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De Navi Submergibili


Ocean's One

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... molto velocemente mi son rimesso in pari.

 

vediamo se hanno senso delle postazioni di difesa costiera con Lux Accecantissima et Silentiosa Ex Rubino (elaborato sulla base di qualche pergamena bruciacchiata recuperata a Siracusa qualche anno prima...)

Un sistema che convoglia la luce solare con specchi su un cristallo di rubino che spara impulsi accecanti per gli uomini e gli elefanti che, imbizzarriti, creano problemi nello spazio ristretto a loro dedicato a bordo.

In parallelo, un'altro raggio, illuminava il punto debole della nave, il cosiddetto "timone d'achille" , che poteva essere ben inquadrato e conseguentemente colpito dal Toti...

 

tanto per non farci mancare niente le difese costiere, segretissime, erano montate su pesanti carri da trasporto, ciascuno manovrato da una pariglia di buoi davanti, per farli uscire dalle gallerie di protezione e da una pariglia di buoi, agganciata dietro, per farli rientrare al coperto

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Caro comandanti in lettura, rieccomi a voi con alcuni commenti.

Purtroppo, non con una nuova puntata, che richiede ancora qualche giorno, ma con le risposte ai vostri contributi

 

@Leonida (ops, Vigile!)

Tutti noi apprezziamo il tuo nobile ed eroico gesto!

Però, a suo tempo Leonida perlomeno aveva trecento soldati, tu ora hai soltanto un paio di decine di denuntiatores, chiamati ad affrontare un'intera divisione loricata!

Situazione disperata, a meno che... sul battello qualcuno abbia un'idea! Stiamo a vedere...

 

@Lazer:

E magari sul battello qualcuno avrà proprio un'idea, cercando di colpire il "timone d'Achille" della nave nemica!

Grazie Lazer: battuta eccelsa, ci sta proprio bene nella storia. La inserirò sicuramente!

In merito alle fortificazioni costiere, come potevi tu non proporre uno dei tuoi amati laser? (Lux accecantissima et silentiosa ex rubino)

Solo che così vorrebbe dire vincere troppo facilmente. Io preferirei tenere Vigilis sulle spine ancora per un po', in attesa di un eventuale intervento del battello sommergibile.

Invece, ti propongo di usare questi contributi per una parziale riscrittura del capitolo della base Norad, descrivendo meglio come fosse quell'installazione segreta all'arrivo di Sibylla e Jacopus Bondius.

Del resto, non è stato annunciato in newsletter che per fine anno anche questo mio secondo racconto diventerà un volume organico, scaricabile dal sito? Io obbedisco, e con molto piacere!

Quindi, o Lazerus, preparati per l'opera di revisione, che includerà anche queste tue nuove idee.

(Sapendo ed apprezzando quanto hai già fatto per il primo libro, prevedo un ulteriore ottimo lavoro. Sentiamoci via pm, io ho già impaginato un po'...)

 

Infine, pensando al volume organico, ritengo di interpretare il pensiero della base chiedendo che l'introduzione venga scritta dal nostro amato Dir, ammiraglio Marcus Totianus Betasomius!

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Sequitur – TOTI IN ACTIONE

 

 

In magna concitatione, centurio Vigilis instruxit suos milites, in vero non paratos per illam gravissimam pugnam.

In veritate, manipulus habebat unam solam manuballistam Browningam et unicum dardum RPG-VII (significantem: Ratio Per Guastandos et Vulnerandos Inimicos Invadentes), sed alterae dotationes erant gladii individuales, paletae, fisculi et tacuini, arma in vero non efficientes contra animales loricatos.

Utcumque, Vigilis formavit suos homines sicut testudinem, extrapolando chartellos stradales sicut scudos et loricas, per meliorem protectionem.

Sed possibilitates victoriae erant nullae. Strenuus centurio iam scibat:

"Si ista est nostra hora, multi inimici cadant nobiscum!"

 

In battello submerso, etiam admiral Totianus dubitabat:

"Inimici iam adpropinquant ad nostram costam! Non possum credere pugnam esse perditam: navis inimica habet latera loricata et apparet invincibilis!"

Intervenit Andreas VCC:

"Memento, admiral: toti habent punctum vulnerabilem, etiam illa navis!"

