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Ascari K7


malaparte

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Paolo CACCIA DOMINIONI di Sillavengo

 

Ascari K7 : 1935-1936

 

Mursia

 

2010 ( 1^ ed. Longanesi 1966)

 

pagg. 670, 21x14

 

€ 28

 

ascarik74ce6bf3eea61d.jpg

 

 

K7 era il nome in codice di Bescir Abdallah el Kawawir, l' ascari che collaborò con Sillavengo nei primi tempi della guerra d'Etiopia, per attività di Intelligence, e a cui giustamente il libro è dedicato.

 

PCD, tra le sue tante guerre, ovviamente non si perse neanche quella d'Etiopia, a cui partecipò prima in attività dei Servizi Segreti fin dall'estate precedente lo guerra, poi aggregato a una pattuglia esplorante. Il testo non presenta gli avvenimenti bellici linearmente, ma attraverso lettere, diari, testimonianze, articoli, brani di libri, ricordi di Sillavengo e di suoi amici e parenti. Se non si ha già una minima conoscenza dello sviluppo degli avvenimenti, può essere “spiazzante”. E' tuttavia utile per individuare e dettagliare episodi e operazioni.

Si legge, comunque, con estrema piacevolezza, grazie allo stile ironico e al linguaggio elegante e disinvolto, ben lontano dallo stile trombonesco che allora imperversava, secondo il quale “L'esempio non potrà essere che fulgido, così come il destino è immancabile, ed eterna la stirpe[...]C'è poi quel maledetto aggettivo, ferreo, che già si applica a dozzine di unità, creando, con una qualifica tanto impegnativa, alcune confusioni.” (sono convinta che l'avversione di PCD al fascismo fosse dovuta anche a una questione di buon gusto).

 

L' Autore azzarda sulla conduzione della guerra e sull' inventività (chiamiamola così) dei giornalisti certe incisive, pungenti riflessioni che strappano gli applausi (ne prendo due a casaccio, aprendo (con cautela, come spiegherò poi) qua e là “la pancia sembra essere un corollario rituale per gli alti gradi delle forze armate latine”, o questa, che è da Nobel “Ogni ordine, dice il saggio, implica il suo contrordine, immediato e fatale. Così è da quando esistono gli eserciti, ma ciò non ha impedito che qualche belligerante vincesse la guerra”.

 

Ciò non toglie che vengano evidenziate le difficoltà e la crudeltà della guerra, e la composta pietas con la quale PCD si china sui morti di ogni fronte. A proposito: un notissimo storico italiano e un un suo allievo da anni escono a puntate con un serial sulla guerra d'Etiopia, che ricorda, almeno nei titoli, certi fumettoni sui Templari (avete presente quei roboanti “Il segreto dei Templari”, “L'ultimo mistero dei Templari”, “I Templari svelati”, “Qualcuno ha nascosto la colpa dei Templari” “Nessuno-sapeva-niente-dei-Templari-finché-non-siamo-arrivati-noi”...). Bastava leggersi (oltre ovviamente alla documentazione ufficiale sulla guerra, alla faccia del segreto) , il libro di PCD uscito nel '66.

 

I 104 disegni di PCD sono uno più bello dell'altro ( la scelta di scansionarne ed inserirne qualcuno era così difficile che l'ho vilmente glissata). Ad essi si aggiungono 53 fotografie fuori testo.

 

Due appunti all'editore:

- il testo parla con affetto, ammirazione e stima degli ascari eritrei. Perché mettere in copertina dei dubat somali?

- non so se sono stata sfortunata con la copia che ho preso io, ma la legatura è tremenda! Diciamo anzi che la legatura non c'è, e nonostante la massima cautela nell'uso, le pagine si staccano come succedeva con i Pocket degli anni'70. Per 28 € ci aspetta di più!!:s05:

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da base artica, ..... :s45:

 

Inaweza Mungu daima kuangalia kwenye hekima yako! ........swahili (possa il signore vegliare sempre sulla tua sapienza!....non ricordo come si scrive esattamente, dopo 25 anni :s68: )

 

saluti marco

Modificato da bussolino
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...

Due appunti all'editore:

- il testo parla con affetto, ammirazione e stima degli ascari eritrei. Perché mettere in copertina dei dubat somali?

...

 

 

Forse sarebbe stato meglio qualcosa del genere? :s01:

ascaridimarinaeritreius.jpg

 

Uploaded with ImageShack.us

 

bella recensione, Malaparte. Grazie!

Modificato da Bob Napp
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  • 8 months later...
Due appunti all'editore

il testo parla con affetto, ammirazione e stima degli ascari eritrei. Perché mettere in copertina dei dubat somali?

- non so se sono stata sfortunata con la copia che ho preso io, ma la legatura è tremenda! Diciamo anzi che la legatura non c'è, e nonostante la massima cautela nell'uso, le pagine si staccano come succedeva con i Pocket degli anni'70. Per 28 € ci aspetta di più!!:s05:

 

Purtroppo è da tempo finita l'epoca di quella appassionata ma evidentemente troppo dispendiosa cura editoriale con cui la Mursia ci "regalava" bei volumi elegantemente rilegati con copertine rigide blu, corredate da sovracopertine giallo oro con immagini ben attinenti al testo, che già da sole rendevano appetibile il libro....... :s06:

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