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I Nomi Delle Vele Dei Velieri


ammiraglia88

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Buonasera a tutti,

da neo-iscritta ho visto qualcuna delle vostre pagine e :s20: ... sono sicura che tra voi ci sarà qualcuno che mi può aiutare! :s02:

 

Sto cercando di dare un nome alle vele della nave scuola Palinuro, per poi aggiungerle nel mio sito assieme alle altre notizie, ma non le ho trovate su alcun testo. Inoltre una persona mi ha chiesto i nomi delle vele della nave scuola Ebe.

Era da un po' di tempo che mi chiedevo se le vele del Vespucci hanno quei nomi lì solo su di lui, o se è una cosa che vale anche per altri velieri. Ho capito che è una cosa non specifica del Vespucci, ma di tutti i velieri in generale. Maaaaaaa ... c'è un "trucco" per dare i nomi?

 

Ieri sera ho fatto una ricerca (qui all'interno) e non ho trovato discussioni aperte su tale argomento, pertanto ho pensato di proporvela.

Voi cosa ne dite? Mi potete "illuminare"? Grazie.

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Marat può illuminarci con rapidità, precisione ed effervescenza ...

 

L'effervescenza ho paura che sia assai sventata (nella lingua a noi comune: sbindata).

Bene, Ammiraglia, a noi due.

Mi pare di capire che tu non vuoi saper tanto il tipo d'armo delle navi che citi, ma proprio il nome di ogni singola vela. Vediamo di fare un po' d'ordine.

Per il tipo d'armo (che t'interessi o no, é bene partire da lì) il Vespucci é una "nave armata a nave", il Palinuro una "nave goletta", l'Ebe un "brigantino goletta".

La denominazione é complicata ma é tutt'altro che un capriccio. La "nave armata a nave" ha tre alberi a vele quadre ma sulla mezzana oltre alle vele quadre ha pure una vela di taglio; la "nave goletta" ha tre alberi con vele quadre sul trinchetto e vele di taglio su maestra e mezzana, il "brigantino goletta ha due soli alberi con vele quadre sul trinchetto e vele di taglio sull'albero di maestra.

Per i nomi delle singole vele la storia si complica un poco, ma vediamo di farla facile.

Intanto per le vele di taglio il problema é assai poco complicato. La vela di taglio fondamentale é la randa, che sta inferita fra l'albero e il boma se é triangolare, e in più ha il picco (in alto) se é trapezoidale. Una randa ce l'ha quindi il Vespucci e l'Ebe, il Palinuro ne ha due: di maestra e di mezzana.

Se la randa é trapezoidale (si chiama: randa aurica) sopra ha di solito una controranda.

Sempre fra le vele di taglio molto importanti sono i fiocchi. Ce li hanno tutti i tipi di armo, e sono di solito murati sul bompresso. Nell'ordine (dalla radice del bompresso in fuori) si chiamano: fiocco di trinchetto, fiocco, controfiocco, contra di controfiocco. Ma rassegnati: queste classificazione lascia il tempo che trova, e troverai chi il fiocco lo chiama fiocco di dentro o primo fiocco, chi il controfiocco lo chiama fiocco volante, e sopratutto chi incrocia e clona questi nomi con sfrenata fantasia. Solo se hai tutti i nomi dei fiocchi di una nave potrai farti un'idea della vela a cui si riferisce il singolo nome.

Passiamo alle vele quadre. Parti dall'idea che in numero delle vele in senso verticale non é fisso. Io ti darò un numero ragionevole di nomi per ogni albero, partendo dal basso e andando verso l'alto: quando finisce il numero delle vele ti fermi, anche se l'elenco dei nomi dovesse continuare.

Dunque, per l'albero di trinchetto abbiamo: trinchetta, parrocchetto, parrocchetto volante, velaccino, velaccino volante, controvelaccino, contra di controvelaccino.

Per l'albero di maestra: maestra (o trevo), gabbia, gabbia volante, velaccio, velaccio volante, controvelaccio, contra di controvelaccio, contra di maestra.