"Tu proponis: laedere suum punctum debulem, suum talonem Achillis?"

"In vero, non talonem Achillis, sed timonem Achillis! Ego cogito ut navis inimica habeat latera loricata, sed non inferiora. In positione circa suum timonem, scafus debet esse ligneus, non ferreus: si nos sumus capaces de vulnerare illum punctum, possumus infligere magnum damnum! Ergo, auspico de temptando totum per totum cum nostra ultima torpedine!"

 

"Temptare totum per TOTI ?", parafrasavit admiral, "Explica mihi, nobilis inventor, explica mihi planum tuum!".

"Mea idea est de permanendo submersi, exacte sub navi inimica, angulando proram battelli in magna elevatione, per iaciendam nostram torpedinem in directione quasi verticali, et vulnerandum inimicum ab inferioris!"

Totianus stupefecit:

"Ista est idea mirabilis! Andreas, tua mens est ingeniosissima!"

Alteri oficiales consenserunt:

"Mens finissima!"

"Mens excellens!"

"Mens acutissima!"

"Mens sana in battello sano!", conclusit admiral.

 

 

.

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Grazie, comandanti. Estendo i complimenti a Lazerus Unus, autore del divertente "timone di Achille".

Timone che, a ben vedere, vi complicherà la vita: se è vero che ora la Scinania ha un punto debole, è anche vero che dovrete colpire la nave dal di sotto, impennando il battello e lanciando il vostro ultimo siluro verso l'alto.

Non è facile: oltre al delicato problema di assetto, c'è da vedere se il timoniere se la sentirà di affrontare la difficile manovra, oppure no...

:smile:

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Certo, anche questa potrebbe essere un'idea!

Lazer, sei un vulcano.

Oltretutto, non dimentichiamo che a bordo c'è il prode Maximus Torsionis, incursore strenuo...

 

Adesso datemi un po' di tempo e cercherò di mettere insieme queste belle trovate.

Valete.

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Fermi tutti! quando la situazione è critica, tocca a me. Tenetelo presente.

Come si sa, nel mondo mediterraneo il GATTO è animale magico.

Se poi il gatto si lega all'ORRIDO piccione, tutto quadra: vedo e prevedo (non sapete perché, ma io sono Sybilla, quindi mi esprimo in modo sybillinico...) ma lo scoprirete. Utile non est usare picciones sicut angelos!!!

m78fmc.jpg

 

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Mi ricorda tanto la mia gatta che rendeva i balconi di casa un calvario per qualsiasi volatile osasse atterrarvi: prima, con un balzo, li afferrava, poi se li trastullava un po' tra le zampe e in ultimo, terminato il divertimento, li finiva. Per mia madre un autentico spettacolo horror; per me l'affascinante dimostrazione della giocosa e spietata natura felina...

Attendiamo il responso della sibilla...

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Be', non si tratta solo di giocosa e spietata natura felina. La Sybilla ha tutte le ragioni di in°°°°°°°°rsi se, dopo avere steso i suoi candidi pepli appena lavati alla magica sorgente dell' amore, tra cespugli di mirto ed alloro, onde profumarli ed ulteriormente sedurre Bondius, se li trova sca°°°°°°°°°°ti da maledessimi esemplarii ornitologici!!!!!

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Notatio Historica – DE SYBILLA ET INFAUSTIS PICCIONIBUS

 

 

Cum furiosa pugna incepit in mari, Sibylla et Jacopus Bondius exiverunt a Spelunca NORAD.

Domina praemonitrix observavit coelum, investigando signum praemonitorem de exitu pugnae navalis.

Infeliciter, in aere volabant quattuor picciones, animales detestabiles significantes malam sortem. Non solum horridi augelli adportabant pessimas notitias, se etiam erant periculum per candidam vestem Sibyllae, ob causa emissionis de foetidis bumbis.

 

Ab illa visione, Sibylla se turbavit:

"Jacopus, illi sunt quattuor horribiles picciones! Ista est vera mala sors!"

"None, Sibylla, augelli sunt tres, non quattuor…"

Perplexa, domina dubitavit, sed intellexit id esse actum amoris hominis sui:

"Verum dicis, Jacopus? Demonstra mihi, demonstra picciones esse tres!"

