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La tragedia del Kursk e la strategia della menzogna


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Guest Marco U-571
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Riporto dodici punti su cui riflettere e tentare di dare una spiegazione sensata, quindi aldilà delle solite affermazioni giornalistiche superficiali e basate su luoghi comuni tanto fasulli quanto politicamente corretti, sulla causa della perdita del sottomarino russo Kursk, avvenuta il 12 agosto 2000.

 

1) L’incrociatore Pjotr Velikij, (Pietro il Grande, il più grande incriciatore del mondo, misura circa 251 mt.) aveva rilevato con il sonar, una massa enorme navigare sott’acqua. Inoltre dei marinai a bordo avevano avvistato delle boe di salvataggio di colore verde-bianco ( i russi utilizzano boe di colore rosso-bianco). I mezzi di salvataggio russi e i sub norvegesi, durante le loro operazioni di recupero, hanno raccolto dei rottami provenienti da unità non appartenenti alla flotta russa (si ritiene fossero parti dei pannelli del rivestimento esterno anecoico dei sottomarini occidentali, oltre al rinvenimento di una o più parti di antenna).

 

2) I sub norvegesi hanno affermato che il minisottomarino inglese costruito per le operazioni di salvataggio (LR-5), sarebbe stato inutile. In effetti non era stato mai impiegato, e a quanto pare il sottomarino del "miracolo" era un altro di concezione australiana, ma mai offerto in aiuto. Se è così., perché gli inglesi hanno insistito tanto a partecipare alle operazioni di salvataggio?

 

3) Gli USA hanno rilevato due esplosioni nel Mar di Barents al momento dell’affondamento del Kursk ( i russi parlano di tre esplosioni) Gli statunitensi affermano che le esplosioni sono state causate dalla detonazione di un siluro pronto per il lancio, a bordo del sottomarino. Ma nelle esercitazioni, a cui partecipava l’unità, non si usano munizioni vere, ma siluri o missili a testata inerte. Tanto meno si impiegano armi sperimentali, per i cui test sono previste aree idonee. Allora cosa ha causato le esplosioni? Secondo alcuni esperti delle marina russa, un battello di 18.000 tonnellate (il Kursk) che viene speronato da un altro battello di 6/7.000 tonnellate provocherebbe lo stesso fenomeno.

 

4) Va sottolineato l’uso propagandistico che si è fatto della tragedia. Si è derisa l’ "inefficienza" russa, dimenticando volutamente che ciò è dovuto alla crisi generale che colpisce la Russia del momento della dissoluzione dell’URSS. Una causa del disastroso esito dell’operazione di salvataggio; esito non di certo provocato dall’incapacità o dalla paranoia dei russi.

 

5) Il 12 agosto, giorno della perdita del Kursk, Putin ha avuto un colloquio telefonico di 25 minuti con Clinton; infatti gli USA stanno perseguendo una politica volta a sminuire ulteriormente il peso politico-diplomatico della Russia. Si cerca di convincere Putin ad abbandonare qualsiasi tentativo di stringere legami con la Cina o con l’India. In ogni caso l’azione dei media occidentali rientra nella vasta campagna di disinformazione che colpisce la Russia fin dall’aggressione alla Jugoslavia. Mentre i media russi, appartenenti quasi tutti ai magnati nemici di Putin, hanno approfittato della disgrazia per contrattaccare un governo che cercava di ridurre il loro strapotere nell’economia e nella società russe.

 

6) Il Kursk, chi, come e perché si domandano in Russia. A questa triplice domanda hanno risposto l’Ammiraglio A. Shtyrov esperto della Flotta Russa, che ai tempi della guerra fredda studiava la Nato e il Capitano Efanov, comandante di un sottomarino della stessa classe (autore dell’intervista il quotidiano delle forze armate russe Stella Rossa).

