Odisseo Posted January 8, 2009 Author Report Share Posted January 8, 2009 Mi sono limitato ad inserire le foto che il Signor Massimo mi ha inviato; quello da ringraziare è lui. Gli avevo già chiesto se avesse voluto essere così gentile da inviarci anche le altre immagini, ed ha risposto che me le invierà appena possibile. Bene, anzi benissimo. Pensavo che stavamo in pratica per chiudere il post (aperto un anno fa) ed invece ... è arrivata una sorpresa veramente eccezionale. Ciao. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
brin Posted January 9, 2009 Report Share Posted January 9, 2009 Non appena mi arrivano le inserisco Giuseppe. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
brin Posted January 9, 2009 Report Share Posted January 9, 2009 (edited) Il Signor Massimo, che ringrazio di nuovo, mi ha inviato le prime quattro fotografie insieme ad alcune considerazioni. Un'informazione che mi interessava l'ho già avuta. Odisseo, en passant, dandola quasi per per cosa ovvia e scontata ha indicato la nave bianca come la "nave reale". Era proprio l'indicazione che volevo avere, sono andato un po' in giro per trovare qualche altra notizia e ho concluso che si dovrebbe trattare del panfilo reale Trinacria. Me lo confermate? Purtroppo credo che le foto che vi manderò d'ora in poi saranno un po' deludenti, per soggetto, per qualità e per stato di conservazione. Mi dispiace, ma è quello che ho. Ovviamente non mi sembra il caso di ingorgare il vostro forum di immagini di poco interesse per cui non fatevi scrupolo nell'utilizzare solo quelle che vi sembrano più adatte, se ce n'è qualcuna, e lasciar perdere le altre. Allo stesso modo sentitevi liberi di fare qualunque operazione di editing sulle foto che vi sembri utile a renderle più presentabili. Ti manderò le foto, una diecina in tutto, suddividendole in tre successive mail in modo da renderti più agevole la ricezione e da consentirmi qualche parola di accompagnamento per ciascun gruppo. A proposito, se ti capiterà ancora di scrivermi qualche mail, dammi pure del tu, così i discorsi scorrono meglio. Le prime quattro foto che ti invio sono immagini di edifici semidiroccati e di macerie abbastanza anonime, ma forse un occhio esperto potrebbe identificare la zona o l'edificio da qualche dettaglio (forse nell'immagine n.3?) Le foto delle macerie "> Edited January 9, 2009 by brin Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
asteria Posted January 9, 2009 Report Share Posted January 9, 2009 Carissimo Brin ringraziando ancora il sign Massimo dei documenti fotografici messi a disposizione ho visto che tra le foto a tema navale ve ne è una quella immediatamente dopo la foto in controluce che riproduce la nave reale Trinacria e una nave che credo sia tipo regina margherita ma quale delle due non so Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marat Posted January 9, 2009 Report Share Posted January 9, 2009 Scusatemi, stavano per sfuggirmi. Allora, con ordine: La prima: é casa tua Giuseppe, ma se posso permettermi mi pare che non ci siano dubbi. E' proprio "scattata qualche centinaio di metri prima dell'entrata nella falce del porto". La seconda: a sinistra del Savoia c'é certamente un Garibaldi. Quale dei tre é difficilotto dire: diciamo che non dovrebbe essere il Ferruccio. La terza: a sinistra del Garibaldi/Varese c'é la poppa di un'altra unità. Vista la posizione dell'albero (che sembra chiaro: non sta a centro nave) é assai facile che sia l'onnipresente Dandolo. La terza: quella bella. Mi dispiace deludervi, ma non é il Vittorio. L'altezza relativa della coffa, del proiettore e dei fumaioli dicono che é il Regina Elena. Grazie e complimenti anche da parte mia al Signor Massimo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
asteria Posted January 9, 2009 Report Share Posted January 9, 2009 carissimo marat scusa se insisto per il classe garibaldi concordo ora che guardo bene ma per la nave reale nonè il savoia sono certo che sia il Trinacria e sono alcuni particolari della poppa che me lo fanno pensare Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marat Posted January 9, 2009 Report Share Posted January 9, 2009 carissimo marat scusa se insisto per il classe garibaldi concordo ora che guardo bene ma per la nave reale nonè il savoia sono certo che sia il Trinacria e sono alcuni particolari della poppa che me lo fanno pensare Sono io che mi devo scusare, Asteria. Sono andato in automatico perché quando si parla di yacht reale si pensa d'istinto al Savoia. Del Savoia nel 1908 non c'era neanche la puzza. Certo che é il Trinacria. