Squadrag54 Posted January 19, 2015 Report Posted January 19, 2015 (edited) buongiorno, seguendo i consigli pubblico l'articolo sulla guerra di mine nella prima guerra mondiale. chiedo gentilmente ai moderatori se non ritengono appropiata la pubblicazione in questa sezzione, di spostarlo nella idonea sezione. intanto il link dell'articolo. http://www.cefalunews.net/2014/?id=42793 Nel primo conflitto mondiale le marine belligeranti utilizzarono ampiamente le mine navali. Questi ordigni furono impiegati sia per la difesadei porti, oppure utilizzati in fase offensiva nella realizzazione di campi minati. Abbiamo chiesto a Virginio Trucco di parlarci di quest'ordigno e del suo impiego durante la Grande Guerra. "Nella I^Guerra Mondiale, fu fatto largo uso di mine, anche in sbarramenti offensivi. i tedeschi effettuarono il minamento delle acque inglesi, con 43.000 mine che provocarono la perdita diquasi un milione di tonnellate di naviglio, comprese corazzate e incrociatori e più di 200 mezzi di dragaggio. Nel 1915 i campi minati posati dai turchi a difesa dello stretto dei dardanelli, impedirono l'appoggio deireparti da sbarco inglesi a Gallipoli. Gli italiani posarono sbarramenti di mine in funzione antisommergibile nel Canale d'Otranto. Nel 1916 i campi difensivi posati dai tedeschi a difesa dell'accesso al Baltico, impedirono agli inglesi di inseguire la flotta dopo la battaglia dello Jutland. Solo nel 1918 gli anglo-francesi posarono più di 70.000 mine nel Mare del Nord. La storia: la mina è una carica di esplosivo che viene posta sotto la superficie del mare del mare, in modo da arrecare danni sia a navi sia a sottomarini. La mina è composta di tre parti, la cassa che contiene l'esplosivo ed i congegni d'innesco, il cavo di ormeggio e l'ancora. Tramite quest'ordigno si possono creare dei campi minati difensivi al fine di proteggere l'ingresso ai propri porti o litorali,oppure realizzare sbarramenti offensivi lungo le rotte di accesso ai porti nemici o passaggi obbligati. L'unico problema della mina è che questa, una volta posata non distingue la navi amiche da quelle nemiche. L'idea della mina navalenacque nel 1600, gli inglesi usarono barili galleggianti pieni di polvere nera che perdispositivo di accensione avevano un acciarino da moschetto. Questi barili furuno usati contro le navi di Luigi XIII, ma non ebbero successo, poichè la polvere si bagnava e non esplodeva. L'uso della mina come arma per la difesa dei porti, venne utilizzata da un ufficiale della Marina Pontificia, per difendersi dalle scorrerie dei pirati barbareschi. I barili erano ancorati con grosse pietre, tuttavia rimaneva il problema dell'umiditàe del contenitore, poichè il legno impregnandosi d'acqua affondava. Durante la guerrad'indipendenza americana, David Bushnell, (l'inventore del Turtle) affidò alcuni barilotti, con una cintura di detonatori a frizione, alla corrente del fiuome Delaware, per cercate di colpire la flotta inglese ancorata alla foce.Attorno al 1795 Robert Fulton sperimento una torpedine da blocco giungendo alla conclusione che la carica i esplosivo per essere efficace, doveva essere di almeno 100Kg. Porpose invano il prototipo a Napoleone, ed incassato il rifiuto abbandonogli studi. Solo verso la metà dell'Ottocento le varie marine ripresero gli studi sulla torpedine. la rpima vittima di una mina, fu la cannoniera a ruote inglese Merlin, che nel maggio 1854, durante la guerra di Crimea, urtò l'ordigno posto a protezione di un forte russo; ma la carica era troppo leggera per subire gravi danni. La mina era del tipo meso a punto dall'ingegner Moritz Hermann Jacobi. L'ordigno era dotato di un dispositivodi accensione, costituito da un urtante di piombo che al suo interno accoglieva una fiala di vetro contenente acido solforico. L'urto contro lanave,provocava ladeformazione del piombo e la rottura della fiala, il cui contenuto, cadendo in