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Posted (edited)

Ho trovato quest'articolo nella "La Domenica del Corriere"

dell'11-18-Giugno 1922-

Racconta della tragica fine di un comandante di sommergibili tedesco.

Leggete che sorta di storia !!!

Esso ha per titolo :

IL VENDICATORE DELLA "MARY"

 

-Qualcosa galleggia laggiù-

-Forse un rottame di naufragio.

-Si scorge un corpo scuro che si muove.

-Forse un superstite della catastrofe.

Sul mare la fraternità umana è più profandamente

sensibile che in terra.Si corre in soccorso con lo spirito

di abnegazione spinta talora fino al sacrificio.

Ma non vi era questa necessità.

Il mare era calmo,ogni pericolo lontano,sebbene l'insidia

atroce si nascondesse nel mistero delle acque,pronta ad

emergere,e ad ogni avventarsi con l'implacabile ferocia

dei nuovi pirati.

La grande guerra precipitava alla sua fine,e la lotta sotto-

marina dava i suoi ultimi aneliti di barbarie selvaggia.

Il brigantino avanzava con tutta la sua forza di vela data

al vento,e non doveva che deviar lentamente dalla sua rotta

per recar aiuto al naufrago che pareva attendere la salvezza

nella solitudine.

Un colpo di timone bastò a far modificare il cammino del veliero

che si diresse incontro al rottame.

 

IL CANE SULLA CASSA

 

D'improvviso echeggiarono alcuni latrati,e i marinai del "CALATRAVA"

s'accorsero allora che il rottame era una grossa cassa galleggiante

e il naufrago che vi si teneva sopra un bel cane nero,il quale dava

segni gioia comprendendo che venivano a salvarlo.Una specie di delu-

sione colse l'equipaggio,ma la pietà per quel povero essere,che forse

soffriva angoscie umane,nella sua natura fatta solo d'istinti,vinse ogni

considerazione ,e poco dopo lo strano naufrago,afferrato pel lungo pelo

dalle robuste mani di due marinai veniva sollevato a bordo e messo

dinanzi ad un'ampia casseruola di zuppa che esso divorò furiosamente,

attestando del lungo digiuno a cui le circostanze ignote lo avevano costretto.

Il cane non aveva collare,nè alcun altro segno di riconoscimento;soltanto

la patronanza che esso dimostrò subito a bordo della nave,sapendo recarsi

in tutti i ripostigli e trovando da se solo la via delle cucine,convinceva tutti

che il cane doveva avere appartenuto ad un bastimento.

Ufficili e marinai gli fecero festa,ed esso ricambiò con raddoppiata espan-

sione le carezza che riceveva.

Gli uomini del "CALATRAVA" avevano tratto a bordo anche la cassa galleg-

giante,che era vuota,ed esaminandola attentamente vi trovarono scritto un

nome "MARY" che doveva esser quello della nave su cui aveva vissuto il cane.

Inglese senza dubbio.

Indagini successive riuscirono a stabilire che un veliero chiamato "MARY" era

stato affondato in quei paraggi da un sommergibile tedesco.Null'altro.

Poco tempo dopo la guerra finiva,i mari si riaprivono alla libera navigazione,e il

"CALATRAVA" proseguiva a battere le vie marittime e a frequentare i porti col

suo nuovo ospite a bordo,che pareva il buon genio la "mascotte" del veliero,su

cui il cane faceva sempre buona guardia.

Un giorno il "CALATRAVA" era ormeggiato nel porto di Rotterdam,a fianco di altre navi

battente diversa bandiera.A sinistra aveva un tre alberi inglese,a destra un piccolo piroscafo

danese.Il cane misterioso stava giocando con un giovane mozzo del brigantino,

quando d'improvviso si fermò,fiutò l'aria,poi si slanciò sul bordo della murata,

emettendo uno strano ringhio.

 

UN ASSALTO INATTESO

 

Sulla tolda della nave danese era apparso un ufficiale che fumando tranquillamente

la pipa si era appoggiato sul parapetto,ricamando l'acqua calma del porto coi getti

giallastri della sua saliva.

