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Totiano

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  1. Penso sia possibile ricavarlo dal libro di Mattesini "Betasom", bisogna studiarlo un po. Hai il libro?
  2. Grazie Gianni, bella e appropriata
  3. fai sempre delle opere d'arte, come non farti i complimenti. Per i Sabaton c'era una discussione gia qualche tempo fa.. è un video molto coinvolgente!
  4. A me sembra più francese...
  5. Totiano

    Nastrini

    Certo che si puo, è sufficiente copiarli e incollarli sul proprio profilo. Me lo dovresti ricordare nel we, per favore, Gianni
  6. Titolo: I Sommergibili Raccontati ai ragazzi Autore: Roberto Bajano Casa editrice: Uff. Storico Marina Militare Anno di edizione: 2020 Pagine: 76 (e 45 illustrazioni) Prezzo Euro 10 Non capisco perchè il nostro Bob Napp non ne voglai parlare apertamente, dobbiamo proprio "tiracelo per le orecchie", sembra. In ogni caso quesa è la sinossi proveniente dal sito della Marina I sommergibili raccontati ai ragazzi - Marina Militare (difesa.it) Adesso aspettamo che ci racconti qualcosa di più! Un sommergibile, o sottomarino, è uno straordinario tipo di imbarcazione le cui caratteristiche sono per sua stessa natura del tutto sconosciute ai più. A cominciare dal suo nome: sommergibile, o sottomarino? I Sommergibili raccontati ai ragazzi ha come obiettivo quello di spiegare in modo semplice e intuitivo i principali aspetti funzionali di questo tipo di battelli e della vita che si svolge a bordo di essi. Quale linguaggio migliore se non quello dei più giovani per trattare temi tanto complicati? I concetti di assetto e compenso, di propulsione, di immersione (oggi come durante la seconda guerra), il sonar, periscopi, sono trattati con competenza e con il giusto grado di approfondimento per lo scopo del testo, che è quello di interessare e stimolare i lettori sull’argomento, nel tentativo di far loro conoscere ed apprezzare il mondo del sommergibilismo e della Marina. Arricchito di numerose illustrazioni redatte dallo stesso autore, pur se scritto per i giovanissimi, il testo è indirizzato anche agli adulti, che avranno l’occasione di comprendere quanto ancora non conoscono sull’argomento.
  7. Se osservi i moderni convenzionali è un numero standard. Diciamo che 2 probabilmente basterebbero in un confronto singolo (con uno lanci con l'altro ti difendi). In un attacco a piu bersagli le centrali di lancio riescono a gestire almeno 2 siluri filoguidati e ne rimarrebbe un terzo per la difesa. Il numero minimo diventa 4 se vogliamo avere un back up in caso di avaria. Con 6 tubi si ha anche la possibilità di diminuire lo stoccaggio all'interno (o aumentare la dotazione, scegli tu) o di aumentare la velocità di rilascio delle mine. Oggi si sta affacciando una serie di nuove possibilità da "lanciare": falsi bersagli e UUV ad esempio. Ma perchè questa domanda, Avio?
  8. Effettuata nuova spedizione. Troverete come di consuetudine i bollini attaccati al gancetto con il nastro adesivo. Raccomando come sempre di tenere monitorato il post iniziale per gli aggiornamenti sullo stato degli accreditamenti e delle spedizioni Ocean's One/attesa/bonifico/NO/raccomandata 153192260121 sped 12/12 Nightrider/consegnato/bonifico/NO/raccomandata 153192260132 sped 12/12 Giovanni Caluri/attesa/bonifico/NO/raccomandata 153192260187 sped 12/12 SOCIO Massimiliano Naressi/consegnato/bonifico/SI/raccomandata 153192260176 sped 12/12
  9. In realtà c'è una idea di impiego a uno spettro molto più ampio, una sorta di "portadroni" con capacità di attacco se necessario, in grado di operare in tempi lunghi non solo in aree di crisi ma anche di protezione delle risorse italiane (dalle piattaforma ai cavi, ricordi la presentazione di Manuel?). In realtà i cugino d'oltralpe hanno gia profetizzato qualcosa con lo smx 31 che (più o meno) riassume questa idea.