 

Shtyrov: Nel 1968 il sottomarino sovietico K-129 affondò nel Pacifico, gli statunitensi affermarono che era affondato a causa dell’esplosione di una batteria; ma non si sono mai registrati altri casi simili nella storia dell’impiego dei sottomarini. In compenso il sottomarino statunitense Swordfish chiese, causa gravi danni a bordo, di attraccare nel porto giapponese di Sasebo, e ciò accadde dopo pochi giorni la perdita del K-129. Il Kursk, come il K-129, ha perso il periscopio e parti del rivestimento esterno. Un sottomarino statunitense, il Memphis , ha chiesto e ottenuto il permesso di attraccare nel porto di norvegese di Bergen, un paio di giorni dopo l’affondamento del Kursk. Secondo una fonte ufficiale del governo norvegese, il sottomarino aveva subito dei danni. Ciò é stato smentito subito dopo dalle autorità statunitensi e norvegesi stesse. Fatto sta che i russi avevano chiesto di ispezionare lo scafo del Memphis, ottenendo un netto rifiuto.

 

7) Sono state registrate nel Mar di Barentz due esplosioni distanti tra loro 12 secondi. Una eventuale collisione tra due grandi sottomarini provocherebbe una onda sonora subacquea simile a quella registrata. Efanov: Gli USA hanno detto che il Kursk è affondato per l’eplosione di un siluro a bordo, al momento del lancio; ma nessuno usa armi vere nelle esercitazioni. Inoltre il Kursk è stato trovato con il periscopio e le antenne sollevate, ciò dimostra che NON stava effettuando il lancio, poiché tale manovra si compie senza esporre in superficie la benché minima superficie che possa essere rilevabile dai radar nemici.

 

:s08: Nell’area dell’esercitazione a cui partecipava il Kursk , erano presenti una nave-spia statunitense, almeno due/tre sottomarini statunitensi (tra cui il Toledo e il Memphis), uno inglese e il sottomarino-spia norvegese Marjatta . Gli statunitensi affermano che essi operavano a 200 miglia nautiche dall’area delle esercitazioni; ma ciò è altamente improbabile, visto che per stessa ammissione degli ufficiali della marina militare statunitense, i sottomarini spiano i loro avversari a meno di un kilometro di distanza dal bersaglio. Queste operazioni di spionaggio sono, probabilmente la causa dell’affondamento del sottomarino sovietico K-219, avvenuto nel 1986 nell’Atlantico, a d opera del sottomarino statunitense Augusta, come rivela nel suo libro il Capitano della marina militare statunitense P. Hoohthausen.

 

9) Un corrispondente della TV russa RTR ha riferito che l’incrociatore Pjotr Velikij aveva avvistato una boa di salvataggio non usata dalla flotta russa; ciò poteva significare che il sottomarino che l’aveva lanciata fosse stato danneggiato seriamente. Shtyrov: Il governo statunitense può sempre dire che il sottomarino si è danneggiato urtando contro uno scoglio subacqueo, magari mentre navigava in un altro mare! Il fatto che sia sopravvissuto allo speronamento può essere spiegato dal fatto che probabilmente ha colpito con la propria prua, la parte più robusta di un sottomarino, un fianco dello scafo del Kursk. In effetti i sottomarini russi hanno due scafi, uno dentro l’altro, quello interno è più robusto, più spesso; quello esterno è più sottile. L’impatto deve aver provocato lo squarcio che ha portato all’affondamento dell’unità.

 

10) Vi è un ulteriore dato sconcertante, i sub norvegesi impiegati nell’operazione di recupero, e i soccorritori russi, hanno notato che al battello mancavano 25 metri della prua. Ciò può essere stato provocato da una esplosione esterna allo scafo, visto che le lamiere d’acciaio erano piegate verso l’interno, e non verso l’esterno come nel caso di esplosione a bordo dell’unità russa. In pratica come se gli avessero lanciato contro un siluro!

