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La Guerriglia Storia E Dottrina


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Titolo: La guerriglia storia e dottrina

Autore: Tommaso Argiolas

Casa editrice: Sansoni Firenze

Anno di edizione: 1967

Pagine: XV – 262 (con numerose illustrazioni f.t. e cartine nel testo)

Dimensioni: 23 X 15

Prezzo originale: mancante

Prezzo di mercato: Euro 16

Reperibilità: media

Condizioni di conservazione: buone

 

Sinossi: Il dizionario dell’Accademia Linguistica Spagnola fornisce la seguente definizione del termine guerrilla “gruppo di paesani, in genere poco numerosi, che, al comando di un capo molesta il nemico”; il termine infatti è di origine spagnola e serve a qualificare la lotta armata condotta da formazioni politiche, bande, insorti. Una guerra potremmo definirla, con un termine oggi in voga, “asimmetrica” rispetto alle operazioni affidate agli eserciti regolari.

Proprio nella penisola iberica la guerriglia, di fatto già esistente dall’epoca di Giuda Maccabeo, ebbe la sua consacrazione come modalità di lotta, coronata da vittoria, contro le armate napoleoniche sino allora invincibili nelle battaglie campali. A tal proposito basti la nozione che nel primo trimestre del 1811 trentamila soldati francesi vennero uccisi o feriti senza che fosse stata combattuta un confronto importante.

L’autore apre trattando la nozione di guerriglia offensiva e difensiva, segue con la trattazione di dieci esempi storici di guerriglia (in Egitto contro Bonaparte, in Spagna contro le armate napoleoniche, nella penisola arabica contro i turchi nella I guerra mondiale, in Francia nel 1941/45, in Grecia nel 1946/49, in Indocina nel 1946/54, in Algeria nel 1954/61), quelle sostenute dall’Italia nelle guerre d’indipendenza ed in Africa per arrivare alla resistenza ed al terrorismo in Alto Adige) con una mediata motivazione del loro successo o fallimento.

Un libro è di sicuro interesse, dunque, ma non circoscritto all’ambito storico o militare; infatti nella classica sinossi di quarta copertina si richiama esplicitamente la nozione di “guerra rivoluzionaria” termine su cui, due anni prima della pubblicazione del volume, un istituto aveva tenuto un convegno giunto a vasta e controversa cognizione.

Al di là di questo aspetto che esula dagli scopi cognitivi del forum, comunque, il volume per rigore e serietà della trattazione è più che meritevole di attenta e approfondita lettura e necessiterebbe, casomai, di una proiezione nell’attuale congiuntura storica. A tanto basti osservare che se, nel passato, luogo principe della guerriglia erano montagne o impervie foreste oggi questa tecnica viene impegnata in grandi metropoli, con effetti non meno micidiali.

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