  10. Ad oggi è ancora valido quanto diceva Doenitz, che per avere operativi 3 battelli serve una flotta di 9 in quanto: 3 sono in zona di operazioni 3 sono in trasferimento 3 sono in manutenzione La tecnologia ha aumentato affidabilità e capacità manutentive per cui le percentuali sono leggermente migliorate a favore dell'operatività. Lasciando da parte l'emergenza covid, che speriamo termini in fretta, il numero citato dall'amm Petroni (13 unità) lascia ipotizzare 5 battelli contemporanemente in mare di cui almeno uno fuori dagli stretti, Per i Sauro, caro Antonio, il mantenimento in vita costerebbe davvero tanto sia in termini di manutenzione per vetusta dei materiali sia in termini di personale (55 contro 30 di un Todaro) in un momento che vede la forza ai minimi termini (numericamente parlando)
  11. l'architettura mi sembra più tedesca… anche se cose simili si possono trovare anche in Nuova Zelanda
  12. Quante domande! Sul numero non ti so rispondere ma sulle Marine estere si: non è un Erasmus ma un preciso accordo per la formazione completa fino alla laurea, comprese le campagne estive. Ed è una lunga tradizione. Per il numero ti confermo che è poco, dopo la legge che nel 2012 ci ha ridotto i ranghi la Marina è in sofferenza. Basta guardare le relazioni dell'amm Cavo Dragone alle Commissioni congiunte Difesa di Camera e Senato
  13. tratto da questo interessantissimo documento pubblicato da eagle spotter su RID ma estratto da un piu corposo doocumento della Marina Andrea Petroni (Dal 29 settembre 2017 capo del 5° Reparto sommergibili dello Stato Maggiore della Marina, capo Ufficio programma sommergibili della Direzione degli Armamenti navali): "...una flotta di 8 battelli, un numero certamente inferiore alla reale esigenza di 13 unità discendente dall’analisi del contributo che i nostri sottomarini sono chiamati a fornire alla difesa nell’ambito delle sue 4 missioni. Una consistenza così ridotta rispetto alle reali esigenze è il frutto di un compromesso, funzione del budget, secondo un approccio quindi che difficilmente anche in futuro potrà essere superato e che deve indurre a ricercare nuove soluzioni tecniche che permettano di impiegare i sottomarini nazionali secondo logiche net-centriche, in grado di amplificarne e ampliarne gli effetti sul campo di battaglia..." "...Sarà pertanto necessario rispettare i pilastri operativi ..., adattandoli però a un contesto strategico che guardi oltre il Mediterraneo, e che richieda al contempo flessibilità nei payload (i siluri di certo non potranno rimanere l’unico sistema d’arma), letalità dell’armamento (senza il quale un sottomarino non ha nessuna credibilità), capacità di integrarsi e gestire una rete di sensori subacquei e, infine, capacità di intervenire dove e quando serve. Una visione d’insieme grazie alla quale si evince che l’arma subacquea, nel suo complesso (sottomarini, droni, sensori), dovrà cambiare pelle rispetto ai tradizionali criteri d’impiego nazionali, ricercando sinergie ed eccellenza in campo scientifico e industriale..." "...le necessità di gestire sia una crescente instabilità sia un importante ritorno della minaccia di tipo convenzionale — verso cui garantire una credibile deterrenza — faranno sì che le eccellenti capacità di ingaggio nel nuovo siluro nazionale, Black Shark Advanced, non saranno più sufficienti — da sole — nel campo di battaglia Underwater del futuro. I nostri sottomarini dovranno avere pertanto in futuro capacità di ingaggio multiruolo e, soprattutto, tali capacità dovranno esprimersi molto al di là dell’orizzonte, sia per estendere l’efficacia operativa del mezzo subacqueo e, di conseguenza, il suo enorme potenziale di deterrente strategico, sia per allontanare sempre più la piattaforma lanciante dalla minaccia, sfruttando appieno i sensori e le capacità net-centriche..." "...sarà fondamentale la possibilità di integrare nuove tecnologie, non appena rese disponibili, prevedendo sistemi sensoriali e di comando e controllo aperti, modulari e scalabili. Inoltre, per operare efficacemente e in sicurezza, i nostri sottomarini dovranno essere caratterizzati dal più basso livello di segnature consentito dallo stato dell’arte in campo acustico, ottico, infrarosso, magnetico ed elettromagnetico; per esempio attraverso l’impiego dei meta-materiali e della tecnologia del cloaking, per rendere