malaparte* Posted September 3, 2009 Report Share Posted September 3, 2009 (edited) titolo: La nave morta Autore: B. Traven Molti editori : Longanesi, TEA, Baldini & Castoldi, ecc. Anno: prima edizione 1926 Reperibilità : facilissima Numero di pagine: 304 prezzo: € 11,36 per i superpocket 1967 di Longanesi Un marinaio americano viene lasciato a terra dalla sua nave, che se n’è andata con tutti i suoi averi, ma soprattutto con i suoi documenti. Il tentativo di rifare i documenti si scontra con le ottusità e le assurde rigidità della burocrazia: impossibilitato ad imbarcarsi, a trovare un lavoro, viene respinto da vari paesi. Non gli resta che accettare un imbarco sulla Yorikke, una “nave morta”, una di quelle navi che “ufficialmente” non esistono più, vecchissima bagnarola che si presta a carichi sporchi di ogni genere, il cui armatore sfrutta indegnamente l’equipaggio, sapendo che comunque si tratta di uomini senza documenti, quindi senza identità, quindi senza alcun diritto, neanche a quello della vita: se muoiono, nessuno si accorgerà della loro mancanza. Sulla Yorikke, lui, orgoglioso della sua qualifica di marinaio di coperta, accetta di fare il fuochista. Terrificanti le descrizioni dell’ infernale vita dell’equipaggio. Quando finalmente riuscirà a fuggire dalla Yorikke, sarà per cadere in un tranello del destino ancora più atroce: l’imbarco su un’altra “nave fantasma” dal pomposo nome di “Empress of Madagascar”. Ma si tratta di una nave che l’armatore ha già destinato all’affondamento, per poterne incassare l’assicurazione. Il libro alterna la satira alla drammaticità più fosca; non a caso, è stato pubblicato in Germania nel 1926: è inquietante e accusatorio quanto un dipinto di Grosz. L’autore, B. Traven, o Bruno TRaven, o Berick Traven. o Ret Marut, o.....chissà chi ( comunque lo stesso del famoso “Tesoro della Sierra Madre”), come il protagonista, era uno “senza identità”: di lui si sa pochissimo, pare fosse un anarchico tedesco; ha usato una serie di pseudonimi dietro cui si è nascosto. V. http://it.wikipedia.org/wiki/Ret_Marut Certo, a leggerlo, se ne deve dedurre che sia stato imbarcato, perché conosce molto bene le navi e i regolamenti riguardanti l’equipaggio. Per quanto riguarda l’attualità del problema delle “navi morte”, consiglio la lettura di questo articolo di Luciano Gulli sul “Giornale “ del 5 aprile 2009 http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=341524 "Centinaia di Yorikke, centinaia di navi morte navigano su tutti i mari del mondo. Tutte le nazioni hanno le loro navi morte: superbe compagnie con grandi nomi e belle bandiere non si vergognano di far navigare navi morte. Infatti non ce ne sono state mai tante come da quando è stata combattuta la guerra per la libertà e la democrazia che ha elargito passaporti e restrizioni all'emigrazione e ha creato migliaia e migliaia di uomini senza nazionalità e senza documenti di riconoscimento" (b: traven) Edited September 4, 2009 by Totiano integrati dati secondo frame Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Alfabravo 59* Posted September 3, 2009 Report Share Posted September 3, 2009 :s55: Buongiorno a Tutti! Anch' io ho letto questo libro e concordo con la recensione di MALAPARTE. Un simile libro è stato scritto da Adriano BEDESCHI con il titolo "Bandiere ombra sugli oceani"(MURSIA 1973). Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Totiano* Posted September 4, 2009 Report Share Posted September 4, 2009 anche se letto molto tempo fa è un libro che mi ha colpito profondamente, ed è anche scritto con uno stile scorrevole il che non guasta. @Valeria: ho modificato il tuo post adattandolo al "solito" frame Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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