 

Subito, Bondius extraxit suam miniballistam portatilem, iam usata in Missione DitoAureo, et cepit miram.

Sibylla stupefecit:

"Verum est! Piccones sunt tres, non quattuor!"

Bondius perseveravit in secundo ictu.

"Nunc augelli sunt dui! Amor mi, in vero tu facies istud per me?"

In fini, ulterior volatilis cecidit.

"Permanet unica bestia! Gratias, Jacopus, est donum mihi graditissimum!"

In vero, erat donum graditissimum, sed istud significabat mutare signos praemonitores, corrumpendo interpretationem de proximis futuris. Sibylla cognoscebat, sed tolerabat per odium piccionium.

 

Utcumque, ultimo piccio fuit exterritus de intensivo tiro contraugellico et se posuit ad terram apud arbustum.

Ille subito desapparuit, et in brevi, novus animal manifesus est: iocosus felis, detinens illum piccionem mortuum intra suos dentes, cum expressione satisfacta.

"Quam adorabilis bestiola!", exultavit Sibylla. "Jacopus, non tu cogitas feles esse amabiles animales?"

Iam felis sgranochiabat piccionem cum magno gustu.

Conclusit Jacopus Bondius:

"Sibylla, forse iste felis est signum fatale? Sine nostro interventu, animal necavit augellum sua sponte. Nunc picciones sunt absentes: istud significat fatum propitium?"

In modo sibyllino, domina expressit:

"Utile non est usare picciones sicut angelos."

 

Quid significabat? Sine piccionibus, erit novus angelus in futuro volo? Quis faciet volum angeli?

Ad postera ardua sententia.

 

 

.

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Ho atteso l'intervento della nostra domina Sibylla, una precedenza dovuta con piacere!

 

Nel frattempo mi stavo riprendendo dal solito attacco di riso che mi fa prendere per pazzo. Bene, attendiamo di decifrare gli auspici!

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Benissimo!

La nostra Sibylla ne sa un sacco...

Ora, con il suo intervento, di carne al fuoco ce n'è davvero molta (a dire il vero, c'è anche della carne sotto i denti del gatto, ma quella è piena di piume...)

Vediamo di ricapitolare:

 

- Il prode Vigilis è pronto alla pugna, ma questa sarebbe senza speranza e quindi è meglio che su nave Toti si diano una mossa.

 

- Il piano di Andreas VCC prevede di impennare il battello immerso per lanciare l'ultimo siluro verso l'alto e colpire la Scinania dal sotto.

 

- Voci di popolo (Lazerus Unus) acclamerebbero invece l'intervento del nostro incursore toscano, piuttosto che un attacco col siluro.

 

- La stessa Sibylla prevede sibillinamente che qualcuno farà un volo d'angelo, ma non saranno i piccioni!

 

 

Penso che domani vi dovrò dare un po' di risposte...

Arrivederci a presto, Comandanti.

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Sequitur TOTI IN ACTIONE

 

 

Praeparando planum de ictu, Totianus investigavit de possibilitate inclinandi submergibilem:

"Per proram impennandam, nos possumus esaurire capsas compensi et assecti prorae, simul replendo capsas puppae; Andreas, quid dicis?"

"Cogito inclinationem idealem esse de septuagintis gradis, quasi verticalem! Est difficile, sed non impossibile. Necesse vigorosa actio de nostris timonibus"

Dubitavit BilancioZeus:

"Exitus incertissimus. Et si scafus collapsas per immanem fatigationem?"

Subito, severi oculi Iscandarii trafixerunt incautuum Bilancium:

"MEMENTO AUDERE SEMPER!!! menquas!"

 

Conclusit Totianus:

"Bone! Alea iacta est: impennamus battellum! Et vos, homines torpedinieres, parate ultimum arietem torpedinem. Habemus unum solum ictum et debet esse perfectus!"

Ad illis verbis, Maximus Torsionis confutavit:

"Admiral, per ictum perfectum dico vobis: non iacite torpedinem, iacite me!"

"Quid dicis, Maximus? Iacere te, sicut humanus torpedo? Sicut Kaitenius ?"

