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Il Bravo Soldato Mulo - Lucio Fabi


malaparte

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Titolo : Il bravo soldato mulo
Storie di uomini e di animali nella Grande Guerra
Autore : Lucio Fabi

Editore : Mursia

Anno di edizione: 2012

Pagine: 202

Dimensioni 14x21

ISBN 978-88-425-4674-0

€ 15

Reperibilità: facile

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Gli animali hanno accompagnato la guerra dai tempi più antichi (si pensi agli elefanti di Annibale) a oggi: molti sanno dei delfini e dei cani per ricerca esplosivo, non tutti sanno che insieme alle truppe della Delta Force statunitense e della SAS britannica sono stati paracadutati in Iraq e Afghanistan, da 7000 metri (!) anche cani, dotati di maschera d'ossigeno, col compito a terra di monitorare il terreno con piccole videocamere piazzate sulla testa.

L'autore, che ha dedicato vari libri alla Prima Guerra Mondiale, affronta un tema abbastanza particolare, trattando non solo gli animali che nell'immaginario collettivo accompagnarono gli eserciti nella Grande Guerra (i muli, i cani...) ma TUTTI quelli che furono presenti in trincea: sia quelli da lavoro e da affetto ( molti ufficiali partirono per il fronte con i loro cani e cavalli) che quelli "da cibo" (compresi quelli che integrarono la dieta, come conigli, caprioli, rane, bisce, ecc.), fino a quelli decisamenti sgraditi, (non solo topi, sorci e ratti, ma pure le pulci e i pidocchi, che effettivamente rientrano nella fauna). E non si dimenticano gli animali rimnasti a casa, che costituivano una costante preoccupazione per i tanti contadini che dal fronte scrivevano (o facevano scrivere) alla moglie consigli sulla vendita del porcello o sulla malattia della mucca. Viene perfino presa in considerazione l'iconografia dell'epoca, con le simbologie legate ad animali ( se il nemico è "bestiale" viene rappresentato come un porco coll'elmo a chiodo, come un'aquila asburgica starnazzante, come una scimmia, mentre, al contrario, abbondano fiere lupe capitoline o coraggiosi leoni).

Il testo è piacevolmente ricco di aneddoti, e si basa in buona parte su citazioni da diari , lettere e memorie d'epoca. Inoltre, è accompagnato da parecchie fotografie ed immagini attinte per la maggior parte dalla collezione dell'Autore stesso.

Un ' inusuale "messa a fuoco" di un tema particolare del 1 GM.

Non mi stanco però di far notare i due soliti difetti editoriali di questa collana Mursia (Testimonianze fra cronaca a storia): note in corpo minuscolo a fine testo e inserti fotografici le cui pagine si staccano con estrema facilità.


RECENSIONE DELL' EDITORE

«Il soldato “parla” con il suo mulo, lo “persuade” con una familiarità che doveva certamente venire da lontano. Allo stesso tempo, come farebbe con un compagno di trincea, si lamenta con lui e se la prende addirittura con Cadorna, a cui imputa il razionamento del foraggio.»

Nella Prima guerra mondiale accanto agli uomini ha combattuto un esercito di animali. Muli, buoi, cani, cavalli, maiali, piccioni vennero utilizzati per lo spostamento di reparti e materiali, per le comunicazioni e per il sostentamento delle truppe. La forzata coabitazione con gli uomini avvicinò gli uni agli altri in un possibile destino di morte e sofferenza: ufficiali e militari di truppa avevano così la possibilità di dare e ricevere affetto, ma anche quella di occuparsi di esseri più deboli e del tutto dipendenti da loro.

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