sniper Posted August 21, 2008 Report Share Posted August 21, 2008 Salve a tutti, finalmente in ferie come spero la maggior parte di voi, ho finalmente avuto modo di dedicare parte del mio tempo libero alla lettura del genere che più mi aggrada e che ovviamente è legato alla storia relativa alla Seconda Guerra Mondiale con particolare riferimento agli accadimenti riguardanti la Marina Militare, gli uomini ed i mezzi che in quel periodo si sono contraddistinti. Dopo aver già letto le principali pubblicazioni di Gianni Bianchi (Teseo Tesei, Salvatore Todaro,...etc.), sono attualmente "immerso" nella lettura di "Il sommergibile Malaspina è rientrato a Betasom" riedizione a cura dello stesso Gianni Bianchi di "Sangue di Marinai" (CV Mario Leoni). La premessa per evidenziare a tutti gli appassionati di questo genere la bellezza del nuovo titolo ripubblicato da Bianchi ed il conseguente consiglio di intraprendere prima possibile la lettura; ma in realtà scrivo in questa sezione e non in quella relativa alla "Biblioteca del Quadrato" perchè volevo porre un quesito agli esperti "sommergibilisti" con a capo il Dir. Totiano: In una delle fasi relative agli attacchi del Malaspina nei confronti di una nave Inglese il Com.te Leoni si lamenta per non aver colpito il bersaglio pur avendo lanciato un paio di siluri a distanza ravvicinata indicando come i nostri mezzi subacquei fossero dotati testualmente di "...tante cose, molte delle quali anche superflue, ma ci manca quello che è veramente indispensabile e cioè una CENTRALE DI LANCIO...". Non ho molto chiaro il concetto di lancio se non legato alla "Soluzione" relativa al "Problema del Lancio" che i Tedeschi avevano brillantemente risolto dotando i propri battelli con adeguate TDC. Nel libro, il Com.te Leoni poco prima del lancio fa riferimento al "...traguardo luminoso dello strumento di punteria..." , ma onestamente non conosco quel sistema di punteria. Anche rispolverando le mie pubblicazioni dell'Accademia Navale relative ai sistemi d'arma dei sommergibili convenzionali, non ho trovato nulla (anche perchè nei testi di Accademia viene fatto riferimento a testate siluri con sistema di guida Homing, filoguida etc.). Sono rimasto molto colpito nell'apprendere tale enorme differenza di tecnologie tra noi ed i nostri alleati di allora; la soluzione del Problema del Lancio è abbastanza semplice e può essere eseguita oltre che dal calcolatore, anche graficamente da un operatore mediante il tavolo tattico (cerchio di lancio, velocità stimata del nemico, retta congiungente, intersezione arco di circonferenza con congiungente...), non è di per se difficoltoso, ma se pensiamo alle condizioni operative.... Per questo chiedo a Totiano e a chiunque abbia conoscenze in merito, maggiori delucidazioni circa i sistemi di punteria adottati nella componente subacquea della nostra Marina durante il secondo conflitto. Saluti, Sniper Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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