Guest ERICH TOPP U-552 Posted February 17, 2007 Report Share Posted February 17, 2007 (edited) ....BELLA GENTE (di mare !)....come promesso,eccomi qua a descrivere il "diario" del Cte in seconda dell'Atlantis.... ....oltre ad essere il libro "in primis" che acquistai e lessi come minimo 5 lustri fàe che ho letto almeno 10 volte....rimane il mio "pupillo" !!.... :s15: ....ATLANTIS.... di Urlich Mohr edizione: Pocket Longanesi 1965 pagine 303 dimensioni 12x18 prezzo originale: lire 350 prezzo di mercato: ---- reperibilitàdifficile ....racconta la storia della "NAVE 16",come in codice fu denominata dalla kriegsmarine,attraverso gli occhi di chi visse in prima persona la crociera di quasi 2 anni a caccia di naviglio mercantile alleato in tutti i mari del mondo;dall'Atlantico al Pacifico,dall'Indiano all'Antartico....crociera fatta di momenti drammatici e ironici,vissuta dall'equipaggio con le loro paure di essere smascherati in qualsiasi momento da forze navali nemiche,molto più armate di loro....nel diario,la parte importante la fa quasi interamente il lato "umano" del Cte e dell'equipaggio stesso....accomunati dal fatto di essere "prigionieri" del mare stesso,in quanto non potevano ne avvicinarsi alle coste,ne tantomeno fermarsi in qualche porto....la loro nave era la loro "terra" !!....gli unici contatti durante tutta la crociera,furono quelli con i prigionieri che catturavano prima di affondare le navi nemiche e che per lunghi periodi,finchè non venivano trasferiti su altri navi appoggio,dovevano rimanere rinchiusi in apposite zone delle stive di poppa,creando (sopratutto donne e bambini) non pochi problemi quotidiani che comunque,grazie al lato umano sia del Cte,che dell'equipaggio,furono quasi sempre risolti in bene.... ....molti di voi giàlo sanno,ma per quanti,magari non se lo ricordassero,ricordo che una parte dei naufraghi dell'Atlantis,dopo il suo affondamento,furono recuperati e riportati in Francia dal nostro R.S. TAZZOLI.... :s51: ....la letura scorre veloce e appassiona molto.... :s02: :s67: Mau Edited February 18, 2007 by Totiano Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Totiano* Posted February 18, 2007 Report Share Posted February 18, 2007 è stata anche una delle mie prime letture (gurada caso nella stessa edizione!) il libro scorre bene, con la fluiditàdel romanzo più che del diario. giàallora ci rimasi male per come descriveva il rifornimento del Perla in transito da massaua a bordeaux... @maux: mi sono permesso di modificare il tuo post aggiungendo alcuni particolari.. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest ERICH TOPP U-552 Posted February 18, 2007 Report Share Posted February 18, 2007 ....Marco,ti ringrazio per le modifiche apportate !!....come avrai (avrete fra tutti) notato,nonostante cerchi di metterci tutta la mia buona volontà,non sono molto bravo nello scrivere....poi,quando si tratta di allegare foto o quant'altro,nella maggioranza dei casi,riesco sempre a combinare qualche paciugo !!.... :s19: ....lo dico a te,ma anche a tutti gli altri Cti....correggetemi e migliorate quanto scrivo o allego....sono un pò un casinaro....e vi chiedo scusa !!....e come si dice dalle mie parti : "amassalo o mantenilo !" (ammazzarlo o mantenerlo !).... :s19: :s67: Mau Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Totiano* Posted February 18, 2007 Report Share Posted February 18, 2007 ....lo dico a te,ma anche a tutti gli altri Cti....correggetemi e migliorate quanto scrivo o allego....sono un pò un casinaro....e vi chiedo scusa !!....e come si dice dalle mie parti : "amassalo o mantenilo !" (ammazzarlo o mantenerlo !).... :s19: io non conosco nessuno che sia perfetto.... :s02: Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
malaparte* Posted May 22, 2012 Report Share Posted May 22, 2012 Mi state corrompendo... :s68: L' ho comprato appunto nell' ed. Pocket (sperando che non si squaderni quando arrivo a pag. 10, come succede spesso coi tascabili anni 60/70 - e non solo :s05: ) Però c'è una cosa che non capisco, una pura curiosità: in copertina si riporta l'autore come Mohr, nel frontespizio (che è quello che conta) si dice "raccontato da A.V. Sellwood", e infatti la traduzione è dall' inglese. Cos'è, una di quelle operazioni di facciata (tipo quei casi in cui in copertina l'autore sembra "quello famoso", invece il libro è di un oscuro giornalista che intervista il famoso di turno) ? Qualcuno ( e nel caso già immagino chi :s02: ) mi sa svelare l'arcano? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Alagi Posted May 22, 2012 Report Share Posted May 22, 2012 Qualcuno ( e nel caso già immagino chi :s02: ) mi sa svelare l'arcano? Salvo errori, dovrebbe trattarsi di un giornalista inglese - molto attivo tra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta - che ha lavorato parecchio come "co-producer" di opere riferite a memorie, memoriali, testimonianze di guerra di combattenti e reduci (spesso anche ufficiali), ma non forniti di una propria esperienza giornalistica ed editoriale. Una prassi tutto sommato comune anche ai nostri giorni. :s02: Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
