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Batiscafo Radio Comandato NAUTILUS


darth

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Ciao, grazie ocean...

Allora per il cavo vorrei lo stesso comprarlo, non credo costi una fortuna, mi serve quello da 15 m per quando non uso la boa.

Per la batteria...no userò 12v al piombo come quella del kit, non voglio per ora appronatre modifiche di peso.

Per il regolatore ok...informazioni preziose.

 

Il cavo : dunque è un normalissimo cavo? me lo confermate?

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ciao.si il cavo e un normalissimo cavo segnale schermato(doppino).

nulla ti vieta di usare un cavo multifilare con anima in cavo in acciaio,utile per supportare il peso del cavo stesso e di usare il nautilus al traino da una barca,certo dipende da come lo vuoi utilizzare.

non hai nemmeno problemi di lunghezza,puoi usare anche un cavo da 20 metri,l'importante e di mettere ogni tratto un galleggiante in modo da non appesantire il lavoro del motore ( se consideri che 20 metri di cavo possono pesare 800 grammi ne consegue un alleggerimento onde evitare sforzi inutili al motore del nautilus)

potresti usare piu di una telecamera e corredarle di motorizzazione per la funzione tilt & pan.

potresti alimentare parte del sottomarino da una batteria posta nella boa .

la cosa importante e che le intestazioni sui connettori siano stagne,allo scopo si puo usare la colla a caldo e spine con guarnizioni di tenuta.

ciao enrica

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@Highzed:

Per la batteria, benissimo. Cercane una con le misure identiche, perchè lo spazio è abbastanza preciso (soprattutto i due scassi rettangolari nelle ordinate.)

Attenzione anche, ma lo saprai, che per le batterie al piombo serve un caricabatterie specifico (a tensione costante) e non a corrente costante come per le NiCd o simili. Però lo vendono normalmente nei negozzi di modellismo e quindi non sarebbe un problema. Inoltre hai il vantaggio di usare i connettori di ricarica esattamente come previsto dal progetto originale.

Per il cavo da 15 m, ma perchè lo vuoi prendere?

Ti servirà solo in acqua dolce se non hai la boa. Ma se prendi il kit C la boa col suo cavo una soluzione l'avrai comunque, e per giunta migliore.

 

@Enrica:

Certo che ti lanci alla grande!

Tu pensi a fare un vero e proprio ROV. Il cavo multipolare (se ho capito bene), servirà per numerose funzioni in contemporanea: telecamera, radiocomando in acqua di mare, magari alimentazione esterna, movimentazione telecamera (anch'io fra l'altro pensavo di angolare la telecamera verso il basso con un servo sul 5° canale).

E' vero però che un cavo così è molto "professionale" ed impegnativo. Devi risolvere due problemi:

 

- le tenute: il connettore stagno SMA non va bene e dovresti fartene di nuovi e più evoluti. Sono sicuro che ce la farai ( :s01: ) ma in tutta onestà vorrei dire che non è un lavoro così semplice e non lo consiglio a chi non ha esperienza specifica o a chi non conosce da vicino le attrezzature dei sub (come invece te).

 

- il secondo problema è il peso: avere un cavo da 800 grammi su un modello con riserva di spinta di 200 grammi è un problema. Metà del cavo lo sostiene il modello e metà la boa o la barca. Senza galleggianti il Nautilus affonderebbe e con troppi galleggianti non riuscirebbe ad immergersi. La messa a punto ideale esiste (e sicuramente tu la troverai...), ma anche qui non è una cosa semplice e la sconsiglio a chi non ha esperienza specifica.

Fra l'altro, il Nautilus è un po' troppo piccolo per questo uso. Eco prechè dicevo che non era un punto di partenza ottimale.

 

Però, è vero che io sono il primo ad entusiasmarmi sulle tue idee.

Tienici aggiornati e, se ce la farai, ti dovremo offrire una quantità di Spalletti da allagarci la cassa rapida (una vera, non quella del Nautilus)

 

Ciao!

Edited by Ocean's One
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ciao High

per la batteria, ne trvi facilmente una identica al kit nei negozzi di elettricità e elettronica, ne ho comprata una un po di tempo fa per il timbracartellini dell' ufficio e lho pagata 10,00 €, ti comfermo che con questo ltimo arivo sono al fascicolo 67, per ultimo ho montato i servi posizionati sulla prua, il montaggio dei servi terminerà qunado collegeremo il circuito all'alimentazione, si azzareranno e faremo l' ultima regolazine.

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@Enrica:

Ciao Enrica, piacere di conoscerti.

Anch'io ho intenzione di utilizzare il Nautilus ad una profondità superiore ed anch'io vorrei fare molte modifiche, in particolare vorrei installarci una telecamerina HD, un sistema di illuminazione esterno, un braccio articolato ed una base dotata di cingoli per muoversi sul fondale.

In effetti credo che il Nautilus possa rappresentare un buon punto di partenza!

Attualmente per le riprese subacquee uso una telecamerina 3ccd con relativa custodia di alluminio che puo raggiungere una profondità massima di 75m e devo dire che per quanto riguarda i materiali con cui è fatta rispetto al Nautilus siamo veramente su di un altro pianeta:

img0546.jpg

img0557s.jpg

img0558n.jpg

img0562l.jpg

 

@Ocean's One:

Hai un'idea di dove posso trovare connettori SMA e relativi cavi bipolari come quelli del Nautilus, ho fatto una breve ricerca sul web ma non ho trovato nulla.

Attualmente sono arrivato al numero 76, quindi mancano 14 uscite alla fine, a breve dovrei ricevere l'ultima ordinata interna, il cilindro scafo resistente, la fiancata sinistra, il tappo anteriore, la vela, il maniglione di sollevamento.

Mi è arrivata anche la telecamerina sostitutiva ma per il momento non la accenderò :s41: .

Invece non ho ancora ordinato alcun kit, mi sembrano troppo costosi per quello che contengono e poi con tutte le modifiche che voglio fare forse mi conviene arrangiarmi, probabilmente ordinerò solo il kit con la boa.

 

@HighZed,flyfly84:

L'esploso e la lista di tutti i pezzi li trovate a questi link:

http://mms.tiger.tw/upload/upload_file/Boat/5220_manual.pdf

http://mms.tiger.tw/upload/upload_file/Boa...%20JJ6072V4.pdf

Si tratta delle istruzioni e del catalogo accessori della Thunder Tiger.

 

Saluti a tutti, al prossimo aggiornamento

U112

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U112,

 

più vedo quello a cui state pensando tu ed Enrica (e magari qualcun'altro) e più mi rendo conto che siete proprio dei "professional"!!!

 

Ecco la risposta sugli SMA. Io sono nell'area di Milano e i connettori sma li ho presi QUI

Credo che facciano anche e-commerce, ma devi verificare.

