R.Hunter Posted October 14, 2009 Report Share Posted October 14, 2009 (edited) Comananti, è con grande emozione che vi racconto questa giornata davvero incredibile, nella quale ho avuto l'onore di assistere alla consegna della Bandiera di Combattimento al nostro Sommergibile U212A "Salvatore Todaro" Non voglio dilungarmi in lunghe narrazioni, sapete bene qual'è il significato ed il valore di un simile momento per il suo Comandante e il suo Equipaggio, per la MMI e per ogni Cittadino Italiano. Lascio parlare le immagini (perdonate la qualità non eccelsa di alcune, ma ho dovuto darci di zoom...), solo sappiate che in quel momento ho portato lì con me tutta Betasom, c'eravate anche tutti voi lì sulla banchina del Porto di Chioggia, col vento forte che scompigliava i minuti di questo evento di orgoglio e commozione, lì, tutti insieme, ad applaudire, cantare l'Inno Nazionale, e ...sì, sentirsi accapponare la pelle, e non solo per il freddo... Il Todaro attende l'inizio della Cerimonia Ha inizio la Cerimonia: con voce tonante lo speaker della giornata (ebbene sì, lui, il nostro Totiano) annucia l'ingresso di gonfaloni, medaglieri e autorità civili e militari La sequenza dell'Alzabandiera Eccolo, il "nostro" Todaro con l'equipaggio schierato la sua Bandiera di Combattimento che sventola nel cielo di Chioggia Un particolare...come assaggio per il Raduno! La Bandiera di Combattimento Edited October 14, 2009 by R.Hunter Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
edozio Posted October 14, 2009 Report Share Posted October 14, 2009 WOW! :s07: Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
sertore Posted October 15, 2009 Report Share Posted October 15, 2009 Francesco, grazie per aver condiviso con noi momenti veramente toccanti... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Von Faust* Posted October 15, 2009 Report Share Posted October 15, 2009 Stupendo, non ci sono altre parole :s67: Grazie Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
GM Andrea* Posted October 15, 2009 Report Share Posted October 15, 2009 Cerimonia splendida. Un po' ventosetta, ma a noi uomini di mare e di guerra ci fa un baffo. Segnalo il trascinante discorso del Presidente Nazionale ANMI Amm. Pagnottella. Mi auguro che il testo venga reso disponibile onde renderlo noto ai più. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Totiano* Posted October 15, 2009 Report Share Posted October 15, 2009 (edited) in effetti la cerimonia è stata funestata da una gelida bora, ma credo che la cerimoni abbia saputo scaldare gli animi. personalmente avevo un notevole groppo in gola che mi auguro non sia trapelato nel corso dell'evento. comincio a ricevere qualche foto dagli amici presenti (che ringrazio) e ve le rendo immediatamente disponibili LUI il cofano della bandiera la bandiera sale a riva Edited October 15, 2009 by Totiano Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marat Posted October 15, 2009 Report Share Posted October 15, 2009 cantare l'Inno Nazionale, e ...sì, sentirsi accapponare la pelle, e non solo per il freddo... Amico mio, fa bene al cuore sapere che lassù, nel Nordest ogni giorno più remoto, ci siano cittadini che sentono venirsi la pelle d’oca davanti alla bandiera nazionale. Ma credo sia ora (e lo è da un pezzo) che quei cittadini che sentono il valore di stare da questa parte della riga comincino a dirlo a voce più alta, e non si accontentino di cerimonie che, per quanto significative, non “bucano” gli schermi e, quando stampate, non “catturano” l'interesse dei più. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Alagi Posted October 15, 2009 Report Share Posted October 15, 2009 (edited) Amico mio, fa bene al cuore sapere che lassù, nel Nordest ogni giorno più remoto, ci siano cittadini che sentono venirsi la pelle d’oca davanti alla bandiera nazionale.Ma credo sia ora (e lo è da un pezzo) che quei cittadini che sentono il valore di stare da questa parte della riga comincino a dirlo a voce più alta, e non si accontentino di cerimonie che, per quanto significative, non “bucano” gli schermi e, quando stampate, non “catturano” l'interesse dei più. A fronte di tante - e reiterate - prese di posizione contro l'unità nazionale, di cui le FF.AA. sono simbolo e parte integrante, non si può che concordare anche con le virgole postate dal Sig. Marat. Di questi tempi, hanno spesso più voce coloro che sono contro l' "Italia" più largamente intesa - contro la sua storia, contro la sua unicità culturale dal Brennero a Capo Passero, contro un'unità faticosamente conquistata - rispetto a chi ha invece ben presenti questi valori. E allora, ben vengano manifestazioni come questa e ben venga il nostro contributo e la nostra testimonianza: perchè l'Unità d'Italia non è una tesi da dimostrare o il residuo di un passato ormai trascorso: è il divenire di un processo storico che ci vede tutti immersi nella sua attualità e - si spererebbe - impegnati per il suo futuro. Edited October 15, 2009 by Alagi Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