malaparte* Posted May 22, 2012 Report Share Posted May 22, 2012 Cos'è, una di quelle operazioni di facciata (Qualcuno ( e nel caso già immagino chi :s02: ) mi sa svelare l'arcano? Una prassi tutto sommato comune anche ai nostri giorni. :s02: Appunto... :s02: CVD Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Allievaccio Posted June 10, 2012 Report Share Posted June 10, 2012 Il testo è molto interessante, Atlantis è un libro "bello" con cui le ore volano, ma Mohr (complice anche la traduzione, in alcuni punti davvero lacunosa!) sfoggia una retorica affettata, quasi pomposa! Il suo definire gli stati d'animo di Rogge per dare corpo alla narrazione è, a mio avviso, davvero un po' esagerato e fuori luogo in quella che dovrebbe essere una cronistoria. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
bussolino Posted June 11, 2012 Report Share Posted June 11, 2012 da base artica, marco se interessa x foto : http://www.nexusboard.net/sitemap/6365/hilfskreuzer-atlantis-t296851/ saluti marco Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Posted June 11, 2012 Report Share Posted June 11, 2012 Scusate la domanda... si trova in commercio? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
malaparte* Posted June 11, 2012 Report Share Posted June 11, 2012 Nelle librerie è fuori catalogo, ma, avendo avuto diverse edizioni, è facilissimo da trovare per pochi eruro in mercatini, librerie antiquarie, siti Internet.... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Posted June 11, 2012 Report Share Posted June 11, 2012 Nelle librerie è fuori catalogo, ma, avendo avuto diverse edizioni, è facilissimo da trovare per pochi eruro in mercatini, librerie antiquarie, siti Internet.... Grazie infinite per la dritta... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Allievaccio Posted June 11, 2012 Report Share Posted June 11, 2012 Ne ho trovato una copia alla libreria del mare di Via Ripetta, a Roma, e in una bancarella a Pisa, anche se lo ho acquistato (per risparmiare un pò!) ad una bancarella dell'usato sul lungomare di Boccadasse a Genova! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
malaparte* Posted July 20, 2012 Report Share Posted July 20, 2012 Letto in vacanza /(chissà perché, quando devo girare con zaino a spalla, prediligo i vecchi "leggeri" pocket... Non ne sono particolramente entusiasta:; la prima parte è coinvolgente, ma poi la stesura diventa confusa, con una serie di "ne parleremo poi" e di autoreferenziaità ( benchè appunto l'estensore non sia stato Mohr, ma Sellwood) - . Mi so orientare nei testi scritti, ma mi pare che la struttura non sia molto adeguata. Voto 7/10 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Massimiliano Naressi * Posted March 15, 2017 Report Share Posted March 15, 2017 Un mercantile bianco che abbordava i vascelli nemici battendo bandiera corsara. Questa frase riportata sulle copertine di alcuni pocket Longanesi della biblioteca di famiglia mi incuriosì fin da bambino circa l’Atlantis. A quel tempo di letture salgariane e avventurose, corsari e vascelli era parole dal significato ben lontano da quelle del libro. Quando me lo procurai, ancora ragazzo, e lo lesi avidamente, mi addentrai in un mondo totalmente sconosciuto ma estremamente affascinate, seguendo la più lunga crociera della storia. Il libro è così diventato uno dei miei preferiti e l’ho riletto tante volte. A me sembra ben scritto e rende bene le vicissitudini dei corsari moderni: l’ansia prima dell’attacco, la gestione dei prigionieri, i problemi quotidiani risolti speso con escamotage singolari, come gli uomini in permesso in mezzo all’oceano o la corte marziale dalla sentenza inapplicabile. Certo il testo risente di come il viaggio dell’Atlantis abbia vissuto due fasi ben distinte: una prima con attacchi e abbordaggi e una seconda in cui il corsaro fu trasformato di fatto in una cisterna al servizio degli U-Boot, in attesa di un rientro in patria che non avvenne mai. Come molte testimonianze di guerra rimane molto più affascinante e coinvolgente di tanti libri d’avventura ‘moderni’ ma privi di sostanza. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Recommended Posts
Join the conversation
You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.