Come alternativa, sicuramente i connettori e molte altre parti per sub li può fornire Norbert Bruggen su Modellspezialitaten o qualcosa del genere (cerca tu sul web...)

 

Sono proprio curioso di vedere quanto tu vorrai "elaborare" il tuo Nautitus... Tienici informati.

In merito ai kit aggiuntivi, è vero che se hai già una radio è assolutamente inutile ordinare quella di Hachette.

Però, il primo kitcontiene l'elettronica e ti consiglio di acquistarlo. Se non erro, ci dovrebbe essere dentro il circuito di comando della pompa che fa molte cose: riempie/svuota la sacca di immersione, ferma la pompa al troppo pieno e non fa scoppiare la sacca, comanda la risalita in caso di perdita del segnale radio e interviene in caso di batteria scarica o acqua a bordo.

Come vedi, tutte queste funzioni sono necessarie e se non acquisti questo componente da Hachette comunque in un modo o nell'altro dovrai procurarti qualcosa di similare.

 

In effetti, come alternativa potresti comprare da Norbert Bruggen un circuito moto simile, che io fra l'altro ho montato su un altro modello, un "Delta", e che funziona in modo identico. Vedi tu; però in un modo o nell'altro tutte queste sicurezze vanno previste. (Il discorso cambia completamente se tu vorrai sostituire integralmente il sistema di immersione a sacca con un pistone Engel, che richiede un' elettronica di gestione relativamente diversa.)

 

Infine un mio commento riguardo alle alte profondità: se anche lo scafo e i tappi trasparente reggono più di 10 metri, andateci cauti. Ci sono molti altri punti da verificare:

- la presa d'acqua reggerà la pressione interna o il tubo si sfilerà? (prevedete una bella fascetta aggiuntiva)

- la guarnizione dell'asse elica? (forse varrebbe la pena tornirsi un nuovo pezzo e prevedere una guarnizione doppia

- le tenute delle squadrette e degli interruttori?

- infine, la pompa ce la farà a svuotare la sacca vincendo una contropressione esterna di due o tre atmosfere? Se qualunque punto del circuito idraulico cede, l'acqua ti rimarrà all'interno e non potrai più acquisire un assetto positivo

 

Scusa il pessimismo, ma ripeto: è meglio andarci con i piedi di piombo, considerando che, a quando possiamo vedere, modelli RC che superano i 10 metri finora non ce no sono e vi state addentrando in un campo ignoto.

Poi però, se ce la farete, avrete la mia incondizionata ammirazione. :s20:

 

Ciao!

Edited by Ocean's One
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ciao Ocean's One,due domande che sicuramente potranno illuminarmi.

1)nel tuo modello hai verificato che non sia necessario un filtro per evitare che dello sporco venga aspirato dalla pompa? 2)nel qual caso il nautilus si appoggi su un fondale credo che possa capitare che da una manovra errata di svuotare la cassa e riempire,rischiando di tappare l'aspirazione.

sto considerando di inserire un filtro poroso nella presa d'acqua all'esterno .

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Enrica,

 

1) Attualmente non c'è.

2) Hai ragione, sicuramente varrebbe la pena metterlo.

 

Fra l'altro, so da un forum americano di modellismo che qualcuno l'ha già montato, quindi è un'esigenza sentita.

Ci sto pensando anch'io... Magari un filtro volante per benzina o miscela. Non ho un'idea molto precisa di come siano quelli delle buggy RC, ma magari vanno bene.

Certo che il filtro deve reggere la pressione, se si fessura rischia di allagare tutto!!!

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Enrica,

 

complimenti per la custodia e soprattutto per le foto.

3 domande:

-che videocamera utilizzi con la custodia? (sd o hd)

-il maniglione della custodia è un accessorio originale o è autocostruito? (stò cercando una maniglia simile anche per la mia custodia)

-le foto le hai scattate con la videocamera nella custodia o con una fotocamera subacquea?

 

U112

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ciao,non intendo fare pubblicita,e comunque le apparecchiature descritte non sono dell'ultima generazione.

la videocamera e' dedicata alla custodia,quindi e sony,ed e' una videocamera a nastro.

i maniglioni sono originali.gli illuminatori sono due uno per maniglia e seppure in h2o sia neutra al difuori e molto pesante.

le photo sono state scattate con macchina photo olimpus camedia da 4 megapixel custodia dichiarata da 45 metri che ho portato fino ai 65.lo so non e da fare!!!

fine ot prima che ci tolgano la possibilita di postare e meglio ritornare sull'argomento principale grazie.

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:s03: Ciao a tutti,

oggi in edicola ho ricevuto il numero 78 con allegato il cedolino per ordinare il terzo kit, quello con la boa.

Il kit sembrerebbe contenere:

- boa gialla a forma di sottomarino (è costituita da due semigusci, uno superiore ed uno inferiore, uniti da 8 viti e con una grossa o-ring che garantisce la tenuta stagna. Sul guscio inferiore vanno montati il connettore sma a tenuta stagna per il cavo video e l'attacco per il cavo antenna. Il guscio superiore ha un foro di uscita per l'antenna della ricevente marina ed un alloggiamento per il trasmettitore del segnale video che viene poi coperto da un rivestimento in plastica trasparente.)

- due connettori sma a tenuta stagna

- due pesi di stabilizzazione della boa

- un cavo video a tenuta stagna da 5 metri

- un cavo antenna marino da 5,3 metri

- ricevente marina (sembrerebbe una normale ricevente con attacco sma al posto dell'antenna)

- monitor lcd a colori con ricevitore video incorporato a 4 canali 2,4GHz

- supporto di aggancio del monitor al radiocomando

- trasmettitore del segnale video a 4 canali 2,4GHz

- batterie ricaricabili e caricabatterie per monitor e per trasmettitore video

Il tutto a 299,00 euro!

 

In effetti stò prendendo in seria considerazione di autocostruirmi il tutto:

- trasmettitore e ricevitore video a 4 canali 2,4GHz si trovano facilmente in commercio, sono quei kit che permettono di trasmettere un segnale video da una stanza all'altra, l'unico problema è sostituire gli alimentatori da 7,5v con delle batterie ricaricabili

- per la ricevente marina basta dotare una normale ricevente di un attacco per antenna esterna

- la boa potrebbe essere costituita da un normale boa per uso nautico opportunamente modificata

- il monitor lcd portatile è anch'esso reperibile in commercio, io ne possiedo uno con harddisk da 120gb incorporato capace anche di videoregistrare

- cavi stagni e connettori sma a tenuta vanno cercati sul web o autocostruiti

 

:s02: Che ne pensate?

U112

Edited by U112
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ciao U112

 

penso che tutto sommato quello che offre il kit li volga i soldi che costa, non credo valga la pena autocostruirselo, certo se uno gia ha un po si cose da utilizzare un pensiero ad autocostruirlo lo farei anche io, ma se devi comprare tutto credo vai a finire più o meno a spendere quella cifra.