Per l'albero di mezzana: mezzana, contromezzana, contromezzana volante, belvedere, belvedere volante, controbelvedere, contra di controbelvedere.

Se non ti é scoppiata l'emicrania, e hai la curiosità di sapere che nome hanno le vele di taglio che stanno fra un albero e l'altro e hanno forma di fiocchi, hai licenza di chiamarli genericamente: vele di strallo.

Esistevano (direi che non esistono più) tutta una serie di vele che venivano utilizzate esclusivamente in bonaccia, issandole su aste provvisorie e nei posti più impensati. Qui i nomi diventavano davvero poco canonici, e potevano essere: coltelli, coltellacci, scopamare, e chi più ne ha più ne metta.

 

Aiuto !!!

 

Quando riprendi fiato fatti risentire, e ricominciamo.

Modificato da marat
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Piccola citazione senza polemica:

La "Vespucci", la "Palinuro", la "Ebe" sono navi e, per tanto, nel gergo devono essere citate al femminile.

O sbaglio!!!???!!! :s12:

Un sonoro "complimenti" al Com. te Marat :s20: :s20: :s20:

 

Com. te BOSUN

 

 

“…ed il mare donerà all’uomo nuove speranze, così come il sonno porta i sogni.” C.C.

 

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Visitatore Marcuzzo

Il Vespucci, il Palinuro , l'Ebe :s02:

Anticamento come oggi, in Italia, è consuetudine indicare le navi con articoli maschili; questo deriva dalle origini per rendere onore ai legni con cui venivano costruite :s02:

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:s07: :s41: :s12: :s14:

Fantastico il Comandante Marat, e naturalmente la squadra di tutto il Betasom, maaaaaa ... con una risposta simile mi permetterete sicuramente di complimentarmi in particolar modo con lui! :s20: :s20:

 

Chiarissimo, completo, veloce, meglio di un'enciclopedia ... risposta che sicuramente non avrei trovato nemmeno a cercarla per mesi e mesi!

Mi sa che questo fine settimana, invece di andare a spasso, dovrò :s02: mettermi al lavoro (per quanto riguarda il Palinuro), studiare bene i dettagli, :s12: ed anche controllare i nomi delle vele del Vespucci che ho già riportato nel sito, ma ... meglio così, sono convinta che le cose devo essere il più possibile corrette e precise.

Grazie infinite Comandante Marat.

 

 

La "Vespucci", la "Palinuro", la "Ebe" sono navi e, per tanto, nel gergo devono essere citate al femminile.

 

Il Vespucci, il Palinuro , l'Ebe

Anticamento come oggi, in Italia, è consuetudine indicare le navi con articoli maschili; questo deriva dalle origini per rendere onore ai legni con cui venivano costruite

 

Per un attimo mi sono allarmata! ma vedo che è un falso allarme :s34:

Una piccola precisazione. Mi è stato detto che solo le navi militari vengono sempre indicate con l'articolo maschile, mentre quelle mercantili sono sempre al femminile. Avendo appena appurato la vostra preparazione, ne approfitto. C'è qualcuno che può confermarmi questo?

 

Che sia per un fatto di "parità dei sessi, pari opportunità, ecc. ecc." ? :s43:

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Ti dirò di più: a Venezia, ma penso in tutta italia, se una barca da diporto è di nome maschile, come un bragozzo, viene chiamata con un nome maschile, tipo bepi; se invece la barca è femminile, come una topa, viene chiamata al femminile, tipo Beatrice...

 

Inoltre a proposito di navi militari, questa è storia, il comandante della famosissima corazzata bismark disse che doveva essere chiamata IL bismark, perchè pur essendo di tradizione in germania usare articoli femminili per le navi IL bismark era troppo forte e bello per essere femminile... infatti egli stesso lo chiamava il re del mare

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Bosun mi mette in crisi con la questione del sesso. Per le navi a populsione meccanica non c'é dubbio che, se militari, vanno coniugate al maschile. Ma é ovvio che é una tradizione, e le tradizioni non hanno contenuto e sostanza di regole: voglio dire che é difficile chiamare al maschile una cisterna per trasporto d'acqua, ancorché militare, come se fosse un incrociatore corazzato.

