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D. Tripcovich & C. Società Anonima Di Navigazione, Rimorchi E Salvataggi


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Titolo: D. TRIPCOVICH & C. Società anonima di navigazione, rimorchi e salvataggi – Trieste

Storia ed operazioni dei rimorchiatori del “ Dipartimento Salvataggi ”
Autori: Paolo FLEGAR e Nereo CASTELLI
Casa editrice: Luglio Editore
Anno di edizione: dicembre 2015
Pagine: 304
Dimensioni: 29,5 x 21 cm
Prezzo: € 28

 

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Finalmente mi è arrivato ! E' un libro direi unico. La storia di questo dipartimento della Società triestina era stata precedentemente trattata, ma non così a fondo, nell'ormai introvabile “La terza flotta” di Stefano Manarolo, Genova, 1960 e successivamente, per le principali operazioni, dal barone Goffredo de Banfield nel suo libro di memorie “L'aquila di Trieste”.

De Banfield, ex comandante della Stazione Idrovolanti della Marina austro-ungarica nel cessato conflitto, asso dell'Aviazione A.U. ed eroe di guerra, sposò la figlia di Diodato Tripcovich, assumendo la direzione della società a partire dal 1925.

Vicende personali e societarie si intrecciano in questo splendido volume. La rilevante iconografia è per massima parte inedita.

 

Fondata a Trieste come agenzia marittima nel 1895, la “D. Tripcovich & C.”divenne una delle più importanti Compagnie di navigazione private dell’Impero austro-ungarico. Assieme allaflotta commerciale, Diodato Tripcovich armò una modesta flotta di rimorchiatori, ma grazie

alla poliedricità di questi mezzi egli sviluppò il più conosciuto Dipartimento Salvataggi dell’epoca, La Società, divenuta italiana nel primo dopoguerra, continuò il suo sviluppo negli anni Venti e Trenta, grazie all'impulso ed al carisma di un uomo come Goffredo de Banfield impiantando una Stazione di Salvataggio a Messina e arrivando alla Seeonda Guerra Mondiale come uno dei maggiori attori del Salvataggio e rimorchio nel Mediterraneo. Mentre le vicende belliche decimavano la flotta mercantile, furono proprio i recuperi e l'assistenza alle navi in difficoltà a mantenere solida la società.

Nel secondo dopoguerra l'attività si concentrò sullo sgombero del Golfo di Trieste e furono tentate operazioni all'estero con fortune alterne; Rivolgendo maggiori attenzioni al rimorchio portuale e vedendo ridursi notevolmente le operazioni di salvataggio, la società mutò progressivamente strategia a partire dal 1957, anno che rappresentò il momento apice della sua fama grazie alla partecipazione nello sgombero del Canale di Suez.

La “D. Tripcovich & C.”, trasformata negli anni '80 in una holding di partecipazione, fu protagonista di un clamoroso collasso finanziario nel 1994 che nulla ebbe a che vedere con l'attività dei suoi celebrati rimorchiatori. Gli eredi di quei mezzi storici continuano a portare ancora oggi sul fumaiolo una “S” ed una “A” bianche separate da un'ancora in campo rosso e a svolgere il loro servizio nel Golfo di Trieste.

Questo libro è la cronistoria delle maggiori operazioni fino al 1957 e fornisce un panorama quasi unico sul settore del salvataggio marittimo nel Mediterraneo nella prima metà del secolo scorso.

Modificato da danilo43
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