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direi che bisogna decidere se lanciarsi a fare tutto e mettere in conto qualche problema da risolvere oppure trovarsi tutto già pronto, ma indubbiamente non gratis (anche se è un bel po' di roba...).

 

In realtà, la boa video artigianale io me la sono già fatta e se volete vi posso postare delle foto (non subito, però. Scusatemi, per me è un periodo molto impegnato). Però è solo VIDEO e non marina.

Usare il connettore SMA esistente e farsi un cavo da 5 metri e una boa qualunque non è un problema.

 

I problemi sono invece:

- capire com'è la ricevente: l'antenna è tagliata via tutta?

- il cavo antenna marino che porta il segnale RC dalla boa giù fino al modello, com'è? Che impedenza ha?

(io non me ne intendo di elettronica, ma se il nuovo cavo antenna avrà un'impedenza molto diversa, non è che la trasmittente si rovina oppure non riceve nulla?)

- Dici che c'è un secondo connettore SMA per il cavo antenna? Dove è messo? Io sostituirei la tenuta stagna della presa d'acqua con un secondo connettore uguale a quello della flangia di prua, ma poi dovrei fare un buco da qualche parte per ricavarci una nuova presa d'acqua. Ok, questo si può fare. Ma la soluzione prevista da loro è questa?

 

Pensiamoci...

(ne riparliamo fra qualche giorno. Scusate, adesso mi devo proprio fermare e non posso neanche commentare le belle idee di Enrica sul nuo Nautilus "station wagon" :s01: )

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ciao,Ocean's One,secondo me verra'utilizzato il foro dell'interruttore della cam,se noti la differenza di lunghezza cavi corrisponde con la disposizione dei fori attuali.

sono daccordo con te nell'analisi dei costi,a parere mio conviene prendere il kit3,ma cio non toglie che se si hanno i materiali a disposizione di poterne usufruire.

ricordo che la boa potrebbe essere sostituita da un modello a noi caro che si spresti a essere sfruttato come tale,le radio da inserire in superfice sono facilmente sostituibili con radio di facile interconnessione ma resta comunque una scelta opinabile.

dai torna presto che voglio sentire la tua critica sul nautilus "station wagon".

ps anchio sono un po impegnata a costruire le parti in modifica del nautilus che spero di poter postare al piu presto.

da dove ho iniziato? be dalla cosa piu semplice le due eliche.

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Ciao Enrica,

 

riesco a trovare un po' di tempo per una risposta parziale, a cui seguirà la seconda puntata più avanti.

 

Innanzitutto, grazie per la info sul connettore. E' vero, sostituire l'interruttore della telecamera è la cosa più logica. Bene, bene...

Veniamo al tuo modello modificato.

Apprezzo innanzitutto le modifiche per l'installazione delle luci. Stando a quello che dici, così lontane dovrebbero essere perfette. Ovviamente dovrai controllare il bilanciamento: in acqua sono neutre, vero? Ad ogni modo, se anche fossero negative, messe così in basso ti portano giù il baricentro e non avresti problemi a compensare togliendo un po' di zavorra di chiglia (fra l'altro, non la toglierai nemmeno perchè hai molta più spinta di galleggiamento e quindi magari dovrai addirittura aumentare la zavorra fissa).

Infine, una domanda: cos'è l'elemento centrale verde dell'ultima foto? Non sarà mica una pinza? :s01:

Ecco invece i commenti sugli altri punti:

________________

 

CONFIGURAZIONE GENERALE

Lo scafo è allungato. Dai miei conti, ogni 10 cm di tubo aggiunto hai 1,4 kg aggiuntivi di spinta idrostatica e quindi di peso

Se aggiungi +20 cm = + 2,8 kg = tot 11 kg, che è già un pochino di più per maneggiare il sub facilmente (però si può fare).

Il problema che invece vedo è la riserva di spinta.

Il Neptune/Nautilus ha una sacca da 200 g che già non è tantissimo.

Su 11 kg, hai 0,2 kg / 11 kg = 1,8% di riserva di spinta. E' un po’ poco, sarebbe giusto prevedere una sacca + grande oppure doppia oppure cambiare radicalmente e mettere un pistone engel (ma è più complicato).

Con una sacca piccola, potresti avere difficoltà a compensare la differente densità del mare?

Da dolce a marino io aggiungerei un 3% fisso, ma da mare a mare le cose cambiano e magari ti troveresti ogni volta a fare una messa a punto di fino perché hai poco margine di libertà con la sacca piccola.

 

Altro tema: con uno scafo più lungo, senza toccare il baricentro e l'altezza metacentrica, il modello è un po’ meno stabile (ma forse non è un problema, il Nautilus è troooooppo stabile)

________________

 

ELICHE

Ho visto che fai doppia elica. E' anche doppio motore? Hai preso due set originali e li monti appaiati?

Sarebbe più facile, ma avresti qualche limite per l'ingombro.

Oppure hai previsto una trasmissione interna con due corone e un pignone su un unico motore, in modo da ottenere assi controrotanti ed anche un rapporto di riduzione di 2,5-3:1?

Prima di modificare ampiamente la propulsione, devi decidere lo scopo che vuoi perseguire.

Solo estetica? Ok: puoi fare quello che vuoi.

 

Più velocità? Non è detto otterrai un miglioramento sostanziale con due motori originali, che di per sè sono un po' scarsini. E poi, questo scafo non è adatto: meglio cambiare modello o per lo meno togliere tutti gli orpelli come le griglie degli oblò

 

Vuoi invece più spinta? Questo ha molto senso.

Però invece di raddoppiare i motori potresti pensare ad un unico motore con più coppia e un po’ più di giri (10000), con riduttore coax 3:1 ed elica più grossa e con pale più larghe (da rimorchiatore)

 

Infine, ti consiglio di fare una bella verifica sull'assorbimento. Il fusibile va sovradimensionato (adesso è 7,5 A, vero?) e devi farti due conti anche sulla batteria, che potresti sostituire con una con maggiore capacità. Senza pensare alle LiPo, una decina di elementi NiMH da 5000 mAh per 12V totali potrebbero andare bene, il peso sarebbe accettabile e spazio ne troveresti sicuramente nello scafo allungato.

________________

 

ALTRO:

ti devo parlare anche dei timoni e della forma dello scafo, ma non ce la faccio adesso.

Ci aggiorniamo,

ciao!