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Odisseo Posted January 9, 2009 Author Report Share Posted January 9, 2009 Il Signor Massimo, che ringrazio di nuovo, mi ha inviato le prime quattro fotografie insieme ad alcune considerazioni. Ancora un mare di grazie per il signor Massimo. Come immaginerete, in quest'anno ho visto centinaia di foto del Terremoto, ma ogni volta che ne vedo nuove (e queste sono assolutamente inedite) l'emozione sale alle stelle. Quindi, nessuna delusione ... anzi. La nave reale è senz'altro il Trinacria (anch'io ero andato in automatico pensando al Savoia). Non sono purtroppo in grado di identificare i luoghi, ma la settimana prossima farò vedere le foto ad un amico che ha una collezione imponente di immagini e conosce abbastanza bene la situazione della città dopo il Terremoto. Ancora grazie. La prima: é casa tua Giuseppe, ma se posso permettermi mi pare che non ci siano dubbi. E' proprio "scattata qualche centinaio di metri prima dell'entrata nella falce del porto".La seconda: a sinistra del Savoia c'é certamente un Garibaldi. Quale dei tre é difficilotto dire: diciamo che non dovrebbe essere il Ferruccio. La terza: a sinistra del Garibaldi/Varese c'é la poppa di un'altra unità. Vista la posizione dell'albero (che sembra chiaro: non sta a centro nave) é assai facile che sia l'onnipresente Dandolo. La terza: quella bella. Mi dispiace deludervi, ma non é il Vittorio. L'altezza relativa della coffa, del proiettore e dei fumaioli dicono che é il Regina Elena. Grazie e complimenti anche da parte mia al Signor Massimo. 1 - I bastioni del forte San Salvatore sono visibilissimi anche senza Madonnina, ma una conferma è sempre graditissima. 2 - Resto nel dubbio sul profilo delle colline, potrebbe essere la costa calabra ... se Harm75 o qualcun altro desse un'occhiata ... 3 - E' la foto più bella che io abbia visto fino ad ora di una corazzata della classe Regina Elena. Ciao. Giuseppe Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Odisseo Posted January 9, 2009 Author Report Share Posted January 9, 2009 ... come promesso, la foto del Piemonte. La fonte è il numero di novembre della R.M.. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
brin Posted January 10, 2009 Report Share Posted January 10, 2009 Estenderò i vostri ringraziamenti al Signor Massimo, che comunque legge e segue la discussione. Queste sono le ultime foto di cui dispone, a cui allego le sue considerazioni. Già davvero bella la foto della Regina Elena; bella anche quella del Piemonte. Il Vittorio Emanuele conferma la sua nomea d nave irroconoscibile....Meno male che c'è Michele... :s03: ecco altre tre foto. Le prime due sembrano riferirsi a uno stesso luogo e al medesimo evento (il recupero del corpo di una vittima?) la terza sembra quella più interessante. Una sola cosa posso dirvi sulla storia delle lastre, che è poi tutto quello che so cioè quasi niente: tra le varie lastre ci sono diverse immagini di Tunisi è perciò possibile che le foto siano state scattate da un membro della mia famiglia che risiedeva in Tunisia e che potrebbe aver partecipato a qualche iniziativa di solidarietà (?) Mi pare che queste ipotesi potrebbe essere anche realistica. Tunisi era sede di una florida colonia di nostri connazionali, specialmente di origine siciliana credo. Magari si trattava di volontari che chiesero di partecipare alle operazione di soccorso. Ecco le immagini. Probabilmente si riferiscono al periodo in cui iniziò la ricostruzione; si notano le baracche di legno. questo è l'ultimo invio e qui, decisamente, credo non ci sia niente di interessante anche perché probabilmente queste foto non si riferiscono a Messina, tranne forse "rudere" a proposito della quale mi piacerebbe sapere qualcosa di più. Eventualmente potresti trasmetterle direttamente a Odisseo e lui potrebbe dirci cosa ne pensa. Ecco le ultime foto a disposizione del Signor Massimo. Bene. Con questa chiudo. 'Notte. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Odisseo Posted January 10, 2009 Author Report Share Posted January 10, 2009 Altre immagini assolutamente notevoli, soprattutto le prime due. Essendo rimaste conservate, sono passate indenni nel tempo e non risentono dei cliches dell'epoca: difficilmente troverete infatti immagini dove una folla di persone in borghese che si affolla per un recupero; in quasi tutte le foto in circolazione si vedono militari e marinai al lavoro, i civili hanno solo il ruolo della vittima o del profugo. Qui si vedono civili in massa e all'opera (anche se il centro dell'azione è coperto). Confermo che la terza foto e senz'altro relativa alla ricostruzione ... la vita riprende, sono state costruite baracche in legno, carri trainati da cavalli o buoi portano merce, c'è un abbozzo di illuminazione delle strade. Delle ultime quattro foto non ho idea. Il panorama sembra proprio siciliano, forse raffigura la riviera tirrenica, che fu poco toccata dal Terremoto: anche queste le farò vedere all'amico di cui vi dicevo nel post precedente. La foto del rudere della fortificazione è forse relativa ad uno dei forti che facevano corona alla città. Quanto alla base di partenza tunisina dell'autore delle immagini, sono d'accordo con Luca. A Tunisi c'era una grossa colonia siciliana ed è possibile che gli emigrati fossero tornati a dare una mano. Che dire ... ancora grazie al signor Massimo: mi ha restituito un piccolo pezzo di Storia della mia città. Poche parole per concludere il mio intervento, per oggi. Al centro della cortina del porto, proprio di fronte al Municipio, è stato sistemato un striscione con i versi che Giovanni Pascoli (per qualche anno professore all'Università di Messina) scrisse per l'occasione: Qui, dove è quasi distrutta la storia, resta la poesia. Ciao. