Guest Kashin Posted April 5, 2007 Report Share Posted April 5, 2007 http://www.anaconegliano.it/reparti/index.htm La prima tradotta diretta in Russia con gli Alpini della Cuneense, partì da Mondovì il 17 luglio 1942. Tanti bravi ragazzi della nostra Provincia, nati tra il 1910 e il 1921 partirono in una guerra, come ci spiega Nuto Revelli nel suo capolavoro "Gli Alpini del Don", in cui "ignoravano tutto del fascismo. Nei tempi facili non appartenevano alla "gioventù del littorio": vivevano liberi, lontani dai grandi fatti nazionali. Non avevano nemmeno la camicia nera; a malapena conoscevano poche frasi fatte, i miracoli di Mussolini e basta". Così scrive anche Ernesto Ragionieri nella "Storia d'Italia Einaudi": "…dalle raccolte di lettere dei soldati italiani caduti e dispersi, il tratto che più colpisce, al di làdalle significative ma isolate espressioni di ribellismo, sia esso indistinto o consapevole, è il generale e uniforme disorientamento, l'assoluta e completa ignoranza sui motivi di quella guerra…". Ignoravano, continua Nuto Revelli: "che la guerra contro l'Unione Sovietica era una guerra totale. Ignoravano che l'ordine nuovo di Hitler era il nostro programma, che tre milioni di prigionieri sovietici vennero assassinati o fatti morire di fame e di stenti, che milioni di civili russi vennero deportati in Germania. Ignoravano che nelle retrovie sovietiche la popolazione moriva di fame. Ignoravano che venti milioni di russi pagarono con la vita la follia di Hitler e di Mussolini, che sei milioni di ebrei morirono nelle camere a gas, nei forni crematori, nei campi di sterminio nazisti". I nostri Alpini non sapevano della "soluzione finale", non sapevano che esistevano i campi di sterminio, non capivano cosa facessero, nelle stazioni, quelle persone con al braccio la stella gialla di David. Con loro sparì un'intera generazione di contadini e montanari; la divisione alpina "Cuneense" sul fronte russo era di circa 18.000 uomini, solo in 4000 ritornarono… P.S. Il contributo alla terra che mi ospita e ai suoi figli militanti negli Alpini.- Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Marcuzzo Posted April 5, 2007 Report Share Posted April 5, 2007 ................solo in 4000 ritornarono… Non mi viene nessuna "bella parola" da poter scrivere. Solo la mia ammirazione verso quei ragazzi eccezionali. Onori a coloro che tornarono e che non tornarono. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ursus Atlanticus Posted April 5, 2007 Report Share Posted April 5, 2007 Il Bollettino n. 630 dell’8 febbraio 1943 del Comando Supremo dell’Armata Rossa, nel riportare la notizia della resa delle truppe naziste a Stalingrado e della grande vittoria dal popolo sovietico ottenuta riconobbe che: “Soltanto il Corpo d'Armata Alpino Italiano deve considerarsi imbattuto in terra di Russiaâ€Â. Ciao S.ten Cpl G. Gua. Alp. Ursus Atlanticus Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
miacis Posted April 5, 2007 Report Share Posted April 5, 2007 Come alpino in congedo della brigata alpina tridentina devo confermare che alto è il ricordo di quella campagna.E devo dire che i "veci" sempre sempre sempre ci ricordavano che solo gli alpini risultarono inbattutti. Ben magra consolazione pensando a tutti gli uomini che persero la vita. magra ma comunque una consolazione. E se posso raccontare un aneddoto, ricordo di essere andato a brescia, durante il servizio militare, per commemorare il ritorno di alcune salme dalla russia, e mi impressionai vedendo una folla di signore e signori con il fazzoletti in mano che piangevano. Questo prova che negli occhi di chi ha vissuto quei giorni o ha aspettato il ritorno a casa dei propri cari, è ancora vivo il ricordo. Solo un messaggio per confermare la mia stima null'altro si può dire..... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Steven Posted April 9, 2007 Report Share Posted April 9, 2007 Secondo me per onorare i nostri caduti basti ricordare Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
LUCA Posted April 19, 2007 Report Share Posted April 19, 2007 Quoto quello che dice Steven... Se, si continua a parlare di queste cose..... NON VERRANNO MAI DIMENTICATI !!!! E se le nostre istituzioni ne parlassero di piu' avremmo meno giovani ignoranti di queste cose .... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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