acusticamente invisibili le piattaforme subacquee, anche contro le nuove reti sonar multi-statiche. Tra gli ulteriori sviluppi capacitivi dell’arma subacquea, uno dei settori più delicati e con i più ampi margini di miglioramento riguarda il citato impiego di capacità net-centriche per l’ingaggio over the horizon..." U212A "...l’adozione del nuovo siluro pesante della italiana Leonardo — il Black Shark Advanced — che, con le sue capacità di attacco long range, ha surclassato la maggior parte degli analoghi prodotti stranieri, cambiando i paradigmi della guerra anti-nave e anti-som..." U212NFS "...L’ultima e affascinante evoluzione del U212A è il nuovo battello il cui nome di U212 Near Future Submarine (U212 NFS) vuole indicare la sua capacità di fare da ponte tra l’affidabile progetto italo-tedesco e le tecnologie emergenti del nuovo secolo. Un battello, quindi, che segna un’importante discontinuità rispetto agli U212A del 2o batch, poggiando tuttavia le basi proprio su quel framework tecnologico che ha reso questi battelli dei campioni assoluti in termini di efficacia, efficienza e resilienza. Il programma U212 NFS, che prevede la costruzione di 4 unità, vedrà il suo inizio tra pochi mesi e consentirà, tra il 2027 e il 2032, di poter finalmente disporre di una flotta di otto sottomarini di nuova generazione. Le innovazioni tecnologiche introdotte da NFS segneranno inoltre il ritorno a pieno titolo dell’industria italiana nel campo della progettazione e realizzazione di sistemi di combattimento per sottomarini — filiera tecnologica abbandonata alla fine degli anni Novanta — e l’ingresso del nostro paese nel settore dei sistemi di propulsione AIP e delle batterie agli ioni di litio..." "...Altra grande innovazione prevista a bordo degli U212 NFS sarà la capacità missilistica di land attack, un’esigenza operativa sentita da oltre un ventennio e che ci si attende potrà essere finalmente realizzata con l’ingresso in linea dei nuovi battelli. Questa nuova configurazione del sistema d’arma permetterà in futuro alla Difesa di contare su uno strumento di deterrenza e stabilità in grado di riequilibrare la situazione strategica in Mediterraneo, dove l’Italia è l’unico tra i grandi paesi marittimi privo di capacità missilistica deep strike rilasciabile dai suoi vettori sottomarini. I nuovi battelli, infine, potranno contare su una estesa capacità di controllo delle acque circostanti, sia in senso orizzontale grazie ai nuovi performanti sonar e mezzi unmanned, ma anche in senso verticale grazie all’interoperabilità con i veicoli subacquei che potranno sorvegliare in maniera efficace i fondali e le dorsali dei cavi e pipeline sottomarini. Il nuovo battello, quindi, sarà tra i primi per l’applicazione del concetto di «sistema di sistemi», sempre più interconnesso con la Squadra navale e con la dimensione subacquea che lo circonda..." "...I programmi di maggior interesse in questo momento sono quelli legati alle nuove unità SDO-SuRS, LRSSS (Long Range Submarine Support Ship), che con finalità diverse andranno a supportare i nostri battelli. In ordine cronologico il primo programma è quello della Special & Diving Operations- Submarine Rescue Ship che andrà a sostituire la gloriosa — ma ormai troppo anziana — nave Anteo..." "...Le nuove apparecchiature per intervento (come la capacità di ventilazione del DISSUB) e soccorso saranno configurate per avere un elevato grado di trasportabilità aerea e via mare, rompendo, di fatto, il monopolio americano e nord-europeo in questo genere di operazioni. Ulteriore tassello fondamentale della proiettabilità dello strumento subacqueo è costituito da un’altra unità navale che per la prima volta nella storia della Marina sarà progettata e costruita per supportare le operazioni di outer defence dei sottomarini. La Long Range Submarine Support Ship (LRSSS) consentirà di supportare i sistemi di piattaforma dei battelli con idonei special tool, provvedere ai rifornimenti per i reagenti delle fuel cell e del motore diesel, garantire il ripianamento di acqua e viveri e naturalmente costituire, in acque lontane, la base logistica avanzata per l’equipaggio di riserva del sottomarino..." "... Naturalmente LRSSS sarà idonea quale possibile alternativa — la c.d. vessel of opportunity (VOO) — per imbarcare gli assetti deployable di soccorso nazionali e internazionali, in