R.Hunter Posted October 15, 2009 Author Report Share Posted October 15, 2009 Concordo con Marat e Alagi...ma vorrei aggiungere una cosa: nel concetto "Nord Est ogni giorno più remoto" c'è sicuramente del vero, ma c'è anche molta propaganda. Io personalmente sono da un lato preoccupato per alcuni segnali che vengono dal territorio, ma dall'altro profondamente irritato per una campagna mediatica che, per la buona faccia di qualcuno, enfatizza sentimenti che appartengono alla minoranza di una minoranza, ergendoli a tratti caratteristici di tutta una regione. :s06: :s06: :s06: Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
GM Andrea* Posted October 15, 2009 Report Share Posted October 15, 2009 Concordo con Marat e Alagi...ma vorrei aggiungere una cosa: nel concetto "Nord Est ogni giorno più remoto" c'è sicuramente del vero, ma c'è anche molta propaganda. Io personalmente sono da un lato preoccupato per alcuni segnali che vengono dal territorio, ma dall'altro profondamente irritato per una campagna mediatica che, per la buona faccia di qualcuno, enfatizza sentimenti che appartengono alla minoranza di una minoranza, ergendoli a tratti caratteristici di tutta una regione. :s06: :s06: :s06: Mi associo. Ciò. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marat Posted October 15, 2009 Report Share Posted October 15, 2009 Io personalmente sono da un lato preoccupato per alcuni segnali che vengono dal territorio, ma dall'altro profondamente irritato per una campagna mediatica che, per la buona faccia di qualcuno, enfatizza sentimenti che appartengono alla minoranza di una minoranza I numeri, alla fine dei giochi, li fa l'enfasi, non i buoni argomenti. E' per questa convinzione che mi permetto di riferirmi, in questa sede, a fenomeni che la travalicano di gran lunga. Ma c'é il momento in cui i buoi vanno rimessi davanti al carro, e pure il sentire comune e le sue ragioni. E capirlo per tempo di solito fa la differenza. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
de domenico Posted October 15, 2009 Report Share Posted October 15, 2009 (edited) Voglio solo citare un piccolo esempio. Trent'anni fa, gli italianisti (linguisti, storici ecc.) erano concordi sul fatto che il principale, se non l'unico (secondo loro) merito della tv era quello di aver unificato il linguaggio, di aver portato nelle case di tutti l'italiano, superando i dialetti che volevano dire emarginazione, parochialism, ritardo culturale. Quello che non era mai riuscito alla scuola (et pour cause), al cinema e ai giornali, era riuscito a Mike Bongiorno, ahimè .. Oggi, il vento è cambiato: il superamemto dei dialetti, a detta di molti intellettuali (in odio alla tv, ma non solo), ha portato massificazione, alienazione, in definitiva depauperamento delle "grandi ricchezze e specificità culturali del territorio". Mike Bongiorno aveva solo colpe, non meriti. Non ci sono più conflitti ideologici: ci sono in primo piano quelli generazionali e quelli territoriali. Il Nord-Est è Europa, la Sicilia forse non è del tutto Italia. (Scusate, ogni tanto mi ricordo del mio vecchio mestiere di professore di sociologia e salgo in cattedra..) :s02: Edited October 15, 2009 by de domenico Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
STV(CP) * Posted October 15, 2009 Report Share Posted October 15, 2009 Sicuramente una ceromonia emozionante e grazie per averci fatto vedere questi scatti molto eloquenti e per averci trasmesso, a voce, le vostre emozioni. Non ho mai assistito ad una cerimonia del genere, ma ho il video dell'analoga cerimonia per il Cavour, e capisco cosa abbiate potuto provareo. Prima brividi per la bora ma dopo solo per la cerimonia. Grazie Comandanti Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Bob Napp* Posted October 15, 2009 Report Share Posted October 15, 2009 :s20: :s20: Grazie per le foto! in archivio! :s01: Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
