar Posted September 17, 2021 Report Share Posted September 17, 2021 (edited) Teniamo conto che è una scelta politico/strategica, è anche probabile che nel frattempo vengano "affittati" degli SSN USA, e venga creata una base per gli SSN, che per non farla restare inoperosa la usano la RN e la US Navy Edited September 17, 2021 by Iscandar Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Totiano* Posted September 17, 2021 Report Share Posted September 17, 2021 Personalmente non credo sarà un bagno di sangue per l'Australia, bensi acquisizione di know how tecnologico (il dibattito sulla realizzazione di centrali nucleari non si è mai concluso) e benefit che alla lunga renderà conveniente questo accordo rispetto alla Francia, e lo dico con dispiacere perché erano comunque soldi che arrivavano in Europa. Anche secondo me arriveranno presto dei vecchi Los Angeles nella terra dei canguri... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
magico_8°/88* Posted September 17, 2021 Report Share Posted September 17, 2021 (edited) In un 'ottica politico/strategica (come dice giustamente Iscandar...) la scelta di costruire dei battelli nucleari con USA e UK è un bello "schiaffo" del governo australiano a quello cinese...soprattutto pensando a quanto ammontano gli investimenti cinesi in Australia pari a 44 miliardi di dollari nel 2020 (la Cina è il sesto investitore diretto estero in Australia, rappresentando il 4% del totale degli investimenti diretti esteri). Potrebbe essere che la scelta precedente di un battello francese NON nucleare fosse vincolata a scelte economiche più che difensive, e che poi oltre alle problematiche contrattuali con la Francia la politica espansionistica sempre più aggressiva della Cina nel Pacifico abbiano fatto la differenza. Dir come detto sopra solo una diversa visione politica/strategica giustifica un impegno economico di questo genere...ricordiamoci sempre che l'Australia anche se ha le dimensioni di un continente ha una popolazione di soli 25 milioni di persone ed una tecnologia come quella nucleare applicata all'ambito navale non è proprio per tutti... Aggiungo questo link scoperto dopo aver postato questo messaggio https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2021/09/16/nasce-la-nato-del-pacifico-che-fa-infuriare-cina-e-francia_101421e8-2608-47dd-8fdc-299098d3c4af.html la situazione è più complessa di quello che pensiamo, e non riguarda solo i sottomarini... Edited September 17, 2021 by magico_8°/88 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
drakkar Posted September 21, 2021 Report Share Posted September 21, 2021 .. Bei tempi quando i Mirage III.. svolazzavano sopra i canguri..... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
magico_8°/88* Posted January 18 Report Share Posted January 18 (edited) Rianimo il post con qualche info dell'ultima ora (17 gennaio 2025), dal post su ABC News "Una nuova analisi di bilancio per il Congresso degli Stati Uniti ha evidenziato le difficoltà che i cantieri navali americani incontrano nell'aumentare la produzione di sottomarini a propulsione nucleare, in modo che le imbarcazioni di classe Virginia possano essere vendute all'Australia nell'ambito del programma AUKUS da 368 miliardi di dollari. La valutazione schietta delle sfide industriali degli Stati Uniti è stata pubblicata mentre alti dirigenti militari esprimono fiducia nel successo dell'ambizioso progetto AUKUS e prevedono che i futuri sottomarini australiani trasporteranno "molto probabilmente" missili ipersonici. Secondo il piano AUKUS, l'Australia prevede di ricevere almeno tre imbarcazioni di seconda mano della classe Virginia dagli Stati Uniti a partire dall'inizio degli anni '30, prima di costruire eventualmente una nuova classe di imbarcazioni con il Regno Unito, nota come SSN-AUKUS. Tuttavia, nella sua ultima analisi, il Congressional Budget Office (CBO) spiega in dettaglio come il programma "prioritario" della Marina degli Stati Uniti per la costruzione di nuovi sottomarini lanciamissili balistici (SSBN) di grandi dimensioni classe Columbia sia in ritardo