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Delfini D'acciaio - le vostre recensioni


Totiano

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Narrano di persone la cui mente non sia più riuscita a riacquistare serenità mentale...

Narrano di notti intere passate sotto il tavolo urlando "disimpegno diseimpegno" mentre la Signora brandiva la scopa...

Narrano di loschi individui che perso il senno della ragione vagano senza meta alla ricerca della loro tuta di fuoriuscita....

 

Aspetto le vostre recensioni Comandanti, e non abbiate paura ad essere severi nella critica, sennò come farò a migliorare il secondo volume che scriverò dalle carceri militari?

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Senza parole, nel senso che l'ho letto tutto d'un fiato e sono rimasto senza parole..... troppo bello.

Cmq a pag 39 c'è un errore di battitura.... pormanenti invece che permanenti. MAH!

:s03: :s03: :s03: :s03:

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io adesso finisco di leggere "il sergente nella neve" di rigoni stern e poi penso che comincerò a divorare "delfini d'acciaio"!

 

cmq per totiano è una bella sfida: deve competere con pezzi da 90 come gunther lothar bucheim e patrick robinson......VINCA IL MIGLIORE!!

:s03: :s03: :s01: :s02:

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Guest Andreas

Spero di avere il tempo di leggerlo ... di solito si dice che il tempo lo si trova ...

 

.... so solo che l'ultima volta che ho letto libri non "lavorativi" è stata questa estate.

 

 

Appena avrò letto l'ultima pagina ti farò sapere e sarò sincero ...

 

:s30:

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Mi cogli impreparato caro "Dir" :s03: :s03:

 

Nel senso che posso recensirti solo metà del libro allo stato attuale ....

 

Credo che tu abbia capito, dopo il commento sulla fattura della spilla con il delfino (e la coltellata con lo sguardo che mi hai lanciato), che sono una persona faranca. Dunque con franchezza ti dirò le mie impressioni su quello che ho letto fin'ora.

 

D'altronde l'hai voluta tu una recensione "obbiettiva", quindi, per carità, togli la mano da quella chiave inglese del 54 :s02: :s03: :s02: :s03:

 

Punto primo: Il Direttore Marconi mi sembra quasi di conoscerlo personalmente. Ed è una gran brava persona, ha mica la barba pure lui?

:s02: :s02: :s02:

Dimmi la verità, quanti sfizi ti sei tolto nell'interpretarlo? :s03: :s03: :s03:

 

" Se non le va bene l'elenco dei lavori di manutenzione al battello che le ho consengato, allora mi sostitutisca pure ! " GRANDE :s03: :s03: :s03:

 

Come tutti i romanzi il personaggio principale deve catturare l'attenzione e spingere il lettore ad identificarsi, qundi è guisto che il Dir Marconi sia munito di Ducati (anche se mi piange il cuore a pensarla con il bauletto, ma questa è un'altra storia). D'altronde, per riportarlo ad una dimensione umana ci sono le piccole parentesi con i figli.

 

In particolare mi è piaciuta molto l'immagine del Direttore Marconi che tiene in braccio una figliola che si dibatte come un tonno mentre discute dei lavori sul battello con i superiori.

 

Punto secondo: Le scene a bordo del battello sono curate moltissimo, tanto da portare con i piedi sul plancito anche chi non è mai sceso all'interno di un sommergibile. Mi è piaciuto particolarmente come descrivi i momenti di vita "quotidiana" a bordo, senza per altro interrompere l'azione o il flusso della narrazione.

 

La cosa più bella è che finalmente il sommergibile è un sommergibile vero, che ha avarie ed acciacchi. Difatti il lettore appassionato che si è sparato tutti i tomi del Robinson (quanti sono 4, 5 ?) arriva a chiedersi se gli americani producacano ed imbarchino parti di rispetto, visto che l'unica manutenzione descritta(dalla parte dei buoni) è quella ai filtri della Co2 sul Columbia, prima che faccia la traversata del polo in immersione.

 

E non erano neppure da buttare: manutenzione preventiva. :s11:

 

Fino al punto al quale sono arrivato però non ho trovato una scena nella quale venga descritto come funziona l'AIP dal punto di vista tecnico. Mi aspettavo che la prima volta che lo usassero mi venisse raccontato cosa si dovesse fare per attivarlo, le impressioni del direttore che può giocare con il giocattolo che tutti i colleghi gli invidiano ... insomma quella finestrella tecnica in sala macchine che mi piace tanto ... e che il lettore sorbisce immaginandosi di conseguenza come usarlo contro i cattivi.

 

Per ora invecie lo accendono, ci vanno in giro caricando le batterie .... lui funziona ma per il lettore che non abbia già una base di partenza rimane più che altro una sigla. A mio parere è invecie il "pezzo forte" del Toti riallestito, quello che lo rende speciale.