 

11) Eventualità simili si sono già verificate in passato. Il caso del sottomarino sovietico Lilla Nero è emblematico. Questa unità, nel 1972 mentre navigava al largo di Petropavlovsk, venne speronata dal sottomarino statunitense Tautog . Il sottomarino statunitense subì gravi danni alla torretta (o vela), mentre il Lilla Nero sembrò inabbissarsi. Gli statunitensi non fecero mai parola dell’incidente. In realtà il sottomarino sovietico riuscì a rientrare nella base, e i tecnici sovietici trovarono conficcati nello scafo frammenti metallici provenienti dall’unità statunitense, lasciando così la prova della sua colpevolezza.

 

12) Tra il 1967 e il 2000 vi sono stati 11 collisioni documentate tra sottomarini sovietici e della Nato, di cui ben otto avutisi nel Mar di Barentz. Riporto alcuni esempi a titolo di documentazione:

 

-Marzo 1998, due sottomarini statunitensi il Kentucky (classe Ohio) e il San Juan (classe Los Angeles) si sono scontrati al largo di Long Island.

 

-Febbraio 1998, un sottomarino statunitense, classe Los Angeles, ha speronato e affondato un peschereccio sudcoreano.

 

-Febbraio 1992, un sottomarino russo, il Kostroma e un sottomarino statunitense, il Baton Rouge, che lo inseguiva, entrarono in collisione. Il sottomarino statunitense è stato radiato per i danni subiti.

 

-Marzo 1993, un sottomarino russo, il Novomoskovsk, e il suo inseguitore, il sottomarino statunitense Grayling (classe Sturgeon) si speronarono, il sottomarino statunitense è stato ritirato dal servizio per i danni subiti.

 

-Ottobre 1986, il caso già ricordato del K-219, affondato dal sottomarino statunitense Augusta (classe Los Angeles) che giunse nella base portuale di permanenza con vistosi danni allo scafo.

 

Fonti: www.redstar.ru/kursk5.html

http://edu.supereva.it.

 

N.B. è possibile scaricare un fle PDF con opinioni, critiche, tecnica di recupero, varie ed eventuali al seguente indirizzo: www.vittorelli.it/k141web.pdf

Posted

Hai scoperto che ci sono altre incertezze sul fatto.

Anche se devo fare una domanda.....

come mai hai norvegesi, che hanno come ben sai recuperato il kursk, e' stato fatto obbligo di tagliare la prua del sottomarino???????

 

Voglio ricordare che recentmente e' stato prodotto un doc. dove vengono spiegate le fasi del recupero e come i russi si sono interstaditi a lasciare la prua in fondo al mare.

 

Mi sembra strano che, se avessero ragione loro circa il fatto di una collisione, abbiano voluto lasciare la parte incriminata in fondo al mare !!!!

 

Per quanto riguarda il siluro, da quello che so' io e forse mi sbaglio, il problema non e' stato durante il caricamento, ma il difetto e' imputabile alla scadenza del prodotto.

 

Cioe' mi spiego, il tipo di siluro che aveva a bordo , erano alimentati da pedrossido di ossigeno, ovvero acqua distillata, che in quel siluro v iene scomposto per la propulsione.

 

Si dice che per colpa di tubazioni difettose hanno prodotto degli incidenti , tra l'altro avvenute molto tempo prima della tragedia del kurk.

Infatti tale tipo di alimentazione e' stata sostituita ma non nel kursk.

 

Le tubazioni di ottone se ha contatto con il perossido di ossigeno reagiscono.

Cioe' il perossido aumenta di volume e in un volume stretto come quello di un siluro, si possono intuire le conseguenze !!!

 

A riprova di cio' sono infatti state udite 2 esposioni separate, la prima lieve viene imputata all'e splosione del siluro la seconda piu' forte, viene imputata all'e splosione della camera di lancio prodiera .

 

Chi dare ragione ???

 

Ciao

Posted

Interessante, ma per piacere postate questi soggetti nella sezione storica... comunque penso qualche moderatore lo farà... e continuate... il soggetto è molto interessante...