drakkar Posted October 15, 2009 Report Share Posted October 15, 2009 beati voi comandanti che avete vissuto di persona questi eventi... io grazie alle Vostre foto posso solo immaginare il clima e lo spirito d'animo in quel momento... Ma spiegatemi una cosa che non ho mai capito.. ( qua l'ingenuità gioca brutti scherzi).. A che cosa può esser paragonata la consegna di combattimento ad una unità da guerra della marina?... E' come fare la cresima in pratica?!.. o sbaglio? ciao marco Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
picpus Posted October 15, 2009 Report Share Posted October 15, 2009 ... tutti insieme, ad applaudire, cantare l'Inno Nazionale, e ...sì, sentirsi accapponare la pelle, e non solo per il freddo... ... Amico mio, fa bene al cuore sapere che lassù, nel Nordest ogni giorno più remoto, ci siano cittadini che sentono venirsi la pelle d’oca davanti alla bandiera nazionale.Ma credo sia ora (e lo è da un pezzo) che quei cittadini che sentono il valore di stare da questa parte della riga comincino a dirlo a voce più alta, e non si accontentino di cerimonie che, per quanto significative, non “bucano” gli schermi e, quando stampate, non “catturano” l'interesse dei più. A fronte di tante - e reiterate - prese di posizione contro l'unità nazionale, di cui le FF.AA. sono simbolo e parte integrante, non si può che concordare anche con le virgole postate dal Sig. Marat.Di questi tempi, hanno spesso più voce coloro che sono contro l' "Italia" più largamente intesa - contro la sua storia, contro la sua unicità culturale dal Brennero a Capo Passero, contro un'unità faticosamente conquistata - rispetto a chi ha invece ben presenti questi valori. E allora, ben vengano manifestazioni come questa e ben venga il nostro contributo e la nostra testimonianza: perchè l'Unità d'Italia non è una tesi da dimostrare o il residuo di un passato ormai trascorso: è il divenire di un processo storico che ci vede tutti immersi nella sua attualità e - si spererebbe - impegnati per il suo futuro. Concordo anch'io con tutti voi e, dall'estremo Sud della nostra Patria, ricordo che per me Nord-Est significa Venezia, significa Trieste, significa Trento, cioè i simboli massimi dell'Unità d'Italia!!! :s20: :s67: Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Totiano* Posted October 15, 2009 Report Share Posted October 15, 2009 credo che ognuno, vivendola, la associ ad un evento importante della sua vita. non ho mai vissuto intensamente i sacramenti mentre sono stati molto piu profondi i 2 giuramenti alla Nazione (specie il primo). c'è chi (dissacrantemente) lo ha paragonato alla uscita con la sua prima ragazza. c'è anche chi lo ha vissuto come una solenne seccatura a parte la scenografia, che fa sempre un certo effetto, il punto piu solenne è il giuramento, ancora di piu di quando sale a riva. quando il comandante pronuncia la formula del giuramento e l'equipaggio risponde lo giuro! loro stanno giurando anche per gli equipaggi futuri, per tutti coloro che saranno parte di quel sinolo tra uomo e macchina nei prossimi 25/30 anni. e giurano di diferdere Lei e l'onore che rappresenta fino all'etremo sacrificio.... proverò a farmi dare la formula, sperando di ritrovarla.... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Totiano* Posted October 16, 2009 Report Share Posted October 16, 2009 finalmente anche mamma Marina si è decisa a pubblicare l'articolo sull'evento! lo trovate al link http://www.marina.difesa.it/diario/2009/10...odaro/index.asp con foto bellissime! il testo dell'articolo Il 14 ottobre si è svolta alla banchina Nicolò de Conti del porto di Chioggia (VE) la cerimonia di consegna della bandiera di combattimento al sommergibile Salvatore Todaro alla presenza del Sottosegretario alla Difesa, On. Giuseppe Cossiga, del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Vincenzo Camporini, del Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio di Squadra Paolo La Rosa, e di autorità civili e militari. La Bandiera di Combattimento, vessillo distintivo di ogni nave militare, è stata consegnata al Capitano di Corvetta Giuseppe Rizzi, Comandante del Todaro, dall’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Chioggia e di Messina. Il battello eredita il nome alla memoria del Capitano di Corvetta Salvatore Todaro, Medaglia d’Oro al Valor Militare della 2ª Guerra Mondiale. Salvatore Todaro fu aviatore, sommergibilista, comandante di mezzi d’assalto, coraggioso protagonista di imprese leggendarie. Alla cerimonia era presente anche la figlia del Comandante Todaro e madrina del sommergibile, la signora Graziella Marina Todaro. Il Todaro e il gemello Scirè, consegnati alla Marina nel 2006, sono frutto di una cooperazione internazionale nel settore della Difesa tra l’Italia e la Germania e sono caratterizzati da