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ciao Ocean's One ,

rispondo ai punti messi in risalto.

luci,si le torce sono neutre,hanno il loro interruttore di accensione,quindi si fissano e si dimenticano.

scafo allungato,e una scelta dettata dalle aggiunte di peso vedi pinza manovrabile,doppio motore.eliche aggiuntive,dico eliche aggiuntive perche e possibile aggiungere in prua un'elica di manovra per lo spostamento destra sinistra,

per quanto riguarda la riserva di spinta e gia prevista una seconda sacca da sovrapporre alla esistente duplicando anche la pompa peristaltica,in pratica faccio un circuito ridondante.

eliche, si doppio motore,non mi serve aumentare la velocita ,piuttosto ho bisogno di piu potenza,i motori originali vengono rimossi e al loro posto saranno messi sempre motori a spazzole ma con caratteristiche piu performanti.

ce da fare un discorso a parte per quanto riguarda la batteria che sara' sostituita da pacchi lipo,dato che hanno una resistenza interna prossima allo zero ,si possono tranquillamente mettere in parallelo raggiungendo alti livelli di corrente,mettendole in serie si innalza la tensione raggiungendo i 24 volt tensione da me scelta per ridurre le correnti in gioco.

inoltre le lipo sono ermetiche e non rilasciano miscele esplosive,quindi posso passare alla fase di modifica alimentazione utilizzando i due passanti metallici degli interruttori di accensione con dei diodi interposti in modo da non far fare eletrolisi,e mi consentono di ricaricare senza dover tutte le volte aprire il tappo di prua.

ci sono altre idee ma le vediamo piu avanti.

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scusa, ma ti sei costruita le eliche doppie in ottone da sola???

 

se si hai tutta la mia più sincera stima!!!!

 

Sembra proprio un'elica autocostruita. Non capisco la seconda foto, sembra che dal pieno venga ricavato la pala ??

Mi piacerebbe anche vedere la piazzatura che tiene tutto in forma per la saldatura.

Complimenti.

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ciao,si le ho fatte io,ho notato che vi interessano e allora se mi permettete vi aggiungo ancora qualche photo scattata nei momenti di realizzo,non so se verranno visualizzate in sequenza ,ma io provo a descriverle.

dapprima ce un disegno fatto con rhino ,poi tre photo dove sto lavorando di lima,una quarta e una quinta dove si nota la lucidatura e il bordo di entrata piu spesso del bordo d'uscita,poi altre due photo con la lastra da cui sono state ritagliate e se osservate bene una dima in cartoncino e via via fino al pezzo finito,infine l'attrezzatura per sagomare .

http://img696.imageshack.us/g/p3270186.jpg/

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Enrica, complimenti per le eliche anche da parte mia :s20:

Nel frattempo, ti esprimo qualche altro mio commento, sperando di dare un contributo utile.

 

1) Pinza manovrabile? Questa idea è bellissima. A tempo debito mi dirai come funziona. (p.s. se vuoi sollevare qualcosa dal fondo, ricorda che devi aumentare la riserva di spinta. Ma con due sacche dovresti farcela.)

 

2) Motori a spazzole più performanti? E' giusto, però cercali con maggiore coppia e non con maggiori giri. Il motore originale del Nautilus ne fa 4-5000, mentre numerosi motori taglia 540 ne fanno almeno 15000, che sono troppi perchè con un rapporto di trasmissione 1:1 le eliche caviteranno. Sse scegli dei motori ad alti giri, pensa seriamente ad un riduttore coassiale, largo come il motore e lungo una trentina di mm, con rapporto vicino al 3:1. Nello scafo allungato ci dovrebbe stare

 

3) Batterie Lipo. Non sono certo che siano perfettamente sicure, visto quello che si dice in giro. Tutti raccomandano di caricare le Lipo dopo averle estratte dal modello e senza nulla di infiammabile nelle vicinanze. In effetti, ho visto anche filmati di batterie di questo tipo che si incendiano. Probabilmente dipende dal tipo di carica (che però dovrebbe essere in parallelo sui singoli elementi, per controllare la tensione di ciascuno di essi, e non in serie su tutti), ma valuta bene se caricare la batteria sigillata all’interno del modello. Non fosse altro, perché l’aria interna si scalderebbe molto. (Mi fermo qui. Chi conosce le LiPo meglio di me forse potrà darti altre info)

 

4) 24V? bello, riduci la corrente e forse puoi tenerti il fusibile di serie. Però attenzione. Il circuito di sicurezza controlla la tensione della batteria e la risalita di emergenza scatta a batteria scarica = 11V circa. Se tu sei a 24, questa sicurezza non lavora.

 

5) Infine, la tua idea del 3° motore è molto valida. Mi chiedo però se ti conviene mettere un motore orizzontale di direzione come “bow thruster”, quando potresti già comandare i due assi che hai in modo differenziale con due regolatori e miscelando i canali. Al contrario, perché non pensi ad un motore verticale? I veri sub da ricerca spesso ce l’hanno, e la manovrabilità aumenterebbe tantissimo. Cosa ne dici? (certo, lo monteresti molto a prua e l’effetto non sarebbe ottimale, ma comunque funzionerebbe. Oppure mettine due laterali a centro nave, così è il top.

 

 

Come vedi, c'è molta roba di cui discutere.

In effetti avrei ancora da dirti come migliorare i timoni (io conosco il comportamento del Nautilus e so che è un punto interessante) e anche un modo secondo me più semplice di allungare lo scafo, ma lo scriverò più avanti per non mettere troppa carne al fuoco...

Ciao e complimenti ancora!

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Ciao a tutti,

 

oggi pomeriggio avevo visto due post di enrica; sono rientrato questa sera per rileggere e in particolare per rivedermi con calma i disegni, che mi interessavano veramente molto.

 

Con mia grande sorpresa i due post sono spariti; è stato un incidente?

 

Ciao,

ciuchino

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ciao,rimetto il post andato perso!!

disegni http://img72.imageshack.us/g/201004072019.jpg/

 

post:ciao ocean one,ti ringrazio per i "consigli" scusa se non mi sono presentata bene il mio campo di lavoro e l'elettonica,e per qualche anno ho lavorato nel campo automobilistico, nella costruzione di prototipi.

per quanto riguarda le batterie lipo ,devi sapere che gli incidenti di cui molto si e parlato sono stati causati dall'ingnoranza dell'uso di queste batterie nate in casa sony per il campo spaziale,fino a qualche anno fa era impossibile reperirle perche le misure di protezione e di ricarica includevano circuiti dedicati che non potevano essere venduti con ogni singola cella,la batteria lipo piu diffusa e la 18650,questa pila e in dotazione da una quindicina d'anni a tutti i portatili,come vedi non si e mai sentito dire che un portatile esplodesse,contrariamente con la diffusione in campo obbistico,specialmente in modellismo ecco che compaiono i primi incidenti,vuoi per l'esigenza di ricaricare qualsiasi batteria in modo rapido .come ben sai in commercio ci sono differenti modelli che hanno bisogno di una particolar curva di ricarica,negli anni passati si ricaricavano quasi tutte allo stesso modo ad esempio come una cella al piombo che seppur molto piu resistente si rovinavano anche quelle se si superava il rapporto di un decimo della corrente.

