Altare Della Patria: I Nostri Eroi Della Marina Militare

[Red*]

Cari Com.ti,

quest'anno di ritorno dalla meravigliosa Adunata di Reggio Cal.

ho potuto per un giorno sostare a Roma.

Mi sono recato,durante un ritaglio di tempo,all'Altare della Patria

dove, benchè ci fossi già stato altre volte, non avevo mai fatto delle

foto ai busti in bronzo degli Eroi decorati di M.O.V.M.-

Ve ne sono anche dei nostri Eroi della Marina Militare.

Busti e dipinti furono eseguiti tra il 1934-1935, in occasione di un concorso

indetto per celebrare le M.O. della Prima Guerra Mondiale.

Ricorrendo in quest'anno 2008,come ben sappiamo,il 90°anniversario

della Vittoria desidero condividere con Voi Com.ti di BETSOM il pensiero

della Loro memoria postando quì le fotografie dei loro busti e le motivazioni

delle M.O. a Loro concesse.

Vada sempre il nostro pensiero a tutti i Caduti decorati e non di tutte le guerre,

Italiani e non.

Sia perenne la Loro memoria e rendiamo sempre ONORI.

 

RED

 

1-ANTONIO MILANI da Lodi-M.O.-M.A

 

2-

 

Nacque a Lodi (Milano) il 20 novembre 1895.Volontario nella Regia Marina nel 1912,

frequentò il corsodi specializzazione per meccanico di siluri e torpediniere.

La dichiarazione di guerra dell'Italia nel maggio 1915 lo trovò imbarcato sulla R.N.CARLO

ALBERTO.Passato ad operare sui MAS,partecipò a numerose missioni tra qui quella del

forzamento del Canale di Fasana con il comandante GOIRAN,per la quale fu decorato di

Medaglia d'Argento al Valore Militare e promosso 2°Capo Silurista per merito di guerra.

Passato nei mezzi speciali d'assalto,operò al comando del capitano di corvetta Pellegrini

al forzamento della base navale austriaca di Pola e nell'azione si dimostrò validissimo col-

laboratore del suo comandante.Tratto prigioniero,al suo rientro in Patria fu decorato dal

Governo francese della "Croix de Guerre".

Proseguì nella carriera militare fino al grado di Capo di 1^ Classe.

Morì a Verona il 16 marzo 1982.

 

Motivazione dellM.O.V.M. :

" Con sublime spirito di sacrificio e sommo disprezzo di ogni pericolo,si offriva

volontario per formare l'equipaggio di un motoscafo destnato a forzare il porto

di Pola.Con ammirabile freddezza coadiuvava il suo comandante nel forzamento

della base nemica,fulgido esempio di virtù militari e di devozione al dovere"

( Pola,notte sul 14 maggio 1918)

(Sovrano motu-proprio del 14 giugno 1918,rettificato nella motivazione con R.D.18 gennaio 1919).

 

Motivazione M.A.V.M. :

"Facente parte dell'equipaggio di una silurante destinata ad eseguire una difficile ed

arditissima operazione offensiva all'interno di un porto nemico potentemente fortificato,

adempiva in modo perfetto agli incarichi di sua competenza, dimostrando animo forte,

ammirevole serenità e grande coraggio"

(Fasana,1-2 novembre 1916)

(R.D.20 novembre 1916).

 

3-CARLO DEL GRECO-M.O.V.M.

 

4-

 

Nacque a Firenze il 4 agosto 1873.Allievo dell'Accademia Navale di Livorno

dall'ottobre 1888,il 2 luglio 1893 conseguì la nomina a Guardiamarina,otte-

nendo poi la promozione a Sottotenete di Vascello nel 1895,a Tenente di Va-

scello nel 1908 e quella di Capitano di Corvetta nel 1915.

