Jump to content

La Nave Morta


malaparte

Recommended Posts

titolo: La nave morta

Autore: B. Traven

Molti editori : Longanesi, TEA, Baldini & Castoldi, ecc.

Anno: prima edizione 1926

Reperibilità : facilissima

Numero di pagine: 304

prezzo: € 11,36 per i superpocket 1967 di Longanesi

 

navemorta.jpg

 

Un marinaio americano viene lasciato a terra dalla sua nave, che se n’è andata con tutti i suoi averi, ma soprattutto con i suoi documenti. Il tentativo di rifare i documenti si scontra con le ottusità e le assurde rigidità della burocrazia: impossibilitato ad imbarcarsi, a trovare un lavoro, viene respinto da vari paesi. Non gli resta che accettare un imbarco sulla Yorikke, una “nave morta”, una di quelle navi che “ufficialmente” non esistono più, vecchissima bagnarola che si presta a carichi sporchi di ogni genere, il cui armatore sfrutta indegnamente l’equipaggio, sapendo che comunque si tratta di uomini senza documenti, quindi senza identità, quindi senza alcun diritto, neanche a quello della vita: se muoiono, nessuno si accorgerà della loro mancanza. Sulla Yorikke, lui, orgoglioso della sua qualifica di marinaio di coperta, accetta di fare il fuochista. Terrificanti le descrizioni dell’ infernale vita dell’equipaggio. Quando finalmente riuscirà a fuggire dalla Yorikke, sarà per cadere in un tranello del destino ancora più atroce: l’imbarco su un’altra “nave fantasma” dal pomposo nome di “Empress of Madagascar”. Ma si tratta di una nave che l’armatore ha già destinato all’affondamento, per poterne incassare l’assicurazione.

 

Il libro alterna la satira alla drammaticità più fosca; non a caso, è stato pubblicato in Germania nel 1926: è inquietante e accusatorio quanto un dipinto di Grosz.

L’autore, B. Traven, o Bruno TRaven, o Berick Traven. o Ret Marut, o.....chissà chi ( comunque lo stesso del famoso “Tesoro della Sierra Madre”), come il protagonista, era uno “senza identità”: di lui si sa pochissimo, pare fosse un anarchico tedesco; ha usato una serie di pseudonimi dietro cui si è nascosto. V. http://it.wikipedia.org/wiki/Ret_Marut

Certo, a leggerlo, se ne deve dedurre che sia stato imbarcato, perché conosce molto bene le navi e i regolamenti riguardanti l’equipaggio.

 

Per quanto riguarda l’attualità del problema delle “navi morte”, consiglio la lettura di questo articolo di Luciano Gulli sul “Giornale “ del 5 aprile 2009

 

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=341524

 

"Centinaia di Yorikke, centinaia di navi morte navigano su tutti i mari del mondo. Tutte le nazioni hanno le loro navi morte: superbe compagnie con grandi nomi e belle bandiere non si vergognano di far navigare navi morte. Infatti non ce ne sono state mai tante come da quando è stata combattuta la guerra per la libertà e la democrazia che ha elargito passaporti e restrizioni all'emigrazione e ha creato migliaia e migliaia di uomini senza nazionalità e senza documenti di riconoscimento"

(b: traven)

Edited by Totiano
integrati dati secondo frame
Link to comment
Share on other sites

:s55: Buongiorno a Tutti!

Anch' io ho letto questo libro e concordo con la recensione di MALAPARTE. Un simile libro è stato scritto da Adriano BEDESCHI con il titolo "Bandiere ombra sugli oceani"(MURSIA 1973).

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Loading...
  • Forum Statistics

    • Total Topics
      45.1k
    • Total Posts
      522.5k
×
×
  • Create New...