una innovativa tecnologia che garantisce autonomia e silenziosità in immersione grazie all’impianto di propulsione a idrogeno indipendente dall’aria (AIP – Air Indipendent Propulsion). e l'interessante intervento del CSMM amm La Rosa InterventoCAPO DI STATO MAGGIORE DELLA MARINA MILITARE Ammiraglio di Squadra Paolo La Rosa Consegna della Bandiera di Combattimento al Sommergibile Todaro Chioggia, 14 ottobre 2009 Signor Sottosegretario alla Difesa, a Lei, al Capo di Stato Maggiore della Difesa, alle Autorità civili, religiose e militari, ai rappresentanti delle Associazioni combattentistiche e d’arma, all’equipaggio del Todaro, ai gentili ospiti tutti, porto il saluto riconoscente della Marina. La loro presenza testimonia la partecipazione delle istituzioni e di tutto il Paese ad un evento importante per la Forza Armata. Vivremo, fra breve, il rito della consegna della Bandiera di Combattimento al sottomarino Todaro. Sarà invergata ed alzata a riva: per la prima volta, a consacrare definitivamente il battello al suo destino di servizio alla Patria; per l’ultima volta, nei nostri auspici, a proclamarlo presidio di pace, proprio per la forza dissuasiva che esso esprime. Un rito carico di significati, cui noi marinai siamo profondamente legati. Ne siamo in trepida attesa, insieme all’equipaggio, che nella Bandiera riconosce il simbolo dei valori della Patria e che è pronto a prenderla in consegna, rinnovando solennemente il proprio impegno d’onore e di dovere. Ne condividiamo il privilego con la città di Chioggia: insieme realizziamo il desiderio e manteniamo l’impegno di portare il battello, nel giorno più importante della sua esistenza, nel luogo al quale Salvatore Todaro è stato legato negli anni della giovinezza. All’evento Chioggia si è preparata a lungo: tanti mesi di lavoro, per garantire il transito del canale ed offrire questa suggestiva cornice cerimoniale, che esprime la nobile storia di una terra antica, la vocazione marittima di un popolo operoso, la sua efficace proiezione verso un futuro di progresso. Questo incontro, che segue quello dell’intitolazione della Stazione Marittima a Francesco Morosini e che ne precede certamente altri, arricchisce di contenuti il rapporto fra la città e la Marina. Grazie, dunque, a Chioggia, al Sindaco, alle Autorità cittadine, alla cittadinanza intera. All’Associazione Nazionale Marinai d’Italia, l’apprezzamento per mantenere salde le nostre tradizioni ed alimentare il comune senso di appartenenza tra i marinai in servizio e quelli in congedo. In particolare, tutta la nostra gratitudine alle Sezioni di Chioggia e Messina, che oggi intrecciano uno speciale vincolo con il Todaro. Alla gentile Madrina, signora Graziella Todaro, il nostro omaggio nel commosso ricordo del suo eroico genitore. Il Presidente Nazionale dell’Associazione ci ha ricordato la figura di Salvatore Todaro, la sua straordinaria lezione di professionalità e d’umanità, di marinaio sommergibilista, che sapeva domare alla sua volontà l’elemento marino, anche nelle condizioni estreme, e sfruttarlo ai fini della vittoria, con una singolare tensione emotiva e mentale che distinse quell’uomo per molti versi unico nella storia. Capace delle azioni più ardite per conseguire il successo e di profonda solidarietà nei confronti dei vinti. La vittoria sulla nave avversaria, che affonda, non sull’uomo, naufrago, in balia delle onde, che va soccorso a qualunque costo, anche dell’incolumità. Come non pensare ai tanti marinai delle nostre navi impegnate sui mari a salvaguardia della vita umana in mare? Come non pensare all’eroe di Giampilieri, Pasquale Neri, il giovane Simone, anche lui marinaio, anche lui messinese come Todaro? Simone che corre in aiuto, nel mezzo di una immane catastrofe naturale, con incomparabile generosità ed altruismo, non domo fino al sacrificio estremo. Simone ha mosso a commozione l’Italia intera e noi, che vestiamo la stessa uniforme, lo sentiamo spiritualmente fra noi. Anche per questo abbiamo voluto mantenere inalterata la data di questa cerimonia, perché il collegamento odierno con la città di Messina, attraverso il suo Gruppo ANMI e Todaro, che vi era nato, ci è sembrato il modo giusto per testimoniare la vicinanza della Marina alle vittime ed alle loro famiglie. Ci rivolgiamo, ora, con soddisfazione a questo battello. Il suo ingresso in servizio, con il gemello Scirè, ha avviato una nuova stagione della componente subacquea, che, con gli ulteriori due battelli della stessa classe, assicura omogeneità e maggiore respiro al programma di rinnovamento complessivo della flotta. Si