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Totiano

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Posts posted by Totiano

  1. la gara che fa il ministero è al miglior offerente (con alcune clausole tra cui obbligo di demolizione e di non vendere ad altri).

    La manodopera in Turchia ha un costo minore (ho qualche idea sul perche ma preferirei non sbilanciarmi) e chi vince queste gare è, in genere, un consorzio di imprese che si occupa di trasporto, demolizione e vendita dei materiali pregiati (ricordiamoci che anche il rame abbonda, a bordo) e la Turchia è affamata di materie prime.

    Non che l'Italia non lo sia ma gli tentativi fatti in Arsenale a Spezia (Alpino e Carabiniere) o l'idea di Piombino sono miseramente falliti, purtroppo 

  2. Oggi hanno completato l'imbarco dei tre battelli. ovvero Di Cossato Marconi e Da Vinci. Domani partiranno per l'ultima destinazione, Aliaga (Turchia) per essere smantellati. Ad ognuno è legato un pezzo, piu o meno lungo, della mia vita. Il Di Cossato era il battello che mi ospitava durante il corso a Scuola Sommergibili, il Da Vinci mi ha visto prima come sottordine e poi direttore dal 1995 al 2000 mentre il Marconi mi ha ospitato peri 4 meravigliosi mesi in Nord Europa per il BOST e, anche se all'ultimo minuto annullarono la sosta a Bordeaux è impossibile non ricordare quel bellissimo periodo. Ecco le foto degli imbarchi, un po arrivate dagli amici un po scaricate da Facebook...

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  3. tra i piu divertenti schrzi da primo aprile devo dire che questo, a mio modesto parere, li ha battuti tutti! è disponibile al link Sommergibile nel Lago Grande di Avigliana • L'Agenda (lagendanews.com) e ve lo riporto per intero:

     


     

    Citazione

     

    Sommergibile della Marina in esercitazione nel Lago Grande di Avigliana

     

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    AVIGLIANA – Sommergibile della Marina in esercitazione nel Lago Grande di Avigliana.

    UN SOMMERGIBILE NEL LAGO GRANDE DI AVIGLIANA
    Ha destato molta curiosità questa mattina, lunedì 1° aprile, nei tanti che hanno approfittato del giorno di Pasquetta per una gita, vedere nella acque del Lago Grande di Avigliana un mezzo marino particolare. Si tratta di un sommergibile della Marina che in questi giorni sta effettuando delle prove di immersione. Spiegano dall’Ufficio Stampa che l’operazione “Big fish small lake” vede protagonista un sommergibile della Classe Sauro Dino. Nella giornata la prova sarà con una unità mista civile composta dall’imbarcazione dell’Associazione Dragonesse Avigliana che percorrerà lo specchio d’acqua in superficie, compiendo un percorso non lineare e il sommergibile che seguirà, dalle profondità, l’imbarcazione. Si tratta della prima occasione di vedere un mezzo subacqueo nelle acque dolci di un lago. Il sommergibile è una unità di medie dimensioni, realizzata per missioni ad ampio spettro e caratterizzata dall’impiego di tecnologie innovative che permettono prestazioni molto avanzate. Realizzato in acciaio amagnetico ad elevata resistenza, il sommergibile è equipaggiato con un sistema di propulsione indipendente dall’aria basato su celle a combustibile alimentate da idrogeno ed ossigeno, che affianca l’apparato di propulsione diesel-elettrico convenzionale.

     

    UN MISSILE?
    Da definire se l’operazione si concluderà con il lancio di un missile diretto al mezzo navale ormeggiato all’interno della rotatoria di Avigliana verso i centri commerciali. Anche se gli esperti di balistica confermano che non ci sarebbero danni alle vetture di passaggio o agli edifici lungo il viale, pare che non ci siano i permessi. Un commento è arrivato dalla locale associazione di Marinai, spiega il presidente: “L’unione tra Marina e montagna ancora una volta si manifesta. Siamo lieti di questa giornata che premia la nostra Valle come centro navale”. Va ricordato che il Lago Grande di Avigliana è luogo di scuola velica, sci d’acqua e altre attività natatorie.

