GM Andrea* Posted April 6, 2006 Report Share Posted April 6, 2006 (edited) Titolo: NAVI DI FERRO TESTE DI LEGNO Autore: CARLO DE RISIO Casa editrice: Ciarrapico Anno di edizione: 1976 Pagine: 214 Dimensioni: 24x15 Prezzo originale: L. 4000 Reperibilita : difficile Carlo De Risio è un Autore noto agli appassionati per il suo volume sui Mezzi d'Assalto edito dall'Ufficio Storico della Marina, nonche per un volumetto, La flotta tradita, di pochi anni or sono. Nel 1976 De Risio pubblico questo volume che puo definirsi un vero e proprio j'accuse contro i vertici della Marina. La tesi dell'Autore è che gli Ammiragli, come i Generali, avessero sempre in realta curato il proprio orticello di privilegi senza dedicarsi al bene della Forza Armata, soprattutto per non inimicarsi il potere politico: in guerra come in pace. La tesi proviene da chi la Marina la conosce bene, e la vis polemica non manca. Il libro usci in un periodo particolare per la MMI: nel 1975 era stata varata la Legge Navale, pubblicato il Libro bianco della Marina e si era appena concluso il periodo da CSM della Difesa di Eugenio Henke, primo marinaio a ricoprire tale carica. L'autore ritiene che quanto sopra siano state tre occasioni mancate, per l'asserita mancanza di strategia e visione prospettica di Maristat. De Risio porta ad esempio la costruzione del Vittorio Veneto, nave che a suo dire non serviva a nulla se non a consentire a un Ammiraglio di alzare la sua insegna su una nave grande e comoda piuttosto che su un caccia. L'Autore si sofferma su alcuni episodi sintomatici del malessere della Forza Armata: la "crisi diplomatica" con Malta che vide protagonista Birindelli (non manca una critica al fatto che la Marina, almeno nel 1976, pareva essersi dimenticata di Carmelo Borg Pisani); l'assurdo insabbiamento del sistema di lancio missilistico ideato dal Com.te del Garibaldi, CV Azzoni; e soprattutto la travagliata vicenda dell'Impavido, della protesta dei sottufficiali e delle dimissioni polemiche del CV Falco Accame. Quest'ultima vicenda è narrata con dovizia di particolari che non gettano affatto buona luce sul CSMM del tempo (sinceramente non so se siano mai stati smentiti). Un libro sicuramente interessante, molto polemico, ma che aiuta a capire il "nostro" mondo. Edited August 25, 2008 by Totiano Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Totiano* Posted February 11, 2007 Report Share Posted February 11, 2007 si Andrea, molto polemico. ma ci sono molti spunti quantomeno interessanti. si potrebbe perfino trasporlo ad oggi osservando determinate scelte della Marina. il fatto che si esprima in modo così polemico, però, lo fa sembrare un libello scandalitico quando poteva essere ben altro... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Kashin Posted February 11, 2007 Report Share Posted February 11, 2007 Il mio primo libro aquistato in fatti Marinari ......bello e interessante .- Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
corso64-anmisora Posted February 11, 2007 Report Share Posted February 11, 2007 Sinceramente non l'ho letto ma dalla presentazione mi ricorda il mio primo libro letto sulla Marina. Mi riferisco a "Navi e Poltrone". Non che mi ricordi molto anzi ma la "solfa" dovrebbe essere all'incirca la stessa. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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