caso di indisponibilità della SDO-SuRS. A tal proposito, nell’ottica di assicurare la possibilità di accesso occulto ad acque lontane, anche la nuova unità idro oceanografica maggiore (NIOM), con la sua capacità di navigare in condizioni estreme, potrebbe costituire anch’essa una validissima vessel of opportunity per un soccorso nelle fredde acque del Nord Europa e dell’Atlantico settentrionale..." Comandante Moreno: SDO-SuRS: "...La nave, dalla lunghezza di circa 120 metri per 8.600 tonnellate di dislocamento, possiederà 5.000 miglia di autonomia e sarà dotata di precisi sistemi di posizionamento dinamico e di una ricchissima dotazione di impianti iperbarici per operare in saturazione fino a 300 metri. Collegato, ma autonomo rispetto alla SDO-SuRS, è il sistema di soccorso di progettazione italiana che abbraccia Il nuovo impianto non ruoterà intorno a un tradizionale mini-sottomarino , ma userà un collegamento fisso via cavo — con la nave madre in grado di assicurare potenza superiore, autonomia infinita e affidabili comunicazioni audio e video tra la zona di operazioni e la superficie. La SDO-SuRS sarà inoltre in grado di effettuare il cosiddetto TUP — Transfer Under Pressure — volto a limitare lo shock barico dei fuoriuscenti dal sottomarino sinistrato. Altra caratteristica saliente dei nuovi impianti è la completa trasportabilità per via aerea — deployability — impiegata per garantire la capacità di soccorso al di fuori del Mediterraneo, e in caso di indisponibilità tecnica della nave da soccorso..." "... dei nuovi sottomarini U212 NFS, che rappresentano un ponte tra il consolidato progetto italo-tedesco U212A e le tecnologie di nuova generazione. La nuova serie di battelli, che saranno costruiti dal 2021..." "... in grado di dialogare e gestire ulteriori veicoli subacquei autonomi e di integrarsi in reti di sensori underwater, verso la sorveglianza verticale a tutela dei nostri interessi negli abissi. Nel campo, invece, della deterrenza convenzionale, il battello sarà in grado di dialogare efficacemente nelle più ampie reti di comunicazione della Marina (sia in aria che sott’acqua), superando i tradizionali limiti d’impiego dei sottomarini di più vecchia concezione, e fornendo al decisore un’arma di ancor maggiore spessore strategico. Questa grande capacità d’integrazione troverà, infatti, la sua ragion d’essere, sul mare, grazie al performante siluro Black Shark e su terra, con le predisposizioni per i missili da crociera. U212NFS "... l’innesto di nuove tecnologie di produzione italiana in grado di rendere NFS uno dei migliori sottomarini AIP al mondo. I principali filoni produttivi vedranno l’adozione di sollevamenti all-electric (aumentati anche di numero, visto la maggiore lunghezza di 1,2 m della vela), l’adozione di batterie di nuova generazione al litio, un innovativo sistema di risalita di emergenza a generazione di gas, l’esteso uso di pitture fluoropolimeriche a basso attrito, la sperimentazione di impianti AIP di ultima generazione, nonché l’adozione dei meta-materiali (ironicamente noti come mantello dell’invisibilità) per assorbire le onde sonore prodotte dai sonar attivi. Per quel che riguarda l’elettronica di bordo, i battelli saranno dotati di elementi di intelligenza artificiale nella gestione dei sensori (incluso il sonar multistatico), delle predisposizioni net-centriche per la gestione e rilascio di mezzi unmanned subacquei e di superficie, nonché in un auspicabile futuro per il lancio di missili antinave e da crociera. DRASS SDO-SuRS: "... il nuovo mezzo di recupero SRV, di prossima dotazione, incorpora un WROV (Work class Remotely Operated Vehicle) del tipo SAIPEM Innovator 2 a cui viene demandata la propulsione e la navigazione del mezzo, sfruttando quindi la possibilità di distribuire in maniera più uniforme l’elevata potenza propulsiva (un ordine di grandezza superiore rispetto ai mezzi free flying) sui 360° e gestendo, di fatto, le correnti sottomarine a prescindere dalla loro direzione di provenienza..."
  14. Eccomi Roberto, la carta in alta risoluzione donata da Pino esposito di Kartengruppe.it è disponibile per i soci e gli iscritti alla biblioteca digitale Archivio - Betasom - XI Gruppo Sommergibili Atlantici
  15. Foto stupende, grazie mille Marco Drakkar! Cred dovremmo metterle nella sezione musei, ti andrebbe di fare un post ad hoc?