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  4. Riporto il comunicato stampa di Fincantieri

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    Citazione

     

    Fincantieri: firmato contratto per la fornitura di due PPA all’Indonesia

     L’ordine ha un valore di 1,18 miliardi di euro e conferma la strategia di crescita del Gruppo nel mercato della Difesa 

    28 MARZO 2024

    Fincantieri e il Ministero della Difesa indonesiano hanno firmato un contratto, nell’ambito dei rapporti di collaborazione avviati dal Ministero della Difesa italiano, per la fornitura di due Unità PPA, per un valore di 1,18 miliardi di euro. La PPA è altamente flessibile e ha un eccellente livello tecnologico, con capacità di assolvere a molteplici compiti che vanno dal pattugliamento con capacità di soccorso in mare, alle operazioni di Protezione Civile, nonché da nave combattente di prima linea.

     

    Il contratto è stato firmato da Pierroberto Folgiero, Amministratore delegato e Direttore Generale del Gruppo Fincantieri, e dal Ministero della Difesa indonesiano, alla presenza di Dario Deste, Direttore Generale della Divisione Navi Militari.

     

    Le navi oggetto dell’ordine, originariamente destinate alla Marina Militare italiana, sono attualmente in costruzione e allestimento presso il Cantiere Integrato di Riva Trigoso e Muggiano.

     

    L’interesse del Ministero della Difesa indonesiano per le Unità PPA nasce dalla Campagna navale in estremo oriente della Francesco Morosini, seconda nave della classe PPA della Marina Militare Italiana, che nel luglio del 2023 fece tappa anche in Indonesia. L’Operazione può innescare ulteriori sinergie in campo operativo, industriale e tecnologico tra i due Paesi. Le Unità potranno supportare l'Indonesia nel tutelare gli interessi nazionali e contribuire alla stabilità del delicato quadrante strategico dell'Indo-Pacifico.

     

    Nell'ambito dell'Operazione, Fincantieri agirà quale prime contractor nei confronti del Ministero della Difesa indonesiano e coordinerà in particolare gli altri partner industriali, tra cui Leonardo, per gli adeguamenti del sistema di combattimento delle navi e la prestazione dei relativi servizi logistici. I relativi accordi saranno definiti nel rispetto della normativa applicabile, ivi inclusa quella in materia di operazioni tra parti correlate.

     

    L’efficacia del contratto è soggetta alle dovute autorizzazioni da parte delle competenti Istituzioni.

     

    Pierroberto Folgiero, Amministratore delegato e Direttore Generale del Gruppo Fincantieri, ha dichiarato: “Questo contratto è una pietra miliare per lo sviluppo della partnership strategica tra il nostro Gruppo e l’Indonesia. Lo vediamo come la prima di altre importanti opportunità di collaborazione con il Ministero della Difesa indonesiano, in una logica di partnership a lungo termine grazie al supporto strutturale delle nostre Istituzioni, a partire dal Ministero della Difesa e dalla Marina Militare Italiana. Il Sud-Est asiatico è un’area centrale dal punto di vista geopolitico dove Fincantieri vuole rafforzare la sua presenza, come definito nel Piano Industriale”.

     

    Caratteristiche tecniche dell’Unità PPA

    L’unità è in grado di impiegare imbarcazioni veloci tipo RHIB (Rigid Hull Inflatable Boat) sino a una lunghezza di oltre 11 metri, con messa a mare tramite gru laterali o una rampa di alaggio situata a poppa.

     

    •  143 metri di lunghezza fuori tutto

    •  Velocità oltre 32 nodi in funzione della configurazione e dell’assetto operativo

    •  Circa 170 persone di equipaggio

    •  Dotata di impianto combinato diesel e turbina a gas (CODAG) e di un sistema di

    propulsione elettrica

    •  Capacità di fornire a terra acqua potabile e corrente elettrica

     

     

     

    Ed ora qualche considerazione:

    - La campagna di Nave Morosini sta avendo indubbio successo e questa è solo una dele tante dimostrazioni di interesse per questa nave molto particolare, il che non puo che fare piacere. Come pure le possibili sinergie in un teatro estremamente delicato, da tempo sotto la lente dei maggiori Stati mondiali nonostante i "problemi" in Ucraina e Israele

    - il lato negativo è che non saranno costruite tra un po ma saranno prese due unità gia in costruzione per la Marina, quindi gia sugli scali, posticipando la consegna di qualche anno come gia successe per le ultime FREMM. Se è vero che al momento c'è una forte sofferenza in ambito personale forse non è un

     danno cosi grave, ma nel frattempo le altre navi invecchiano. Speriamo bene.