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marat Posted January 12, 2009 Report Share Posted January 12, 2009 Corazzata italiana Vittorio Emanuele (in porto a Messina) Ritorno su queste due immagini perché, pur essendo assai scadenti in fatto di definizione, appartengono all'iconografia più nota del terremoto e della presenza delle nostre navi. Meritano per questo motivo un'attribuzione esatta. La prima é tratta da una cartolina in cui la nave viene registrata come britannica. La fotografia é stata poi ripresa dal volume Orizzonte Mare dedicato alla classe delle quattro corazzate "veloci" italiane, che rileva il macroscopico errore e riconosce nell'immagine il Vittorio Emanuele. Certi dell'autorevolezza della fonte abbiamo attribuito sempre al Vittorio la seconda fotografia, desumendo che la nave risultasse ormeggiata nel medesimo posto in cui é ormeggiata quella della prima fotografia. Ebbene, per quanto si trati di un errore molto meno grave di quello di ritenere che la nave fosse britannica, di errore si tratta per entrambe le immagini. La nave é infatti il Regina Elena e non il Vittorio Emanuele, e non ci sono dubbi al riguardo. I fumaioli delle due navi non sono identici come comunemente si ritiene, e quelli del Vittorio sono visibilmente più alti, sicché la sommità di quello di prua coincide, per questa nave, con il pennone basso dell'albero anteriore. Cambia anche il numero di cerchiature dei fumaioli (sette per il Regina Elena, nove per il Vittorio); inoltre da quello centrale del Regina Elena sporge la sommità di due canne di scarico affogate nella camiciatura che non sono visibili sull'altra nave. Questi ultimi particolari non sono apprezzabili nelle due immagini in questione, che sono invece con certezza identificate per le posizioni relative della cappa del fumaiolo anteriore, del pennone, della coffa e del proiettore. Insomma: per la revisione iconografica non é mai dato mettere la parola fine. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
brin Posted January 12, 2009 Report Share Posted January 12, 2009 Insomma: per la revisione iconografica non é mai dato mettere la parola fine. specialmente se si tratta di unità appartenenti ad una certa classe... :s03: Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Odisseo Posted January 12, 2009 Author Report Share Posted January 12, 2009 ... devo quindi rivedere le mie cartoline ? E questo, allora, qual è ? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marat Posted January 13, 2009 Report Share Posted January 13, 2009 Io ho detto che te le distinguo dai fumaioli, non dallo spago delle gru. Ma l'ormeggio mi pare sia sempre lo stesso. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Odisseo Posted January 13, 2009 Author Report Share Posted January 13, 2009 Ma l'ormeggio mi pare sia sempre lo stesso. ... davanti alle rovine dell'Hotel Trinacria. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Odisseo Posted January 22, 2009 Author Report Share Posted January 22, 2009 Russi ed americani, ancora a Messina MESSINA: SISMA 1908, CERIMONIA MILITARE CON NAVI RUSSE E USA MESSINA (ITALPRESS) - Navi delle Marine militari di Italia, Russia, e Stati Uniti il 27 e 28 gennaio prossimi sosteranno nel porto di Messina per ricordare, cento anni dopo, gli interventi che unita' da guerra di quei Paesi prestarono alla popolazione dopo il terremoto del 28 dicembre 1908. All'iniziativa, promossa dal Ministero della Difesa, organizzata dal Comando di Marisicilia, con la collaborazione dello Stato Maggiore della Marina e del Comune di Messina, parteciperanno il ministro della difesa, Ignazio La Russa; il vicepresidente del Senato, Domenico Nania; il capo di Stato maggiore della Marina Militare, ammiraglio di squadra, Paolo La Rosa; l'ammiraglio di divisione, Andrea Toscano, comandante di Marisicilia, i sindaci di Messina Giuseppe Buzzanca e di Reggio Calabria Giuseppe Scopelliti, e le rappresentanze diplomatiche di numerosi Paesi presenti con le loro unita' all'indomani del sisma. Numerosi gli appuntamenti in programma organizzati per l'occasione. Mercoledi' 28 gennaio, presso la banchina Marconi, nel corso di una cerimonia militare, alla presenza dell'incrociatore russo Moskova, dell'incrociatore statunitense, Leyete Gulf e dell'incrociatore della Marina Militare italiana, Andrea Doria, sara' scoperta una lapide commemorativa dedicata alla solidarieta' internazionale registratasi nel 1908 e una targa toponomastica dedicata ai Marinai d'Italia. Alle 18.30 nella Cattedrale di Messina si terra' un concerto della Banda della Marina Militare e della Banda della Federazione Russa. (ITALPRESS). 