Grazie (si fa per dire, visti i motivi sanitari) a una licenza a casa ho avuto modo di andare a vedere come andava il nostro simulatore. "Casualità", il prof mi ha chiamato proprio mente a lezione erano i ragazzi, oggi in quinta, che un paio di anni fa venenro a Taranto per il nostro raduno.
L'occasione è stata propizia: impiegavano il simulatore senza sapere effettivamente cosa succedeva e quali leggi della fisica erano in gioco o come le si volgeva a proprio vantaggio. Ecco nascere una mini lezione di teoria sulla costituzione generica di un sottomarino e del suo sistema di propulsione, con una piccola divagazione sul soccorso a sommergibile sinistrato (alcuni di loro erano presenti alla conferenza di lunedi 7 organizzata da ATENA e Betasom).
Avere contezza di come e perchè si fanno (o non si fanno) determinate manovre, condite con un paio di piccole emergenze, è stato come vedere trasformarsi un aquilone in un barone rosso degli abissi!
Forse è un po esagerato, ma va a merito dei ragazzi e del loro prof essere cosi pronti ad acquisire notizie e correlarle con l'ambiente circostante.
Tra un paio di settimane videochiamata con i Ocean's e The per gli studenti: trasmetteranno le loro sensazione per migliorare l'interfaccia ma, soratutto la capacità didatica che si sta rivelando più interessante del previsto. Nessuno ha mai pensat di trasmettere a questi ragazzi l'importanza di un ordine, del fatto che chi lo riceve debba comprenderlo ed essere in grado di eseguirlo mentre chi da l'ordine deve verificare oltre a capacità e comprensione, anche che questo nega eseguito. Come avviene? Ripetendo l'ordine appena ricevuto e ripetendolo nuovamente invertendo a disposizione quando l'ordine è eseguito. Ad esempio:
timoniere quota sessanta (ordine disposto)
quota sessanta (ordine ricevuto)
sessanta quota (ordine eseguito)