  5. Qualche foto del nostro MARPOLA, nipote dell'ammiraglio Polacchini che fu comandante di Betasom. Sono ricordi del nonno ammiraglio, conservati gelosamente, e si riferiscono al  R. Smg. ''Tito Speri'' (ultimo dei 4 battelli classe Mameli)  appena varato, del quale l’allora C.C. Romolo Polacchini  fu il primo comandante (10 febbraio 1929 - 24 maggio 1930). E appeso alla parete del suo studio c’è l’inclinometro orizzontale del ''Tito Speri''. 

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  6. Da RID al link RID - Rivista Italiana Difesa - shownews - BLUE WHALE, il drone subacqueo autonomo per la Marina Militare una notizia molto interessante: nell'ambito dei "Droni" subacquei la Marna Militare ha scelto di dotarsi dell'Israeliano Blue Whale; la fornitura israeliana sara adattata alle esigenze italiane per essere imbarcato sia su unità di superficie che sommergibili. Si tratta di un  LDAUV (Large Dispalcement Autonomous Underwater Veihicle). in particolare 

    Citazione

    Il programma della Marina Militare - basato sulla cooperazione fra l’azienda israeliana ELTA System e diverse aziende italiane - prevede anche la fornitura del supporto logistico per i BLUE WHALE, la stazione di comando e controllo remoto e le sistemazioni di rilascio e recupero da unità e sottomarini: la cooperazione è stata denominata IIBW (Italian-Israelian BLUE WHALE) è rientra nel quadro di un Framework Arrangement e di un Memorandum of Understanding (MoU), concernete la cooperazione nel campo dei LDAUV firmato dei Segretariati della Difesa di Italia e Israele nel dicembre 2021.

    Questo LDAUV ha le seguenti caratteristiche:

    - lunghezza di 10,9 m,

    - diametro di 1,12 m

    - peso di 5,5 t

    - profondità massima di 300 m

    - velocità media di 2-3 nodi

    - autonomia di 30 giorni.

    Stando sempre a RID Il carico utile, di tipo modulare, è formato da una serie di sensori elettroacustici, elettro-ottici e radar (su un albero elevabile quando il battello è a pelo d’acqua) e sistemi di comunicazione: quando il BLUE WHALE è impegnato in operazioni di contrasto a unità subacquee, il mezzo opera in modalità bistatica con l'unità madre, utilizzando il proprio sensore passivo lineare rimorchiato

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    (Foto RID)

  7. Corretto Massimiliano, ovvero la Schola Piscatorum, tra le piu antiche al mondo. In particolare questa è la sala dove si riunscono gli Ufficiali , ovvero il "Direttivo" di questa istituzione ravennate.

  8. il ragionamento, che non condivido, è che dal momento in cui la legge è entrata in vigore l'amianto doveva sparire immediatamente dalle navi. Prima di capire come trattare l'amianto o smaltirlo sono passati anni, l'alternativa era fermare la flotta. Gli stessi ammiragli, che con quell'amianto ci avevano comunque convissuto, dubito che ne avessero completa conoscenza e competenza...

  9. Nave Duilio ha abbattuto altri 2 droni. La zona del contatto sembra essere lo stretto di Bab el Mandeb. Due considerazioni:

    - Gli Houti sembra stiano intensificando gli attacchi, l'ipotesi piu probabile è che tentino di saturare le capacità di difesa della missione Aspides ma questo potrebbe anche portare alla individuazione delle zone di lancio più rapidamente. Non saprei correlare le dichiarazioni dei ministri che parlano non solo di azioni militari, nel senso che potrebbero essere tanto una azione politica che sfrutti la minaccia militare per cercare l'accordo quanto mera disinformazione. C'è da sperare che l'Iran finisca presto i fondi per finanziare gli Houti.

    - La seconda è da "nostalgico", ricordando l'amm Elio Sandroni quando ci raccontava delle sue esperienze di guerra in mar Rosso fino al passaggio col Perla di quel famigerato stretto di cui parlava con immenso rispetto.   

