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Totiano

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Posts posted by Totiano

  1. Bene cari C.ti:

    vero, la base di augusta non ha più sommergibili nel suo seno da quando il 2° gruppo è stato smantellato a causa della decisione di ridurra gli organici e, quindi, anche per la riduzione di fondi ma quando la cosa fu organizzata non c'era la penuria di questi tempi.

    Falso per per la mancanza di motivazioni a tenere in efficienza i battelli, che nonostante l'età si comportano ancora molto egregiamente, soprattutto per merito dei loro equipaggi.

    Augusta è in una posizione strategica ma (purtroppo per siciliani e spezzini) sembra che il posto migliore per manutenzione e controllo sia Taranto, mandando in missione i battelli dove e quando seevono. Augusta è rimasto un (validissimo) appoggio logistico grazie ad un arsenale a"gestione familiare" che ha sempre saputo fare meglio e più in fretta degli elefanteschi arsenali principali.

    Parlo con cognizione di causa! :s02: :s08: :s03: :s03:

  2. Un attimo di ordine S.ri C.ti:

    Il varo del Todaro è al cantiere del Muggiano, Fincantieri, responsabile dell'invio degli inviti ma data la ristrettezza del luogo e la massiccia presenza di autorità stimo tra l'improbabile e l'impossibile ottenere un invito. (ciò nondimeno stò cercando un referente!)

     

    Il museo con la sua mostra sarà aperto a tutti e senza inviti (forse prorogherà la mostra a primavera inoltrata).

     

    L'aereoporto più comodo per La Spezia è Pisa, seguito da Genova. Se su linea di eurostar consiglio il treno!

    Sconsigliata la macchina per penuria di parcheggi.

  3. Cari Comandanti mi avete mancato per un pelo!

    A fine settembre ho organizzato una visita sul Marconi ma adesso è già in disarmo e a Spezia non ci sono altri battelli per il momento.

    Questo non è un rifiuto, ma uno stimolo ad incontrarci! :s02:

    Per un primo assaggio, a La spezia, c'è la mostra sui sommergibili in corso di allestimento, che andrà dal 6 Novembre a, forse, primavera inoltrata.

    C'è anche Taranto ma avrei qlc problemino ad organizzare....

    Venezia può essere la soluzione per i nord italici: il dandolo è davvero un museo fantastico, allestito da veri sommergibilisti a regola d'arte, con tanto di effetti sonori.

    Concludendo: facciamo l'appello e cerchiamo il luogo migliore per il raduno, poi :s02:....

     

    PS per Gotrek: quando sei stato sul "MIO" DaVinci? Forse ci siamo incontrati?

  4. Continuo rapporto!

    saranno esposti disegni originali di battelli italiani tra cui (chicca tra le chicche!) una modifica del delfino mai attuata a firma del Laurenti datata 1896!

    Gli audio (nel senso della colonna sonora mentre attraverserete gli stand) sono forniti dal sottoscritto e provengono da registrazioni effettuate sul Toti.

     

    La missione continua! :s02:

  5. Davvero un bel sito, Grazie C.te Scirè!

    La ricerca di battelli affondati mi ha rispolverato un ricordo indelebile:

    se vi capita di andare a Liverpool/Birkenhead passate al museo locale della R.N.: potrete visitare l'ultimo Oberon andato in disarmo (e già è interessante) ma, cosa fantastica c'è il relitto pressochè intatto di un IXC (credo) esposto e visitabile così come è stato recuperato!

    Affondato nello Skagerrak gli ultimissimi giorni della guerra, sembra che portasse documenti segreti e forse anche alti gerarchi verso il sud america e per questo è stato recuperato. Nulla è stato trovato e per recuperare le spese è stato messo in mostra.

    Un velo di ruggine copre i 4/5 dell'interno e tutto l'esterno, ma è come allora, quando una bomba di aereoplano ha squarciato i locali poppieri.

    Solo una passerella di legno aiuta i meno atletici a visitarlo. L'equipaggio?

    Si sono salvati tutti, parte in superficie e parte con una rush escape.