22-Gen-09 19:37 NNNN da http://www.siciliaonline.it/index.php?opti...59&Itemid=2 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Odisseo Posted January 25, 2009 Author Report Share Posted January 25, 2009 Un Aggiornamento da http://www.comune.messina.it/us/comunicato.php?id=15326 Navi delle Marina militari di Italia, Russia e Stati Uniti dal 27 al 28 gennaio 2008 sosteranno nel porto di Messina e rinverdiranno così, cento anni dopo, gli interventi che unità da guerra di quei Paesi prestarono dopo il 29 dicembre 1908 alla popolazione terremotata di Messina. Un incontro particolarmente significativo cui parteciperanno con il capo della delegazione russa il C.V. Zinchenko, il console generale di Russia, Mikhail Kolombet, Elizabeth Dibble, vice Capo Missione dell´Ambasciata Americana di Roma, con l'ammiraglio Fitzegerald della Marina degli Stati Uniti, anche rappresentanti di Gran Bretagna (contrammiraglio Rix), Francia (addetto navale dell'ambasciata, C.F. Philippe Franzkowiak), Germania (ammiraglio Andrea Krause, comandante in seconda della flotta e il C.V. John Shamong, addetto alla difesa e la marina), Grecia (l'addetto navale, C.F. Iannis Samaras) e Portogallo (contrammiraglio Rui Manuel Rodriquez de Abreu) che nel corso della manifestazione testimonieranno gli interventi delle unità che allora fecerò rotta su Messina, e che furono inviate dai rispettivi Governi per una azione di soccorso ad inizio del novecento, che non aveva avuto precedenti nella storia navale mondiale. All'incontro promosso dal Ministero della Difesa, organizzato dal Comando di Marisicilia, con la collaborazione dello Stato Maggiore della Marina e del Comune di Messina, parteciperanno il Ministro della difesa, on. Ignazio La Russa; il vicepresidente del Senato, Domenico Nania; il capo di Stato maggiore della Marina Militare, ammiraglio di squadra, Paolo La Rosa; il comandante di Marisicilia, ammiraglio di divisione, Andrea Toscano ed il sindaci di Messina, on. Giuseppe Buzzanca e di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti. Cento anni dopo, alla banchina Marconi, nel corso della cerimonia militare, dinnanzi all'incocriatore russo Moskova, dell'incrociatore statunitense, Leyete Gulf e dell'incrociatore della Marina Militare italiana, Andrea Doria saranno benedette le lapidi commemorative per Messina e Reggio Calabria e la targa toponomastica con cui si intitolerà ai Marina d'Italia la passeggiata a mare di Messina. Gli appuntamenti che il sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, ha voluto promuovere prevedono anche l´allestimento di una mostra della Marina Militare a palazzo Zanca, che sarà inaugurata il 27 gennaio 2009, e che ospiterà anche una parentesi dedicata agli aiuti che vennero dal mare nel 1908. Nella prima mattinata del 28 gennaio si svolgerà la cerimonia di deposizione di corone d´alloro al Gran Camposanto di Messina, cui seguirà alle 10.30, la cerimonia militare commemorativa alla banchina Marconi, ove ormeggerà la nave Doria che, nell´attraversare lo Stretto con a bordo il sindaco di Messina, Buzzanca e di Reggio, Giuseppe Scopelliti, lancerà corone d´alloro in mare in ricordo delle vittime del sisma. Nel porto di Messina si terrà poi la cerimonia militare, alla presenza delle Autorità e delle rappresentanze diplomatiche e militari. Nel corso della manifestazione sarà scoperta una lapide commemorativa dedicata alla solidarietà internazionale registratasi nel 1908 e una targa toponomastica alla passeggiata a mare dedicata ai Marinai d´Italia. Alle 18.30 nella Basilica Cattedrale di Messina si terrà il Concerto musicale della Banda della Marina Militare e della Banda della Federazione Russa. Sarà una commemorazione ufficiale che ricordera a cento anni dalla distruzione del sisma del 1908 la gara di solidarietà internazionale che segnò le coscienze dell´epoca suscitando grande emozione e dibattito. Alle operazioni di soccorso parteciparono infatti, oltre a numerose navi mercantili, navi da guerra britanniche, francesi, danesi, tedesche, greche, russe, spagnole e statunitensi. In tutta l'area dello Stretto si ritrovarono oltre a 43 navi della Regia Marina, più di cento piroscafi, con marinai, soldati, operatori sanitari ed un consistente naviglio minore. Delle oltre diciassette mila persone ritrovate vive sotto le macerie, moltissime furono salvate dalle marinerie giunte nello Stretto all'indomani del 28 dicembre 1908. Più di 13 mila superstiti ricevettero aiuto dai militari italiani, 1300 da quelli russi, 1100 dagli inglesi e 900 dai tedeschi, ma furono anche consistenti le operazioni condotte da piroscafi della marina mercantile francese, statunitense, austro-ungarica, spagnola e danese e dal naviglio requisito per l'occasione dal Governo italiano. Oltre alla prima notizia del sisma, trasmessa alle 14.50 del 28 dicembre, da Marina di Nicotera al Ministero dell'Interno, dal tenente di vascello Belleni, comandante della torpediniera Spica che aveva raggiunto la costa calabra, alla