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Inno Della Nave Scuola Amerigo Vespucci


ammiraglia88

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Ecco l'inno della nave scuola Amerigo Vespucci:

 

 

Con le vele gonfiate dal vento

Bella nave che corri sul mar

Ci ricordi l’antica potenza

Delle nostre Città Marinar.

 

Marinai noi pure vogliamo

Tal retaggio glorioso serbar

Ed un inno possente innalziamo

Sull’immensa distesa dei mar.

 

Sui mar che seppero l’antiche storie

Che ancora echeggiano delle vittorie

Vespucci inalbera la tua Bandiera

Che reca il palpito d’Italia intera.

 

Or non più Gonfalone o Stendardo

Tra le vele vediamo ondeggiar

Ma lassù la Bandiera d’Italia

Luminosa e splendente ci appar.

 

Marinai noi pure vogliamo

Tal retaggio di gloria onorar

Ed impegno solenne prendiamo

Di difenderla sempre sui mar.

 

Sui mar che seppero l’antiche storie

Che ancora echeggiano delle vittorie

Vespucci inalbera la tua Bandiera

Che reca il palpito d’Italia intera.

 

 

 

Il Contrammiraglio Piero Carpani, durante alcune ricerche, ha scoperto la parte di un inno dedicato alla Regia Nave Vespucci. Era stato composto negli anni '30 ed era chiamato "Canzone del Vespucci".

Dopo la pubblicazione di questa notizia sulla Rivista "Marinai d'Italia" si è potuto conoscere la parte di testo mancante e qualche altra notizia al riguardo.

 

L'inno venne composto nel primo anno di Accademia Navale del Corso Alcione (1937 – 1940). L'autore è stato molto probabilmente l’Allievo Giorgio Geddes da Filicaia. L’inno era formato da una serie di due quartine, seguite da un ritornello di una quartina cantata sulla stessa musica del ritornello del “Canto degli Arditi".

Fu cantato per qualche tempo dagli allievi della Accademia Navale e suonato dalla Banda dell’Accademia stessa, ma venne poi gradualmente dimenticato.

(Notizia fornita alla rivista dall’Ing. NESI).

 

Il Comandante C.V. Bardi, durante la crociera estiva del Corso Vichinghi (1953-1957), chiese agli ufficiali di bordo di completare l'inno del Vespucci. Ricordava a memoria le prime due quartine e chiedeva un ritornello con altre due quartine. L'autore di tale rifacimento, che è quello qui pubblicato, è stato l'Amm. Div. Bolognesi.

Venne cantato sulla musica del "Canto del Monte Grappa", all'epoca molto in voga.

(Notizia fornita alla rivista dallo stesso autore.)

 

Si ha un'altra notizia certa di questo inno nel 1938.

Nel libro "Antologia del mare - dai giornali di bordo degli Allievi", edito dalla Regia Accademia Navale, (gli Allievi sono imbarcati sulle due navi scuola Amerigo Vespucci e Cristoforo Colombo) si legge esattamente questo:

 

***

"Con le vele gonfiate dal vento

bella nave che corri sul mar"

La motobarca si allontana. Ospiti nuovi: le valigie.

Addio Vespucci, addio forse per sempre.

Un nodo serra quasi la gola, ma il canto continua.

Quante volte lasceremo nella nostra vita una nave?

Ma questa è diversa, è unica.

Noi siamo saliti lassù col solo nome, la sola divisa di marinai. Lo eravamo di aspirazione. Lo siamo oggi di fatto. Essa ci ha formato, ci ha educato. Ci ha condotto pel mare e ce lo ha fatto conoscere. Ci ha svelato tanti segreti.

E' stata come il primo amore!

A.C.

***

 

(A.C. sono le sigle dell'Allievo autore di questa parte del giornale di bordo).

 

E la ricerca continua!

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