oggi le cose sono un po cambiate,le lipo debbono avere incorporate un circuito di protezione altrimenti non possono essere vendute ma ce sempre un'eccezione ,sempre nel campo modellismo non ce una pila protetta mah! eppure la normativa e ben chiara!!

devi sapere che il dimensionamento del pacco pile e in funzione al carico,non bisogna mai eccedere nella richiesta della corrente da parte dei motori,bisogna sempre avere un buon margine e non contare sul fatto che sui pacchi pile ci sia indicato 10C o 50C perche quel valore e possibile prelevarlo solo per frazioni di secondi,faccio esempio pacco pile da 5000mA con 50C io non mi sognerei mai di applicare un carico che superi i 4000 mA,mentre e molto diffuso l'utilizzale con carichi che richiedono decine e decine di amper.

comunque le lipo da me scelte sono sigillate e non producono vapori quindi posso permettermi di utilizzarle nel modo gia citato.

citazione 4

4) 24V? bello, riduci la corrente e forse puoi tenerti il fusibile di serie. Però attenzione. Il circuito di sicurezza controlla la tensione della batteria e la risalita di emergenza scatta a batteria scarica = 11V circa. Se tu sei a 24, questa sicurezza non lavora.

il fusibile va dimensionato in base all'assorbimento dell'impianto,il fusibile di serie viene sostituito con uno con caratteristica MA che e' leggermente ritardato ma rapido in caso di corto.

il circuito di sicurezza e doppio e ogni circuito controlla un pacco da "12 volt" ma non e possibile utilizzare il circuito del nautilus per il seguente motivo le celle lipo erogano per ogni elemento una tensione di 3,7 volt e ce da sapere che non bisogna mai scendere al di sotto dei 3 volt perche l'elemento si deteriora irrimediabilmente,ora un po' di calcoli vediamo come comportarci.

3,7 x 4 =14,8 batteria carica,

3 x 4 =12 batteria scarica ma per il circuito del nautilus sarebbe ancora carica quindi non interviene, dato che dobbiamo assolutamente evitare di scendere sotto ecco che nasce l'esigenza di costruire un circuito di protezione adeguato.

punto 5

sto ancora valutando se utilizzare un sistema “bow thruster” o utilizzare un gruppo motore/elica da far ruotare insieme alle torce di 270 gradi,sto valutando i vantaggi e gli svantaggi,in teoria e il sistema meno dispendioso, ma sono ancora indecisa .

 

per flyfly84,se guardi due pagine indietro avevo indicato il modo di ordinare il kit,e possibile anticipare i tempi senza aspettare necessariamente il modulo.

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Enrica, sono commosso:

 

Se non trovi le eliche come vuoi tu, sei capace di rifartele da zero!

Se il circuito di sicurezza non lavora con la tensione che vuoi tu, ti rifai da zero anche questo!

 

Ora volevo segnalarti che il regolatore di velocità standard lavora a tensioni più basse, ma scommetto che stai pensando di rifarti anche quello. Vero? :s10:

Ciao e tienici aggiornati. Sono proprio curioso...

:s20:

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ciao,vorrei realizzare i piani di coda come questa immagine,http://yfrog.com/1g201004131819j,ma ho dei dubbi sul funzionamento ,qualcuno puo spiegarmi se debbo considerare i due timoni laterali come se fossero uno solo?

se si, come si comporta lo scafo quando decido di ruotare a dx o a sx? cioe debbo aiutare la svolta aumentando il numero di giri del motore opposto alla rotazione?

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  • 4 weeks later...

Enrica,

 

Finalmente trovo il tempo per risponderti in maniera completa.

In effetti, avevo bisogno di concentrami un po’, visto che hai tirato fuori numerosi temi interessanti.

Parliamo delle modalità di manovra.

Come sai, i sottomarini possono manovrare nelle varie direzioni con vari metodi, complementari o talvolta alternativi fra loro. Per ogni tipo di battello, a seconda della sua forma, della sua velocità e soprattutto del suo uso alcuni metodi risultano più efficaci di altri e vanno quindi preferiti. (ti faccio un esempio ovvio: un siluro che si muove molto velocemente può cambiare quota grazie all’azione dei timoni di profondità. Farlo con l’allagamento di una cassa di immersione avrebbe poco senso).

Quindi, è bene capire le caratteristiche del Nautilus e l’uso che ne vuoi fare per scegliere il migliore metodo di manovra per ciascuna direzione. In effetti, guardando il tuo progetto, i metodi li hai previsti proprio tutti:

 

Per cambiare direzione, puoi:

A1) azionare il timone di direzione (ma solo in velocità)

A2) azionare in maniera differenziale i due motori di propulsione (anche a sub fermo)

A3) azionare in maniera differenziale i due thrusters esterni, ma solo dopo averli disposti orizzontalmente (e funzionano anche a sub fermo)

 

Per cambiare profondità, puoi:

B1) azionare i timoni di profondità (ma solo in velocità)

B2) riempire/svuotare la sacca di immersione (anche a sub fermo, con risposta pigra)

B3) azionare i thrusters esterni, dopo che li hai orientati verticalmente (anche a sub fermo, con risposta immediata)

 

Per muoverti in avanti o indietro, puoi:

C1) azionare insieme i due motori di propulsione

C2) azionare insieme, in aggiunta, anche i thrusters esterni, dopo averli disposti orizzontalmente.

 

Così facendo, hai ben 8 funzionalità, quando il nautilus base ne ha solo 4 (ovvero A1, B1, B2, C1. Oltretutto C1 su 1 solo motore e non su due).

Inoltre, se opterai per i timoni di poppa ad X, avrai anche la complicazione che i comandi dei timoni di direzione e di profondità vanno miscelati fra di loro (e non cito il possibile controllo sull’asse di rollio azionando tutti e quattro i timoni nello stesso senso, a sorta di spirale. Questo sarebbe proprio troppo!)

___________

 

Il mio commento è questo: bellissimo, ma valuta molto bene cosa ti serve.

Il modello base se la cava con 4 canali della radio, con un solo regolatore di velocità e due servi. Il tuo avrebbe bisogno di molto di più.

Penso che non sia fattibile comandare in manuale 8 funzioni simultanee con una radio a 8 canali, quindi dovresti accorpare qualche funzione, ma allora ne perderesti i vantaggi.

 

Invece, visto quanta elettronica “mastichi”, potresti realizzare una sorta di sistema intelligente che riceva gli input della radio e decida lui quale dispositivo azionare per ottenere l’effetto desiderato.

Ti faccio un esempio. Se stai andando in avanti, i thrusters si devono mettere automaticamente orizzontali e il loro comando deve essere abbinato a quello dell’acceleratore dei motori principali. Per cambiare quota, userai i timoni di profondità.