tratta di unità versatili e polivalenti, risultato di un grande salto di qualità tecnologiche rispetto al passato, generato da una proficua collaborazione italo-tedesca e realizzato dalle capacità industriali di Fincantieri. Ci piace definirlo sottomarino, più che sommergibile: unità che opera sott’acqua senza necessità di emergere con prestazioni straordinariamente maggiori, che hanno ridotto notevolmente il gap fra i battelli convenzionali e quelli nucleari. Non più uno strumento prettamente offensivo. Piuttosto un sistema complesso, con grande mobilità autonomia, discrezione e capacità sensoriali, che opera in alto mare e nei litorali, in contesti interforze ed internazionali. Può essere dislocato in funzione preventiva, di sorveglianza, di interdizione di approcci marittimi e di porti, di supporto ad operazioni anfibie interforze, di sostegno a gruppi navali, di proiezione di forze speciali, di contrasto della minaccia subacquea, di lotta al terrorismo. Strumento formidabile per assicurare il dominio degli spazi di superficie e subacquei, garantendone il libero e pacifico utilizzo e quindi la sicurezza negli scenari che la globalizzazione rende fortemente dipendenti dai flussi commerciali marittimi. Irrinunciabile assetto per il complesso operativo interforze, in grado di esprimere la flessibilità e la gradualità d’intervento proprie delle forze navali e di farlo al meglio, per il valore aggiunto della dislocazione subacquea, ove la possibilità di agire in modo occulto vedrà concentrarsi molte sfide future alla sicurezza. Il Todaro ha già saputo distinguersi in contesti internazionali, con successi al di sopra di ogni aspettativa. L’anno scorso, ha operato in Atlantico, nelle acque che videro Salvatore Todaro protagonista di tante imprese. E’ stata, quella, una missione senza precedenti, dall’ultimo conflitto mondiale ad oggi, che già possiamo definire “storica”. Nel corso di quella campagna di sei mesi nei mari americani, il battello ha confermato la propria valenza, spingendoci a ripetere l’esperienza quest’anno con lo Scirè. Sono da pochi giorni rientrato da una visita negli Stati Uniti dove ho potuto constatare gli eccellenti risultati di questa nuova sfida e raccogliere l’apprezzamento incondizionato per le qualità tecnologiche di queste unità e per il livello di professionalità dei loro equipaggi. E’, dunque, con un forte senso di compiacimento e di fiducia che viviamo questa tappa dell’esistenza del sottomarino Todaro. A Voi, Comandante ed equipaggio, il fraterno augurio della Marina. Possiate essere degni custodi del nome dell’illustre marinaio al quale il Battello è intitolato. Possiate trovare nell’esempio di Salvatore Todaro le più alte ispirazioni per l’impegno al servizio della Patria e le responsabilità cui il Giuramento vi chiamerà. Io so, e me ne rendo garante, che, come tutti gli uomini e le donne della Marina, saprete onorare la vostra Bandiera ed i valori che rappresenta. Saprete serbarla e difenderla nell’onore, lungo una vita operativa nei mari del mondo, che auspico ricca di soddisfazioni e successo, per il Todaro, per la Marina e per l’Italia. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
GM Andrea* Posted October 16, 2009 Report Share Posted October 16, 2009 Di seguito, l'intervento del Capo di S.M. della Difesa, Gen. Vincenzo Camporini Chioggia, 14 ottobre 2009 Signor Sottosegretario, Autorità, Gentili Ospiti, desidero porgere a tutti Voi il mio saluto personale e di tutte le Forze Armate per la vostra presenza che, quest’oggi, dà lustro alla cerimonia di Consegna della Bandiera di Combattimento al Sommergibile “Todaro”. Se oggi possiamo gioire di questo importante e significativo momento per la Marina Militare e per le Forze Armate, lo dobbiamo a tutti coloro che hanno contribuito ed hanno creduto fortemente in tempi e modi diversi, al rilancio e al consolidamento di una componente che era ormai ridotta alla consistenza minima. Essi hanno operato da settori differenti e con competenze particolari, con la loro professionalità, esperienza e dedizione e credendo nella cooperazione internazionale e nell’industria navale italiana. In un contesto internazionale sempre più globalizzato, caratterizzato in ogni settore produttivo dalla velocità dei processi decisionali e realizzativi, è motivo di grande soddisfazione constatare la riuscita di un progetto a lungo termine - dalla ricerca e sviluppo alla realizzazione e produzione - grazie ad una oculata gestione guidata da una corretta visione strategica. La consapevolezza di essere all’avanguardia nel settore e di possedere