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Jolly Amaranto


lazer_one

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La Jolly Amaranto è affondata davanti al porto di Alessandria, salvi tutti i marinai a bordo.

Dopo essere rimasta in balia delle onde per tre giorni al largo di Alessandria d'Egitto a causa di un'avaria al motore, era stata trainata verso il porto egiziano. Nella notte il cargo è colato a picco all'ingresso del porto: tutti salvi i 21 marinai, 16 dei quali italiani, che erano a bordo della nave.

Nel corso delle manovre per entrare in porto (ancora chiuso a causa del maltempo e riaperto solo per far entrare la nave italiana), la Jolly avrebbe sbattuto contro la banchina. Sullo scafo si è aperta una falla e il mercantile, dopo essersi inclinato, ha iniziato ad imbarcare acqua. :s06:

 

...se i rimorchiatori fossero Inglesi si potrebbe immaginare un'azione dolosa :s03: (casca a breve l'anniversario dell'operazione GA3 - 19 dicembre 1941)

 

Lazer_ :s02: ne

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Come mi dispiace, ha resistito fino all'ultimo e poi ... :s06:

Sarà per il titolo che il Comandante Lazer_one ha usato, sarà "colpa" del fatto che in questi giorni ho seguito un po' in tv le vicende di questa sfortunata nave, sarà proprio per questa "resistenza" fino all'ultimo della Jolly Amaranto, ma sembra proprio che sia un "essere vivo" che ci ha lasciato. O forse sarà che sono io ... :s22:

 

Sono contenta perchè comunque l'equipaggio è in salvo e la loro vicenda si è risolta positivamente.

Ho visto diversi filmati di navi mercantili (altre navi ovviamente) in mezzo al mare in tempesta e di certo non è una bella sensazione. Giorni interminabili, bloccati su una nave in attesa di soccorsi che non possono arrivare; complimenti all'equipaggio. :s20:

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Riporto la notizia letta sul sito tgcom, ritengo ogni commento pienamente superfluo.

 

Athos, il cane mascotte della Jolly Amaranto, è morto come un capitano che affonda con la sua nave. L'animale che era stato tratto in salvo con tutto l'equipaggio del mercantile italiano colato a picco si è lanciato in mare per tornare sulla sua nave e ha perso la vita nelle acque del porto di Alessandria d'Egitto. Athos era sempre vissuto sull'imbarcazione e non voleva abbandonarla.

Era circa l'una di notte, quando la nave italiana, trainata dai rimorchiatori dopo un'odissea durata un paio di giorni, si è incagliata sul fondo del canale di accesso al porto. L'equipaggio è stato trasbordato su uno dei rimorchiatori. Con gli uomini era stato messo in salvo che Athos. Ma, improvvisamente, il cane si è divincolato e si è gettato in acqua per tornare sull'unica casa che conosceva, la Jolly Amaranto.

 

Opportuna addenda dal sito del Corriere della Sera, c'è da temere un disastro ambientale?:

MERCI PERICOLOSE - A bordo della nave, da quanto si è appreso, ci sono diverse merci «pericolose»: vernici, pitture, resina, inchiostro da stampa, pneumatici pressurizzati, alcol, pitture speciali, liquidi infiammabili, sostanze chimiche, chimici farmaceutici, liquido corrosivo e lacca.

Edited by dieblaureiter
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Non è così chiara la dinamica, non sembra affondata, tanti controsensi:

 

Jolly Amaranto insabbiata all'ingresso del porto

Si è incagliata nella notte dopo il rimorchio

14 dicembre, 10:18

 

Jolly Amaranto insabbiata all'ingresso del porto

 

ROMA - La Jolly Amaranto, la portacontainer della Compagnia Ignazio Messina di Genova rimasta in balia delle onde per tre giorni al largo di Alessandria d'Egitto a causa di un'avaria al motore, è affondata nella notte all'ingresso del porto egiziano. Tutti salvi - si apprende dalla Capitaneria di Porto italiana - i 21 marinai, di cui 16 italiani, che erano a bordo.

 

La Jolly Amaranto era arrivata all'imbocco del porto di Alessandria d'Egitto attorno a mezzanotte, trainata dai due rimorchiatori che l'avevano agganciata ieri a una trentina di miglia dalla costa. Nel corso delle manovre per entrare in porto - ancora chiuso a causa del maltempo e riaperto solo per far entrare la nave italiana - la Jolly, secondo una prima ricostruzione, avrebbe sbattuto contro la banchina. Sullo scafo si sarebbe aperta una falla e il mercantile, dopo essersi inclinato, avrebbe iniziato ad imbarcare acqua. La Jolly non e' del tutto affondata poiche' il fondale del mare, all'interno del porto, non e' molto alto. Tutto l'equipaggio ha gia' abbandonato la nave.

 

La portacontainer si è incagliata in nottata mentre veniva rimorchiata verso il porto, nel canale di accesso allo scalo marittimo egiziano. Per un paio d'ore, hanno raccontato le fonti, si è tentato di disincagliare la nave, ma senza successo. Ora le autorità portuali sono in attesa dell'arrivo di esperti per valutare i danni provocati da questo incidente, che sta provocando il blocco in entrata ed in uscita dal porto di Alessandria. Attualmente, dicono ancora le fonti, le condizioni del mare sono ancora buone, ma da domani è previsto un peggioramento del tempo. L'equipaggio è molto stanco ma sta bene e sta per essere trasbordato a terra dopo essere rimasto per tre giorni e tre notti sulla nave in avaria.