ricerca di un ufficio telegrafico funzionante, i primi marinai che raggiunsero la disastrata banchina portuale di Messina, furono i marinai italiani dell'incrociatore Piemonte. La nave durante il terremoto era in porto con le altre unità della 1° squadriglia torpediniere, Saffo, Serpente, Scorpione, e Spica di stanza a Messina. Da bordo del Piemonte sbarcarono i marinai che cercarono prima il loro comandante, Francesco Passino, deceduto nel crollo della propria abitazione, e poi prestarono i primissimi soccorsi. Ai soccorsi ma soprattutto all'opera di ricostruzione contribuirono in maniera consistente gli Stati Uniti. Pochi giorni dopo il sisma all'azione dei marinai americani fu riconosciuto unanime apprezzamento e gratitudine, anche per la perizia di quelle operazioni SAR ante litteram (search-and-rescue operations). Appartenevano agli equipaggi delle navi Connecticut and Illinois e l'U.S.S. Culgoa (AF-3) e la U.S.S. Yankto che facevano parte della Great White Fleet, che il 16 dicembre 1907 era stata inviata dal presidente degli Stati Uniti Theodore Roosevelt, per una crociera intorno al mondo. Salpata dal porto di Hampton Roads, Virginia, allo scopo di dimostrare la capacità navale americana oltreoceano, la flotta dal 7 luglio 1908 da San Francisco, intraprese la seconda fase della crociera, attraverso il Pacifico e poco prima di Natale lasciò Ceylon, diretta in Mar Rosso attraverso il Canale di Suez, il 3 gennaio 1909. Dopo aver fatto rifornimento di carbone a Port Said, la flotta si divise, temporaneamente, in diverse unità e la Prima Divisione si diresse rapidamente a Messina e a Reggio Calabria per portare assistenza umanitaria. La flotta , il primo squadrone e la prima divisione erano comandati dall'ammiraglio Robley D. Evans che alzava le sue insegne sulla Uss Connecticut (BB-18). La Us Navy intervenne sul luogo del disastro anche per recuperare le salme del console statunitense e di sua moglie, travolti dal crollo dell´edificio che ospitava il consolato americano di Messina. Più tardi, nel febbraio del 1909, anche la Uss Celtic , al comando del tenente di vascello Reginald Rowan Belknap, portò nella città distrutta ed affamata, oltre otto mila tonnellate di materiale di vario genere. Nel 1910, l'allora comandante Belknap coordinò anche la costruzione di oltre 5000 alloggi baraccati nel quartiere Moselle; abitazioni in legno, ad un solo piano, il cui materiale necessario fu trasportato dalla USS Celtic, nel corso di tre viaggi da New York a Messina. Poste su strade che avevano il nome di illustri americani, le abitazioni dettero vita al quartiere Moselle. Ma anche la presenza britannica nell'area dello Stretto, subito dopo il terremoto del 1908, fu rilevante e recenti studi hanno restituito un'immagine poco nota di Messina di inizio novecento e dell'interesse inglese a partecipare alle operazioni di soccorso ed alla rinascita della città. Le navi Hms Boxer, Hms Duncan, Hms Euryalus, Hms Exmouth, Hms Lancaster, Hms Minerva, Hms Philomel, Hms Sutlej parteciparono insieme ai mercantili Afonwen, Chesapeake, Cretic, Drake, Ebro, Mariner, Ophir, e Vito a portare importanti soccorsi alle popolazioni terremotate. Il giorno del disastro, dalla Germania, venne impartito l´ordine a tutte le navi tedesche presenti nel Mediterraneo di raggiungere subito Messina con medicinali, coperte e viveri, e di prestare aiuto per salvare i sopravvissuti, nonchè di trasportare i feriti agli ospedali. Delle navi tedesche presenti nel Mediterraneo giunsero a Messina immediatamente, l´incrociatore Hertha e successivamente anche l´incrociatore Viktoria Luise (che non era stato raggiunto dal primo messaggio). Inoltre, dalla Germania il battello di trasporto Therapia della Compagnia di Navigazione tedesca Lloyd salpò immediatamente per lo Stretto. La nave Khalif per conto della Germania, trasporto rilevanti quantità di materiale di soccorso da Amburgo a Napoli, dove molti terremotati erano già stati ricoverati negli ospedali. La Marina da guerra francese inviò a Messina cinque navi, le corazzate Justice e Veritè, varate nel 1901 di 14 e 200 tonnellate, con la scorta delle torpediniere Fanfare, Carquois e Cignèe e dall'incrociatore Dunois. Dal porto francese di Tolone la squadra navale salpò la mattina del 29 dicembre e giunsero a Messina nella mattinata del 31 dicembre. Successivamente l'8 gennaio ebbero ordine di raggiungere lo Stretto gli incrociatori Julet Michelet e Victor Hugo. Anche dal Portogallo giunse una unità da guerra la Vasco de Gama e anche dalla Grecia, la Sfacteria ed il Criti. L'intervento che più di ogni altro accese uno storico legame con la popolazione messinese, fu quello di tre unità della squadra navale russa. L'incrociatore Makaroff, e le corazzata Slava e Tzésarévitch e successivamente anche l'incrociatore Bogatyr, partite dal porto di Augusta, offrirono l'aiuto dei loro equipaggi alla popolazione terremotata. Alla Divisione navale orientale, della Marina Russa, che intervenne nelle prime tragiche ore del terremoto, si unì poi anche il vascello di linea della flotta del Baltico Gloria, che trasportò feriti e superstiti da Messina a Napoli. Furono poco più di tremila tra ufficiali e marinai, imbarcati sulla Admiral Makarov, di 7835 tonnellate di stazza; sul Bogatyr di 6550 tonnellate, incrociatori questi con un equipaggio di 570 e 593 uomini; sulla Slava, 14 mila tonnellate e sulla Tzésarévitch, 13 mila tonnellate di dislocamento, che imbarcavano rispettivamente 825 e 778 uomini di equipaggio; oltre a 20 ufficiali, 4 conduttori e 260 capi e comuni delle cannoniere Giljak e Koreec. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Odisseo Posted January 26, 2009 Author Report Share Posted January 26, 2009 Ulteriori aggiornamenti sugli avvenimenti di domani e dopodomani. http://www.tempostretto.it/8/index.php?loc..._articolo=13104 http://www.normanno.com/articolo.php?id=PV2009-01-26-1411 Per pubblicare le foto che riuscirò a scattare (la situazione in ufficio non è rosea) aprirò un apposito topic a parte. Ciao. Odisseo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
brin Posted February 2, 2009 Report Share Posted February 2, 2009 Ho ricevuto un'altra mail da parte del Signor Massimo che riporto di seguito: vorrei chiedere a Odisseo se è poi riuscito ad avere qualche indicazione sui luoghi e, cosa per me più interessante, sul periodo in cui le foto sono state scattate nell’ipotesi quasi certa che siano state tutte riprese in un intervallo di pochi giorni. A questo proposito ho una curiosità: partendo dal presupposto che le foto delle navi siano state scattate nello stesso giorno e osservando la posizione del Trinacria e del Regina Elena rispetto a quella specie di fortificazione (forte San Salvatore??) che si vede sulla costa, è possibile risalire alla loro posizione in mare che giustifichi il fatto di non vederle entrambe nella stessa immagine o perché fuori campo o perché il Regina Elena , in primo piano, copre il Trinacria? I particolari delle foto che mi ha inviato Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Odisseo Posted February 2, 2009 Author Report Share Posted February 2, 2009 No non siamo riusciti a venire a capo di nulla. Le foto con immagini "non terremotate" non appartengono nè a Messina nè alla provincia di Messina. Quanto al dettaglio della foto che hai postato, è proprio quella costruzione che ci ha messo in crisi ... non è da questa parte dello Stretto. Forte San Salvatore è una costruzione bassa all'ingresso del porto di Messina, per meglio intenderci è la base su cui è costruita la stele della Madonna che tutti conoscerete. E' un bel problema. Ho l'impressione che le foto siano state scattate in tempi diversi ... La ricerca, in ogni caso, sta continuando. Ciao. Odisseo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
brin Posted February 6, 2009 Report Share Posted February 6, 2009 Riporto il contenuto di un'altra mail che il Signor Massimo mi ha inviato: Questa volta ti chiedo di inoltrare questa immagine. Anche questa è un dettaglio prelevato da una delle foto che vi ho inviato. Vorrei avere un opinione sulla mia idea che le navi che si vedono sfocate in lontananza davanti alla prua del regina Elena siano le stesse che si vedono nella foto del Trinacria (Trinacria compreso). La posizione che le navi (Regina Elena e Trinacria) avrebbero in questa foto mi pare che potrebbe bene accordarsi con l’angolo sotto cui si vede la costruzione “misteriosa” che ho evidenziato nelle due foto precedenti. Ancora una domanda: le foto di località terremotate potrebbero anche riferirsi alla Calabria? L’unica indicazione che il mio antenato sia stato a Messina l’avevo dedotta dall’ipotesi che quelle foto si riferissero appunto a quella città. Per concludere aggiungo che le foto di località non terremotate potrebbero anche riferirsi alla zona di Napoli. Infatti fra le lastre le cui immagini non vi ho inviato ce ne sono un paio indubbiamente napoletane. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Odisseo Posted February 6, 2009 Author Report Share Posted February 6, 2009 (edited) Sul fatto che le immagini in cui si vedono paesaggi intatti siano mediterranee ma non appartengano alle zone terromate ci sialo al 99%. Il disastro colpì in maniera equa le due sponde dello Stretto; quindi, le foto potrebbero essere anche di Reggio, specie quella con il panfilo reale ... Il problema è che nessun Comandante Calabrese ci abbia dato conferme o smentite ... Harm75, Sonar ... Su qualche immagine di rovine penso però che stiamo anche per trovare la corrispondenza a Messina. Un'ultima cosa, in quel periodo c'era un gran via vai di navi per portare aiuti da una parte o dall'altra, nulla esclude che l'autore delle foto scattasse in ambedue le rive. Ciao. EDIT: abbiamo la certezza al 100% solo della foto dell'ingresso del porto di Messina, è improbabile che arrivato fino a quel punto non sia poi sceso ... Edited February 6, 2009 by Odisseo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Odisseo Posted February 6, 2009 Author Report Share Posted February 6, 2009 ... mi riferivo a questa foto del sig. Massimo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