Per le navi a vela mi arrendo di fronte alla considerazione di Marcuzzo, ma la verità é che non ho un'opinione precisa.

Del resto notavo qualche tempo fa che anche i francesi danno di matto non sapendo che sesso attribuire a signori come Jean Bart o Richelieu.

 

Nemo mi mette invece in imbarazzo, perchè le sue simpatiche notazioni mi fanno pensare a quelle non proprio innocenti della Littizzetto.

 

Ammiraglia, se hai la denominazione delle singole vele del (della) Vespucci faccele avere. Ho idea che il numero delle vele, sicuramente ridotto rispetto a quelle di un clipper, ci costringa a rivedere la lista che ti ho dato. Sono comunque contento di averti aiutato.

Però, se posso permettermi, una cosa al tuo posto la farei. Perchè non provi intanto a dare i nomi alle vele delle due navi minori ? A mo' di test di superamento del corso ?

Modificato da marat
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non mi ricordo chi ha detto che le convenzioni sono fatte per essere violate.....

 

In Italia le navi mercantili sono femminili le navi militari sono maschili. come diceva marcuzzo questo deriva dall'uso militare di definire "legni" le unità del propria Marina. in tutto il resto del mondo (almeno credo) però, anche le navi militari sono al femminile (in Britannia si usa "she" e non "he" maschile o "it" neutro...

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Ammiraglia, visto che ci siamo mettiamoci anche una piccola aggiunta. Parliamo di alberi, ché ieri non ne abbiamo parlato. Ma non metterti paura, perché quì la cosa è semplice assai.

Come avrai certo capito i nomi degli alberi non superano il numero di tre. Da prua a poppa: albero di trinchetto, di maestra, di mezzana. Poi c'é il bompresso, che non devo certo dirti cos'é. Sui galeoni c'era pure il bonaventura sul cassero di poppa, ma, quando parliamo di alberi e di vele, ci riferiamo alle attrezzature in vigore al momento della loro massima evoluzione, che coincide purtroppo anche con il tramonto.

Quindi. tornando a noi, se una armo comprende un quarto, un quinto albero (e anche più) questi sono figli di nessuno, non hanno nomi specifici e si chiamano "pali". Una "nave armata a nave" con un quarto albero non é quindi altro che una "nave a palo", un brigantino con un terzo albero (a vele di taglio) non é altro che un "brigantino a palo".

Abbiamo quasi finito.

Se gli alberi sono due, l'albero di maestra c'é sempre (é quello più alto), l'altro può essere o il trinchetto o la mezzana. Se l'albero di maestra sta avanti, l'altro é la mezzana. Se l'albero di maestra sta dietro, l'altro è il trinchetto. Se sono perfettamente uguali, l'albero di maestra é sempre quello dietro e l'altro è il trinchetto.

Per finire: se la randa della mezzana (o dell'albero di maestra) non é inferita direttamente sull'albero, ma su un'asta che sta vicinissima all'albero rimanendone però distinta, questa non è né un albero nè un palo, ma un "senale".

Fine seconda puntata.

Modificato da marat
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Cosa intendi per

 

??????

 

E dai Nemo, ho tre volte e rotti la tua età, come faccio a spiegarti ? Ci sono nomi di cosa a cui tu da veneziano non fai caso. Gli altri sì.

Se poi gli affibi pure un nome di battesimo, Nemo .... !!!

 

 

... lo dicevo che saresti stato anche effervescente.

Come una bottiglia di birra stappata da tre giorni e ritappata.

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Comunque, dato che in effetti è un problema costante, che anch'io mi ero posto, ho inoltrato la domanda diretta al'Accademia dela Crusca, anche se a quanto pare dovrò aspettare la risposta per un po'...v.http://www.accademiadellacrusca.it/clic.shtml

 

E noi, figuriamoci se il tempo ci manca ...