 

Fu uno dei primissimi sommergibilisti italiani ed allo scoppio del 1° conflitto

mondiale ebbe il comando del NEREIDE,con il quale scomparve in mare il

5 agosto 1915 per siluramento dell'unità da parte del sommergibile austriaco

U.5 al comando del tenente di vascello G.von Trapp,durante una manovra di

ormeggio in un ancoraggio nell'Isola di Pelagosa(da poco occupata dall'Italia),

nelle cui acque nostre unità subacquee disimpegnavano sevigio di vigilanza.

 

Motivazione M.O.V.M.-alla memoria-

"All'alba del 5 agosto 1915 in vicinanza della spiaggia di Pelagosa,di fronte al-

l'improvviso apparire di un sommergibile austriaco a breve distanza che rap-

presentava sicura morte,tentava con eroica abnegazione di offendere col lan-

cio di un siluro il nemico,ordinando l'immediata immersione del sommergibile

NEREIDE di cui aveva il comando e compiendo tutto quello che il dovere e le

circostanze imponevano e consentivano"

(Pelagosa,5 agosto 1915)

(R.D.30 dicembre 1915)

 

5-NAZARIO SAURO-M.O.V.M.

 

6-

 

Nacque a Capodistria (Pola) il 20 settembre 1880.Irredentista dalmata,ancora

in giovane età ebbe il comando di piccoli piroscafi con i quali percorse tutto

l'Adriatico,impratichendosi particolarmente delle coste dalmate,delle rotte in

stretti canali,sulle condizioni idrografiche e sulle vicissitudini meteorologiche

di questo tratto di mare.Di origine italiana,allo scoppio del 1° conflitto mondiale

si portò subito a Venezia,arruolandosi volontario nella R.Marina dove ottenne il

grado di Tenente di Vascello di complemento.

 

Nell'incarico si pilota imbarcò subito su Unità siluranti di superficie e subacque

ed in 14 mesi di intensa attività portò a compimento 60 missioni di guerra, delle

quali alcune sono rimaste memorabili e leggendarie per il modo mirabile con il

quale egli caodiuvò i comandanti delle varie unità partecipanti.

 

Il 30 luglio 1916 imbarcò sul sommergibile PULLINO con il quale avrebbe dovuto

effettuare un'incursione su Fiume,ma l'unità, a causa della forte corrente e della

fitta nebbia esistente nella zona,andò ad incagliarsi sullo scoglio dell'isolotto della

Galiola.Risultati vani tutti i tentatvi di disincaglio,distrutti i cifrari di bordo e le ap-

parecchiature e predisposta per l'autoaffondamento,l'unità fu abbandonata dall'equi-

paggio ed il Sauro, allontanatosi volontariamente da solo su un battellino,fu in seguito

catturato dal cacciatorpediniere SATELLIT.Tradotto a Pola e processato,fu condannato

a morte mediante impiccaggione.Alle ore 17,45 del 10 agosto 1916 egl salì il patibolo

con sulle labbra il nome d'Italia.

 

Motivazione M.O.V.M.-alla memoria-

"Dichiarata la guerra all'Austrai venne subito ad arruolarsi volontario sotto

la nostra bandiera per dare il contributo del suo entusiasmo,della sua audacia

ed abilità alla conquista della terra sulla quale era nato e che anelava ricon

giungersi all'Italia.

 

Incurante del rischio al quale si esponeva,prese parte a numerose,ardite e dif-

ficili missioni di guerra,alla cui riuscita contribuì efficacemente con la conoscenza

pratica dei luoghi e dimostrando sempre coraggio,animo intrepido e disprezzo

dei pericoli.Fatto prigioniero,conscio della sorte che ormai l'attendeva,serbò fino

all'ultimo contegno meravigliosamente sereno,e col grido forte e ripetuto più volte

dinanzi al carnefice di "Viva l'Italia" esalò l'anima nobilissima,dando impareggiabile

esempio del più puro amor di Patria"

(Alto Adriatico,23 maggio 1915-10 agosto 1916)

(R.D.20 gennaio 1919)

 

7-Luigi Amedeo duca d'Aosta-

decorato di :

Cavaliere dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata

Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine militare di Savoia

Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Corona d'Italia

Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro

Cavaliere dell'Ordine Civile di Savoia

Cavaliere d'Onore e Devozione del Sovrano Militare Ospedaliero Ordine di Malta.-

 

Di tutti questi titoli non ho le motivazioni !

