Alagi Posted June 25, 2009 Report Share Posted June 25, 2009 (edited) titolo: Gray Steel and black oil - fast tankers and replenishment at sea in the U.S. Navy - 1912/1992 autore: Thomas Wildenberg editore: U.S. Naval Institute, Annapolis anno: 1996 pag. 342, cm 18 x 26, numerose fotografie in b/n, rilegato dimensioni: Cm 18 x 26 prezzo: variabile, reperibile soprattutto tramite amazon & abebooks reperibilità: media L'U.S. Navy é stata la prima marina al mondo a sviluppare in maniera concreta ed affidabile l'ormai collaudata tecnica del rifornimento di combustibile in navigazione. Alla fine degli anni Venti, infatti, era già stato dato avvio alle prime prove pratiche di rifornimento laterale; durante la seconda guerra mondiale, i mezzi e le metodologie operative che permettono ad una nave da guerra - una volta affiancata ad una petroliera - di rifornirsi da quest'ultima mentre entrambe percorrono la stessa rotta, vennero ulteriormente migliorati ed utilizzati in ogni teatro operativo. Tra il 1940 ed il 1945 la Marina degli Stati Uniti immise in servizio decine di petroliere, per la maggior parte dei tipi "T2" e "T3", che costituirono la spina dorsale del servizio logistico della flotta sino ai primi anni Settanta. Le ultime "T3", debitamente allungate e rimodernate, furono radiate solamente dopo la guerra del Golfo! Negli anni del dopoguerra il concetto di rifornimento in mare venne ulteriormente sviluppato, portando prima alla nascita di navi per il rifornimento di specifici tipi di carico (munizioni, viveri, generi refrigerati), e poi allo sviluppo di grandi unità polivalenti, atte a rifornire un'unità da guerra contemporaneamente di combustibili, lubrificanti, munizioni, viveri ecc. Questo bel volume é dedicato in buona parte all'acquisizione, allo sviluppo ed alla vita operativa dei rifornitori dell'U.S. Navy nel corso della seconda guerra mondiale. Le petroliere "T2" e "T3" contribuirono alla vittoria finale insieme ai mercantili tipo "Liberty" e "Victory" e, al pari di questi ultimi, le numerose repliche "civili" permisero, nel dopoguerra, la rinascita dei traffici sulle rotte di tutto il mondo. Il corredo iconografico - anche se non vastissimo - é comunque molto valido, con parecchie fotografie nitide, interessanti e di grande formato; notevoli, nella loro semplicità, gli schemi che illustrano il funzionamento dei complessi sistemi di manichette, cime e verricelli utilizzati nel corso di un rifornimento late¬rale. Si tratta, in definitiva, di un'ottima opera che risulterà molto utile per tutti coloro che si interessano al naviglio ausiliario ma, più in generale, non mancherà di venire apprezzata da tutti gli appassionati di storia navale. "Gray Steel and Black Oil", infatti, colma innanzitutto una lacuna nel campo della pubblicistica specializzata e, una volta di più, ricorda che le battaglie navali vengono vinte non soltanto dalle unità di prima linea, ma anche dal continuo e insostituibile apporto del naviglio logistico ed ausiliario. Edited June 26, 2009 by Totiano Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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