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se hai la denominazione delle singole vele del (della) Vespucci faccele avere. Ho idea che il numero delle vele, sicuramente ridotto rispetto a quelle di un clipper, ci costringa a rivedere la lista che ti ho dato. Sono comunque contento di averti aiutato. Però, se posso permettermi, una cosa al tuo posto la farei. Perchè non provi intanto a dare i nomi alle vele delle due navi minori ? A mo' di test di superamento del corso ?

 

Grazie per la nuova dettagliatissima e sempre chiarissima spiegazione.

Solo per la cronaca con gli alberi non avevo problemi, (che sia perchè vivo in Trentino Alto-Adige? :s02: scusate la battutaccia, ma è sempre una cosa che tiriamo in ballo anche con i miei amici), tornando a noi ... è stato molto interessante leggere il tutto e, cosa molto importante, ho avuto delle conferme. Quindi ancora una volta :s20:

 

Adesso per me non si tratta di "partire" con i due velieri minori, in quanto i nomi delle vele del Vespucci ce li ho già perchè li avevo trovati su un libro.

Me li aveva confermati un nocchiere che, se non ricordo male, aveva proprio una pianta con il dettagli di alberi e vele della nave. Però, alla luce della completa spiegazione avuta, voglio controllarli e sarà un grande piacere riportarli qui e magari farli verificare da un esperto come il Comandante Marat.

Purtroppo vista l'ora, considerato che devo recuperare la foto, capire come fare ad allegarla (deve essere poco "pesante"? Immagino di sì) e riportare il dettaglio di ben 24 vele (tante sono le "normali", senza considerare quelle "aggiuntive" che mi dicono essere state aperte proprio durante questa Campagna Addestrativa 2008 ... come le "mutande di suora"), per il momento, per chi è molto curioso e non ce la fa ad attendere, vi riporto l'indirizzo esatto dove si trova tale dettaglio.

http://www.ammiraglia88.it/SEZIONE_SPECIAL...E/velealbe.html

 

Ci risentiamo presto, attendete fiduciosi! :s55: :s55:

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Nel ringraziare Malaparte e nel congratularmi per l'astuzia nell'aver ricercato lumi presso l'Accademia della Crusca :s20: , proprio leggendo tra i post del forum della stessa Accademia (linkato sempre da Malaparte) ho potuto capire che il riferimento è probabilmente dato dal sostantivo di provenienza; in questo caso è necessario capire quale è il sostantivo di provenienza giusto: per un battello sommergibile il sostantivo di provenienza è sicuramente maschile, per una nave è sicuramente femminile anche se in questo caso entrano in gioco altri elementi che possono caratterizzare il sostantivo, per esempio: per la nave a vela "Vespucci" deve essere usato il femminile, per l'incrociatore "Garibaldi" il maschile, per la corazzata "Roma" il femminile, ecc.

La cosa potrebbe diventare abbastanza contorta perchè, comunque, i sostantivi di provenienza per le navi, le barche, le imbarcazioni sono femminili e qui nasce il dubbio: per l'incrociatore "Garibaldi" ovvero per il cacciatorpediniere "Audace", essendo loro comunque navi, quale sostantivo di provenienza è più esatto e, di conseguenza, quale articolo devo usare, maschile o femminile?

Probabilmente qui entra in campo la tradizione marinara delle singole nazioni; mi ricordo, quando ancora frequentavo il nautico, un quadretto dove era descritto perchè definiamo la nave al femminile. Sono ormai passati più di vent'anni e non chiedetemi di ricordare il perchè.

Comunque sarebbe bello avere, magari dall'Accademia della crusca stessa, un opinione esaustiva e definitiva in merito.

Un saluto.

 

 

Com. te BOSUN

 

 

“…ed il mare donerà all’uomo nuove speranze, così come il sonno porta i sogni.” C.C.

 

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Marat, il tuo sarcasmo e cinismo dovanno pur crollare di fronte all'idea di uno splendido REAL LEGNO Garibaldi o Maria Clotilde

 

Diceva Benedict il Formichiere (GM Andrea, chi mai se non Lei potrà comprendere i miei affanni !): sei piccolo, hai la pancia gelata, ti tremano le zampe per quanto sei debole, mangi una formica per fame, e hai chiuso per sempre: per tutta la vita TU SEI IL FORMICHIERE.