le giuste tecnologie e competenze - frutto anche di una feconda cooperazione del nostro Paese con la Germania, sia sul piano industriale che militare - è un fattore che non può che riempirci di orgoglio. Questo vincente approccio organizzativo - di studio e sviluppo, di sinergia tra industrie di Paesi alleati e Istituzioni - può e deve diventare esempio da seguire. Gli obiettivi si raggiungono se si ha ben chiaro ciò che si vuole ottenere, se si è supportati nella policy e se i protagonisti istituzionali e industriali vedono un reciproco interesse nella realizzazione del progetto. Questa Cerimonia rappresenta, quindi, un’ ulteriore, importante tappa nel processo di rinnovamento che interessa la Marina e con essa tutte le Forze Armate. Proprio per ciò che evoca e rappresenta la Bandiera di Combattimento, essa si arricchisce inoltre di significati più profondi e di valori etici. Se la consegna del battello “Todaro” alla Marina Militare nel marzo 2006 ne ha suggellato l’inizio della vita operativa in Forza Armata, la consegna della Bandiera di Combattimento, oggi, ne nobilita e rafforza la missione, arricchendola degli ideali più alti che caratterizzano un’unità delle Forze Armate. Il “Todaro” – come è stato ricordato - è un modernissimo battello, versatile e polivalente e le sue caratteristiche tecnologiche ed operative riconosciute e testate durante importanti esercitazioni ed operazioni, anche dalle Marine più prestigiose tra cui la US Navy, permettono di far annoverare anche la nostra Marina Militare nel gruppo di nazioni di primo livello nell’impiego dei sommergibili. I moderni sommergibili convenzionali – come il “Todaro” e il suo gemello “Scirè” – hanno la possibilità di svolgere un’ampia gamma di missioni: la limitatissima segnatura globale, le elevatissime capacità dei sensori passivi, le eccellenti capacità di fusione e di elaborazione dei dati e di trasmissione a terra in tempo reale si uniscono a capacità operative di raccolta informazioni, minamento, incursione, proiezione di potenza e interdizione. Possedere sommergibili con queste caratteristiche e potenzialità eleva quindi il livello «militare» del Paese che se ne dota, inserendolo in una comunità tecnologica privilegiata, e di alta valenza nelle delicate dinamiche internazionali. Nei nuovi contesti operativi, infatti, sempre più complessi e a spiccata connotazione interforze e multinazionale, la Marina si conferma - anche grazie all’impiego operativo dei suoi nuovi battelli - componente agile e flessibile dello strumento militare, in grado di assicurare un contributo fondamentale alle moderne strategie multidisciplinari fornendo, oltre ai tradizionali compiti, anche un’efficace azione di contrasto ai traffici illeciti, al terrorismo, alla pirateria, nell’ambito di scenari nei quali anche la criminalità internazionale si sta dotando della capacità subacquea per sfuggire alla sorveglianza sulla superficie del mare. Equipaggio del “Todaro”, oggi ricevete la vostra Bandiera di Combattimento: è l’ insegna più importante e la custodirete con onore; è il simbolo della Patria che ci ricorda in ogni momento il giuramento prestato. Ciò che avete già dimostrato di saper ben fare in molte occasioni lo farete da oggi con l’onore e l’impegno morale di dover sempre esserne degni, pronti all’estremo sacrificio – come ognuno di noi sa, come già altri eroici sommergibilisti ci hanno insegnato. Porterete con voi questa Bandiera nel silenzio degli abissi e sarà la voce amica e vicina di una nazione che conosce il vostro impegno, la vostra abnegazione e la vostra professionalità. Risalirà con voi nel ritorno al porto amico e “inaccessibile”. Equipaggio del Todaro, “Osare l’inosabile” è il motto del vostro battello. Ma “Osare l’inosabile”, in questo inizio di millennio, non sia visto come una missione impossibile. “Osare l’inosabile” deve continuare a rappresentare per voi la missione di ogni giorno, fatta di competenza, di motivazione ed amore per una professione dura e particolare che rende momento per momento onore alla Marina Militare, confermandosi degna erede di un passato eroico ed illustre che ha visto tra i principali protagonisti proprio il Capitano di Corvetta Salvatore Todaro, Medaglia d’Oro al Valor Militare della II Guerra Mondiale. Ideali, valori e spirito interforze si confermano oggi patrimonio prezioso delle nostre Forze Armate e della Marina che guardano con fiducia e orgoglio al futuro dello strumento militare nazionale. Con questa fiducia, meglio con questa consapevolezza formuliamo al Todaro, al suo equipaggio di oggi e a quelli di domani, l’augurio di sempre maggiori fortune. Viva la Marina Militare! Viva le Forze Armate! Viva l’Italia! