marea Posted March 3, 2008 Report Share Posted March 3, 2008 (edited) titolo: CLAUDUS E LA VELA autore: Paolo Bembo editore: Albagraf, Roma anno: non riportato 107 pagine, cm. 24 x 23, 51 immagini s.i.p. Rudolf Claudus, grande pittore navale di origine ungherese scomparso nel 1964, ha dedicato con passione e competenza la sua vita al mare regalandoci, attraverso le sue opere, unimmagine rigorosa e fantasiosa al tempo stesso. Nel libro emerge proprio uno degli aspetti più particolari e ricercati dellarte di Claudus: il suo rapporto con la vela la sua vera passione. Attraverso questo particolare soggetto il pittore realizza i suoi sogni, completa la sua ricerca delle terre lontane dellanimo; nelle sue rappresentazioni del cielo e del mare, delle nuvole e delle onde, la vela è parte di tutto questo; essa si fonde con gli elementi per diventare un tuttuno con essi. Quasi ogni opera di Claudus costituisce di per sé un documento di rilevanza storica; grazie alla sua estrazione tecnica, sotto la patina delle pennellate, a volte aspre, si riconoscono ed emergono con prepotenza i dettagli delle navi, degli armamenti di ogni epoca. Possiamo a tal proposito citare a titolo esemplificativo alcune tele, (pubblicate nel volume Claudus - Pittore del Mare nelledizione dellUfficio Storico della Marina Militare), quali La fuoriuscita dei siluri e lenta corsa dallo Scirè o lAzione del Comandante Pelosi col sommergibile Torricelli in Mar Rosso: sono immagini che davvero si commentano da sole. Accurato interprete della realtà ma anche profondo conoscitore della psicologia umana, del mare e di ciò che rappresenta per gli uomini che vi hanno vissuto, diviene così ogni volta partecipe ai drammi ed avvenimenti descritti o immaginati nei suoi quadri. I suoi dipinti sulla marineria velica risultano belli e al tempo stesso spaventosi, con una carica potente che ci ricorda costantemente come la bellezza del bastimento invelato possa racchiudere forze, solo apparentemente sotto controllo, che possono scatenarsi da un momento allaltro in maniera inaudita. Claudus e la Vela è il risultato di un minuzioso lavoro di raccolta di articoli, fotografie, frutto di anni di ricerche, viaggi ed interviste con persone che hanno incontrato il pittore. Il materiale è stato poi accuratamente tradotto in aggiornate e più veritiere possibili note biografiche sulla vita dellartista; al fine di illustrare e raccontare aspetti inediti dellarte di Claudus non ancora esplorati ed in grado di suscitare interesse e grandi emozioni. Edited March 4, 2008 by Totiano Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
moreno1975 Posted March 3, 2008 Report Share Posted March 3, 2008 Ciao Com.te Marea...sono alla ricerca di un'alternativa a Claudus per un regalo al mio papi...qualche consiglio??Saluti Manuel Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Alagi Posted March 3, 2008 Report Share Posted March 3, 2008 Ciao Manuel, Domani Marea potrà essere più precisa... temo che non sia più in linea adesso. Da parte mia ti suggerisco: Roberto Vittorio Romano EDUARDO DE MARTINO Roma, USMM, 1994 (ristampa 1998) E' un bel libro dell'Ufficio Storico su questo pittore di Marina napoletano (1838-1912) che operò anche all'estero e in Inghilterra. A me piace più di Claudus! E' tutt'ora disponibile nel catalogo dell'USMM (al numero 18 di questo link: http://www.marina.difesa.it/storia/ufficio.../Ufficio006.asp ). Se poi ti interessano libri inglesi sull'argomento ho anche qui qualche suggerimento. Ciao! Maurizio Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Totiano* Posted March 4, 2008 Report Share Posted March 4, 2008 un libro che fa i paio con questo: GLI ACQUERELLI, I DISEGNI, GLI STUDI DI CLAUDUS - P.Bembo grazie Marea Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
malaparte* Posted March 23, 2014 Report Share Posted March 23, 2014 Trovato il libro nella biblioteca della mia ANMI. Aggiungo solo qualche impressione " a caldo". Devo dire che apprezzo Claudus, ma come illustratore; mi ha sempre dato l'impressione, come dire, di una certa "rigidità": troppo impegnato a dettagliare i particolari architettonico-navali, troppo "corretto" e "autosorvegliato" dal punto di vista navale. Qui, dato il tema più lontano nella storia , si lascia andare di più, usa una pennellata più evocativa, più sintetica. Certi particolari di immagini (che conto di inserire appena posso in "grafica Navale") lo spiegano meglio. Sono più chiari i riferimenti sia ai fiamminghi e napoletani, sia allle luci affocate (proprio: di fuoco e nebbia!) del mio buon Turner... Notevole la dettagliata biografia del testo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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