 

Anche io ho mangiato una formica da piccolo, e per fame. Parlo di sesso delle navi, e mi danno del formichiere.

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Grazie per la nuova dettagliatissima e sempre chiarissima spiegazione.

Solo per la cronaca con gli alberi non avevo problemi, (che sia perchè vivo in Trentino Alto-Adige? :s02: scusate la battutaccia, ma è sempre una cosa che tiriamo in ballo anche con i miei amici)

 

 

Ammiraglia, gli alberi delle parti tue, quelli con le radiche voglio dire, mi interessano non meno di quelli senza radiche che se ne vanno per mare.

A essere del tutto sincero, non so nemmeno io quali mi interessano di più.

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Diceva Benedict il Formichiere (GM Andrea, chi mai se non Lei potrà comprendere i miei affanni !): sei piccolo, hai la pancia gelata, ti tremano le zampe per quanto sei debole, mangi una formica per fame, e hai chiuso per sempre: per tutta la vita TU SEI IL FORMICHIERE.

 

Anche io ho mangiato una formica da piccolo, e per fame. Parlo di sesso delle navi, e mi danno del formichiere.

Per quanto tu sia sibillino, intuisco....

 

 

Ehi Avvocato... sospettavo che c'entrasse il nome della barca.... però anche tu ti ci metti....

 

 

provvedo a modificare con mascareta se volete...

o lasciamo la battutina del Marat?

 

Che il forum avesse un paio di Avvocati, anche quello l'avevo intuito....sul mascareta non ho intuito nulla.

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Per quanto tu sia sibillino, intuisco....

 

B.C. di Johnny Hart, cherie. Testo cardinale della mia incidentatissima formazione morale.

 

 

 

Che il forum avesse un paio di Avvocati, anche quello l'avevo intuito.

 

Si dicono tante cattiverie ... Non dargli peso ...

 

 

sul mascareta non ho intuito nulla.

 

Meno male

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Domanda di tipo tecnico:

 

come faccio ad allegare la foto del Vespucci a vele spiegate? :s06:

 

Ho cercato in "aiuto", ma dice:

"Se l'amministratore lo permette puoi inserire all'interno del tuo messaggio degli allegati. Una volta cliccato il tasto 'Sfoglia' si aprirà una finestra mostrante il contenuto del tuo pc. Scegli quindi il file da caricare. Se carichi un'immagine questa sarà visibile nel messaggio.

Cliccando sul tasto inserisci immagine non mi appare il tasto "sfoglia" ed inoltre, dove vedo se l'amministratore mi permette di inserire degli allegati?

Grazie. :s55: :s55:

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Con tutti questi doppi sensi e frasi galanti mi sto perdendo il filo del discorso.

:s12: :s12: :s12: :s12: :s12:

 

 

Com. te BOSUN

 

 

“…ed il mare donerà all’uomo nuove speranze, così come il sonno porta i sogni.” C.C.

 

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Ammiraglia devi usare imageshack

Entrare nel sito crearti un account ed uploadare le immagini che vuoi.

Una volta fatto, sempre nel solito sito, devi andare su my images; ti verranno mostrate le immagini da te caricate con delle piccole icone vicine; clicca su quella "image details".

Ti si aprirà una nuova pagina dove ci sono l'immagine ingrandita e, sotto, una serie di opzioni di pubblicazione.

Io uso sempre quella "direct"; copia il collegamento ed incollalo, dopo aver aperto nella pagina di betasom dove scrivi i tuoi topic, usando il pulsantino sopra "inserisci immagine", la finestra di inserimento immagini.

Spero di essere stato chiaro. Altrimenti fai qualche prova o mandami un MP.

Un saluto

 

Com. te BOSUN

 

 

“…ed il mare donerà all’uomo nuove speranze, così come il sonno porta i sogni.” C.C.

