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Strani Italiani


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Titolo: STRANI ITALIANI - STORIE DI UOMINI E DONNE CONTROCORRENTE

Autori: Valeria Isacchini e Vincenzo Meleca

Casa editrice: Greco e Greco

Anno di edizione: 2014

Pagine: 282

Dimensioni: 15x21

Reperibilità : facile

Prezzo: 13,00

 

copertina_zps24447deb.jpg

 

(Da: "Marinai d'Italia" - recensione dell'Ammiraglio Paolo Pagnottella)

Interessantissima raccolta di testimonianze e biografie, questo è un libro “sui generis”, che affascina fin dalle prime battute ed il cui obiettivo andrà chiarendosi man mano che si prosegue nella lettura. A me piace definirlo un’antologia, un po’ come era quella delle mie scuole, un insieme di racconti volti ad insegnare, a imprimere nella mente un valore. In questo caso, sfatare lo stereotipo dello spiritello furfantesco, vigliacchetto, voltagabbana e magliaro degli Italiani, coltivato con amore da un certo cinema e da una letteratura disfattista che ha indugiato a lungo sull’immagine del “tutti a casa” e “evviva Franza evviva Spagna purché se magna”. E’ bello vedere invece proiettare con coraggio l’immagine di un’altra Italia, che è sempre esistita e meriterebbe almeno la pari dignità, di risorgere dall’oblio –voluto o meno – in cui è stata confinata. Qui non si tratta di un’analisi sociologica o, ancor più, psicologica, dottrinaria o cattedratica, ma semplicemente è stata restituita dignità e voce ad un aspetto dell’Italia e della sua gente incredibilmente poco rappresentato, quasi tenuto nascosto, mentre il contrario avverrebbe presso altri popoli. Indovinato ed invitante fin dal titolo, questo libro intreccia storie vere seppur incredibili, dal siciliano che salvò l’onore della marina americana al trombettiere di Custer, dall’esploratore dei deserti dancali al sacerdote che cade in mezzo ai suoi soldati, dalla ragazza che accompagna col suo canto le navi che hanno a bordo i nostri soldati diretti in Etiopia al pilota che distrae la contraerea nemica facendo acrobazie e sacrificando la propria vita, al sommergibilista che non si volle arrendere e continuò ad operare nella marina giapponese. Splendida, inoltre, l’idea di concludere l’opera con una serie di fotografie, stampe e manifesti dedicati ai personaggi trattati, così da costituire una sintesi visiva di rara efficacia..... In questa accattivante e meritoria opera non trovano posto, se non a margine e nell’angolo dell’inesorabile contorno in cui si muovono i nostri personaggi, la cialtroneria, lo scarso senso dello stato e del vivere in collettività, l’individualismo e il cinismo, l’invidia e la sempiterna voglia di salire sul carro del vincitore. Ecco, allora, per contraltare, riproposto un carattere che non solo nel passato, presenta storie vere di uomini e donne dotati di una tempra morale, una serietà, una dedizione che sconfinano nell’abnegazione del lavoro, degli affetti, dell’impegno politico che dalla vita di tutti i giorni si espande per naturale osmosi ai momenti di emergenza. Considero dunque il grande valore didattico e morale di questa opera, vero baluardo ed antidoto alla rassegnazione perché restituisce la convinzione, a chi ne fosse sprovvisto, che sia ancora possibile fare affidamento sul nostro popolo, sulla sua tenuta, sul suo tessuto connettivo, certamente migliore di quello che lui stesso crede di essere. Qui si parla di Italiani, non alieni, persone che hanno seguito e tenuto fede ad un’idea, che hanno vissuto la loro italianità con onore, sacrificio, senso del dovere. Relegati nel dimenticatoio spaventoso del conformismo e dell’autolesionismo, essi possono oggi essere riproposti all’attenzione del pubblico: spero che a tanta passione, a tanta volontà degli autori segua il giusto successo, segno del risveglio di quella “italianità” senza la quale non si costruisce nulla e si distrugge quell’ inestimabile patrimonio lasciatoci in eredità dai nostri predecessori perché ne facessimo uso (ma certamente meno sconsiderato)."

Modificato da malaparte
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Ma come, con tutto quello che si era già detto su questo vostro lavoro, aspettate solo adesso a farne la recensione ? :wink:

Non mi ero accorto che fosse mancante e la davo per scontata...

Come gli altri degli stessi autori, anche non scritti a quattro mani, un libro da non perdere.

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  • 1 month later...

finalmente ho potuto leggerlo. Non come amo (al pomeriggio in poltrona) ma almeno...

Devo dire grazie a Valeria per la dedica particolare, che spero di avere compreso correttamente :blush:

 

Il libro è bello, a me piace lo stile di entrambi, differente ma sempre scorrevole e coinvolgente, per cui lo si gusta bene anche solo per come è scritto. Quando poi mi sono accorto essere un libro "nelle mie corde" ne son diventato entusiasta!

E' un libro che dovrebbe essere adottato quale testo nelle scuole, che dovrebbe essere additato ad esempio a tutti i disfattisti italiani (che sono una percentuale elevata) per capire che possiamo essere differenti, che siamo migliori di quanto pensiamo e che basterebbe mettere da parte la filosofia del furbetto per fari passi da gigante.

 

Ehm, scusate il parziale OT. Il libro è gia descritto nella recensione fatta dall'Amm Pagnottella per l'ANMI, recensione che quoto parola per parola, per cui non mi soffermo. Se dovessi sentirmi vicino a qualcuno degli esempi, credo che il citato aviatore che fa acrobazie mi assomigli davvero tanto...

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  • 1 month later...
  • 2 years later...

Dopo che la R.A.I.-TV ha diffuso il video della ormai tristemente famosa "Rapina di Budrio" ad opera del cosìdetto "Igor il Russo", penso che Davide FABBRI, un "Uomo normale", possa esser ricordato in questo libro in occasione di un' eventuale nuova edizione.

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Purtroppo, sono tantissimi, troppi. E allora la scorta di Falcone? Quelli che erano passati appena un attimo prima e l'hanno visto morire (non era ancora morto) e speravano che i loro compagni li avessero già superati, e invece erano stati scagliati a 200 metri di distanza? E quelli che dicono che esiste un Dio , e che è rancoroso e vendicativo? E ti premia se sei rancoroso e vendicativo? Sono allucinazioni che non riesco a seguire.

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