harm75 Posted February 6, 2009 Report Share Posted February 6, 2009 Neanch'io riconosco coste "familiari" nelle foto, tranne quelle palesemente fatte fuori Messina. Pero' mi sono reso conto che riconosco piu' facilmente le coste siciliane di quelle calabresi e in effetti, e' logico, essendo da "questa parte" vedo sempre la sicilia... dovrebbe essere lo stesso per voi. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marat Posted February 6, 2009 Report Share Posted February 6, 2009 Riporto il contenuto di un'altra mail che il Signor Massimo mi ha inviato: A me pare che fra le navi sulla sinistra del Regina Elena non si scorga il Trinacria. Quelli più vicini potrebbero essere due Garibaldi. Nella fotografia del Trinacria di Garibaldi se ne vede solo uno e la poppa dell'altra nave che si intravede é quasi cetamente quella del Dandolo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Odisseo Posted April 6, 2009 Author Report Share Posted April 6, 2009 Ancora una volta, Poseidone ha scaricato la sua ira sulla terraferma. Il suo tridente ha scosso le terre dell'Abruzzo. Immagini che si ripetono, ora come allora, nella loro tragicità. ... un pensiero, una preghiera. Giuseppe Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Odisseo Posted April 22, 2009 Author Report Share Posted April 22, 2009 Il centenario del Terremoto dello Stretto ha visto un susseguirsi di pubblicazioni, soprattutto libri, sull’evento. Anche alcune riviste non si sono tirate indietro, come la Rivista Marittima e il Bollettino d’Archivio dell’Ufficio Storico della Marina Militare (riviste cui sono abbonato). Nell’ultimo numero giunto del “Bollettino”, del dicembre 2008, c’è proprio un articolo dedicato all’opera di soccorso delle marine militari, di Stephan Jules Buchet e Franco Poggi, che solo ora, con colpevole ritardo, ho finito di leggere. Devo affermare che l’articolo non mi è piaciuto, è basato, infatti, esclusivamente su fonti “ufficiali”, istituzionali, e non tiene conto delle ricerche storiografiche moderne (o almeno non le cita in bibliografia); dicendolo in altra maniera, sembra scritto dalla segreteria particolare di Giolitti insieme al ministro della Real Casa. Cito l’articolo non per amor di polemica, ma perché fornisce altre informazioni, cita navi partecipanti ai soccorsi, che non trovato in altre fonti. Cominciamo con le navi tedesche; avrebbe partecipato, oltre l’incrociatore Hertha che abbiamo già citato, l’incrociatore Victoria Louise, entrato in porto tra il 4 ed il 5 gennaio 1909. Viene poi aggiunto il cacciatorpediniere francese Fanfare, l’incrociatore danese Heymdal, gli incrociatori spagnoli Cataluna e Princesa de Asturias e la nave da difesa costiera portoghese Vasco de Gama. Purtroppo, per nessuno di questi sono riportate le date d’ingresso nel porto. Ben rammentando a me stesso che il “Bollettino” resta, in ogni caso, una delle migliori pubblicazioni italiane nel suo genere (ho rinnovato l’abbonamento), parte ora la ricerca iconografica di queste navi … se avete qualcosa nei vostri archivi … Saluti da Itaca. Odisseo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Odisseo Posted April 23, 2009 Author Report Share Posted April 23, 2009 Immagini del Victoria-Louise Saluti. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marat Posted April 23, 2009 Report Share Posted April 23, 2009 Questo é il Vasco da Gama, già "corveta encouraçada" prima di essere declassata. Ne avevamo giè parlato, ma non sapevo che fosse stato a Messina. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Odisseo Posted April 23, 2009 Author Report Share Posted April 23, 2009 Questo é il Vasco da Gama, già "corveta encouraçada" prima di essere declassata.Ne avevamo giè parlato, ma non sapevo che fosse stato a Messina. ... nemmeno io. Grazie. Ciao. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Odisseo Posted April 24, 2009 Author Report Share Posted April 24, 2009 (edited) Due immagini del cacciatorpediniere francese Fanfare. Edited April 24, 2009 by Odisseo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Odisseo Posted April 26, 2009 Author Report Share Posted April 26, 2009 Tre immagini dal Bollettino d'Archivio. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Odisseo Posted April 30, 2009 Author Report Share Posted April 30, 2009 Non riesco a trovare molto sull'incrociatore spagnolo Cataluna. Ecco qua: ... avete notato che abbiamo superato i 15.000 contatti su questo post ? Ciao. Odisseo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
