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Diario 1659-69 - Samuel Pepys


malaparte

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Titolo: Diario 1659-69
Autore: Samuel Pepys
Editore: Bompiani
Anno: 1942
Pagine: 407
Dimensioni: cm 12 x 21
reperibilità: su mercato antquario, non molto facile
riedito recentemente con altro titolo (Diario di un peccatore, Castelvecchi)


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Si tratta ormai di un classico della letteratura inglese. Pepys divenne, da piccolo funzionario di umili origini, uno dei maggiori esponenti del Ministero della Marina Inglese.
Non credo un caso che in Italia il diario, già famoso in Inghilterra da oltre un secolo, sia stato pubblicato (in forma antologica, dato che l'originale si compone di 8 volumi) proprio nel 1941 (con seconda edizione ampliata nel 1942): ne esce la presentazione di un'Inghilterra corrotta, ipocrita, immorale, cinica, imbelle.
Si tratta di un diario certo personale, di piacevole lettura, in cui Pepys annota le sue passioni per il vino, il teatro, e soprattutto le donne (risulta un vero erotomane! Non a caso è stato recentemente ripubblicato da Castelvecchi con il titolo “Diario di un peccatore” ); emette giudizi sferzanti del tipo “Bisogna convenire che non c'è un popolo più insolente del francese quando vince e più abietto quando perde” (e aveva sposato una francese!); ma anche un documento di come vennero vissuti momenti storici come il ritorno di Carlo II dall'esilio dopo il periodo di Cromwell, la peste, il grande incendio di Londra, la corruzione e l'incapacità politica della Corte.
Una ragione per cui può interessare su questo forum è che in qualità di funzionario della Marina (fece carriera, ebbe frequenti incontri col re Carlo II° e fu stretto collaboratore di suo fratello il Duca di York, che poi fu re Giacomo II, divenne un pilastro dell'Ammiragliato) riporta parecchie note riguardanti lo stato (sorprendentemente deplorevole!) della Marina britannica nel sec.XVII. Siamo nel pieno della II guerra anglo-olandese, e la flotta inglese si trovò assai a mal partito, tanto che le navi olandesi arrivarono addirittura alla foce del Tamigi (“Sono sceso lungo il fiume fino a Gravesend dove il duca di Albermale era appena arrivato accompagnato da un gran numero di Lord e di gentiluomini muniti di pistole e di altri giocattoli. La verità è che la fortezza non resisterebbe più di mezz'ora se il nemico la attaccasse”)
La Marina era perennemente senza soldi (nel 1662 viene annotata la vendita alla Francia di Dunkirk / Dunquerque per recuperare denaro per le paghe); Pepys (che come Sovrintendente al Vettovagliamento si arricchisce , a quanto risulta, indebitamente, tanto da affermare cinicamente, in periodo di peste, “per conto mio non ho mai vissuto più allegramente e non ho mai guadagnato tanto danaro come in questo tempo di epidemia”) scrive relazioni sulle tristi condizioni del bilancio della Marina, giudica aspramente la condotta degli ammiragli in guerra, provvede al reclutamento coatto di marinai (che però critica in quanto “all'infuori di qualsiasi legge. E' pura tirannia!”). Il cortile della Marina viene preso d'assalto da donne che reclamano le paghe dei loro familiari prigionieri degli Olandesi, vengono perdute navi da battaglia una dietro l'altra, i comandanti si lamentano del comando in capo, la disciplina è totalmente assente, su tutte le navi si impreca, ci si ubriaca, si rischia l'ammutinamento di marinai senza paga; i fornitori si rifiutano di vendere perché non si fidano, sembra addirittura imminente la perdita della flotta. Si deve concludere una pace praticamente senza trattativa: “ Gli Olandesi pare che ci disprezzino molto e purtroppo hanno buone ragioni per farlo. La flotta olandese è dappertutto: Harwich, Portsmouth, Plymouth”.
Insomma, un bel colpo alla leggenda di invincibilità della flotta albionica.



Una curiosità. Si fa cenno a un “sistema segreto Hemskirke” per la costruzione di navi , che abbrevierebbe di un terzo i tempi (Pepys non ci crede). Ne sapete qualcosa?

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Davvero un bel quadretto ! A maggior ragione per esser stato dipinto da un alto funzionario della Marina britannica :biggrin:

Il sistema segreto Hemskirke per la costruzione di navi non è non è ricordato, perlomeno in Internet, ma mi chiedo quale sistema, da considerarsi segreto, l'ammiraglio poteva aver messo a punto nell'ambito delle costruzioni navali ? Formulo un'ipotesi: forse inerente alla protezione dello scafo dalle teredini, uno dei maggiori problemi che affliggevano i vascelli dell'epoca ? Sarebbe interessante scoprirlo.

Ad ogni modo Jakob van Heemskerk fu pe rsonaggio di grande spessore nell'ammiragliato olandese, per essergli state intitolate ben 5 navi a partire dal 1642, di cui l'ultima nel 1986, capo classe di una serie di fregate lanciamissili.

Edited by danilo43
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