una miscela di clorato di potassio e zucchero, innescava una reazione esotermica che accendeva l'esplosivo. Durante la guerra civile americana, la mina fu ampiamente adoperata. si utilizzarono sia tipi con accensionea frizione, che tipo Jacobi,sia nuovi modelli. Samuel Colt, ne ideò un tipo che veniva innescato tramite un comando elettrico a distanza che giungeva alla mina attraverso un cavo isolato. La corrente attraversava una sottile resistenza immersa in piume d'oca intrise di fulminato di mercurio. Era nato il Gimnote, una mina comandata da un operatore dalla terraferma, mentre la nave si trovava nei pressi dell'ordigno. questo tipo di mina era più efficente e sicuro,in quanto la mina veniva attivata solo in presenza di navi nemiche, ma i cavi elettrici e le batterie ne aumentavano il costo. Nella guerra civile americana, le varie tipologie di mine provocarono l'affondamento o il danneggiamento di 35 navi. Durante la guerra Russo-Giapponese del 1904, tutte e due i contendenti fecero uso in larga scala siadi mineche di gimnote. I russi tramite l'ammiraglio Stepan Osipovic Makarov, perfezionarono i loro ordigni, con un nuovo tipo di urtante, più sicuroe veloce, l'urtante Herz: nella fiala, l'acido solfirico, fu sostituito dal bicromato di potassio. Al disotto della fialastava una batteriaa secco, collegata con il detonatore, quando la fiala si rompeva, il bicromato alimentava la pila, quest'ultima con la sua corrente alimentava il detontore. Questo tipo di urtante giungeràfino alla fine della seconda guerra mondiale. Purtroppo Makarov perse lavita propio a causa dello scoppio diuna minache affondò la corazzata Petropavlosk. Le mine giapponesi, invece erano dotate di urtanti ad inerzia, che le rendevano sensibili alle condizioni del mare. Tuttavia i russi non tardarono a rendersi conto deilimiti imposti dall'ordigno. Infatti, un posamine russo saltò su un proprio ordigno, affondando con tutti gli ufficiali ed il piano di posa. Si dovette esplorare lungamente la Baia di Dany, prima di potervi navigare in sicurezza. Nel corso della guerra russo-giapponese, oltre che sottocosta, le mine iniziarono ad essere utilizzate nche in mare aperto. Il problema principale nell'uso delle mine era proprio la posa. come abbiano detto in altro articolo, all'epoca la corazzatura delle navi si fermava appena sotto la linea di galleggiamento, qiundila mina, per poter otteneri i suoi effetti , doveva essere posta tra i 3-5 metri sotto il livello del mare. questo comportava che prima della posa si doveva scandagliare il fondale, regolareil cavo di ancoraggio al fine di avere la quota richiesta e poi procedere alla posa dellla mina che avveniva tramite gru, con il pericolo di esplosioni. Alla fine del 1800,grazie ad italiano il guardiamarina Emanuele Elia(1),la mina fece un salto di qualità.Elia brevettò un nuovo tipo di ancora a carrello. L'ancora era dotata al suo interno di un tamburo che portava avvolto 1000 m di cavo,ed era dotata ai suoi lati di quattro ruotine. Queste tramite rotaie stese sul ponte, venivano agevolmente fatte scivolare in mare dalla poppadel battello,una volta in mare la mina rimanevaa galla, grazie alla spinta positiva della cassa e dell'ancora, nello stesso momento dall'ancora si sganciava uno scandaglio ( che aveva una lunghezza pari alla quota desiderata), e una svolta spigato, sbloccava il tamburo del cavo e apriva una via d'acqua nell'ancora. quest'ultima iniziava ad affondare mentre la cassa rimaneva a in superficie. nel frattempo il cavo si srotolava, quando lo scandaglio toccava il fondo, il cavo dello stesso andava in bando provocando l'arresto del tamburo del cavo; nel mentre l'ancora che continuava ad affondare trascinava la cassa alla quota desiderata e un piatto idrostatico armava la mina. Emanuele Elia, nel 1897, con il battello Washington e 20 uomini pose uno sbaramento di torpadini, chiudendo il porto