e potrebbe ritardare ulteriormente la produzione della classe Virginia (SSN). "Sarebbe molto difficile e costoso per l'industria sottomarina statunitense aumentare la produzione di sottomarini d'attacco e contemporaneamente costruire una nave di classe Columbia all'anno", si legge nel documento del CBO pubblicato a gennaio. "Gli SSBN di classe Columbia sono due volte e mezzo più grandi degli SSN di classe Virginia e la quantità di lavoro necessaria per produrli è proporzionale alle loro dimensioni." "Inoltre, gli SSBN sono la massima priorità di acquisizione della Marina. Di conseguenza, la vendita di SSN all'Australia potrebbe ridurre il numero di sottomarini d'attacco a disposizione della Marina." Il rapporto del CBO intitolato "Un'analisi del piano di costruzione navale della Marina per il 2025" analizza anche i potenziali vantaggi e svantaggi strategici per gli Stati Uniti nel cedere parte della propria capacità sottomarina al partner dell'alleanza, l'Australia, nell'ambito dell'AUKUS. "Tale perdita potrebbe addirittura essere più che compensata perché i sottomarini australiani sarebbero basati nella regione del Pacifico occidentale e quindi potrebbero rispondere più rapidamente a qualsiasi conflitto con la Cina su Taiwan o altre questioni nel Mar Cinese Meridionale. "Tuttavia, l'Australia controllerebbe i propri sottomarini e la loro partecipazione a un conflitto specifico non sarebbe garantita", avverte il rapporto, citando i commenti fatti dal ministro della Difesa Richard Marles nel 2023 Tra l'altro questa notizia prendeva spunto da un post del 18 novembre 2024 su The Guardian Australia relativamente alle problematiche che sta affrontando l'US Navy in merito alla costruzione dei propri sottomarini... "L'ammiraglio [il contrammiraglio Jon Rucker , responsabile esecutivo del programma per i sottomarini d'attacco (PEO SSN), che è il più informato sui limiti di produzione della classe Virginia] avverte che gli Stati Uniti sono molto indietro nella costruzione dei sottomarini necessari per raggiungere l'obiettivo Aukus. I cantieri navali non riusciranno a raggiungere l'obiettivo di 1,5 imbarcazioni all'anno entro il 2025 per essere sulla buona strada per fornire all'Australia tre sottomarini di classe Virginia, afferma il responsabile del programma. L'ammiraglio che dirige il programma di costruzione di sottomarini americani ha confermato che la costruzione è in ritardo e ben lontana dal ritmo necessario per consegnare nei tempi previsti i sottomarini nucleari australiani Aukus . La scorsa settimana, il ammiraglio Jon Rucker ha dichiarato al simposio annuale della Naval Submarine League tenutosi ad Arlington, in Virginia, che gli Stati Uniti hanno una base di costruzione navale militare "eccezionalmente fragile" e che quest'anno non saranno in grado di sostenere i ritmi di costruzione delle proprie navi. In dichiarazioni riportate dai media dell'industria della difesa , Rucker ha affermato che una carenza di materiali aveva influenzato l'ordine di sequenziamento della produzione e rallentato il tasso di produzione. Sembrava mettere in dubbio la sua stessa tabella di marcia. "Sarò franco: ci sono alcuni rischi nel raggiungere questi obiettivi", avrebbe detto Rucker. "Abbiamo fatto grandi cose e abbiamo fatto progressi, ma serve di più. Questa è la nostra stella polare... Questa è la sfida del nostro tempo". La Marina degli Stati Uniti avrebbe dovuto raggiungere un ritmo di produzione di due sottomarini all'anno nel 2028 e dovrà arrivare a 2,33 per rispettare l'impegno di consegnare all'Australia tre sottomarini d'attacco a propulsione nucleare di classe Virginia entro il 2030, rispettando al contempo i suoi impegni nazionali. Ma Rucker, che è responsabile esecutivo del programma statunitense per i sottomarini d'attacco, ha rivelato che non verrà raggiunto l'obiettivo più immediato di 1,5 entro la fine del 2024. "Continuiamo a oscillare attorno a un tasso di produzione di 1,1-1,2 imbarcazioni all'anno", ha riferito Rucker alla conferenza. "Il nostro obiettivo alla fine di quest'anno solare era di essere