 

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Spero di essere stato chiaro. Altrimenti fai qualche prova o mandami un MP.

Ce l'ho fatta, grazie!

 

Ecco qui le vele del Vespucci con i nomi che avevo recuperato tempo fa. Adesso saranno da controllare, o rivedere, dopo l'ultima dettagliata spiegazione del Comandante Marat.

Intanto, visto l'approssimarsi della data dell'appuntamento con il Vespucci, ammiratele così e notate le loro dimensioni! Anche perchè poi lì non le vedremo perchè saranno, ovviamente, serrate!

 

velevespuccimg4.jpg

 

1) augelletto - mq 99

2) contro fiocco - mq 105

3) fiocco - mq 99

4) gran fiocco - mq 108

5) trinchettina - mq 66

6) trevo di trinchetto - mq 230

7) parrocchetto fisso - mq 166

8) parrocchetto volante - mq 110

9) velaccino - mq 93

10) contro velaccino - mq 49

11) strallo di gabbia - mq 102

12) strallo di velaccio - mq 104

13) trevo di maestra - mq 345

14) gabbia fissa - mq 187

15) gabbia volante - mq 139

16) velaccio - mq 115

17) contro velaccio - mq 49

18) strallo di mezzana - mq 47

19) strallo di belvedere - mq 45

20) contro mezzana fissa - mq 81

21) contro mezzana volante - mq 58

22) belvedere - mq 58

23) contro belvedere - mq 32

24) randa - mq 145

 

Sono, o no, affascinanti i velieri? Con tutte quelle belle vele ... immaginatevi tutte le cime che servono per "comandarle"! Non aggiungo altro, vedrete diverse cose interessanti quando saremo a bordo. Non so voi, ma io non vedo l'ora! :s01:

Buon vento!

Modificato da ammiraglia88
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L'augelletto mi sembra un poco troppo letterario. Uccellina forse era più diffuso.

Trevo di trinchetto é un altro modo di chiamare la trinchetta, forse più corretto.

Anche trinchettina é un modo più corretto di chiamare il primo fiocco che viene murato in coperta e non sul bompresso (io lo avevo chiamato fiocco di trinchetto).

La sequenza dei nomi dei fiocchi é un esempio della elasticità della regola, così come ti avevo detto. Ma converrai che, una volta che hai l'elenco, individuare il singolo fiocco non é un problema.

Di quella specie di fiocchi che sono stesi fra gli alberi io non avevo parlato per non complicare eccessivamente le cose. Nulla da dire sui nomi riportati, ma ricordati che il nome per esteso é vela di strallo di .... Strallo di per sé non é la vela, ma il cavo su cui é inferita.

Modificato da marat
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Grazie Comandante Marat.

Appena riesco a lavorare al mio sito faccio le correzioni dovute.

 

 

Sapeste per leggere il primo libro di jack aubrey quan te ore ho passato a consultare la legenda :s68:

 

Ma almeno sei riuscito a leggerlo ... io nemmeno quello!

A parte il primo approccio, in cui effettivamente è stato difficoltoso capire tanti termini che usa, poi molti sono anche antichi, quindi ... non che adesso sia una maestra, ma qualcosa di più ne so.

Nonostante questo, comunque non ne vengo fuori ... è scritto "lento", non ce la fa proprio ad accalappiarmi. E pensare che l'argomento di base è il mio preferito, le copertine sono sempre molto invitanti. Ne avevo comprato uno: "Primo Comando". L'ho iniziato a leggere per tre volte (a distanza di tempo), e per tre volte l'ho messo nell'angolo, non riesco a procedere! Allora ho provato con un altro titolo e le cose sono andate un po' meglio, ma ... che fatica arrivare in fondo! Non è di sicuro il mio autore preferito! :s06:

Non è detto che più avanti non riprovi ... non sono ancora convinta di non riuscire a leggere i racconti di questo autore, mi sembra impossibile. E da buona appassionata di velieri, e del Vespucci, non posso altro che "perseverare". :s55: :s55:

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  • 9 months later...
  • 2 weeks later...