    MERITA, CREDETEMI!!!!!

    (ancora bestemmio la macchina fotografica che si inceppò :s05:)

  6. Dall'alto :s02:della mia esperienza aggiungo io qlc:

    Ai tempi della classe F il salvataggio di un equipaggio di sommergibile era affidato a pontoni (qlc esiste ancora!) che avrebbero dovuto risollevare e portare in superficie i battelli. Questo era compatibile con le quote di collasso dei battelli di allora.

    E dopo i ritardi di quella prima tragedia qualcosa cominciò a muoversi. Purtroppo ci volle anche la tragedia del Veniero per dare una spinta decisiva. Qlc anno dopo questo venne speronato da un mercantile nel canale di sicilia e l'equipaggio subi la stessa sorte dell'F14.

    Da questo momento sui nostri battelli saranno montate boe telefoniche di comunicazione e l'apparecchio Girolimi, sorta di ascensore davvero all'avanguardia, per certi versi superiore anche alla campana McCann che nel 39 salvò gli uomini dello Squalus (US Navy). Anche la medicina iperbarica subi forti sviluppi grazie a questi incidenti e fù di grande ausilio agli uomini della X.

    Ultimo appunto: Gli uomini del Kursk sembrano siano morti carbonizzati. secondo gli ultimi dati i superstiti del compartimento 9, impossibilitati ad uscire perchè la garitta non lo consentiva (solo la garitta prodiera era abilitata per una fuoriuscita individuale) si predisposero ad attendere i soccorsi ma dopo poche ore, al ricambio della cartuccie per la rigenerazione dell'aria, una di queste, a contatto con l'acqua ha iniziato un rapido proceso di combustione portando a 300° la temperatura del compartimento 9 e consumando tutto l'ossigeno rimasto (Kursk-Peter Truscott-Simon e Schuster)

     