 

Ieri aveva avuto l'ok ad entrare in porto ed è stata trainata per 90 chilometri fino all'imboccatura dello scalo marittimo di Alessandria d'Egitto da un rimorchiatore, dopo essere stata due giorni in balia delle onde, al largo della costa egiziana, per un'avaria ai motori, mentre sulla zona imperversava un'ondata eccezionale di maltempo. Al termine di serrate trattative durate alcune ore, l'autorità marittima egiziana ha dato disco verde all'ormeggio.

 

ARMATORE,2 COLPI E NAVE SI E' ARENATA - Due colpi secchi e poi la Jolly Amaranto, la nave mercantile della ''Ignazio Messina'' di Genova, che alla fine di un'odissea durata tre giorni stava entrando nel porto di Alessandria d'Egitto trainata da due rimorchiatori dello scalo marittimo, piu' un terzo a seguire in assistenza, si e' arenata, ha cominciato ad inclinarsi ed a imbarcare acqua. E' quanto ricostruisce stamani Andrea Gais, amministratore delegato della compagnia. L'equipaggio e' stato sbarcato alle 3. Alle 5:25 anche il comandante ed il primo ufficiale di coperta hanno abbandonato la nave, inclinata su un fianco di 15 gradi. Ora sarebbero saliti a bordo dei militari egiziani.

 

Secondo quanto spiegato dall'armatore Andrea Gais, ieri sera la Jolly Amaranto ha raggiunto l'area portuale di Alessandria d'Egitto intorno alle 20. Lo scalo marittimo era chiuso per il maltempo e l'autorita' non dava l'ok per l'attracco in banchina per ragioni di sicurezza, ma il disco verde e' arrivato quando il porto ha riaperto per permettere l'ingresso ad una nave militare. Era circa la mezzanotte quando la nave con i motori in avaria e' stata agganciata da due rimorchiatori dello scalo marittimo egiziano, uno a prua e uno a poppa, con un terzo rimorchiatore che seguiva in assistenza. E per maggior sicurezza, data la difficolta' dell'operazione, due piloti sono saliti a bordo della stessa nave mercantile. La nave e' stata cosi' avviata verso il terminal vero e proprio, passando attraverso un canale di accesso. Durante questa fase, alle 1.10 il comandante della Jolly Amaranto Federico Gatto ha sentito due colpi sotto lo scafo e subito dopo - secondo il racconto dell'armatore - il rimorchiatore di prua e' entrato in avaria. La nave si e' arenata sul fondo sabbioso ed ha cominciato ad imbarcare acqua nelle stive. Per questo motivo si presume che si sia aperta una falla. La nave ha iniziato ad inclinarsi, sbandando di 10 gradi su un fianco. L'equipaggio e' stato sbarcato e messo in sicurezza sui rimorchiatori intorno alle 3. A bordo in quella fase sono rimasti il comandante ed il primo ufficiale di coperta. Ma dato che la nave continuava ad inclinarsi anche loro sono sbarcati stamani alle 5:25.

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Opps! lo ha già segnalato Blaureiter! :s68:

 

Si è tuffato per tornare sulla nave

Athos, il cane mascotte della Jolly Amaranto, è morto come un capitano che affonda con la sua nave. L'animale che era stato tratto in salvo con tutto l'equipaggio del mercantile italiano colato a picco si è lanciato in mare per tornare sulla sua nave e ha perso la vita nelle acque del porto di Alessandria d'Egitto. Athos era sempre vissuto sull'imbarcazione e non voleva abbandonarla.

 

Lazer_ :s06: ne

Edited by lazer_one
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Signori buonasera,

mi permetto alcune considerazioni partendo dal fatto che, parlo sulla base delle informazioni avute dai giornali e dai tg, mi risultava che le autorità Egiziane si riservassero di far attraccare l'unità in questione in quanto il porto era chiuso per avverse condimeteo.

Non capisco non dovrebbe essere data massima assistenza ad una imbarcazione in chiara difficoltà?

 

Poi come giustamente già esposto le varie versioni... cozzato contro banchina... secche... banchi di sabbia... ma forse questo dipende dai media come le varie foto diffuse che non credo tutte riconducibili alla questione ma immagini di repertorio.

Personalmente sono stato a bordo di svariate unità dell'armatore in questione per motivi di lavoro e non ricordo la coperta dell'amaranto ma stasera al tg ho visto immagini di un'imbarcazione con la coperta spazzata dalle onde che non credo le appartenessero.

 

Fortunatamente l'equipaggio non lamenta danni, mi dispiace sinceramente per il cane.

 

Cordialmente

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ma, da quanto ne sò, la Jolly Amaranto non è affondata, si trova all'entrata del porto di Alessandria, sbandata a dritta di 10/15 gradi così l' ho vista in una foto di ieri, questo è suffragato anche dalla rilevazione satellitare del trasponder gps che ho visionato sul sito Live Ships Map. Comunque l'importante è che l'equipaggio si è salvato senza danni, anzi è riuscito a tenere la nave anche senza motori con una tempesta allucinante; certo dispiace per la mascotte.

 

Marcoz

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