Se invece il sub è fermo (ovvero se non dai comando del gas), i due thrusters devono in automatico disporsi verticalmente; dopodiché il comando dei timoni di profondità (che sarebbero inattivi se sei ferma) deve essere deviato sul comando avanti-indietro dei motori dei thrusters, che quindi ti faranno salire e scendere verticalmente.

 

Tutto ciò richiede lo sviluppo di elettronica dedicata e anche di una logica di funzionamento ben definita.

Io non ce la farei mai ma tu, dopo aver lottato con ben 18 servi in simultanea nel robot, magari la trovi anche una cosa interessante. Vedi tu: magari per te il bello sta proprio qui.

E’ certa però una cosa: se prevedi un numero elevato di funzioni, devi per forza dotare il modello di un software ben definito, altrimenti non riusciresti a tenere tutto sotto controllo e sfruttarlo nel modo opportuno.

Nei sub reali, tieni conto che le tante funzioni sono tenute sotto controllo da diversi membri dell’equipaggio, oppure da un sistema elettronico particolarmente sofisticato, come succede nei battelli più moderni.

Mettere tante funzioni e non poterle sfruttare non avrebbe senso.

_________

 

Bene, a conclusione di questo mio “romanzo”, ti invito a riflettere. La domanda è: ti serve proprio tutto?

I timoni ad X sono belli ed efficaci ma complessi da miscelare, perché prima a prua dovresti scorporare il comando dei timoni di profondità prima del mixer.

E poi, se hai dei grossi thruster laterali, perché avere anche altre eliche a poppa?

Oppure, se i thruster laterali funzionano benissimo per controllare la direzione, se azionati in modo differenziale, perché avere anche un timone di direzione?

A seconda del tipo di uso potresti rinunciare a qualcosa. Probabilmente, se vuoi dei rapidi spostamenti verticali a sub fermo (= comportamento più da “ROV” che da sottomarino), i thrusters sono una bella idea, ma allora magari rinuncia a qualcos’altro oppure sviluppa un’elettronica degna di un fly-by-wire!

 

Buon lavoro e tienici aggiornati!

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Ciao ragazzi, oggi ho ricevuto il kit B (non male la radio) e sono in attesa dei fascicoli 63 - 65.

Bene detto questo commento gli utlimi scambi di post :

 

Premetto che sono davvero incuriosito e affascinato dal lavoro di enrica e sue proposte, penso però che si stia arrivando ad un livello di complessità tale per cui le problematiche maggiori di sviluppo ormai riguardino il "come realizzarlo sul Nautilus" più che il "come realizzarlo".

Mi spiego; il nautilus è un progetto con delle specifiche che ben conosciamo, e con delle soluzioni in ambito tecnico / prestazionale adeguate ai suoi contorni progettuali. In campo ingegneristico l'analisi preliminare di progetto è una fase importantissima perchè definisce lo spazio di sviluppo successivo (oltre a definirne costi e collocazione nel mercato...). Nel nostro caso partiamo già da un contorno di progetto inadeguato a ciò che si sta cercando di implementare..., si rischia di spendere risorse in maniera poco efficiente oltre al rischio di ottenere risultati non all'altezza degli sforzi. Si parlava di una doppia elica per esempio... allora bisognerebbe ridisegnare timoni, forma dello scafo, calcolare i vortici, l'efficienza delle superfici di governo nella nuova configurazione ecc... Oltre ovviamente ad un lavoro di adeguamento strutturale... Non conviene allora fermarsi a piccole migliorie del nostro sistema nautilus ( e credo ce ne sarebbero...) e magari poi parlare di un nuovo progetto ripreso dal principio e magari solo basato su alcune soluzioni osservate sul nostro nautilus?? In rete vedo che vendono pezzi per realizzare dei ROV con prestazioni oltre il commerciale a prezzi realativamente contenuti.

 

Detto ciò esprimo la mia ammirazione per le idee di enrica, idee che ammetto non sare in grado di realizzare ora come ora (lavorare un'elica in ottone???), quindi non posso fare valutazioni in merito. Però penso che tutto questo possa essere più efficace su un progetto nuovo.

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Highzed, concordo pienamente.

 

Chiedo scusa se io, commentando con entusiasmo il lavoro di Enrica, ho distolto l'attenzione dal montaggio del Nautilus "base".

Il fatto è che Enrica sta tirando fuori veramente tante idee interessanti che non si può non commentarle.

A questo punto, mi chiedo se non valga la pena splittare in due topics:.

 

- consigli sul montaggio e sull'uso del Nautilus base (questo thread, com'era inizialmente, dedicato a tutti quelli che fanno la raccolta a fascicoli ed eseguono il montaggio come previsto o con "piccole" modifiche, come dici tu Highzed.)

 

- elaborazioni spinte (sub di Enrica e tutte le altre idee, non necessariamente su base Nautilus)

 

Cosa ne dite?

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Non devi scusarti di nulla Ocean :s01: , si sta parlando comunque in tema e tutto questo è anche molto interessante, la mia era solo una considerazione al margine.

Per i due topics per me va bene entrambe le soluzioni, tanto qui data la lentezza delle spedizioni e le fasi a piccoli step non c'è ancora molto da dire oltre l'aver girato qualche bullone o montato qualche pezzo nuovo.

Ciò che state discutendo con enrica è molto interessante e non partecipo solo perchè non ho ne i mezzi ne il tempo per intraprendere un lavoro del genere che sicuramente va oltre il semplice divertimento nel tempo libero, ma è interessante comunque seguirvi.

 

A questo punto mi permetto di farvi una richiesta, date le vostre conoscenze di elettronica e lavoro dedicato al nautilus, potreste tirare fuori un piccolo documento con schemi tecnici dei componenti del nautilus? o anche una specie di "catalogo nomenclatore" con tutti i componenti, le caratteristiche, eventualmente la marca con il codice....sarebbe utilissimo in futuro in caso di guasti e ricerca di eventuali ricambi.

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Highzed,

 

a parte il fatto che NON ho approfondite conoscenze di elettronica, al contrario di Enrica, sarò comunque lieto di mettere a disposizione le info che possiedo.

Del resto, anche Enrica l'ha già fatto con la lista delle parti contenute nei fascicoli, se ricordo bene.

______

 

Adesso però, cambierò completamente argomento.

Per movimentare un po' la discussione, posterò fra poco il rapporto della mia prima missione di quest'anno, svoltasi lo scorso weekend.

Spero vi diverta...

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La grande fuga dello Storione Grigio (“Hunt for Gray Strurgeon”)

 

 

VENERDI’ 7 MAGGIO

 

Stasera i preparativi fervono…

Anche se le condimeteo sono date per incerte, la decisione è ormai presa: il mio USS Nautilus, sottomarino della classe Neptune, uscirà domani per la sua prima missione operativa dell’anno 2010.