 

 

8-Il Duca Luigi Amedeo d'Aosta da una cartolina

della mia collezione

 

 

Tutte le motivazione e le fotografie in bianco e nero

sono state tratte da :

"Le Medaglie d'Oro al Valore Militare" Vol.1°

"Le Medaglie d'Argento al Valore Militare" Vol2°

dell'Ufficio Storico della Marina Militare.

 

A tutti i Com.ti

un caro saluto

 

RED

Modificato 30 Novembre, 2008 da Red

[malaparte*]

5-NAZARIO SAURO-M.O.V.M.

Motivazione M.O.V.M.-alla memoria-

"Dichiarata la guerra all'Austrai venne subito ad arruolarsi volontario sotto

la nostra bandiera per dare il contributo del suo entusiasmo,della sua audacia

ed abilità alla conquista della terra sulla quale era nato e che anelava ricon

giungersi all'Italia.

 

A proposito di Sauro: una volta (mica poi ai tempi dei tempi!!!!) lui e Battisti erano su tutti i libri di storia fin dalle elementari, sia sul sussidiario che sul Libro di lettura, ora...be'...

 

Comunque, sempre al Vittoriale c'è questa lapide (in controfacciata al Museo del Risorgimento, dove appunto ci sono i busti delle MOVM,) con una lettera al figlio Nino, accanto a quella di Battisti con la lettera al fratello:

 

 

Cito dal diario di mio nonno, che di Sauro fu amico, e che in quei giorni si trovava a Venezia:

 

"26 agosto: Il Comandante Costa mi annuncia costernato che Sauro è stato impiccato a Pola. Resto profondamente colpito. Avevo salutato Sauro alla vigilia della sua partenza (2 corr.) per una missione sulla costa nemica con il sommergibile Pollino. Questa unità deve essere caduta in mano al nemico. Era nuova e ottima. Sauro, gioviale e bonario, era il coraggio in persona. Con una torpediniera aveva circa un mese fa approdato a Pivano e portato prigioniero a Venezia un gendarme austriaco. La forca ha creato un martire. Sono qui con la moglie e quattro figli, fra cui Libero e Albania. Italo è coi nonni a Capodistria, paese nativo."

 

....più avanti:

 

"9 settembre: l'ammiraglio (Thaon di Revel, n.d.r.) mi ha fatto chiamare e mi ha incaricato di studiare come possa assicurarsi quanto fu donato ai figli di Sauro (1). Egli, pur tenendo in considerazione l'affetto della madre per i figli, non crede di disinteressarsi dell'avvenire della prole di >.

La Sauro è partita e troppi l'hanno accompagnata. Ottenne pensione speciale di L. 1800 annue e L. 600 per ciascun figlio Ha avuto 30.000 lire dal Ministro della Marina, L. 15.000 dal Dep. Fradeletto per conto di un americano e altre somme, per unb amontare complessivo di circa 100.000 lire"

 

(1) Il nonno era all'epoca Avvocato Militare e Civile.

 

Il testo completo del diario è stato pubblicato, a cura di Valeria Isacchini, in Reggio Storia n. 37, ott.-dic.1987 e N. 38, genn.-mar- 1988.

 

Mi piace molto quella battuta fulminante, dedicata all'ipocrisia di chi si vuol mettere in mostra all'ultimo momento, e solo nelle occasioni ufficiali: "La Sauro è partita e TROPPI l'hanno accompagnata"....Ma anche "La forca ha creato un martire", detto a botta calda, appena avuta la notizia, dimostra che il nonno la vedeva lunga....

Modificato 29 Novembre, 2008 da malaparte

[Red*]

Gentile Signora "Malaparte",

desidero innanzitutto rigraziarLa per il suo

interessante post.