"Melior quam Kaitenius! Ego possum assumere duram armaturam, cum lorica integrali et punctuto helmo, et esse ejectus a tubulo torpedinieri contra navem inimicam. Cum ista cuspide in helmo, possum perforare scafum inimicum sine difficultate! In vero est periculum, sed ego sum Incursor Arditus et non timeo!"

Respondit Totianus:

"Tu, ut Subaqueus Loricatus Ballisticus Missilis (aut SLBM in brevis verbis)? Mihi placet! Honor ad tuam virtutem, homo strenuissimus!"

 

Dictum, factum.

Maximus Torsionis se paravit cum ponderosa armatura intra tubulum torpedinierem.

In brevi, nauta Sonarius advertit:

"Navis inimica quasi supra nos! Distantia CXX metros!"

 

Erat momentum de audaci manovra. Totianus imperavit:

"Esaurite capsas prorae, replete puppae; electricus ad maximum de gyris! Et tu, pilota, demonstra mihi tuam abilitatem!"

Iam fidus Iscandarius trahebat secum volantinum cum magno vigore, impennando battellum TOTI:

"Trigintis gradis quadragintis gradis"

"Toti homines ad puppam!", ululavit admiral, pro auxilio inclinationis.

Nautae accurserunt, etiam rotolaverunt, ad puppam. Soli stabant in positione pilota et servi bombulatores, conexi ad tubulum cum Maximo Torsionis intra.

 

"Admiral, inclinatio LX LXV LXX grados!"

In modo mirabile, battellus erat quasi verticalis, punctuando suam armatam proram versus superficiem maris.

"Nunc! EXTRA HOMO !!!"

In magna spuma, incursor loricatus ejectus est a tubulo torpedinieri, progredendo velocissimus in directione ascendenti, contra navem inimicam.

Admiral Totianus expectabat fremens, cogitando intra se:

"Maximus Torsionis est homo de dura cervice. Ille potest vincere"

 

 

SLBM_2.jpg

 

 

.

Edited by Ocean's One
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Capitulus XVI - HOMO MISSILIS

 

 

Supra pontem navis Scinaniae, praefectus Rommelius ducebat suos homines:

"Milites! Hodie est magnus dies per nostra civitatem Carthaginem: nos possumus discendere in terram de odiata re publica Romana, per invadendam urbem Romam. Nemo potest impedire nostros terribiles elephantes; victoria nos expectat!"

Iam aequipagii poterant accedere in domomattas loricatas:

"Homines, salite supra vostros ele..."

Sed, ipso facto, homo missilis Maximus Torsionis impactavit contra navem inimicam, in infernali rumore, ad incredibilem velocitatem de ducentisquinquagintis nodis.

 

CRRRRRRRRRAAAAAAAAAACCCCCCCCUUUUUUUUSSSS!!!

Arditus incursor cepit inferiorem scafum, frangendo ligneam structuram sicut burrum et causando immanem fallam. Per terribilem ictum, tota navis concussa est, cum motu subsultorio de octavo ordine in sequentia Mercallis.

Lignea fragmenta volabant ubicumque; ex impetu, Maximus Torsionis penetravit pontes intermedios, devastando cum suo punctuto helmo parietes et ligneas trabes, in fini exiendo a ponte voli cum inaudita velocitate.

 

Obtorto collo, et cum obtorto timone, navis Scinania sbandavit vistosissime, simul compellendo totos elephantes ad dexterum laterem, unum contra alterum loricatum, in magno clangore ferraliae. Per terribilem fatum, migratio ponderis minavit stabilitatem navis, iam inclinata de quadragintis gradis, cum aqua inesorabile penetranti per fallas.

In illa magna concussione, praefectus Rommelius cecidit in marem, videndo suos temibiles elephantes derapantes per pontem et sprofundantes in aquam, infausta imago de evidenti debellatione: navis Scinania, iam condemnata, erat nunc caputvulgenda.

 

In battello TOTI, nauta Sonarius accepit contactum:

"Admiral! Audio rumorem, sicut lignea navis trapanata ab homine cum punctuto helmo", ille descripsit accuratissime.

Magna exultatio consecuta est in sala manovrae. Exclamavit Andreas VCC:

"Maximus Torsionis successit!!! Navis inimica obliterata est!"