  16. Invidio la tua capacità di ricreare il mare! Come mai non hai usato una targhetta per il nome del modello?
  17. Grazie Alfredo e benvenuto a bordo. Saremmo onorati se volessi condividere altri aneddoti con noi
  18. Effettuata nuova spedizione. Troverete come di consuetudine i bollini attaccati al gancetto con il nastro adesivo. Raccomando come sempre di tenere monitorato il post iniziale per gli aggiornamenti sullo stato degli accreditamenti e delle spedizioni Argo75/attesa/postepay/SI/raccomandata 153192260110 sped 5/12 Bixio/consegnato/bonifico/SI/raccomandata 153192260109 sped 5/12
  19. Auguri a tutti i marinai in occasione del giorno della nostra Santa Patrona. Per rimanere in campo militare auguri a artiglieri, artificieri e genio militare e, molto vicini anche se non portano le stellette, i Vigili del Fuoco. Auguri anche a minatori, architetti, stradini, tagliapietre, muratori, cantonieri e campanari e, infine, al gruppo Eni di cui è patrona delle molteplici attività.
  20. Le parole di Ocean's meritano qualche approfondimento. Vero che ha una bassa velocità (l'apparato motore però non è malaccio) e la compartimentazione non è stata probabilmente amplificata ma dobbiamo sempre ricordarci che molto dipende dal teatro in cui il mezzo viene impiegato. Non è chiaramente un'unità da guerra aperta ma in momento di crisi può creare molti danni, specie nell'area ristretta del golfo Persico. Pensate a cosa siamo stati capaci di fare con l'Olterra... Un raffronto sulle dimensioni: classe Maestrale: lunghezza 122m, larghezza 12,90, dislocamento 3000t (circa) classe Bergamini (FREMM): lunghezza 145m, larghezza 20m, dislocamento 7000t (circa) Altinia (primo nome della nave): lunghezza 150m , larghezza 21,60 stazza lorda (che non è il dislocamento) 8707 ton e sempre riguardo all'Altinia queste erano le sue caratteristiche (da Navi e Armatori Navi e Armatori - Approdi di Passione ) Scafo in acciaio 2 paratie stagne trasversali, 3 paratie stagne longitudinali parziali, nave a doppio scafo, 1 ponte, 1 ponte parziale, prora a bulbo Apparato motore e strutture a poppa. Motore Principale Wartsila Vasa tipo 12V32E a quattro tempi 12 cilindri disposti a V diametro mm 320 corsa mm 350 della potenza di 4920Kw (6690CV) a 750 giri/minuto. 1 elica a pale orientabili 1 elica di manovra trasversale da 680HP Zavorra circa mc 4700, gasolio circa mc 147, Fuel circa mc 546, Acqua di lavanda mc 334, Olio circa 33Mc,. Costruita presso i Cantieri Visentini di Donada (Rovigo) nel 1992 Costruzione nr162 Capacità di carico : Alloggi per 21 persone di equipaggio in 16 cabine più 12 autisti in tre cabine per un totale massimo di 33 persone. Ponte principale: 194 containers da 20' oppure 45 trailers, Ponte di Coperta nr 342 containers da 20' oppure 55 trailers. Carico assiale sul ponte di coperta e principale 50 tonn. Rampa fissa Ponte di coperta metri 6,80x36 pendenza 3° Rampa fissa accesso Ponte principale metri 6,80 x 36 pendenza 8° Portellone rampa poppiera metri 14,00x 14,50 inclusi metri 2,50 flap, carico assiale 53 ton. Velocità alle prove nodi 17,30 Consumo : 20 ton Fuel/24 ore 2 ton in porto
  21. IL Washington è' stato uno dei primi modelli che ho montato quando, dodicenne, mi ero avvicinato al modellismo. Chissà dove è finito...però grazie per l'immersione ne l passato. Avio come mai non hai fatto un Todaro/U212? ci sono diverse scatole di montaggio ed è più italiano di quanto non si creda..
  22. E' vero che a pensare male si commette peccato ma in genere si indovina, però la mera vendita di un mercantile da un paese all'altro non credo sia ancora un problema e sono sicuro che l'Iran abbia le strutture per fare le trasformazioni necessarie a un mercantile che, anche se definito "enorme" in realtà è poco più grande di una fregata cl.Maestrale e la metà di una fregata tipo FREMM. Insomma mi sembra molto un articolo fatto a titolo sensazionalistico per fare uno scandalo politico. Che pi qualche faccendiere si sia organizzato per bypassare i vari embarghi all'IRAN questo è un'altro discorso...
  23. Danilo ma sei proprio sicuro di voler postare questa nave su un sito di appassionati si sommergibili che hanno da poco finito di sviscerare la storia del Laurenti?
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