Bombardate L'italia

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Titolo: Bombardate l’Italia Storia della guerra di distruzione aerea 1940 - 1945

Autore: Marco Gioannini, Giulio Massobrio

Casa editrice: Rizzoli Milano

Anno di edizione: 2007

Pagine: 575

Dimensioni: 22 X 16

Prezzo Euro 24

Reperibilità: comune.

 

Sinossi: i bombardamenti subiti nel corso della II guerra mondiale in danno al territorio italiano possiedono profonde radici nella memoria collettiva. A dare organico collegamento tra memoria individuale e storica provvede questo volume che analizza il fenomeno nella sua interezza: le teorie del Douhet, l’impreparazione alla guerra aerea (velivoli intercettori, artiglieria antiaerea, radar, rifugi), la guerra aerea in nord Italia e meridione (anche in questo caso esiste una “questione meridionale” pressoché sconosciuta), la vita sotto le bombe ed infine, dopo l’otto settembre, le bombe tedesche che vanno ad aggiungersi a quelle sganciate dagli Alleati (valga per tutti la micidiale incursione contro il porto di Bari del 2 dicembre 1943 ove, in un breve volgere gli Ju.88 mandano a picco un tonnellaggio di navi secondo solo a quello affondato nella giornata di Pearl Harbor). Un incubo che termina solo il 2 maggio 1945.

Un libro denso di argomenti, dunque, che sul metro di una moderna storiografia, affronta non solo i grandi avvenimenti ma anche gli eventi minuti, quotidiani.

Tra le note positive del volume una che potrebbe sfuggire ma costituisce un essenziale valore aggiunto: la consulenza tecnico militare di Maurizio Pagliano, un esperto di materie aeronautiche, a garanzia di una trattazione degli aspetti più specialistici ragionevolmente esente da quei strafalcioni degni delle bacchettate che nelle scuole del passato gli insegnanti assestavano agli allievi “somari”.

Degna di nota anche la ricca bibliografia costituita oltre alle fonti archivistiche e documentarie da centinaia di titoli di volumi, articoli e pubblicazioni che oltre a dimostrare la serietà della ricerca costituiscono anche un possibile percorso di lettura e approfondimento .

La lettura del volume mi ha ravvivato alcuni ricordi d’infanzia, di racconti sentiti dagli adulti: di uno zio morto giovanissimo a causa dell’onda d’urto di una bomba, di un’altra zia uscita miracolosamente indenne dal bombardamento degli scali ferroviari di San Lorenzo a Roma, di un altro zio che saputo dell’incursione corre a San Lorenzo per conoscere le sorti della parente e incontra l’orrore della strage (a questo proposito costui non deve aver mai pienamente compreso la mia affermazione che se si fosse trovato ad Amburgo durante la famosa incursione del luglio del 1943 San Lorenzo gli sarebbe parso un niente, al confronto), delle traversine dei binari ferroviari trovate divelte e piegate sul lastrico solare (IV piano!) del palazzo ove abitava la famiglia di mia madre, degli anziani del quartiere mobilitati nell’UNPA; brandelli di storia deposti in ciascuno di noi.