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Charlie Bravo Posted October 16, 2009 Report Share Posted October 16, 2009 Grazie per le relazioni, trascrizioni, commenti e foto. Mi è parsa davvero nobile la citazione riservata al Sc. 1a cl. Simone Neri. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ammiraglia88* Posted October 19, 2009 Report Share Posted October 19, 2009 ... Segnalo il trascinante discorso del Presidente Nazionale ANMI Amm. Pagnottella. Mi auguro che il testo venga reso disponibile onde renderlo noto ai più. Si trova nel sito dell'ANMI, a questa pagina. E nel dettaglio (se non dovesse funzionare il link), è questo: "DISCORSO DEL PRESIDENTE NAZIONALE DELL’A.N.M.I. IN OCCASIONE DELLA CONSEGNA DELLA BANDIERA DI COMBATTIMENTO AL SMG. “Salvatore TODARO” Chioggia, 14 ottobre 2009 Signor Sottosegretario di Stato alla Difesa Signor Capo di Stato Maggiore della Difesa Signor Capo di Stato Maggiore della Marina Autorità religiose, civili e militari Signore e signori Comandante, Ufficiali, Sottufficiali, Equipaggio e Madrina del Sommergibile “Todaro” E’ con particolare emozione che prendo la parola qui, oggi, dopo una vita vissuta nella componente subacquea della Marina Militare. L’onore del primo discorso riservato al Presidente dell’Associazione dei Marinai d’Italia significa e manifesta l’indissolubile legame fra ieri e oggi, la continuità di spirito, di valori e di sentimenti fra i veterani ed i giovani. Come Presidente dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia ringrazio tutti gli intervenuti a questa cerimonia e, in particolare, i Presidenti del Gruppo di Messina, città natale di Salvatore Todaro, il Comandante Lorenzo Aricò e del Gruppo di Chioggia, la città che lo ha visto crescere e formarsi uomo, il Signor Aldo Bullo. Questi due Gruppi hanno voluto offrire la Bandiera e il magnifico cofano che la custodisce rendendo così evidente il sentimento che ispira la nostra Associazione, che coincide e non può essere diversamente con il mandato del Capo di Stato Maggiore della Marina: rinnovamento nella tradizione. Oggi infatti con la consegna della Bandiera è anche lo spirito di noi veterani che passa in consegna ai giovani marinai del “Todaro", retaggio delle gloriose tradizioni della Marina Italiana e della sua componente subacquea, del suo valore e dei suoi caduti. Noi siamo molto fieri che al battello dell’ultimissima generazione tecnologica, qui oggi a ricevere la sua Bandiera di Combattimento, sia stato assegnato il nome di Salvatore Todaro, uno dei mitici comandanti di sommergibile in Atlantico e della gloriosa X^ Flottiglia MAS. Tenace fino all’esaurimento di ogni iniziativa possibile, valoroso fino alla temerarietà, instancabile nella lotta e nella preparazione della sua gente, ingegnoso ed innovativo in ogni settore, Todaro ha combattuto fino a che ordini, uomini e mezzi glielo hanno permesso. Nella leggenda rimane il salvataggio dell’equipaggio di un mercantile nemico affondato in pieno Atlantico e trasportato da Todaro, a rischio dell'esistenza stessa della sua unità e dei suoi uomini, per centinaia di miglia fino alla salvezza. Quando il comandante dell’unità nemica, prima di sbarcare, chiese a Todaro quale fosse il suo nome per ricordarlo nelle preghiere, egli rispose: sono un Comandante italiano di un sommergibile italiano ed ho fatto quello che avrebbe fatto ogni comandante italiano. Risposta che racchiude tutto il suo credo, la sua educazione, il suo animo di combattente che non odia il nemico: e che ancora oggi noi sommergibilisti consideriamo il migliore e più valido esempio cui ispirarci. La Bandiera di Combattimento è il simbolo dell’Italia e del suo grande popolo e cosa rappresenti credo lo abbia espresso in maniera esemplare nel 1797 il Capitano di Perasto, conte Giuseppe Vidovich al quale toccò in sorte di dover riporre, sotto l’altar maggiore della cattedrale, l’ultimo vessillo di guerra della Serenissima Repubblica di San Marco, prima della inesorabile resa all’invasore straniero. Egli, di fronte al popolo in lacrime, disse: ”Il nostro sangue, le nostre vite sono sempre state dedicate a te e felicissimi ci siamo sempre reputati TI CON NU E NU CON TI e sempre con te siamo stati illustri e vittoriosi sul mare. Nessuno, con te, ci ha visto fuggire, nessuno con te ci ha visto impauriti. Il nostro sangue, la nostra vita piuttosto che vederti disonorato”. Difendere e far rispettare questa Bandiera significa tener fede all’onore militare e