 

Spero che la mia libido meccanica venga sodisfatta nella parte che devo ancora leggere ... :s03: :s03: :s03:

 

Punto terzo: I cattivi. La parte dei cattvi forse è un po troppo sintetica. Mi sarebbe piaciuto seguire meglio i retroscena delle loro mosse e capire meglio chi sono.

 

Alcune delle loro decisioni mi sembrano un pò "tirate". Anche il colpo di scena che sconvolge i vertici del F.I.S. dopo la presa di potere mi è sembrato troppo improvviso e mi ha lasciato basito. Forse una descrizione psicologica "dell'acoltellatore", dei suoi rancori, avrebbe reso le sue azioni più "naturali".

 

 

Comunque resta il fatto che il libro lo sto divorando, e non vedo l'ora di arrivare alla fine. Anzi, temo di arrivare alla fine perchè segnifica uscire dall'ambiente che hai saputo creare. :s02:

 

Ragazzi, leggendo "Delfini d'acciaio" tutto si direbbe tranne che è il primo libro di un Direttore di Macchina che scrive per hobby.

 

Se anche alcuni scrittori di professione scrivessero come scrivono per diletto alcuni direttori di Macchina ..... :s02: :s02: :s02: :s02: :s02:

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Beh mi sa che questo genere di AIP non ha avuto un futuro. Infatti gli U212 hanno una propulsione che sfrutta le fuel cell. Il ciclo chiuso non è presente sui nostri somm, ne tantomeno sul Toti. Quindi mi dispiace ma non potrebbe dirti nessuno le impressioni che dava un impianto del genere. Se vuoi saperne di più cerca sul sito www.fas.org dovresti trovare qualcosa....

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Vi ricordate cosa Vi dissi Cari Comandanti? il romanzo è molto autobiografico.....

 

In realtà ai primi anni 90 prima il Bagnolini e poi il Toti furono presi in esame per sperimentare un motore diesel a ciclo chiuso il cui brevetto era di proprietà della MARITALIA. Purtroppo ad una serie di accordi preliminari non ha fatto seguito la realtà per una serie di motivi che in seguito porteranno la Ditta a fallire e successivamente Fincantieri ad acquisirne i brevetti.

Maritalia aveva già testato in mare con il Phoenix ottenendo eccellenti risultati e forse mamma Marina avrebbe potuto essere la prima Marina al mondo con Sub AIP, nella fattispecie Gazzana e Longobardo.

 

Purtroppo non tutti i sogni si avverano ma se qualcuno riesce a entrare in Fincantieri Muggiano (vero Fiammanera?) può sicuramente trovare maggiori dati o quantomeno visitare il phoenix che è colà esposto assieme ad un altro mezzo, che la leggenda metropolitana narra ordinato dai SEAL americani su tecnologia Maritalia e a cui lo Stato avrebbe messo il veto per segreto di Stato....

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Visto che marco non risponde, chi è che mi aiuta a portarli via? In fondo là non sono di alcuna utilità. Sono due, quindi uno per ciascuno.

Offro pure rifornimento di alcool. :s08:

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Hanno anche dato una riverniciata per esporli al museo interno in sala "Laurenti", se ricordo bene!

Però, se ricordo bene, i tecnici di Maritalia hanno portato via qualche pezzo fondamentale prima di "buttarli".

C'è qulacuno di Noi neipressi di Zingonia?

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Terminato il libro.

 

Notevole. L'ho passato a mio padre. Lo sponsorizzerò con gli amici.

 

Il colpo di scena finale mi ha lasciato piacevolemnte a bocca aperta. Era ora che un libro finisse diversamente dal solito: "e vissero felici e contenti".

 

L'ultima avventura del Toti è la cigliegina sulla torta, l'impennata finale della storia. alla faccia di quel palloso di Tom Clancy ... :s03:

 

Complessivamente il libro mi ha fatto un'ottima impressione. Il ritmo degli eventi è elevato, le avventure sono tutt'altro che banali e scontate. E nel finale non ci sono pacche sulle spalle, decorazioni a profusione e personaggi che si stagliano contro il tramonto.

 

Decisamente voglio il seguito delle avventure del Dir Marconi, magari a bordo del Marconi stesso, o libidine da perverso, a bordo dello "Scirè" ! :s03: :s03: :s03:

 

Ultima domanda: Ma il comandante Corsini, il povero Gigi, si riprende poi dalle ferite o verrà sbarcato ?

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Il C.te Corsini si riprenderà dalle ferite? Lo saprete la prossima puntata... :s02:

 

Per il momento il C.te a cui mi sono ispirato è al comando del Todaro(quello vero, l'U212A!), quindi perchè non chiederlo a lui?

 

Il prossimo libro? se per il primo ci ho messo 3 anni a scriverlo e 2 per pubblicarlo....

 

Cmq mille grazie per i complimenti c.te Beta!

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