"Vae victis.", proferruit Totianus in modo tombali.

 

In vero, erat victoria contra navem Scinaniam, sed nunc Maximus Torsionis habebat vitam infaustam, volando in alto coelo sub impulsu suae excessivae velocitatis.

Sicut missilis ballisticus, homo loricatus accepit altitudinem de duis milia metris supra superficiem maris, in continua ascensione.

Illa non erat facilis situatio, sed erat directa consequentia de suo acto, per suam ipsam culpam.

Ergo, strenuus incursor dixit intra se:

"Tu voluisti bicyclum? Nunc pedala!"

 

 

.

Edited by Ocean's One
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Ma quanti Comandanti hanno a cuore la salute del nostro strenuo incursore Toscano!

Sono visibilmente commosso...

 

Centurio Vigilis, il tuo piano poteva anche essere plausibile, ma...

... Nostra Domina Praemonitrix scripsit: "mmmmm...",

il che riduce a zero le possibilità di riuscita.

Del resto, Ella conosce il fato e sa come andrà a finire... (No, non illudetevi, ora non ve lo dice)

 

Molto più concretamente, o Vigile, il lancio è avvenuto in maniera quasi verticale, ma non proprio.

Visto che il TOTI era inclinato di settanta gradi, il Toscanaccio percorrerà una parabola, ricadendo nel duro mare a qualche migliaio di metri dal punto di partenza.

 

No mi dispiace, non è questa la soluzione.

Devo lasciare tutti (ovviamente tranne Una) in attesa dell'evento finale, che arriverà fra alcuni giorni.

 

 

Valete

Monopelagus

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Sequitur HOMO MISSILIS

 

 

Cum eventus missilisticus incepit, Sibylla et Jacopus Bondius pervenerunt ad litoralem Ostiae.

Sibylla iam temptaverat de interpretando volum piccionium apud spelunca Norad, sed non habuit satisfactionem et movit ad costam, per reperiendos volatiles plus significantes quam horridos picciones, ad exemplum gabeanos et alteros augellos marinos.

Subito, Sibylla stupefecit: in coelo evoluibat velocissimus homo loricatus, cum perfectione de angelo in volo coelestiali.

Sua perfecta trajectoria ballistica demonstrabat minimum Circulum de Errore Probabili. Exultavit domina:

"Mira, Jacopus! Quam gratia, quam perfecta evolutio!"

 

Sed Bondius non erat tam poeticus:

"Quid est? Homo? Habemus nos incursores volantes?!? Impossibile: divisio Fulgor non iam inventa est! Ergo, quis est ille homo volans?"

Sibylla admonuit:

"Jacopus, Jacopus, ne tu observas res terrenas! Ego non video hominem, sed mirabilem et elegantissimum signum praemonitorem. In sua immensa gratia, certissime ille adportat laetas notitias! Ille est angelus!"

Commota ab incredibili visione, Sibylla se abstraxit et praefiguravit futura ex coelestiali trajectoria, praesagendo fatum propitium per navem submergibilem (quae in facto erat originem de illo ardito incursore angelico).

"Ego scio omnia!", conclusit domina praemonitrix, significando coscentiam de novum praesagium, postea notum ut Oraculum Sibyllae.

"Verum, mea amata. Sed nunc quid dicis de illo homine volanti? Habebit mortalem praecipitationem? Debet ille moriri?"

"Jacopus! Iam tibi dixi: ille est angelus!!! Et angeli non possunt moriri!"

Erat bona novella, sed sibyllina.

In quo modo homo missilis poterat se salvare?

 

Ipso facto, ad altitudinem de quinque milia metris, Maximus Torsionis superavit apogeum et initiavit mortale iter descendens.

Ad illam velicitatem, conflictus contra durum marem erat mors certa.

Strenuus incursor temptavit se decelerandum: in volo, ille demisit punctutum helmum, et loricam, et brachiales, et gambales, simul aperiendo suos brachios per moderandam velocitatem. Utcumque, spes salvationis erat minima, cum immenso periculo fracassandi ossicinos.

Sua mors imminebat.

 

In distantia de tribus miliis, fraegatae Marguta et Fasana navigabant ignarae.

