Red* Posted September 15, 2008 Report Share Posted September 15, 2008 Da " L'Italia Marinara " dell'11-20 Gennaio 1931 traggo questo interessante articolo : LA NAVE CHE NON ROLLA Ai lettori de L'Italia Marinara non è certamente sfuggita la notizia,giunta da New York ai giornali di Genova e Trieste,circa un supertransatlantico italianissimo,che primo al mondo,non rollerà in mare ondoso;sarà il paradiso galleggiante per chi soffre di mare! Ebbene la notizia è esattissima:si tratta del costruendo CONTE DI SAVOIA,il cui scafo sta crescendo sul grande scalo del Cantiere San Marco di Trieste. La Direzione del Lloyd Sabaudo ha la "colpa" di questo grande fatto,che segna un importantissimo passo avanti nella navigazione dei passeggeri di lusso e non di lusso; ed è bene che in queste colonne passi ai posteri il fatto che,come la marina da guerra italiana fu prima tra le europee ad adottare lo stabilizzatore giroscopico per alcune sue navi (R.N.PEPE e R.N.PIGAFETTA),così è oggi la nostra marina mercantile a dare al mondo il primo grande piroscafo da passeggeri stabilizzato. Onore va reso alla chiaroveggenza ed al coraggio dei dirigenti e tecnici del Lloyd Sabaudo. E' bene che i lettori sappiano che non si tratta di un dispositivo qualsiasi del genere "mac- china per fare il ghiaccio" o "macchia a lavar piatti",ma di tre enormi "trottole", ciascuna del diametro di circa 4 metri e 100 tonnellate di peso,oscillanti e roteanti su due assi orto- gonali tra loro.Il completo impianto stabilizzatore del CONTE DI SAVOIA peserà circa 450 tonnellate. L'invenzione di questa macchina intelligente,che tiene tranquilla la nave in mare,si deve all'ing.dottore ELMER SPERRY,morto lo scorso anno in America,ove era ufficialmente ricono- sciuto il miglior ingegnere meccanico degli Stati Uniti.Egli è morto pochi giorni prima che la Direzione del Sabuado decidesse l'adozione del suo stabilizzatore per il grande transatlantico in costruzione,e ad un suo amico,che lo visitò prima della sua morte,disse:"Mi rincresce di vedere che gli uomini continuano a lasciar rollare le navi e tormentare le loro stesse strutture, quando le navi rollano solo......poichè non sanno fare altro!! Ma non disperare:i marinai apri- ranno presto gli occhi! ". Lo SPERRY,che amava l'Italia e che allo stesso Capo del Governo ebbe l'onore di parlare della stabilizzazione delle navi illustrando il suo dire con un modellino giroscopico,avrebbe avuto una delle maggiori soddisfazioni della sua vita se avesse vissuto un mese di più. Una spiegazione tecnico-matematica del " come succede il miracolo della stabilizzazione " non interessa i nostri lettori;basterà essi sappiano che non si tratta di "fermare" una nave che rolla e che ha acquistata una inerzia importantissima.Ma si tratta,nel caso dello stabiliz- zatore SPERRY,della formazione entro il bordo di piccoli impulsi " coppie " uguali e contrari agli impulsi successivi che l'onda dà alla nave. Grosso modo,i successivi impulsi ottenuti dentro il bordo " uccidono " i successivi impulsi di fuoribordo,sicchè la nave non comincia mai a rollare,ossia non subisce la spinte delle onde, e le scavalca tenendosi coi ponti orizzontali e gli alberi verticali. Colla sparizione del rollìo se ne vanno tutte le forti beccheggiate dovute specialmente alla spinta verticale che un'onda imprime sotto alla prora allorquando essa prora si presenta col diritto non verticale (rollio) e con forme non stellate (sbandamento). Gli istrumenti giroscopici registratori,che ne sanno più di tutti gli scienziati,ci dicono che la nave che non rolla beccheggia per due terzi di meno,salvo di rotta dritta contro il mare. La Imperiale Marina Giapponese ha già stabilizzatori SPERRY su due incrociatori di 12.000 tonnellate per trasporto di aeroplani;gli Americani hanno stabilizzatori SPERRY su un trasporto ed un caccia;l'Inghil- terra su un caccia.Vi sono anche 30 yacts stabilizzati. L'Italia passa dunque in testa a tutti per quanto riguarda questa "svolta" nell'arte di navigare e nelle costruzioni navali. Pochi ingegneri italiani hanno seguito negli ultimi 20 anni l'opera dello SPERRY intorno alle "masse rotanti",e l'arcana forza della "precessione" dei giroscopi;essi saranno oggi contenti di vedere una grande applicazione di questa forza di "precessione" che lo SPERRY ha saputo soggiogare e comandare con un piccolo giroscopio-pilota che equivale ad un pendolo lungo chilometri. Esso "giroscopio-pilota" comanda a bacchetta l'intero impianto stabilizzatore;la sua sensibilità è supe- riore a quella umana,poichè il nostro occhio e pensiero arrivano in ritardo su di esso a giudicare la fine o l'inizio di una rollata Il primo modellino di nave stabilizzata si trova al Museo Navale Didattico di Milano. Con una trottola giocattolo da ragazzi si può far rollare un modello di nave,purchè la si faccia "processionare" entro il modello. Le illustarzioni che riproduciamo possono chiarire al lettore qualche dettaglio ed il funziona- mento di un impianto giroscopico. "UMINO" Il valore di quest'articolo,che ripeto lo trovo molto interessante,è molteplice!!! 1- Rende onore all'Ing.Dott.ELMER SPERRY 2- Rende onore all'Italia 3- Ci fa conoscere un pò di storia del famoso transatlantico "Conte di Savoia" 4- Ci fa conoscere ingegneria e storia del modo di navigare. Spero lo apprezziate anche Voi. Red. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Marcuzzo Posted September 15, 2008 Report Share Posted September 15, 2008 E' più che apprezzato. Grazie Red :s20: :s20: :s20: Aggiungo due foto dei giroscopi: Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Red* Posted September 15, 2008 Author Report Share Posted September 15, 2008 Grazie molte Marcuzzo. Molto probabilmente potrò forse avere il piacere di conoscerti a Reggio Calabria in occasine del raduno. Un salutone Red Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Marcuzzo Posted September 15, 2008 Report Share Posted September 15, 2008 Grazie molte Marcuzzo.Molto probabilmente potrò forse avere il piacere di conoscerti a Reggio Calabria in occasine del raduno. Un salutone Red Non vedo l'ora!!! :s02: Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
FRan12 Posted January 6, 2009 Report Share Posted January 6, 2009 Ma la nave presente nell'immagine dove si fa la comparazione tra le dimensioni del giroscopio e della nave, non è la portaerei Hosho in forza alla marina imperiale giapponese? o mi sbaglio? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Secondo Marchetti Posted January 6, 2009 Report Share Posted January 6, 2009 Esatto Fran, è proprio la Hosho, però senza ancora la sua isola. In realtà prenderla come termine di paragone dimensionale è un pò un trucchetto di bassa lega, dato che la Hosho era davvero minuscola :s03: Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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