Esso mi porta a conoscenza,almeno per me, di notizie,

come dire " degli avvenimenti del post martirio"

del nostro amato eroe Nazario Sauro"

E' già la seconda volta che che ne leggo rimanendone

stupefatto!

La prima l'ho letta quì,in un post di un nostro Com.te

che dava la notizia,tratta non ricordo da quale articolo o libro,

nella quale si affermava che Nazario Sauro fu accusato, mi sembra,

d'aver abbandonato i compagni.!

Leggendo il suo,ne resto ancora stupefatto,e cioè :

ben sapendo che durante il corso della 1^G.M.molti,con qualche santo

in paradiso,scansarono la partenza per il fronte ,sembrerebbe strano

che vi "fosse troppa gente" alla partenza della Signora Sauro.

Sembra del resto strano anche a me,leggendo il suo post,che la Signora abbia

ricevute quelle , sostanziose somme, allora.

Questo fatto mi da pensare che,almeno a mia conoscenza,nessun altro

parente d'eroi ebbe simili trattamenti.Forse il figlio di Cesare Battisti,che mi sembra

sia stato aiutato per proseguire gli studi.

"La forca ha creato un martire"!Su questo credo proprio che non ci siano dubbi !

Considerando che gli Irredenti partivano già con un gravoso punto di svantaggio

,in quanto considerati traditori dell'Austria ( ma questo non bisogna che glielo dica io),

rischiavano la forca.

In conclusione: dobbiamo forse credere che si è voluto creare un super martire ?

Che è stata fatta troppa propaganda a scopi politici ? Invogliare a partecipare alla guerra?

Eppure io ne resto male per queste notizie.

Grazie.

Un cordiale saluto

 

RED

 

P.S.:Posto una vecchia cartolina della mia collezione.

E' il luogo del martirio del nostro Eroe : le carceri di Pola.

Modificato 29 Novembre, 2008 da Red

[Totiano*]

credo, Red, che il nonno di Malaparte non parlasse male di sauro o della famigli abensi delle persone che approffittarono della disgrazia per mettersi in mostra.

 

a parlare male di Sauro fui anche io un po di tempo fa, con riferimento al libro "Mediterranean Submarines". il libro in se non è male e scritto da persona competente ma parla davvero male di Nazario sauro e della disavventura della Galiola di Unie. ero anche convinto di averci fatto la recensione ma probabilmente mi sono sbagliato...

[Red*]

Infatti caro Totiano,

non intendo che il nonno

della Sig.ra Malaparte volesse parlare

male del Sauro o che non dicesse la verità;

m'accorgo però che attorno alla questione

sorsero diversi dubbi e che,purtroppo ,per mia

ignoranza,non ne sapevo niente.

Quello che intendevo dire è che invece,

in altri casi si verificarono discussioni del genere

sollevate da parte di scrittori o giornalisti che affermavano

che certe manifestazioni venivano per così dire "gonfiate"

per propaganda o per politica.

Ma del resto,quello che mi sembra strano, è proprio il trattamento

riservato alla Sig.ra Sauro e non tanto per la moltitudine di persone

che volevano mettersi in mostra,magari accompagnandola per carpirle

denaro,

ma il trattamento a lei riservato sia per la pensione sia per le somme che

le sono state elargite.

Con ciò non intendo dire che non lo meritasse, mi sembra però che lo

stesso trattamento non fu riservato ad altre M.O. che magari lo avrebbero

meritato.Come m'insegni gli Irredenti furono tanti e tanti furono di

grande valore.Non dimentichiamo Damiano Chiesa,il Rismodi,Ciurcentaler,

Fabio Filzi,ecc.sempre rimanendo nell'ambito degli Irredenti stessi.

Lo Stato credo che allora dava £200 annue alle M.O.V.M.;

e pensioni come quelle forse si davano agli alti gradi!

Mi permetto quì,di segnalarti due libri :

1-MARTIRI ED EROI TRENTINI della Guerra di Redenzione.