  10. Interessante articolo di Analisi Difesa per un fatto che non mi risulta sia salito all'attenzione dei media nazionali: L'Algeria avanza pretese di ZEE nelle Acque Sarde. Ecco l'articolo, disponibile al link Lo strano caso della ZEE Italo-Algerina – Analisi Difesa . certo non è simpatico in un momento di crisi come questo ritrovarsi sotto casa i Kilo algerini che, per inteso, non sono piu i Fotrot non funzionanti e ormeggiati, ma unità in grado di lanciare siluri e missili e muoversi in ogni parte del Mediterraneo ( e lo hanno dimostrato)

     

     

     

    Citazione

     

    Lo strano caso della ZEE Italo-Algerina

    A chi appartiene la Zona Economica Esclusiva davanti ad Oristano? La domanda viene spontanea nel momento in cui viene detto che «L’Algeria…considera parte del Mar di Sardegna propria area d’influenza. Chi frequenta le dune di Oristano può godere dello spettacolo di sottomarini algerini di fabbricazione russa classe Kilo…in pattugliamento a ridosso delle rive sarde» (L. Caracciolo, Repubblica 18 febbraio 2024, p. 20).

    L’area in cui sono segnalate forze subacquee algerine ad ovest della Sardegna è pretesa, come  Zona economica esclusiva (ZEE)  da Algeri che nel 2018  ha unilateralmente esteso la sua giurisdizione fino alle acque territoriali di Oristano, in sovrapposizione con   Piattaforma continentale  (Pc) e Zona di protezione ecologica (Zpe) italiane.

    Le ragioni di una simile iniziativa non sono ben chiare.  Essa non riguarda comunque solo l’Italia dal momento che il limite esterno va anche in direzione della Spagna la cui ZEE ha un confine non concordato che, in termini di equidistanza, assegna alle Baleari un effetto pari alle coste algerine.

    Nei confronti dell’Italia, il limite della ZEE algerina ignora invece la rilevanza delle coste della Sardegna nonostante si tratti della seconda maggiore isola del Mediterraneo. Il nostro Paese – dopo aver protestato per la violazione dei principi del Diritto del mare- ha comunque avviato trattative per una delimitazione concordata.

    I diritti dell’Italia sulle aree di overlapping sono ben chiari: la nostra Pc (v. Fig. 3) è ben delineata nella cartografia dell’ex Ministero dello sviluppo economico (ora di competenza del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica) quale prolungamento marino del territorio emerso; essa, ad ovest della Sardegna, è in parte coperta dalla ZPE da noi istituita nel 2011. In sostanza, l’Italia può già esercitare diritti sulle energie fossili del fondale e può anche farlo per esigenze ambientali sulla sovrastante massa d’acqua.

    E allora, quali sono le mire di un’Algeria che, da Paese amico dell’Italia, avrà senz’altro calcolato pro e contro della sua iniziativa la quale potrebbe essere in realtà diretta contro Madrid?

    Lo stato eccellente delle relazioni economiche italo-algerine ci impone cautela e pazienza in attesa che si individuino soluzioni concordate al contenzioso sui reciproci spazi marittimi. L’Italia, secondo quanto previsto dal Piano del mare, dovrà a breve dare concretezza all’istituzione della ZEE fissandone i confini.

    I due Paesi, secondo le indicazioni della Convenzione del diritto del mare, potrebbero allora stabilire forme pragmatiche di sfruttamento congiunto delle energie rinnovabili con parchi eolici in zone di overlapping.

    Nel frattempo non può farsi a meno di pensare che mostrare bandiera con sommergibili in emersione sia una forma di esercizio di potere navale. La gunboat diplomacy dell’Ottocento prevedeva, com’è noto, la dislocazione di navi da guerra in vicinanza della costa di un altro Paese per fare sfoggio di potenza.

    Le forze navali russe hanno ripreso a farlo con questi scopi. La libertà di navigazione militare nelle zone di giurisdizione straniera risponde tuttavia ad un principio ineludibile sostenuto anche dall’Italia.

    Ma il suo esercizio sistematico nelle aree di ZEE contese o ancor più il transito nelle nostre acque territoriale ad esse adiacenti può essere interpretato come  rispondente a finalità politiche, forse non amichevoli. Se le notizie date dal Prof. Caracciolo fossero confermate un chiarimento si imporrebbe.

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