Alagi Posted January 16, 2013 Report Share Posted January 16, 2013 Titolo: Da Porta an Paolo a Salò - Gioacchino Solinas comandante antitedesco Autore: Daniele Sanna Editore: AM & D Edizioni, Cagliari Anno: 2005 Pagine: 171 Dimensioni: cm 12 x 19,5 - 15 illustrazioni in b/n, brossura Prezzo: Euro 12 reperibilità: facile Il generale Gioacchino Solinas (1892-1987), comandante della divisione “Granatieri di Sardegna” impegnata nella difesa di Roma nelle prime, concitate ore successive all’armistizio dell’8 settembre, è una delle figure meno note e – al tempo stesso – più controverse tra quelle che si trovarono a ricoprire incarichi di responsabilità in quel difficile periodo. Nato a Bonorva (in provincia di Sassari), Solinas combatté valorosamente nel corso della guerra 1915-1918 e, successivamente, prestò servizio in Africa orientale e sui fronti russo e albanese durante la seconda guerra mondiale. Tra l’8 e il 10 settembre 1943, in un clima di assoluta incertezza e sfacelo, organizzò per quanto possibile la difesa di Roma nei confronti dei contingenti germanici che intendevano procedere all’occupazione della capitale, mantenendo poi un contegno fermo e dignitoso anche quando, in seguito, l’Urbe fu dichiarata “città aperta”. Al pari di numerosissimi altri ufficiali, anche il generale Solinas visse quei tragici momenti anche come una grave e drammatica crisi interiore che, dopo profonde valutazioni e in seguito a una serie di colloqui con il maresciallo Graziani, lo portò a decidere di entrare a far parte delle Forze Armate della Repubblica Sociale Italiana, nel cui ambito ricoprì l’incarico di comandante militare della Regione Lombardia. Tuttavia, il suo operato in questo ruolo si distinse anche per doti di personale umanità che lo posero in contrapposizione, in particolare, con il federale di Milano Vincenzo Costa e con altri esponenti di primo piano dell’ala oltranzista della RSI; si giunse così alla sua destituzione in quanto sospettato, sicuramente a torto, di attività antinazionali e antitedesche. Paradossalmente, il 30 aprile 1945 Solinas fu arrestato da uomini delle Brigate Matteotti per motivi opposti: verrà subito processato e condannato a venti anni di reclusione per collaborazionismo con i tedeschi ma, già a giugno del 1946, la Cassazione accoglierà il suo ricorso, assolvendolo e riconoscendone – anzi – il grande senso del dovere di cui dette prova nella difesa della capitale. Il saggio di Daniele Sanna, ricercatore di Storia all’Università di Pavia, traccia con precisione tutte le fasi della carriera del generale Gioacchino Solinas utilizzando numerose fonti documentali primarie, soprattutto riferite al periodo 1943-1945, reperite ed esaminate presso archivi statali e privati in Italia e Germania. Inoltre, l’autore ha potuto prendere visione – ed utilizzare ampi stralci – di un’inedita memoria scritta dello stesso generale Solinas redatta negli anni Sessanta e che avrebbe dovuto costituire la base di partenza per un libro, purtroppo non realizzato, da scrivere “a quattro mani” con il colonnello Antonio Tedde proprio sulle vicende post-armistiziali e sull’attività dell’Esercito della RSI. Il corredo iconografico riporta alcune interessanti e inedite immagini, come pure la riproduzione di alcuni documenti ufficiali dell’epoca, sia italiani sia tedeschi. Le note (ampie, esaustive e documentate) sono radunate al termine di ogni capitolo e riportano numerosi elementi di approfondimento che – altrimenti inseriti nel testo – ne appesantirebbero la lettura. In assenza di una vera e propria bibliografia, le stesse note comprendono un grande numero di riferimenti bibliografici e fanno riferimento, in ultimo, anche agli elementi archivistici dei numerosissimi documenti che l’autore ha consultato per realizzare questa pregevole e interessante opera. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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