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Prigionieri Dell' Oceano


malaparte

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PRIGIONIERI DELL’OCEANO

Donatello BELLOMO

Milano, Sperling & Kupfer

2002

Pag.178; [8] c. di tav. : ill.

22 cm

ISBN 8820033909

Reperibilità: facile

bellomons8ew2.jpg

 

 

 

Oltre al precedente, poco fa postato, libro di L.Peillard, “Il caso Laconia”, 1963, presento anche questo, che ha riproposto l’argomento in tempi più recenti.

La trattazione è proposta con uno stile più romanzato di quello di Peillard: l’autore, skipper esperto, (v. suo sito http://www.donatellobellomo.com)

incontra casualmente in porto un “misterioso personaggio”: scoprirà che si tratta di un ex-ufficiale del “Cappellini” , il sommergibile italiano coinvolto nel recupero dei naufraghi del “Laconia”. Da questa “voce narrante” lo skipper otterrà la storia del piroscafo inglese carico di donne, bambini e POW italiani, silurato dall’U-156.

Pur presentandosi in forma romanzata, quindi accattivante, il testo è in realtà una narrazione molto documentata, che ha il pregio di riproporre una storia drammatica a un pubblico assai vasto, tant’è vero che è stato un romanzo di punta della Sperling & Kupfer.

Solo secondo la MIA opinione, ha un “difetto” (che beninteso non lo sarà per la maggior parte di voi :s02: ): dato che si vuole chiaramente proporre l’argomento a un pubblico di inesperti (gli esperti già conoscevano la faccenda…) l’abbondanza di termini tecnici marinari suona un po’ “voluta”, come un dire “guardate-come-sono-bravo-io-che-infatti-sono-skipper”. Per carità, fa benissimo, ma ammetterete che passaggi del tipo: Riposi il cuscino in un gavone e salii il pozzetto. Sganciai la battagliola e avvicinai la poppa (questo lo so anch’io!!!!! :s01: ) alla banchina. >(pp. 9/10) lasciano perplessi noi incapaci ed incolti... :s14: Intendiamoci, si chiamano così, ma insomma il concetto è poi semplicemente :” misi via il cuscino, e lo invitai a salire a bordo”…be’, magari appena un po’ più tecnico…. :s02: .

 

Così come, forse, la storia d’amore dell’ufficiale del “Cappellini” con una giovane inglese suona un po’ forzata in questo ambito.

Edited by malaparte
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Scusate, dimenticavo una cosa: fermo restando che il libro di Bellomo a me è DAVVERO piaciuto, e che l'ho letto un paio di volte, vorrei avvertire i cultori ...di naufragi....che nell'ultimissima pagina, la 178, si parla dell'Eleanna (si cita il chartplotter che non so cosa sia,ma capisco sia una specie di navigatore satellitare attuale sulle auto)in zona pugliese., Brindisi-Bari.

Non si tratta dell'Eleanna, ma dell'Heleanna, greca, che non affondò, (come si dice,) ma si incendiò e venne poi rimorchiata nel porto di Brindisi, ancora fumante.

Ne so qualcosa.

E se qualcuno do Betasom è di Brindisi, ancora grazie ai brindisini. Siete stati fantastici.

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E aggiungo, scusate, questo; non lo sapevo, per molti anni sono stata troppo cretina per occuparmene, ma ora lo apprezzo, condivido, insomma lasciamo perdere.....

 

"Il 15 ottobre 1972 il capo dello stato conferisce alla città la medaglia al valor civile in riconoscimento dell'antica tradizione di ospitalità e di civismo della sua popolazione, particolarmente prodigatasi in occasione del naufragio dell'Heleanna133."

 

Non sapevo neanche che vi avessero dato la medaglia al valor civile,,,ve la siete meritata.

 

v.

 

http://www.brindisiweb.com/storia/heleanna.htm

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