 

I controlli preliminari sono intensi: la tenuta stagna viene verificata in vasca, i timoni risultano efficienti e correttamente trimmati, la pompa di immersione funziona regolarmente. La batteria, carica a 13,4V, garantirà una buona potenza al motore elettrico, nonostante qualche rumore di troppo dalla bronzina dell’asse elica, vecchia di tre anni e forse un po’ malconcia.

In effetti, l’intero scafo esterno inizia a denunciare il peso degli anni. Qua e là, ci sono punti di ruggine e piccole incrostazioni, comunque non preoccupanti. Risulta leggermente labile anche la chiusura a scatto della prua a libera circolazione, per cui mi ripropongo di procedere ad una revisione completa una volta terminata questa prima crociera operativa.

Ora però, bisogna partire.

Effettuerò la mia missione di pattugliamento nel solito laghetto di pesca sportiva, approfittando della gentilezza del proprietario, che mi lascia pattugliare anche le vasche di acquacoltura annesse all’impianto.

Ed è proprio in queste aree che le fonti di intelligence segnalano la maggiore concentrazione di SSBN nemici, che il mio Nautilus si propone di intercettare e, si spera, sconfiggere.

 

 

SABATO 8 MAGGIO

 

Da ultimo report di intelligence, nella mia area arriverà di un “boomer” nemico. Si tratta di un esemplare della classe “Gray Sturgeon”, ovvero storione grigio, che rappresenta il meglio di quanto madre natura possa mettere a disposizione nell’ambito dei pesci di acqua dolce.

Non appena vedo la bestia, deduco che il mio Nautilus avrà vita dura: il mio avversario è lungo quasi un metro fuori tutto e ha un dislocamento stimato di circa 8-9 kg, ovvero almeno quanto il mio sottomarino (che sembra più grande solo perché ha costruzione a doppio scafo, ma in realtà ha massa uguale a quella del pesce nemico).

Calo in acqua il Nautilus, cercando di non fare caso alla miriade di piccole trote che si avvicinano, curiose, emettendo una quantità di impulsi sonar attivi.

 

I compartimenti a libera circolazione sono ora completamente allagati, e il mio Nautilus parte per la mia missione: la vasca di acquacoltura è lunga una decina di metri e larga quattro, per cui mi è facile localizzare lo storione nemico.

Acquisisco quasi subito il bersaglio, che si trova adagiato sul fondale, perfettamente immobile, col il reattore nucleare al minimo e tutti gli ausiliari spenti.

Tento un avvicinamento dall’alto: navigando in affioramento, mi porto dietro al mio avversario e quindi allago la sacca di immersione. A motore fermo, il Nautilus scende secondo una traiettoria obliqua, sfruttando l’abbrivo acquisito in precedenza.

La mia intenzione è quella di arrivare in modo silenzioso esattamente sopra al mio avversario, per serrare il contatto il più possibile e, speriamo, anche toccare il mio nemico.

Mi accorgo però di avere imbarcato troppa acqua: il Nautilus è troppo negativo e termina la sua corsa urtando il fondale, quasi un metro dietro la poppa del “Gray Sturgeon”. Quest’ultimo, percepito il pericolo, inizia a muoversi velocemente.

 

 

sturgeon1.th.jpg

 

Con il bersaglio in allontanamento, devo dare tutto motore per inseguirlo, vanificando tutte le speranze che ancora avevo nel mantenere un assetto silenzioso.

L’inseguimento prosegue. L’assetto del mio sottomarino è ancora leggermente negativo, per cui navigo con timoni a salire per mantenere la quota, ma questo mi frena ulteriormente e di lì a poco il nemico ha tre lunghezze di vantaggio.

Poco male, la vasca non è così grande e fra poco il mio avversario sarà costretto a virare. Mi basterà mantenermi all’interno della sua virata per recuperare il distacco accumulato.

Il mio battello vira strettissimo, grazie all’efficienza del timone di direzione posto in scia all’elica: è vero, la manovrabilità sul piano orizzontale è uno dei punti di forza di questo modello.

Al termine della virata riesco addirittura a toccare la pinna caudale del mio avversario.

Il “Gray Sturgeon” manifesta un certo nervosismo. Per togliersi il Nautilus dalle calcagna, il nemico vira repentinamente verso sinistra (facendo “Ivan il matto”: ovviamente lo fa verso sinistra, visto che siamo nella prima mezz’ora…).

Io cerco di seguirlo in questa sua nuova virata, ma mi dimentico che ho ancora un assetto negativo ed urto nuovamente il fondale!

Il mio avversario ne approfitta e si allontana definitivamente: io devo desistere e trovare una nuova occasione per intercettarlo. Questa si prospetta un paio di minuti dopo, quando il “Gray Sturgeon” si posa nuovamente sul fondo e rimane immobile, sentendosi probabilmente al sicuro.

 

Visto il pessimo risultato delle manovre in velocità, opto per una tattica differente: mi porterò esattamente sopra di lui e quindi scenderò esattamente in verticale, a motore spento, in modo da colpirlo dall’alto.

Il nemico si trova sul fondo, ad una distanza minima dal bordo della vasca; io scenderò vicinissimo a lui, in posizione leggermente più interna per intrappolarlo fra il Nautilus e il muretto sul lato opposto.

La manovra riesce: riesco infatti ad appoggiarmi “Gray Sturgeon” con tutto lo scafo, dopodiché… lo storione reagisce!

Stretto fra i due ostacoli, il mio avversario si agita violentemente, urtando a più riprese il mio Nautilus. Il primo colpo mi provoca uno sbandamento di più di 60 gradi sulla sinistra, che viene prontamente recuperato grazie alle doti di stabilità del mio battello (ottime, grazie ad 1 kg di zavorra in chiglia!).

Subito dopo, mentre il Gray Sturgeon si allontana, la sua coda colpisce nuovamente il mio sottomarino nella zona prodiera… ed avviene l’imprevedibile!

La violenza dell’urto sgancia la bolla trasparente di prua, già poco salda in partenza, che si separa dal resto del Nautilus e cade sul fondale.

Il mio sottomarino, improvvisamente alleggerito, inizia una risalita incontrollata fino in superficie; dopodiché, il mio battello galleggia molto appoppato, con la prua monca tristemente fuori dall’acqua!

La missione è fallita: privo della sezione di prua, il Nautilus ha perso completamente la capacità di immergersi, poiché la sua riserva di spinta è diventata troppo elevata.

Non ho scelte: riporto alla base il mio battello danneggiato, mentre il sottomarino nemico si dilegua, palese vincitore dello scontro appena conclusosi…

 

 

EPILOGO

 

Recuperato il battello, la sconfitta brucia parecchio. Oltretutto, ora mi resta anche il disappunto per i danni subiti, a cui devo subito porre rimedio.