 

fly37 U 591

Posted

ONORE AI MARINAI RUSSI DEL KURSK

 

PENSO CHE LA VERITA' LA SI SAPRA' TRA CIRCA

 

50 ANNI....

 

BERILLO

Posted

che brutta fine per quei poveri marinai russi.

 

Gli americani sono dei gran ficcanaso...che rabbia vederli causare un incidente così grave e andare via senza dire nulla.

Guest Max "Quarnaro"
Posted

Io invece ne ho sentita un'altra: da una unità di scorta tipo Kiev o Baku o (comunque antisom, ma non dal Pietro il Grande) sembra che dopo il "botto" del Kursk un siluro risulti mancante: ora può darsi che una unità abbia lanciato un siluro vero al posto di uno da esercitazione, abbia colpito il battello all'altezza della camera lancio e che lo scoppio del siluro abbia causato lo scoppio degli altri siluri presenti in camera lancio. Non c'é nulla di certo comunque...........

Posted
Gli americani sono dei gran ficcanaso...che rabbia vederli causare un incidente così grave e andare via senza dire nulla.

 

non sarebbe la prima volta che lo fanno....ustica vi dice niente??

 

cmq tra russi e statunitensi, con tutti i loro inghippi di potere, vallo a capire a chi dare credito.....

Guest Marco U-571
Posted

Se ne sono dette tante e tante ancora se ne diranno. Intanto a farci le spese sono stati quei marinai che hanno voluto servire (si perchè in Russia si serve letteralmente dati gli stipendi) quell'imbecille dell'ammiraglio Vladimir Kurojedov. Onore a loro.

Posted

Sostenere che un los angeles abbia affondato un oscar speronandolo mi sembra davvero azzardato se c'e' un punto debole dei 688 e la loro robustezza ai danni visto che sono a scafo singolo invece l'oscar è concepito per incassare tantissimi danni e restare operativo anche dopo aver incassato diversi siluri. Ha un coefficente di spinta pari al 25% ed infatti lo si vede bene in emersione dove l'opera morta è davvero fuori tanto. La prua manca perche' è stata tagliata coi cavi particolari se non erro...un po' come col traghetto posatosi di fianco nella manica. Che gli americani non siano deghli stinchi di santo è ampiamente dimostrato ma mi sembra davvero forzato voler dare a tutti i costi la colpa a loro. Tanto più che la spiegazione più semplice è molto probabilmente quella di un home run, ovvero un siluro che si attiva da solo inavvertitamente causa della perdita dello USS Scorpion negli anni 60, al largo delle azzorre. E ci sono anche altri casi. Del resto per causare una allagamento cosi esteso e repentino nella prua di un oscar ci vuole ben altro che un siluro americano, almeno 2 o 3...figuriamoci un impatto con un 688 che è fatto di carta velina al confronto. Ultima nota, l'oscar è molto ben corazzato di lato perche' ci sono le casse esterne degli SS-N-19 Shipwreck tra lo scafo leggero e quello resistente....

Posted

Gande Francesco! :s15: :s15: :s15:

 

Posti ogni tanto, ma quando lo fai, lo fai alla Grande!

Un bel post preciso come un pezzo da 100/47 :s01:

 

Non posso evitare di offrirti da bere ! :s02: :s02: :s02:

 

:s29:

Guest Marco U-571
Posted

Sul fatto che un los angeles possa affondare un oscar affondandolo nn ci credo nemmeno io. Facendo un paragone terrestre sarebbe a dire che un furgoncino, ad es. un fiorino abbia urti un tir, distrugga il tir e se ne torni a casa. ho postato l'url dove scaricare un file pdf con varie info ed opinioni sull'affindamento del Kursk, si trova in fondo al primo post. La prua è stata tagliata con una sega oleodinamica, ne sconosco il funzionamento. Il lavoro è stato fatto da una ditta olandese. La prua si sono riservati di recuperarla personalmente i russi. Perchè?????? Dovremo aspettare 28 anni come per il K-19 per sapere la verita?