brin Posted April 30, 2009 Report Share Posted April 30, 2009 Se ne era parlato anche nel Quizz: postata da Marat, indovinata da Bubbe... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Odisseo Posted May 1, 2009 Author Report Share Posted May 1, 2009 Se ne era parlato anche nel Quizz: postata da Marat, indovinata da Bubbe... ... mi sembrava di ricordare qualcosa, ma con la ricerca non avevo trovato niente. Grazie, ciao. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Odisseo Posted June 27, 2009 Author Report Share Posted June 27, 2009 Sul sito storico della US Navy è apparsa recentemente una pagina dedicata agli eventi del 1908 a Messina. http://www.history.navy.mil/photos/events/...908/messina.htm Le immagini provengono tutte da questo link ... continua. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Odisseo Posted June 28, 2009 Author Report Share Posted June 28, 2009 Le altre foto. Saluti da Itaca. Odisseo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Vincenzo1964 Posted July 16, 2009 Report Share Posted July 16, 2009 (edited) Immagini toccanti preziose e da far venire i brividi! Complimenti sul serio..bravissimo.. tanti salutoni :s20: Edited July 16, 2009 by Vincenzo1964 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Odisseo Posted July 16, 2009 Author Report Share Posted July 16, 2009 Immagini toccanti preziose e da far venire i brividi! Complimenti sul serio..bravissimo.. tanti salutoni :s20: Grazie, ma è stato un lungo lavoro di squadra. Ciao. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Odisseo Posted July 24, 2009 Author Report Share Posted July 24, 2009 Prosegue l'amicizia tra Marina Russa e Messina. http://www.strill.it/index.php?option=com_...a&Itemid=84 http://www.messinanotizie.it/messina-domat...tore-russo.html Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Odisseo Posted July 25, 2009 Author Report Share Posted July 25, 2009 Uno dei quadri donati. da ... http://messina.blogsicilia.it/2009/07/tre-...tta-di-messina/ Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Charlie Bravo Posted July 25, 2009 Report Share Posted July 25, 2009 Ciao Odisseo, grazie per gli aggiornamenti. Mi stavo anche perdendo le foto del sito della US Navy. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Odisseo Posted July 25, 2009 Author Report Share Posted July 25, 2009 Grazie a te per l'attenzione. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Odisseo Posted December 28, 2009 Author Report Share Posted December 28, 2009 (edited) Oggi si chiude l'anno del centenario. Per non dimenticare ... tre immagini: Una vista dal mare di Messina com'era prima del terremoto del 1783 Una vista dello Stretto con le due città e, sullo sfondo, il Mongibello Una vista panoramica dal mare, dopo la catastrofe. Saluti. Odisseo Edited December 28, 2009 by Odisseo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Charlie Bravo Posted December 28, 2009 Report Share Posted December 28, 2009 L'ultima è impressionante. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Odisseo Posted December 28, 2009 Author Report Share Posted December 28, 2009 L'ultima è impressionante. Hai notato all'estrema sinistra chi c'è ? Qui forse è peggio. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marat Posted December 28, 2009 Report Share Posted December 28, 2009 Hai notato all'estrema sinistra chi c'è ? Il nostro buon Regina Elena, più volte identifito a quell'ormeggio L'ultima è impressionante. L'anno del centenario é chiuso. Il ricordo, seppure temo per pochi, no. Ricordatevi sempre di cos'era la città di Messina, di cosa ne aveva fatto la cultura della sua gente, delle sue architetture che avevano pochi rivali nell'intera d'Europa. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Odisseo Posted December 29, 2009 Author Report Share Posted December 29, 2009 Ricordatevi sempre di cos'era la città di Messina, di cosa ne aveva fatto la cultura della sua gente, delle sue architetture che avevano pochi rivali nell'intera d'Europa. 28 dicembre 1908, ore 5,21 ... 37 lunghi secondi. Grazie Michele. Ciao. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Odisseo Posted January 14, 2010 Author Report Share Posted January 14, 2010 Stavo osservando poco fa, sui TG nazionali, le immagini del terremoto di Haiti. Mi hanno automaticamente riportato alle tremende immagini del "mio" Terremoto. Ora sono immagini a colori e in movimento, ma la catastrofe è sempre quella: cadaveri abbandonati sulla strada, feriti che si guardando intorno come zombie, rovine, nessun soccorso immediato del governo locale. Poi, le dimensioni del disastro, ho sentito parlare di 100.000 morti (come circa quelli del 1908), di scosse del 7° Richter, appena più leggere (forse) di quella di Messina. Tremendo, non trovo le parole giuste. I soccorsi. Sono riusciti a rimettere in sesto l'aeroporto, che però da l'impressione (dalle immagini) di essere già saturo, c'erano parecchi C-17. L'US Navy sta arrivando, ho già visto le immagini sul suo sito, una portaerei, una o due navi d'attacco anfibio, elicotteri. E' stata mobilitata l'82° Divisione Aeroportata. A più tardi, vediamo cosa riesco a trovare sulla rete. Odisseo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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