a 1,5. Avevamo una soglia di 1,3. Al momento, stiamo monitorando il valore soglia. Non raggiungeremo il valore obiettivo. Sarà più vicino a 1,3". Questa notizia è relativamente grave quando a comunicarlo sono gli stessi ammiragli americani...probabilmente mirano a coprirsi le spalle perché potrebbero essere costretti a condividere la colpa per la bassa produzione di Virginia SSN e quindi poi rendere palese l'impossibilità di rispettare i tempi di consegna dei battelli australiani imposti dagli accordi del presidente Biden (con Trump le cose potrebbero andare anche peggio...) Edited January 18 by magico_8°/88 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
magico_8°/88* Posted January 23 Report Share Posted January 23 Vi segnalo un nuovo articolo pubblicato su Naval News che tratta degli sforzi dell'Australia per integrare le proprie industrie locali nella filiera di costruzione dei sottomarini del patto AUKUS. Rendering di un sottomarino SSN AUKUS BAE Systems L'Australia continua a supportare l'industria locale per unirsi alle catene di fornitura dei sottomarini AUKUS Il governo laburista australiano investirà altri 262 milioni di dollari per sostenere lo sviluppo dell'industria della difesa locale e sviluppare la filiera di fornitura dei sottomarini a propulsione nucleare AUKUS dell'Australia. 👉 Leggi l'articolo completo qui. in breve il governo australiano sta facendo pressione per garantire che le sue aziende possano contribuire alla costruzione e manutenzione dei sottomarini di nuova generazione, dimostrando una forte volontà di potenziare il know-how tecnologico nazionale e creare nuovi posti di lavoro altamente specializzati. Alcuni punti chiave dell’articolo: Collaborazione trilaterale tra Australia, Regno Unito e Stati Uniti. Sviluppo di un'industria locale in grado di supportare il ciclo di vita dei sottomarini nucleari. Valutazione dell'integrazione temporanea dei classe "Virginia" per rafforzare la capacità operativa della Royal Australian Navy. Vorrei condividere con voi alcune riflessioni personali riguardo alla possibilità che l'Australia acquisisca sottomarini classe "Virginia" dalla US Navy, alla luce delle recenti notizie. Pianificazione delle acquisizioni: Secondo le informazioni disponibili, l'Australia prevede di acquistare tre sottomarini classe "Virginia" dagli Stati Uniti, con consegne programmate per il 2032, 2035 e 2038. I primi due sarebbero unità già in servizio, mentre il terzo sarebbe una nuova costruzione. Defense News Sfide produttive negli Stati Uniti: Tuttavia, emergono preoccupazioni riguardo alla capacità dei cantieri navali statunitensi di soddisfare queste tempistiche. La pandemia ha causato ritardi significativi nella produzione dei sottomarini classe "Virginia", con problemi legati alla forza lavoro e alle catene di approvvigionamento. Questo ha portato a un arretrato nella costruzione e a interrogativi sulla possibilità di rispettare gli impegni presi con l'Australia senza compromettere le esigenze della US Navy. 19FortyFive Alternative possibili: Data questa situazione, alcuni "analisti" suggeriscono che l'Australia potrebbe considerare alternative, come l'acquisizione di sottomarini nucleari della classe "Suffren" dalla Francia, che sono già in produzione e potrebbero meglio adattarsi alle capacità industriali e operative australiane. www.aspistrategist.org.au Alla luce di queste informazioni, mi chiedo se l'Australia riuscirà a integrare efficacemente i sottomarini classe "Virginia" nella sua flotta, considerando le sfide produttive e logistiche attuali. Inoltre, l'opzione francese, (per me solo una provocazione ma mai dire mai con il sistema di procurement Australiano...) potrebbe rappresentare una soluzione più pratica e tempestiva per potenziare le capacità sottomarine australiane. Sarebbe interessante capire quale saranno le implicazioni geo-strategiche di queste scelte e come potrebbero influenzare l'equilibrio di potere nella regione Indo-Pacifica. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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