Il cane lo fissò con due occhi furibondi,di belva inferocita,poi d'un balzo varcò il

breve spazio che separave le due navi e saltò addosso all'ufficiale,addentandolo

alla gola.

Un urlo di spasimo,un ringhio selvaggio,una lotta terribile,breve,mortale,fra l'uomo

e la bestia.

Accorsero i marinai delle due navi;i più coraggiosi tentarono di separare i due avver.

sari.Ma il cane non voleva lasciare la sua preda,contro cui infieriva con un'esplicabile

ferocia.Poi un colpo di rivoltella echeggiò.

Il capitano del "CALATRAVA" aveva fatto fuoco sulla bestia,e l'aveva uccisa.

Nei primi momenti quell'aggressione apparve inesplicabile.

In nessun modo l'ufficiale della nave danese aveva provcato la collera improvvisa del cane.

Ma il giorno dopo la spiegazione si rivelò chiara e impressionante.

Il ferito ch'era stato messo a letto con la gola orribilmente squarciata,aveva avuto un forte

assalto di febbre.

Ne delirio strane parole gli erano uscite dalla bocca "Il sommergibile... La nave inglese si

chiamava "MARY"......Il siluro.....Tutti a fondo...Perchè non ho ucciso anche quel maledetto

cane?Chi lo ha salvato ?.....Ma riconosciuto,dopo tanto tempo....Fatalità....La vendetta di Dio!"

L'ufficiale morì due giorni dopo.

Risultò ch'era un tedesco il quale aveva preso parte alla guerra come comandante di un

sommergibile,e dopo la conclusione della pace aveva preso imbarco a bordo di navi danesi,

per sottrarsi ad ogni possibilità di avversioni d'antichi nemici.

Ma egli non aveva pensato che vi è un Giudice a cui nessuno può sottrarsi mai.

 

L'articolo non è firmato.

 

Il disegno che l'illustra :

caneyb5.jpg

 

Si potrebbe riconoscere chi era quel comandante ?

Che sommergibile comandò ?

Avere notizie delle due navi ?

 

RED

Edited by Red
Guest Marcuzzo
Posted

Red, ti ringrazio per questa bellissima storia, la quale mi piace pensare che sia vera. L'ho letta tutta d'un fiato, assolutamente meravigliosa. Vedremo di scoprire il nome di quel comandante.

Posted

Ha proprio tutta l'aria d'essere vera !

Non sarebbe male poter sapere chi era quel

comandante che cercò di sfuggire alla vendetta

dei suoi vecchi nemici.

Era forse un criminale di guerra ?

Chissa !

Certo è che la sua fine fu tragica come del resto

quella del cane che comunque si vendicò.

 

Grazie Marcuzzo

 

Un caro saluto

RED

Posted

Caro Sag 75,

non può essere il comandante Ernst Voigt,

in quanto morì nel 1917.

Il comandante che affondò quella Mary morì

negli anni 20 ucciso dal cane,giusto come dice

l'articolo.

Grazie comunque per il tuo interesse

 

Ciao

RED

Posted (edited)

ho trovato questo sito, molto interessante:

 

http://www.mariners-l.co.uk/WWI%20LOSSES-M.htm

 

alla M, ci sono diverse Mary inglesi affondate durante la Grande Guerra. Due sono state affondate da UC-69 e UC-51.. ma pare che nessuno dei comandanti coincida con quello della storia (almeno guardando il database dei comandanti in uboat.net)

 

 

però la nave poteva essere anche americana..

 

http://www.usmm.org/ww1merchant.html#anchor231034

 

una certa Mary E. Sennet venne affondata nel 10 agosto 1918 ad opera dell'U-117. L'U117 si arrese agli USA il 21 novembre 1918. Del comandante, Otto Dröscher, non c'è scritta la data di morte su uboat.net.

Edited by Sag75
Posted

Caro Sag75,

credo che forse qualche ulteriore notizia

forse si può trovare a Rotterdam nelle

cronache di quegli anni.

Non credo che il caso sia passato inosservato.

Per noi quì in Italia, cosa molto difficile.

 

Ciao

RED

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