Ursus Atlanticus Posted February 5, 2008 Report Share Posted February 5, 2008 (edited) Sommergibili classe "Nautilus" da "I sommergibili italiani" di Paolo M. Pollina - USMM - 1963, per g.c. Sergio Mariotti Catteristiche generali della classe "Nautilus": Tipo: Sommergibile di piccola crocieraDislocamento: - in superficie: 225 t - in immersione: 303 tDimensioni: - Lunghezza: 40,96 m - Larghezza: 4,30 - Immersione: 2,93 mApparato motore in superficie: 2 motori Diesel Sulzer, due eliche Potenza: 600 cv Velocità max. in emersione: 13.2 nodi Autonomia in emersione: 1000 miglia marine a 10 nodiApparato motore in immersione: 2 motori elettrici Ansaldo - Potenza: 320 cv - Velocità in immersione: 8.00 nodi - Autonomia in immersione: 64 miglia a 4 nodi - 14 miglia a 7 nodiArmamento: - 2 tls AV da 450 mm, 4 siluri - 1 ls in coperta brandeggiabile da 450 mm (poi abolito)Equipaggio: 2 ufficiali, 17 sottufficiali e marinaiProfondità di sicurezza: 40 m Unità della classe "Nautilus":Regio smg. Nautilus:Impostazione: 01.08.1911, Varo: 25.04.1913, Consegna: 09.09.1913, Radiazione: 31.07.1919Regio smg. Nereide:Impostazione: 01.08.1911, Varo: 12.07.1913, Consegna: 20.12.1913, Affondato: 05.08.1915, Radiazione: 29.08.1915Generalità della classe "Nautilus": Progettati dal maggiore g.n. Curio Bernardis nel 1910, i battelli della classe "Nautilus" furono costruiti, trattandosi di prototipi, dall'Arsenale di Venezia. Lo scafo di queste unità era simile a quello delle siluranti di superficie; i compartimenti allagabili centrali, resistenti a 40 metri come lo scafo esterno, erano ricavati nell'interno dello scafo per circa un terzo della sua lunghezza. Gli accumulatori erano sistemati nella metà inferiore dei due locali alle estremità prodiera e poppiera del sommergibile. Queste unità furono i prototipi dei sommergibili tipo e " N ", pure progettati dal Bernardis, che vennero ordinati in serie all'industria privata durante il corso del primo conflitto mondiale. Edited February 6, 2023 by magico_8°/88 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Totiano* Posted December 30, 2009 Report Share Posted December 30, 2009 (edited) Regio Sommergibile NautilusImmersus ad alta emergo (Dal fondo risalgo ad alte mete) Cantiere: Arsenale di VeneziaImpostazione: 1 Agosto 1911Varo: 25 Aprile 1913Consegnato: 9 Settembre 1913Radiazione: 31 Luglio 1919Attività operativa A prove ultimate, Nautilus e Nereide passarono alle dipendenze della 3^ squadriglia e furono dislocati a Brindisi da dove effettuarono normali uscite e brevi crociere di addestramento. Allo scoppio del primo conflitto mondiale, i due battelli furono impiegati per missioni offensive sotto le antistanti coste nemiche. Il Nautilus non partecipò ad azioni belliche da segnalare: nell'ultimo anno del conflitto 1915-18 venne dislocato a Taranto con compiti addestrativi. Edited February 6, 2023 by magico_8°/88 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
magico_8°/88* Posted April 5, 2010 Report Share Posted April 5, 2010 (edited) Regio Sommergibile Nereide (1°) Cantiere: Regio Arsenale di VeneziaImpostazione: 1 agosto 1911Varo: 12 luglio 1913Servizio: 20 dicembre 1913Affondato: 5 agosto 1915Radiazione: 29 agosto 1915Attività operativa A prove ultimate, Nautilus e Nereide passarono alle dipendenze della 3^ squadriglia e furono dislocati a Brindisi da dove effettuarono normali uscite e brevi crociere di addestramento. Allo scoppio del primo conflitto mondiale, i due battelli furono impiegati per missioni offensive sotto le antistanti coste nemiche: il Nereide compì la prima missione di guerra dei sommergibili italiani trovandosi già in agguato presso Cattaro nella notte dal 23 al 24 maggio 1915. Il Nereide fu affondato dall'U.5 austriaco all'alba del 5 agosto 1915 durante una manovra di ormeggio in un ancoraggio dell'isola di Pelagosa, da poco occupata dall'Italia, nelle cui acque nostre unità subacquee disimpegnavano un turno di vigilanza. Stralcio sull'affondamento del Nereide da: Franco Favre, LA MARINA NELLA GRANDE GUERRA, Udine, Gaspari Editore, 2008 - pagg.164-165. "Nelle prime ore del 5 agosto il Nereide, giunto per assumere il suo turno a difesa dell'isola di Pelagosa si era ormeggiato a Zadla. Il servizio presso l'isola era di 36 ore, massimo di 54. I sommergibili arrivavano in prossimità dell'isola all'alba, si immergevano sino alle 6 o alle 7 del mattino, tornavano quindi in superficie per poi reimmergersi verso le 03.00, 03.30. L'ormeggio a Zadla era stato approntato per permettere un'agevole manovra per prendere il mare in urgenza (evitando di salpare l'ancora) nel periodo di emersione, durante il quale la vigilanza delle acque era assicurata della stazione di vedetta dell'isola, posta ad una certa altezza sul mare. La manovra di ormeggio del Nereide, in anticipo sull'abituale orario di emersione, risultò strana al personale dell'isola, [testimone oculare dei fatti è il S.T.V. Giancarlo Vallauri] ma non si escluse che il sommergibile avesse qualche avaria da risolvere. Proprio la stazione lo vide all'improvviso mollare e manovrare per immergersi. Non visto dall'alto per il mare agitato, un battello nemico si era portato in prossimità dell'unità italiana che, appena ne aveva scoperto la presenza, aveva mosso per attaccarlo. Il Sottotenente di Vascello Da Zara nel rapporto testimonia di un primo siluro passato di prua del Nereide, poi di un secondo probabilmente del Nereide e infine di un terzo contro il mezzo italiano, immerso fino alla parte più alta della torretta e con prua a libeccio, che lo colpì "sollevando un 'alta colonna di acqua nera e spumosa". Erano le 05.30. L'U5 si avvicinò all'isola da dove fu fatto segno di alcuni colpi da 76/17 mm, a seguito dei quali si immerse. Il Comandante Del Greco si immolò col suo mezzo." Altro materiale sull'affondamento del Nereide al LINK e al LINK22.04.2012 Inserisco un LINK ad una nostra pagina di discussione dove ho lasciato due ulteriori link sul recupero del Nereide 03.08.2021 Altro bel post dell'amico Danilo43 sulla fine del Nereide...e del suo "sfortunato" recupero Edited February 6, 2023 by magico_8°/88 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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