di LaSpezia in solo un ora ( col vecchio sistema di ancoraggio, ci sarebbero voluti diversi giorni e più di 200 uomini. Con i dovuti miglioramenti tecnologici, questo tipo di ancora e in uso ancora oggi. Altre nazioni, utilizzarono il sistema di ancoraggio a spinta negativa. la mina Collegata alla cassa, veniva calata sul fondo. il rullo del cavo di ancoraggio era fermato da un perno di sale che sciogliendosi, rilasciava la cassa, che giunta alla quota prefissata, tramite un congegno idrostatico provocava l'imbando del cavo di ormeggio, causa del blocco del rullo. questo tipo d'ormeggio veniva anche utilizzato dai sommergibili, al fine di non rilevare la posizione del battello immerso. nonostante tutto, allo scoppio della guerra, solo le marine russa e tedesca, disponevano di un adeguato arsenele di mine e di mezzi idonei alla posa , sia di superficie sia sottomarini. gli inglesi disponevano di un arsenale di 4000 mine, mentre italiani e francesiancora meno. Ma si portaornopresto in pari, solo gli inglesi alla fine della guerra ne avevano posate più di 130.000 esemplari. I tedeschi furono i primi ad utilizzare le mine, mediante l'uso delle torpediniere, dei sommergibili e delle navi corsare,infatti il 27 ottobre 1914 affondarono la corazzata Audacios dioltre 26.000 tonnellate. intanto i paesi belligeranti iniziarono a sperimentare nuove armi e nuovi tipi d'innesco, fra cui quelli a influenza megnetica e acustica. Gli americani fabbricarono un particolare tipo di mina antisommergibile, detta ad antenna. dalla casso partiva un cavo di rame sostenuto da un gavitello, il contatto fra il cavo di rame e lo scafo d'acciaio del sommergibile, provocava una leggera corrente che faceva chiudere un relè che attivava la mina. DI queste mine ( MK 6) ne furono costruite complessivamente 120.000 di cui più di 56.000 furono posate fra le Orcadi e l'Utsire Bank a profondità variabili fino ad 80 metri, al fined'imperide l'accesso aisommergibili tedeschi all'Atlantico, si ritiene che questo sbarramento provocò la perdita di almeno 6 battelli. Parallelamente allo sviluppo delle mine,iniziarono i tentativi per netraulizzarle. All'inizio, si utilizzarono due pescherecci che navigavano su rotte parallelealla stessa velocità, rimorchiando tra loro un cavo d'acciaio, ch eincocciando nel cavo d'ancoraggio trascinava le mine verso un basso fondale, fino a farle affiorare e poi venivano fatte affondare o esplodere con le armi leggere in dotazione all'equipaggio. le navi militari, furono dotate di particolari dispositivi che partendo da due cavi (uno per lato) fissati alla prua, venivano fatti divergere da un particolare congegno dotato d'impennaggi ( Paramine) al fine di allontanare le mine dalla nave. L'ammiraglio francese Ronarch, introdusse una nuova tecnica: un dragamine filava di poppaun cavo dotato di un particolare dispositivo (che tramite la resistenza al moto) manteneva il cavo ad una determinata quota (IMMERSORE), da quaesto dipartivanodue cavi che rimorchiavano due apparati, che sempre tramite la resistenza al moto facevano diverger i cavi (DIVERGENTI). sui cavi erano montate delle speciali cesoie, che incocciandoil cavo della mina lo tagliavano e la facevano emergere. questo metodo, sempre con le dovute innovazioni tecnoligiche è ancora in uso per il dragaggio delle mine ormeggiate. (1) Elia Giovanni Emanuele (1866-1935). Nel 1880 partecipò al primo corso della neocostituita Accademia Navale, fu promosso Guardiamarina nel 1855 e Sottotenete di vascello nel 1887.Promosso Tenente di vascello nel 1890, nello stesso anno presenta il brevetto della sua ancora e si congedò per proseguire gli studi: Elia registrò un cospicuo numero di brevetti. La ditta Vichers,adotto il suo brevetto per le ancore delle mine utilizzate nella prima guerra mondiale. Edited January 20, 2015 by Squadrag54 Quote
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