Per recuperare la sezione di prua del nautilus, contatto allora il CINCLANT (Comandante In Capo Laghetto Acquacoltura Nonché Trote) e chiedo aiuto.

Il titolare mi mette allora a disposizione un potente mezzo da recupero: lo USS Fishing Net (DSRV-999), retino da pesca estensibile della classe “Fishing Devices”.

Grazie a questo efficiente mezzo da ricerca profonda, riesco infine a raggiungere la calotta di prua del Nautilus, che giace sul fondale a quota –1,8 metri.

Il recupero è abbastanza semplice ed in meno di dieci minuti posso nuovamente ricomporre per intero il mio sottomarino, felice per lo scampato pericolo.

 

 

DEBRIEFING:

 

Ad uso dei signori ufficiali che leggono, ecco i principali insegnamenti di questa missione:

- Nei controlli preliminari non tralasciate nulla. Può risultare determinante anche un piccolo particolare, come la molletta della mia bolla di prua.

- Quando pilotate il Nautilus non impostate assetti troppo negativi. Meglio stare il più possibili neutri e manovrare con i timoni di profondità.

- Giocatevi le vostre capacità di manovra il più possibile sul piano orizzontale: il timone di direzione è veramente efficiente, a patto di mantenerlo nella scia dell’elica con motore in moto.

- Il punto più importante: applicate un cordino nascosto e legate la bolla di prua ad un punto solido dello scafo esterno. Così non la perderete, come è successo a me!!!

 

Ed infine, last but not least:

- attenzione agli SSBN della classe “Storione Grigio”!

 

__________

 

Spero di avervi offerto una piacevole lettura

Saluti a tutti,

Ocean’s

 

 

Nota del WWF

- Nessuno storione ha subito reale violenza nel corso di questa missione

- Un sottomarino tipo Nautilus ha invece subito reale violenza da parte di uno storione

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Resoconto interessante, l'avversario però era di tutto rispetto....direi una lotta impari.

Infatti il Gray Strurgeon è stato perfettamente"progettato" per muoversi in quell'ambiente :s03:

Comunque complimenti. Attendiamo la prossima uscita.

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ciao,

A questo punto mi permetto di farvi una richiesta, date le vostre conoscenze di elettronica e lavoro dedicato al nautilus, potreste tirare fuori un piccolo documento con schemi tecnici dei componenti del nautilus? o anche una specie di "catalogo nomenclatore" con tutti i componenti, le caratteristiche, eventualmente la marca con il codice....sarebbe utilissimo in futuro in caso di guasti e ricerca di eventuali ricambi.

 

come catalogo si puo usare quello ufficiale della tunder tiger in questo link

http://www.thundertiger.com/product/5220-F.html

nella parte inferiore del foglio ci sono sia le photo che i codici distribuiti in 20 fogli compresi gli opzional.

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@Anteo:

Grazie dei commenti.

Lo so, il "Gray Sturgeon" era un avversario fin troppo ostico (proprio per il suo "progetto" ottimizzato, come dici tu).

Però era anche una tentazione troppo forte e io non ho resistito a cercare un contatto ravvicinato.

Adesso però mi dovrò inventare qualcosa per la prossima volta, se mai ci sarà...

 

Quanto scrivo non vuole però essere fine a sé stesso. Al contrario, chiedo a chi sta costruendo il Nautilus cosa ha in mente per quando sarà pronto. Esplorazione video? Avvicinamenti di precisione, magari con ostacoli a mezz'acqua o oggetti da raggiungere sul fondale? Combattimenti più o meno simulati fra due o più modelli? (certo, con la telecamera questi sarebbero entusiasmanti...)

 

_______

 

@Enrica:

novità sul tuo progetto? e in merito alle mie osservazioni? Ti possono aiutare?

 

Saluti!

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  • 4 weeks later...

Ciao a tutti,

finalmente sono arrivato alle fasi finali della costruzione, entro questa settimana dovrebbe arrivarmi in edicola l'ultimo pezzo, per la precisione il tappo anteriore.

Non ho ordinato i kit della Hachette ma ho reperito sul web e nei negozi specializzati i motori, la batteria, l'elettronica originale Thundertiger, i 2 cavi stagni sma da 15 metri, un radiocomando Futaba 7 canali 2,4GHz, un regolatore di giri Robbe per uso nautico (adatto alle manovre di precisione) e l'elica a 6 pale.

Esprimo però notevole perplessità su alcuni componenti ricevuti in edicola, in particolare il portafusibile è disastroso, ho inserito il fusibile ma ora non riesco più a rimuoverlo, e se dovessi sostituirlo? :s05:

Ho notevoli problemi anche per fissare il cilindro trasparente principale, infatti mettendo sui 4 tiranti principali i distanziatori, le rondelle ed i bulloni così come indicato sui fascicoli Hachette il risultato è che posteriormente i distanziatori non vanno in battuta ma restano laschi e si muovono per alcuni mm mentre anteriormente la flangia va in battuta sul cilindro in modo non uniforme! :s05:

@ Ocean's One

Il varo del mio Nautilus dovrebbe avvenire nella baia di Sistiana, all'ombra di quella che era la base dei minisommergibili tedeschi ed una delle prime missioni operative sarà l'esplorazione del relitto del Molch.

Queste sono le mie intenzioni se mai riuscirò a rendere operativo il mio sommergibile! :s06:

A presto

U112

Edited by U112
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Considera che userò il sommergibile quasi esclusivamente in acqua marina e quindi con una boa di superficie.

Devo però dire che ho sentito di esperienze positive sull'uso dei 2,4GHz con il neptune senza boa, ovviamente in acqua dolce.

 

U112

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Ciao,

ho un problema con il circuito di sicurezza del Nautilus :s06: , potete darmi un consiglio?

Il sistema si attiva regolarmente svuotando la sacca quando il sensore di pressione o il sensore di infiltrazione acqua vengono sollecitati ma non si attiva se spengo la trasmittente.

Ho fatto queste 2 prove:

1 - accensione della trasmittente, poi accensione del Nautilus, quindi spegnimento della trasmittente = il circuito di sicurezza non si attiva!

2 - accensione del Nautilus senza accendere la trasmittente = il circuito di sicurezza si attiva regolarmente e svuota la sacca!

 

Quindi, avvenuto il riconoscimento tra trasmittente e ricevente, se la trasmittente viene spenta la ricevente non attiva il circuito di sicurezza mentre se il riconoscimento tra trasmittente e ricevente non avviene (perchè la trasmittente non viene accesa) la ricevente attiva il circuito di sicurezza.

Forse dipende dal fatto che il sistema radio è a 2,4GHz? In che modo il circuito di sicurezza del Nautilus si accorge che la ricevente non riceve più il segnale dalla trasmittente? Come posso risolvere il problema?

 

Grazie

U112

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