In coffa navis Margutae, sensibilis Radarius Emparius percepit aliquod, alertando tempestive praefectum Danilum XLIII:

"Corpus incognitum, sicut incursor Romanus in volo, adveniens in nostra directione!"

Acutissimus Danilus observavit coelum et reaxit:

"Per Jovem! Ille est unus ex nostris militibus: debemus eum salvare!"

Subito praefectus accepit timonem, gubernando navem ad exactum punctum de impacto:

"Rematores, maxima velocitas! Et vos, nautae prodieres, desplegate velam spinnakeriam, agendo sicut telonem!"

In minimo tempore, fraegata erat parata per recipiendum hominem volantem.

 

Sibilando intensissime, Maximus Torsionis advenit velox et impactavit contra innocuam velam, quae dulce impedit eum, in fini evadendo mollis ad pontem navis, salvatus et incredulus.

Perventus ad incolumitatem, incursor sublevavit oculos et vidit suum salvatorem, qui ridebat a trigintisduis dentibus dicendo:

"Necesse auxilium?"

"Danilus? Tu hic? Tu salvavisti me!", dixit gratus Maximus Torsionis.

"Maximus, in Primo Bello Navali tu salvaveras me a morte submersa, nunc ego salvo te a morte praecipitanti. Vale, amicus mi!"

"Vale, amicus mi!", respondit incursor, laetus de tanta solidalitate intra nautas Romanos.

 

Subito postea, felicitationes inceperunt in fraegata, et ulterior nauta Hornsbius praeparatus est per laetum prandium.

 

 

.

Edited by Ocean's One
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Da parte di uno che si è sciroppato sette anni di latino a scuola:

2 per sintassi e grammatica, ma 10 per Inventiva e Comicità.

 

Ad ogni puntata, cado dalla sedia e rotolo sotto la scrivania dalle risate !!

In ufficio stanno vagliando seriamente la possibilità di un ricovero d'urgenza alla "Neuro" per le mie reazioni incontrollate !!

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Grammatica, sintassi ? :laugh: :laugh: Il testo è scritto magistralmente secondo i canoni del latino maccheronico, Merlin Cocai et similia.

l'Autore lo aveva premesso in occasione della stesura del primo libro “sui generis, ed ha ottenuto l'imprimatur dal fior fiore dei qui presenti docenti, anche in materie letterarie :wink:

Edited by danilo43
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... ma l'ablativo della terza fa in "e" oppure in "i"? :ohmy:

Arduo dilemma! :doh:

 

Va bè, non importa, tanto macheronicum licet!

Facciamoci due risate.

 

Lieto di riuscire a divertirti, Stecol!

__________

 

(p.s. purtroppo non oggi, lo so. Con quel che è successo, oggi non si diverte nessuno...)

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Recepito.

:biggrin:

 

Del resto, il famigerato ablativo singolare della terza declinazione è temuto da tutti... :ph34r::ph34r: :ph34r:

____________

 

Piuttosto, la lingua latina ci offre una quantità smodata di detti e proverbi a cui attingere.

Quindi, senza dire mea culpa, ma scrivendo cum grano salis, si possono fare delle ottime battute ad personam, e l'umorismo vien da sé...

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Capitulus XVII – EPILOGUS

 

 

In mari ante Ostiam, navis submergibilis se conjunxit cum duis fraegatis, iam repletis de nautis exultantibus per victoriam Romanam, cum strenuo Maximo Torsionis acclamato ut fautore de audacissimo ictu victorioso.

Battellus TOTI aquisivit assectum horizontalem et emersit apud fraegatas. Cognoscendo de terribile fini navis inimicae, admiral Totianus exultavit:

"Disce legem victoris: dura lex, sed lex! Carthago punita est!"

"Betasub caput mundi!", adjunxit campanilisticus Sirius Servellius.

 

Victoria erat: navis hostilis submersa erat in abyssis, cum totis elephantibus.

Ex suo numeroso aequipagio, unus solus superstes erat: praefectus Ervinius Rommelius, ejectus in mari in prima concussione.

Impotens contra furiam de eventis, Rommelius se salvavit natando ad remotam costam, in fini adveniendo exaustus ad arenam litoralis Ostiae. Serpendo per sabiam, praefectus Carhageniensis se traxit in salvo, sed invenit duos nigros stivales proximos ad suum capitem.