Serve sempre! :s02:

Diversi nomi delle vele in inglese mi mancano proprio. Quelli che ho inoltre non so se siano corretti.

Mooooooooolto interessante. Grazie.

Roberta :s55: :s55:

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A dimostrazione del fatto che gli inglesi restano a dettare legge in materia.

Su una barca moderna, quale che sia la sua dimensione, dalla deriva al Coppa America, delle duemila vele di una volta ne sono rimaste unicamente due (esclusa una terza che si manda a riva solo nelle andature portanti) e di alberi uno.

Bene, praticamente in tutto il mondo, la principale (la randa) si chiama mainsail (che corrisponde all'italiana trevo di maestra) e la secondaria (il fiocco) si chiama foresail (in italiano trevo di trinchetto) quando casomai sarebbe più appropriato chiamarla jib, visto che a quella corrisponde per forma e funzioni.

Andate a trovare sul poster di Malaparte mainsail, foresail e jib: vi renderete conto che le prime due assai poco hanno a che fare con le vele di una deriva attuale.

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  • 3 months later...

l'associazione con i romanzi di O'Brian mi è venuta quasi spontanea, nel momento in cui il comandante Aubrey fa in modo "che ogni pezza" prenda il vento e propone vele davvero particolari di cui poco si trova, anche sul web. ecco dunque l'associazione a questo post che ricordavo aperto...

 

tanto per iniziare, se il buon marat volesse illustrare gli "scopamare"...

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tanto per iniziare, se il buon marat volesse illustrare gli "scopamare"...

 

 

Non oso immaginare cosa possa venir fuori se solo questo invito viene raccolto dai satanassi del quiz...

 

Cos'é questo, un concorso per esami e per titoli ?

Se lo é, dovevate far passare il bando sulle apposite gazzette, ché l'ho trovato per puro caso (e altri non so se sono distratti, o gli conviene esserlo).

Mi duole deluderLa, Sir Lazzerone, ma la navigazione a vela troppi casini comporta perché si possa avere fantasia d'altro, e il mare poi malissimo si adatta. Di norma, anzi, produce tangibilissimi effetti di "arrunchiamento" (per via della temperatura dei corpi immersi, quantomeno) a cui le Sue esperienze antartiche molto potrebbero aggiungere, e dalla descrizione delle quali assai volentieri La esentiamo.

Stavo per parlargliene dello scopamare, ma mi é venuta voglia di farLe pagare dazio per il privilegio che Le accordiamo nell'esentarLa dal narrarci i suoi "arrunchiamenti" antartici. E poi é appena stato ammesso alla Congrega per delibera del Sommo Commodoro.

Si acconci al ruolo quindi, si industri, e ci faccia dotta esposizione dei più illuminati arresti a cui sugli scopamare é attualmente pervenuta la dottrina accademica internazionale.

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Non sono un Milanese DOC ma ho spesso sentito in dialetto mandare a "scopare il mare"... Finito con Lazer_ino vado alla ricerca di un O'Brian: alla fine mi ricordo un glossario!

 

Lazer_ :s01: ne

 

Edit:

Ho finito con i moti di rotazione, rivoluzione e precessione... ed intanto ho sfogliato O'Brian:

Scopamare ovvero Vela di straglio posta lateralmente al trinchetto.

 

difficile trovare immagini: ho trovato questo Clipper da The... il Sea Witch

 

THE%20Sea%20Witch.jpg

 

riLazer_ :s02: ne

Modificato da lazer_one
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Il detto milanese mi pare che esprima un concetto compatibile con le mie affermazioni di ieri sera. E quindi Lei, come neofita della Congrega, non se la sarebbe cavata malissimo.

Per il resto ha messo insieme una iconografia esatta e una definizione orripilante (quale che sia la fonte, o -più verosimilmente- la traduzione). "Vela di straglio posta lateralmente al trinchetto" é una enormità che comporta degradazione in piazza d'armi, bottoni e spalline strappati, sciabola spezzata.

