Alagi Inviato 1 Agosto, 2008 Segnala Share Inviato 1 Agosto, 2008 Titolo: Dai nostri inviati a Giarabub Autore: Fabio Fattore Casa editrice: Mursia, Milano Anno di edizione: 2006 Pagine: 364, 14 fotografie in b/n, brossura Dimensioni (cm): 14 x 21 Prezzo originale: € 19,50 Reperibilità: facilissima Fabio Fattore, giornalista, pubblicista e redattore – sin dal 1990 – de “Il Messaggero”, con Dai nostri inviati a Giarabub ha realizzato un bel volume di “storia attraverso il giornalismo”, dando vita a un evento editoriale che fa dell’immediatezza e del racconto diretto e mai retorico i principali elementi di interesse per una lettura sicuramente appassionante e avvincente. Le vicende belliche che coinvolsero l’Italia tra la conquista dell’Etiopia e il secondo conflitto mondiale sono descritte attraverso la rivisitazione delle testimonianze di cinque “inviati di guerra” (Pier Maria Bianchin, Ferdinando Chiarelli, Bruno D’Agostini, Stanis Ruinas e Antonio Piccone Stella) che – in Abissinia, Spagna e Africa settentrionale – furono al seguito dei reparti italiani operanti in quelle zone. Dai nostri inviati a Giarabub non è quindi un resoconto preciso e dettagliato delle operazioni militari e delle scelte strategiche che le originarono: è, al contrario, una raccolta di testimonianze ora drammatiche, ora tragiche, talvolta più rilassate e personali ma sempre vivide, ricche di umanità e mai riconducibili agli stereotipi “da Agenzia Stefani” spesso riscontrabili nei “reportages” giornalistici italiani dell’epoca. Nelle pagine di questo interessante volume incontriamo poi altri nomi famosi come quelli di Paolo Monelli, Indro Montanelli e Dino Buzzati che, anch’essi come corrispondenti di guerra, iniziarono la propria carriera giornalistica in quel periodo. Le vicende della seconda guerra mondiale vedono i cinque giornalisti raggiungere il fronte libico dove raccoglieranno un grande numero di testimonianze, intervistando non soltanto i capi militari ma anche graduati e militari di truppa e inviando così in Italia servizi che – per quanto limitati dalle normative sulla censura – restituiscono un quadro quanto mai vivo ed umano dei combattimenti e dei combattenti italiani in Africa settentrionale. Allo sfruttamento giornalistico e propagandistico delle note vicende del caposaldo libico di Giarabub, caduto in mano britannica il 21 marzo 1941 dopo l’eroica resistenza degli uomini della Guardia Alla Frontiera (GAF) comandati dal colonnello Antonio Castagna, è dedicata l’ultima parte del volume. La vicenda di Giarabub fu sapientemente sfruttata dal Regime, e il contributo del giornalismo italiano alla sceneggiatura e alla realizzazione dell’omonimo film del 1942 (che vide l’esordio di un giovanissimo Alberto Sordi) fu notevole e consistente essendo la pellicola, difatti, ispirata al romanzo Giarabub di Ferdinando Chiarelli. Ancora più grande sarà il successo della popolare canzone La sagra di Giarabub, la cui genesi – viste le sue implicazioni propagandistiche e giornalistiche – è descritta e commentata nel dettaglio da Fabio Fattore. La partitura, d’altro canto, era stata affidata al maestro Mario Ruccione, cui sono dovuti i temi di Faccetta Nera e della Canzone dei Sommergibili (ben noti ancora ai nostri giorni), nonché autore delle musiche di due canzoni che, nel dopoguerra, vinsero altrettante edizioni del Festival di Sanremo. Il corredo fotografico è riferito ad alcuni dei protagonisti del volume, ripresi nei vari teatri di guerra ove furono destinati; ampia e documentata la bibliografia, suddivisa per tematiche e dedicata – in particolare – all’attività dei corrispondenti di guerra e a una scelta produzione giornalistica dei protagonisti del volume. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Messaggi raccomandati
Join the conversation
You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.