    Onore ai caduti

  7. Avevo promesso qualche nota sul Maggiore Fenu e ogni promessa è debito, però...
    Mi sono imbattuto nella lettera che mi scrisse un reduce nel 1994 quando iniziai la ricerca sul Fenu; Il Sig. Bernacconi vive (spero sia ancora vivo) a Bordeaux ed è presidente del comitato italiani all'estero.
    A monte di tutto e considerando le finalità del sito forse l'omaggio più bello è riportare il testo della lettera:
    "...Ho domandato a qualche reduce di Betasom ancora vivente a Bordeaux, ma avuto soltanto qualche ricordo, vago e di poco rilievo.
    Tutti ricordano che era un Ufficiale di grande valore ma non sono più capaci di scendere nei dettagli. Bisogna tener presente che si tratta di personale ausiliario, non navigante e che non ha avuto molti rapporti con l'ingegnere (ing Fenu, n.d.r.).
    Personalmente sono stato molto in contatto con lui anche perchè era molto amico con mio fratello, Sergio Bernacconi, corrispondente di guerra, del quale Le unisco anche un suo libro dove parla molto di Betasom, in più ai rapporti professionali perchè ero il capo elettricista del sommergibile "Pietro Torelli" famoso per le sue avventure e per i suoi comandanti. L'ing. Fenu venne personalmente a Santander dove ci eravamo rifugiati in cattive condizioni dopo un accanito combattimento contro degli aerei inglesi. Durante queste missioni il Torelli si rese celebre per i bombardamenti subiti , rientrando in porto sempre miracolosamente per gravi danni subiti.
    Di qui i frequenti contatti con l'ing., qualche volta vivaci perchè purtroppo era sempre l'impianto elettrico che subiva i danni più gravi. Era tradizionale che rientravamo sempre con le quattro batterie di accumulatori completamente distrutte. E rimettere in efficienza il battello non era cosa facile. Aveva stima di me, (sono fiero di farlo notare, venendo questa da un ufficiale di così alto valore. Mi permetto farle notare che fui promosso Tenente, per merito, dopo la guerra.)
    Date le difficoltà di avere degli accumulatori di ricambio, arrivai a compiere le mie ultime due missioni con 4 sottobatterie di tipo e capacità differenti. Lei comprende le difficoltà di carica e scarica per avere un efficace rendimento. Con Fenu niente era impossibile, e quando tentai una piccola protesta mi rispose, sorridendo, che con me poteva anche rischiare. Un complimento che fatto da lui valeva una medaglia d'argento.
    Dopo l'8 settembre, il C.te Grossi spesso assente, fu il maggiore Fenu, ormai tenente colonnello, che fu praticamente il comandante della base.
    Sbarcato dal Torelli, in partenza per l'estremo oriente, date le mie precarie condizioni di salute, mi volle con lui come suo uomo di fiducia, ed ebbi ancora modo di apprezzarne tutte le qualità. E' difficile entrare nei minimi particolari ma il quadro sommario che le faccio le dara una idea esatta della sua personalità.
    Ricordo la sua sofferenza quando furono fucilati tre marinai per diserzione: un triste episodio, una applicazione stretta e severa del regalamente delle navi armate in tempo di guerra. Non ne eravamo certamente responsabili e fece di tutto per evitarlo.
    E dato che con me poteva rischiare mi mando anche a parigi per recuperare uomini e materiali del posto di tappa che era la stazione di Austerlitz, posto di passaggio per tutto il personale della base che si recava n Italia. ero accompagnato da due marinai del S.Marco. Non era certamente compito mio, ma come dire di no all'ing. Fenu. Così credo che fù l'ultimo automezzo della Marina Militare a compiere un così lungo viaggio attraverso la Francia e tutti i suoi partigiani. Si era nel 1944! e quando arrivai con camion, uomini e materiali mi sorrire e disse: "lo sapevo!".
    Le assicuro che rimase al suo posto con una dignità ammirevole ci fu d'esempio, d'incoraggiamento e di conforto.
    Ma dove l'ing. Fenu mostro le sue alte capacità fu nelle trasformazioni che apporto ai nostri sommergibili per aumentarne l'autonomia e modificarne la torretta, si da suscitare l'ammirazione dell'amm. DOENITZ. Con il Torelli siamo stati in mare per 70 giorni ed abbiamo affondato una petroliera davanti alla Guyana francese.
    Finita la guerra montò, in collaborazione con un tecnico di garanzia della FIAT, un piccolo cantiere di riparazioni navali, ma restò poco.
    Deluso, amareggiato, emigrò nell'america del sud. Non ho avuto più sue notizie, credo sia deceduto. Credo avesse un paio d'anni in più di me, che ne ho quasi 87.
    (omissis)
    Mi scusi se per legare i ricordi dell'ing Fenu sono stato costretto a parlarle molto anche di me, ma d'altra parte come dimenticare 12 anni di imbarco sui sommergibili? ero nel mar Rosso con il SOMM. GEMMA, per la guerra etiopica,in Spagna con il somm. OTARIA ed infine in Atlantico con Il TORELLI."

    Ho sperato di conoscerlo quando nel 2000 andammo in GB per fare una campagna in nord europa col Marconi ma la sosta di Bordeaux fu annullata. Chissà quanti altri ricordi...

    Spero che abbiate gradito Comandanti

  8. In effetti le foto sono venute a Noi!

    per chi non avesse ancora provato, consiglio il forum del sito

    www.sommergibili.com

    sotto "tecnologia"-"come si fà a visitare una ...."

     

    Un mitico sommergibilista, nonchè Direttore del Marconi, ha provveduto meglio e più in fretta di me!

  9. Direttore Totiano a rapporto!

    partecipazione at varo Todaro probabilmente improponibile causa presenza Autorità al massimo livello e conseguente ingresso limitato.

    Cerimonia consisterà nella "semplice" uscita dal capannone ed ingresso in bacino con "millepiedi" ditta Fagioli at similitudine precedenti Sauro 3^et 4^ serie.

     

    La missione continua, che la speranza non muoia! :s02:

    (se non esco in mare qlc foto la dovrei recuperare, poi però mi serve l'aiuto del C.te Scirè, VERO?)

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