Lo straglio (oggi quasi esclusivamente "strallo") é una manovra fissa che assicura l'albero in senso longitudinale verso prua (quello teso verso poppa si chiama strallo di poppa oppure paterazzo, e quelli laterali sartie. Va da sé che una vela di strallo non può essere niente altro che una vela di taglio, fatta apposta per le andature di bolina e non certo per quelle portanti, che sono quelle in cui sorgeva la necessità di mettere a riva quanta più tela possibile per cogliere qualsiasi supplemento di refola. In altri termini: di bolina si va solo con vele "specializzate" e in qualche misura più sofisticate, e issare tela supplementare in quell'andatura é più controproducente che inutile.

Ma c'é una seconda e più importante ragione che rende la definizione una turpitudine. Ed é questa: se lo strallo é un cavo teso fra l'albero e la linea di mezzeria della nave, come diavolo farà mai uno scopamare a stare "lateralmente al trinchetto" ?

Per Sua fortuna la riproduzione che (indotto da provvidenziale istinto di conservazione) ha utilizzato, rimette le cose a posto. Visto che, in effetti, illustra diligentemente e correttamente l'arcano.

Gli scopamare sono quelle due pezze poste lateralmente al trevo di trinchetto, pronte ad andare in acqua alla minima rollata. Sono inferite a delle aste volanti ("aste di scopamare") assicurate al pennone del trevo di trinchetto, e, vivaddio, sono delle vele quadre e non certo di strallo (quella di dritta é raffigurata in maniera tale da rendere perfettamente l'idea e la funzione, quella di sinistra ha seguito l'estro del pittore -ma anche la sorte dello scarso controllo cannesso alla precarietà di manovra di simili aggeggi).

Passi dall'anticamera del Commodoro, consegni all'attendente la presente relazione, e incroci le dita.

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WOW! :s07:

 

Prima dei (deplorevoli) traduttori automatici tipo Google, c'erano i traduttori "ignoramus" delle nostre case editrici. Non fa poi tutta questa differenza. Tanto l'inglese è una lingua facile, che conoscono tutti... Se la nostra editoria fosse una cosa seria (AHEM) userebbe i traduttori cinetelevisivi anziché i ragazzotti che impiega. Pensate anche solo alla difficoltà di fare i sottotitoli in italiano di un David Letterman Show tra doppi e tripli sensi (me ne sono occupato e ne so qualcosa).

 

I beg the Commodore to show leniency in the circumstances given .. In any case, my compliments to citizen Marat and his expertise.

Modificato da de domenico
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Per il resto ha messo insieme una iconografia esatta e una definizione orripilante (quale che sia la fonte, o -più verosimilmente- la traduzione). "Vela di straglio posta lateralmente al trinchetto" é una enormità che comporta degradazione in piazza d'armi, bottoni e spalline strappati, sciabola spezzata.

Passi dall'anticamera del Commodoro, consegni all'attendente la presente relazione, e incroci le dita.

 

I beg the Commodore to show leniency in the circumstances given .. In any case, my compliments to citizen Marat and his expertise.

 

Signor Marat lei ha completamente ragione! Tra la ricerca sui movimenti terrestri ed altre faccende domestiche ho riportato la definizione data dal glossario in fondo a "Missione nel Baltico" di O'Brian: mi suonava strana ma era sufficiente a farmi individuare lo scopamare (e cercare la relativa immagine).

In ogni caso ciò non costituisce scusante per la mia leggerezza e quindi confido nella benevolenza del Commodoro sollecitato peraltro in tal senso dal Signor De Domenico (che ringrazio!).

 

 

Lazer_ :s68: ne

Modificato da lazer_one
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S: mi suonava strana ma era sufficiente a farmi individuare lo scopamare (

 

A parte il simpatico aspetto casalingo :s01: e sottolineo casalingo, della questione, e considerando che ben altri personaggi hanno notoriamente confuso bagnasciuga e battigia, mica "scopamare" od altro....umilmente arrunchio. Non strallo, intendiamoci. Anche se forse mi piacerebbe: la parola mi suona bene. Sì, magari uno di questi giorni strallerò.... :s14:

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