Il Giornale Di Chiesuola Dell' Ammiraglio

[Alfabravo 59*]

Titolo: IL GIORNALE DI CHIESUOLA DELL' AMMIRAGLIO - ricordi e diario di un ragazzo di campagna.

Autore: Ammiraglio Guido VENTURONI

Casa Editrice: IN EDIBUS

Anno: 2015

Pag: 225; 34 fotografie

Dim. (cm): 24 X 17

Prezzo: Euro 18,00

Reperibilità: ottima:

 

 

RECENSIONE.

 

Bene ha fatto l' Amm. Guido VENTURONI a dare alle stampe i suoi ricordi di Uomo dello Stato iniziando dall' infanzia trascorsa nelle campagne di TEramo ove i suoi Genitori, un tempo agricoltori, avevano avviato una fiorente attività commerciale sempre legata all' agricoltura.

Tra l' altro erano proprietari di due macchine trebbiatrici per la mietitura del grano.

Da bambino mi ricordo di averle viste in azione nelle aie dei contadini: una trattrice "a testacalda" azionava, tramite una lunga e pericolosa cinghia, la trebbia che separava i chicchi di grano e la pressa per fare le balle di paglia. Il cantiere era gestito da una quarantina di persone: l' equipaggio di una motocannoniera!

A pag. 20 l' A. ricorda che a 13 anni venne mandato dalla Famiglia a dirigere i lavori di una delle due macchine: quindi si può ben dire che già a quell' età aveva comandato una nave!

 

Come fa un "ragazzo di campagna" ad entrare in Marina? Nel modo più banale! Dapprima con le belle e sane letture dei libri di E. SALGARI e poi grazie ad un modello metallico dell' incr. ZARA costruito dal Fratello Renato! (pag. 27).

 

In 13 capitoli abbastanza brevi e comunque ben scritti l' Amm. Guido "Yamamoto" VENTURONI descrive la propria brillante carriera che lo ha portato in giro per il Mondo con la possibilità d' incontrare i principali protagonisti della politica e degli affari. Una volta in pensione è stato Consigliere di FINMECCANICA per tre mandati.

 

Tuttavia uno degli episodi più cari all' A.e che a a me è piaciuto in quanto avvenuto a bordo di una corvetta cl. GABBIANO, è ricordato a pag. 50 - 51.

Ne "La missione della corvetta DANAIDE" l' Ammiraglio ricorda una furibonda tempesta che sorprese l' unità in missione "vi.pe" e costrinse in plancia per 72 ore il giovane C.te VENTURONI.

 

P.S. A pag. 50 c'è una foto della corvetta DANAIDE in cui si nota il numero sul mascone: F 553. Ebbene le pubblicazioni ufficiali affermano che il numero del DANAIDE era F 563 e nessuna delle gemelle aveva il "553".

[Massimiliano Naressi *]

In questi giorni ho trovato il tempo per la lettura del libro dell'Amm. Venturoni, volume in cui si intrecciano più piani di lettura. Da una parte la storia di un ragazzo di campagna giunto ai vertici delle Forze Armate e della NATO, a testimonianza di come da quelle parti il merito e le capacità non siano parole vuote. La storia di Venturoni coincide poi con quella dell'Aviazione Navale. Prima pilota di aerei antisom, poi di elicotteri e propugnatore della necessità per la MM di avere un'aviazione autonoma contro gli antistorici sgambetti dell'Arma Azzurra e le accuse di megalomania verso la Marina (come per l'allora presidente Scalfaro).

Il tutto attraversando la grande Storia, dalla Somalia alle Torri Gemelle, dal Golfo Persico ai Balcani) in prima linea, cercando sempre di fare in modo che la nostra Italia contasse un po' di più. Non mancano poi efficaci descrizioni (con poche pennellate) dei tanti personaggi che ha incontrato. Una lettura da non perdere per comprendere in pieno le vicende della Marina sul tra XX e XXI secolo.