Edito dalla LEGIONE TRENTINA nel 1931 con prefazione di

un'altro Eroe grande invalido ed anch'Egli M.O:CARLO DELCROIX.

2-CONTRIBUTO DEI VOLONTARI GIULIANI FIUMANI E DALMATI

nella Guerra di Redenzione 1915-1918-

Edito dal COMITATO di TRIESTE nel 1968

e facente parte di una collana celebrativa TRIESTE '68.

 

 

In questi libri vi è una lunga lista d'Irredenti che donarono

la vita per l'Italia, e non ebbero però quello stesso trattamento.

 

Grazie ed un caro saluto

RED

Modificato 30 Novembre, 2008 da Red

[malaparte*]

Quanto alla parola "troppi", non credo mio nonno alludesse a "moltitudini", ma probabilmente a un codazzo di ufficiali, ufficialetti, funzionari, giornalisti, burocrati ecc, che volevano mettersi in vista in qualche modo, mentre magari prima non l'avevano neanche mai conosciuta . Probabilmente, consultando una raccolta di giornali d'epoca, magari la stampa locale a Venezia, se ne trova traccia.

 

Quanto alla somma versata, non avendo riscontri e confronti con altri, non posso pronunciarmi. Faccio notare però che la parte più consistente veniva da "un americano" e da altre fonti, insomma da privati. Mi chiedo inoltre se per caso, dato che appunto Sauro era cittadino austro-ungarico, non avesse per caso in qualche modo richiesto al Ministero della Marina una specie di "assicurazione sulla vita" al momento di passare tra le file italiane. Si parla tra l'altro di pensione "speciale".

[Red*]

Nella 1^ Guerra Mondiale i militari,ovviamente italiani,anche di truppa,

avevano la possibilità d'ottenere un'assicurazione sulla vita valida per

la durata della guerra.Chi volesse goderne poteva farne richiesta al proprio

superiore il quale consegnava un modulo da compilare,ed una copia di questo

veniva consegnata alla famiglia del militare.

Le somme versate potevano essere di diversa entità.

In caso di morte l'importo spettante veniva consegnanto alla famiglia,

nel caso contrario alla fine della guerra veniva consegnato al militare.

Il tutto finiva lì.

Gli Irredenti credo senz'altro che potessero usufruire dello stesso trattamento.

Due di quei moduli compilati sono in mio possesso,ma dovrei cercarli.

Si potrebbe vedere quali erano le somme versate da militare.

In qualche caso credo che l'assicurazione venne fatta quale premio per

militari meritevoli facenti parte di famiglie particolarmente povere.

Ma questo non rientrava,ovviamente,nell'ambito delle pensioni.

Una richiesta da parte della madre del Sauro,mi sembrerebbe poco probabile,

specialmente in quei termini,quanto meno,secondo me ,per questione d'orgoglio;

e suo Figlio non so se avrebbe voluta quella inziativa.

Delle somme elargite dai privati,dei "personaggi"che cercavano mettersi in bella

mostra e chissà magari per spillare denaro non m'importa.

Credo sia un capitolo diverso, sul quale, volendo, ci si potrebbe approfondire con

ricerche, giusto come Lei dice.

Quello che m'importa capire è se ci fu disparità di trattamento verso le Famiglie

degli Eroi Irredenti caduti,specialmente per quelli morti sulla forca .

Come ho già detto nel post precedente,credo che la mamma del Sauro quei trat-

tamenti li meritasse per i diversi patimenti subiti.

Oltre al dolore della perdita del figlio,subì anche, assieme alla figlia ,

durante il processo, il dolore di dover disconoscere il figlio per il tentativo di

salvarlo; fu oltretutto chiamata per presenziare al processo stesso, dal campo

di concentramento dove la famiglia era stata internata.

 

Ma tutto questo ragionamento,esula da quello che era lo scopo primario del

mio post iniziale,e cioè quello della memoria dei nostri Caduti !

Senza altre distrazioni!

 

Porgo un saluto

 

RED