Rommelius sublevavit oculos et vidit imponentem hominem de nigro vestito, indomitum et impetuosum, cum minace paletta et truculento tacuino iam repleto a longa lista infractionium.

Erat iratissimus centurio Vigilis, qui ululavit cum voci tonanti:

"TU CONCILIAS?"

Imprudens Rommelius negavit, et Vigilis initiavit percussionem suam.

 

 

Ipso facto, paratae in linea, naves Romanae returnabant ad basem: fraegatae Marguta et Fasana a latere, et battellus TOTI in medio, cum fero admirali Totiano recto in turri, exultanti per suam formidabilem navem.

In litorale, multae gentes acclamabant victores de illa inexpectata pugna navali, ubi Urbs Roma salvata est ab invasione Carthageniensi, gratias navi submergibili et suis strenuis nautis.

 

Etiam Sibylla Malapartia et Jacopus Bondius stabant in costa, rimirantes naves victoriosas.

In vero, Jacopus habebat arsuram in sua gula, quia non sorbivit bibitas per longum tempus. Ergo, ille appetebat alcoholicum, sicut calicem de vino Martino concusso (non remixto) cum oleis, tartinis et salatinis ut aperitivum.

In litorale, Jacopus vidit aptam locandam, suggerendo suae dominae:

"Sibylla, adveni! Tibi offero aperitivum: brindisamus ad victoriam Romae!"

Sine expectando responsum, Bondius accursit ad locandam, quae demonstrabat amplam tabellam cum scripto:

"HIC SUNT BEONES"

 

 

.


Edited by Ocean's One
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Ma come gli vengono le idee? :thumbsup::submarine::groupwave:

Non parliamo poi dell'Hic sunt beones....

La romantica Sybilla, alta sullo scoglio marino, con le onde che si frangono i suoi piedi, le nubi che corrono veloci nel cielo, con ancora negli occhi il volo angelico, deve rimanere assai frastornata :rofl: dalla proposta del Beone Bondius.... che c'entrano salatinis atque pizzettas, mandurlae, vinum Proseccum aut Martini concussum con oracoli e presagi?

Come in tutte le coppie, c'è rischio di crisi...se Jacopus non rientra rapidamnte in ranghi più consoni. :smiley24:

Edited by malaparte
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Sei uno spettacolo!

ma non è già finito, vero?

 

No, Dir, il “De Navi Submergibili” non è ancora finito, anche se manca una sola puntata.

In effetti, non mi rimane più molto da scrivere: la durissima pugna è terminata con la vittoria Romana, il temibile Rommelius è finito nelle (altrettanto temibili) mani del centurio Vigilis, la nave sommergibile TOTI ha dimostrato tutta la sua efficacia, per cui l’ammiraglio Totianus può essere ben fiero della sua creatura.

 

Però, però…

che dire alla povera Sibylla, entusiasta per l’angelica apparizione e desiderosa di comunicare urbi et orbi il suo Oracolo, ma infine delusa dall’amato Bondius?

Lui che, a cotanta aspettativa, risponde con vino, pizzettas et similia?!?

Certo, si potrebbe anche scrivere sulla loro possibile crisi di coppia, con annessi e connessi.

In realtà, questa viene trattata in un’opera minore di Monopelagus, il “Ne interpone digitum inter mulierem maritumque”, testo faceto che parla proprio di quell’accesa disputa fra Sibylla e Jacopus Bondius.

Purtroppo, il libro è andato perduto secoli orsono, come del resto non è pervenuto a noi nemmeno il “De patente Rommelii et sua decurtatione permanenti”, scritto dal centurione Vigilis nei mesi seguenti la fine della battaglia, ed integrato nel Libro Primo del ”Codex circulationis per equos, carros et motovehiculis”, a cura dello stesso autore.

 

Invece, per concludere degnamente la nostra storia, la strada è una sola: aspettiamo la nuova apparizione dell'amata Sibylla, che finalmente potrà dirci cosa riserva il futuro nel suo mirabile oracolo, volente o nolente Jacopus Bondius…

A presto!

 

Monopelagus

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