Mentre in Italia si dibatte sull'acquisto dei caccia F35, anche in Svizzera si va verso la decisione su un caso simile.
L'Esercito Svizzero ha infatti in previsione l'acquisto di 22 caccia Gripen svedesi (per una spesa di 3,1 miliardi di franchi pari a circa 2,5 miliardi di euro), acquisto che ha passato l'esame del Parlamento di Berna, nonostante l'ostilità dei gruppi pacifisti. Il Gripen è stato scelto in una gara a cui hanno partecipato anche il Rafale e l'Eurofighter, con annesse polemiche sul ruolo lobbystico dell'ambasciatore svedese in terra elvetica. Polemiche sugli acquisti aerei nella Confederazione non sono nuovi (tutto il mondo è paese) ma, in Svizzera, vige il principio della democrazia diretta e quindi è stato indetto un referendum sull'argomento che si svolgerà il prossimo 18 maggio. Visto il risultato "singolare" di altre recenti consultazioni rossocrociate (come quelle sui minareti e le quote lavoratori dall'UE), vale la pena osservare cosa accadrà.
Con una domanda che mi è sorta spontanea: in Italia un referendum sugli F35 che esito avrebbe? Gli elettori seguirebbero il pragmatismo strategico o le sirene pacifiste?
Per un approfondimento:
http://www.swissinfo.ch/ita/politica/La_Svizzera_vota_sullacquisto_di_22_Gripen.html?cid=35142550