personale, da sempre irrinunciabile patrimonio spirituale di tutti i marinai d’Italia con, alla loro testa, quelli che ci hanno onorevolmente preceduto nel servizio alla Patria fino anche a donare il bene supremo della vita e che ora giacciono sui fondali di tutti i mari del mondo, ovunque obbedienti alle leggi della Patria. Il mio pensiero perciò li accumuna oggi ai nostri soldati, marinai e avieri caduti anche recentemente nelle missioni militari all’estero, dal Libano all’Iraq, dalla Somalia all’Afganistan. Essi hanno testimoniato con la propria vita che la Patria si serve ovunque essa chiami e vorremmo davvero che il loro sacrificio fosse sempre ricordato dal popolo italiano. Noi veterani non chiediamo altro, per essi, che l’omaggio di un ricordo sincero, fatto della gratitudine e dell’ammirazione di tutti perché essi sono morti per difendere non i propri ma gli interessi di tutti, così come chiediamo che alle loro famiglie siano finalmente risparmiate le tortuosità e le lungaggini burocratiche. E, con essi, onoriamo oggi il Sottocapo di Prima Classe Pasquale Simone Neri, siciliano di Giampilieri. Aveva solamente 29 anni e pochi giorni or sono ha tratto in salvo otto persone prima di soccombere sotto la valanga di fango. Simone ha dimostrato che generosità, spirito di abnegazione e di sacrificio sono la comune matrice di tutti i marinai d’Italia, in pace come in guerra. In conclusione, che questa Bandiera sventoli oggi e venga poi riposta, vigilata e difesa fino al termine della vita dell’unità, che auguriamo lunga e costellata di successi. Essendo questa la bandiera da alzare a riva in caso di combattimento, l’auspicio di tutti noi è che non si renda mai necessario estrarla dal suo prezioso cofano ma, parimenti, e lo affermiamo con forza, vorremmo che non ne venisse mai dimenticata l’esistenza. Il poeta e soldato Gabriele d’Annunzio ha reso ben comprensibile questo nostro voto nel motto: IMMOTUS NEC INERS , fermo ma non inerte, riposto ma non privato del suo intrinseco significato. Uomini del “Todaro”: che questa Bandiera rimanga da domani chiusa nel suo cofano ma contenga sempre, pronto a sprigionare, se chiamati dalla Patria, “quello spirto guerrier ch’entro vi rugge”. E’ in questa Bandiera che troverete le risposte ai vostri interrogativi, ai dubbi, alle incertezze e siate certi che da essa potrete trarre tutta la motivazione, la forza e la tenacia per ben fare e ben operare, in ogni contesto ed in ogni situazione. Io sono qui, con tutti i Marinai d’Italia – e fra essi vedete in particolare quanti sommergibilisti e uomini della X^ MAS, gli eredi di Todaro – e con i rappresentanti delle altre Associazioni d’Arma, per ricordarvi che questo impegno morale ha guidato e sostenuto i marinai di ieri. Ed essi hanno saputo onorevolmente guadagnarsi il rispetto di tutti. Noi siamo certi che anche voi sarete all’altezza del compito affidatovi dalla Nazione Italiana la quale è qui presente oggi su questo molo, a testimoniarvi che è ben conscia che su di voi può e potrà sempre fare affidamento. LUNGA ED ONORATA VITA AL SOMMERGIBILE TODARO W LAMARINA ITALIANA W I MARINAI D’ITALIA – W L’ITALIA" Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
lugher* Posted October 20, 2009 Report Share Posted October 20, 2009 sempre coinvolgente e trascinante il nostro Presidente, l'ho ascoltato più volte.....Bandiera allo Scirè...Raduno di Reggio.....sempre la sua voce e la carica che riesce ed esprimere ..riscaldano gli animi :s20: :s20: Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
picpus Posted October 21, 2009 Report Share Posted October 21, 2009 Eccovi, dal sito ufficiale della Marina Militare Italiana, il link ad un breve video della cerimonia: http://www.marina.difesa.it/media/flash/co...iera_todaro.asp Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ammiraglia88* Posted October 21, 2009 Report Share Posted October 21, 2009 ... discorso del Presidente Nazionale ANMI Amm. Pagnottella. Mi auguro che il testo venga reso disponibile ... Penso che sia grazie al Comandante GM Andrea che è stato pubblicato il discorso dell'Amm. Pagnottella nel sito dell'ANMI. (Navigando un po' tra le pagine web, alla ricerca di altro, ho visto pubblicata la sua e-mail di richiesta). Grazie! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
GM Andrea* Posted October 21, 2009 Report Share Posted October 21, 2009 Ohibò, mi hanno pubblicato la mail "a tradimento". Proprio la volta che non parlavo male di nessuno! :s03: Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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