Intanto altri marinai adesso prestano servizio nella marina celeste.

Posted
La prua si sono riservati di recuperarla personalmente i russi. Perchè??????

 

magari ci sono dei segreti tecnici che vogliono mantenere come tali................

Guest Marco U-571
Posted

Forse, ma nn dobbiamo dimenticare l'ipotesi che l'affondamento sia stato causato da un siluro o missile partito erroneamente dall'incrociatore Pietro il Grande. E lì sarebbe un bello smacco per i russi. Specialmente per l'ammiraglio Kurojedov, nn dimentichiamoci della grande caxxata che ha fatto quando dichiarò che il suddetto Pietro il Grande, il più grande incrociatore del mondo (251 mt) spinto da due reattori nucleari era a rischio esplosione nel mare di Barents rimangiandosi tutto dopo poche ore (fonte agenzia itar tass, agenzia di stampa ufficiale russa)

  • 2 weeks later...
Posted

Ho trovato un libro sul Kursk, in UK, di tal Truscott (credo, il libro non cel'ho dietro!) che a parte un modo di raccontare da novella 2000 afferma ipotesi plausibili e porta testimonianze abbastanza concrete.

questo a parte uno speronamento tra sommergibili potrebbe avere conseguenze davvero gravi, qualsiasi siano i battelli (per assurdo anche il mio caro Toti su un Typhoon), conoscete il teorema della quantità di moto?

conoscxendo lo stato miserando della Marina sovietica ritengo plausibile l'esplosione del carburante di un siluro da esercitazione nel tubo di lancio che ha successivamente fatto esplodere i siluri in guerra presenti in camera lancio.

Se volete approfondire lasciatemi prima tornare dalla navigazione, sono un po a disagio a chiaccherare da internet point!

Posted

Be' gli americani di vaccate quando vanno per mare ne hanno fatte tante..(la Maddalena, l'USS SSN 768 Hartford che colpisce il fondale..comandante e secondo rimossi e processati per incapacità).

L'USS SSN 772 Greeneville...riemerso sotto una nave giapponese...varie vittime tra l'equipaggio nipponico...oltreché sonaristi inetti.

 

I russi a parte i loro reattori RBMK che atomizzavano chiunque e qualunque cosa...almeno in emersione non hanno mai tritato le ossa a nessuno..

 

Per la cronaca...da quando è successo l'incidente del K-141 o Kursk... per quanto mi riguarda non ho mai dato credito al malfunzionamento di un siluro..non è mai successo che ad un sottomarino sovietico/russo sia esploso un siluro...allo Scorpion (americano, SSN 589) nel 1968, si.

 

Mi pare più plausibile l'ipotesi di una collisione...per quanto non intenzionale....però plausibile.

 

E se dal Pjotr Velikij hanno sentito, gli operatori sonar, quel che accadeva sul Kursk...hanno assistito impotenti alla morte di 130 coraggiosi..

 

"...affretta loro o Signore la gloria dei Cieli...."

 

ONORI!

 

:s06: :s06: :s06:

Guest Max "Quarnaro"
Posted

In quanto allo Scorpion, nn è sicuro che sia stato un siluro esploso a provocarne l'affondamento. E' tuttora un mistero.

Posted

Mi dispiace contraddirti...ma lo Scorpion fu localizzato nel 1968 grazie al batiscafo Trieste, nonché dalla rete SOSUS americana dell'atlantico, che nel periodo della sua sparizione misteriosa, intercettò rumori di esplosione interna in prossimità delle Azzorre.

Automaticamente ciò mi porta a pensare ad un hot run di un siluro.

 

 

E comunque questa è la motivazione ufficiale fornita dalla U.S. Navy

 

USS SSN 589 Scorpion

Loss 27th May 1968

 

Loss not ascertainable; most probable inadvertent activation of battery of torpedo resulting in a possible "hot run" torpedo detonation off Azores.

 

 

per saperne di più ti rimando QUI (IN ENGLISH PERO')

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