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Museo Del Tunnel - Sarajevo


malaparte

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L' assedio di Sarajevo, ad opera dell' esercito Yugoslavo, di paramilitari serbi e montenegrini, e di Serbi locali, iniziò il 5 aprile 1992, e durò 43 mesi, quasi quattro anni!!

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Il tunnel è in alto a destra

 

 

 

Gli abitanti erano senza acqua nè elettricità, comunicazioni e telecomunicazioni interrotte, mancanza di cibo e medicine, e sotto costante attacco di artiglieria e cecchini dalle colline circostanti.

Nel luglio 1992, le NU concordarono con l' esercito serbo di utilizzare l'aeroporto per la consegna di aiuti umanitari. Dato che la pista era tra la città e il territorio libero, gli abitanti di Sarajevo tentavano di usarla di notte come via di fuga, ma se venivano sorpresi le NU li rimandavano indietro. Inoltre, quelli che cercavano di correre tra cavalli di frisia e filo spinato erano regolarmente presi di mira dai cecchini: ne morirono più di 800.

A questo punto, l'esercito bosniaco decise di aprire un tunnel nascosto che passasse sotto la pista dell' areoporto.

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La pista vista a poche centinaia di metri dal tunnel.

 

All' inizio del 1993, più di 150 tra militari e civili iniziarono a scavare dai due lati. Dopo 4 mesi e 4 giorni, il 30 luglio il tunnel D-B (da Dobrinja a Butmir, due quartieri-villaggi) era pronto: lungo 800 metri, un metro di larghezza, alto circa 1,60.

venne usato principalmente come comunicazione militare, oer il passaggio di truppe e munizioni, ma permise anche molto aiuto alla popolazione: cominciò a entrare in città più cibo, e vi venne passato un cavo telefonico che permise le comunicazioni tra la città e il territorio libero, e un cavo elettrico ad alto voltaggio. Migliaia di persone attraverso il tunnel riuscivano a procurarsi all' esterno cibo che veniva dalla Croazia, e rientravano poi in città, portando sulle spalle sacchi a volte più pesanti di loro, nell' acqua e nel fango, sotto i bombardamenti.

Fu il tunnel, dicono a Sarajevo, che permise ai 300.000 abitanti di salvarsi.

Oggi dalla parte di Butmir, in casa Kolar, c'è un piccolo museo, che raccoglie gli strumenti usati per lo scavo, foto, uniformi, pezzi di artiglieria ecc. Sono rimasti solo 25 metri del tunnel, ma sufficienti a dare un'idea della difficoltà di passaggio (è piuttosto basso e stretto, occorre stare piegati...e non si stanno trasportando sacchi di patate o cassette di munizioni!).

 

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Casa Kolar

 

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All' ingresso ci si siede su cassette di munizioni (" Sono vuote" mi ha scherzosamente rassicurato il proprietario) per seguire un video documentario molto indicativo.

 

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Un consiglio: se per caso pensate di andarci, non state a badare alle guide scritte e perfino alle giovani impiegate dell' Ufficio Turistico che vi dicono che non ci si può arrivare coi mezzi pubblici. Forse cercano di vendervi una delle costose e frettolose visite guidate , con pubblicità che vi promettono cose come "Vivete la guerra a Sarajevo!" :blink: . Badate a me: prendete il tram n. 3 fino al capolinea di ILIDZA; di lì io pensavo di proseguire a piedi per alcuni km., invece ho scoperto che c'è il bus n. 32 che vi porta al capolinea di KOTORAC. Da lì, sono 500 mt. a piedi per una stradina di campagna. :wink:

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Di questo tunnel non avevo mai sentito parlare... dalle foto mi sembra di capire che nel tunnel era stato realizzato una sorta di binario per agevolare il trasporto di materiale da una parte all'altra.... mi sbaglio?

Grazie, del bellissimo e toccante "rapporto" :smiley19: :smiley19: :smile:

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Di questo tunnel non avevo mai sentito parlare...

A dire il vero neanchj' io...ma è ben per questo che si viaggia, no?

 

 

dalle foto mi sembra di capire che nel tunnel era stato realizzato una sorta di binario per agevolare il trasporto di materiale da una parte all'altra.... mi sbaglio?

Esatto, nel documentario di cui parlavo si vedono dei carrellini , ma anche il passaggio di militari, gruppetti di civili...

 

La cosa che colpisce di più,secondo me, è la tecnica "medievale" di quella guerra: assedio e tunnel fasciato di legno...mentre si stava quasi per entrare nel XXI secolo....

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Grazie dell'interessante post C.te Malaparte.

Una curiosità: quanto i tuoi viaggi sono legati ai tuoi (futuri?) libri o quanto viceversa? (Ci sarebbe anche una terza ipotesi: quanto sto dicendo "razzate", ma in questo caso spero in un tuo pietosissimo velo!)

Ciao,

C.

 

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Sulla spettacolarizzazione, come ho già avuto occasione di dire nel post "generale" sulla Bosnia , sono rimasta anch' io più che perplessa: disgustata. Ancor più di quel che succede in Normandia, forse perché gli eventi della Normandia si sono nel tempo decantati...

 

Lingua: mah, è un po' come da noi: studiano Inglese a scuola, ma questo non significa che lo sappiano usare. Studiano di norma tedesco russo ed inglese. Ho scoperto che capisco il tedesco :smile: (di cui ho basi elementarissime) almeno il tedesco-bosniaco: ho avuto una surreale conversazione durante la quale una bosniaca parlava tedesco con me ed una danese . IO capivo il SUo (lessico elemntare) tedesco, rispondevo in inglese e la danese faceva da tramite...

 

 

Ho incontrato ragazzi giovani perplessi e sogghignanti davanti a una qualsiasi domanda, mentre una signora di età chiaramente titina/russa che conversava di letteretaura in inglese...

 

la signora che mi ha fatto capire come arrivare al tunnel con un mezzo pubblico non parlava una cippa di qualsiasi lingua a me nota...

Boh... :blink:

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Sì', come già ho evidenziato, ho l' impressione che non sia casuale...

D' accordo, per loro niente piano Marshall ecc: ma per esempio, a Mostar il viale centrale, quello che all' epoca "da una parte Serbi, dall'altra bosniaci) se lo vuoi percoirrere son sorci tuoi ...." è ancora pieno di edifici disastrati...e pericolanti

Appena arrivata a Sarajevo (alla stazione bus di Lukovica, estrema periferia, ho scattato qualche foto di edifici chiaramente colpiti fino a mettere in evidenza l'armatura dekl cemento... Ho smesso perchè mi sentivo in imbarazzo...ma poi mi sonio accorta che ...a parte che le agenzie turistiche CI MANGIANO,,, ho l' impressione, come ho già detto, che ci sia una volontà di non restaurare...

Modificato da malaparte
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