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I Racconti Di Capo Lugher Ed Il Servizio Militare......


lugher

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Questa notte pensando alla Pasqua ed al servizio militare mi è tornato alla mente un episodio che vi vado a raccontare.... Premetto che dal punto di vista delle festività durante il mio servizio posso dire di essere stato molto fortunato perchè, partito a maggio 1983 e congedato ad ottobre 1984, ho beccato solo 1 Natale e Capodanno ed appunto la Pasqua del 1984........ Come sapete e/o come vedete dalla mia firma ero imbarcato sul CT Audace ed eravamo "nave non pronta" in quanto in bacino a fianco la caserma Teseo Tesei (quello visto durante il recente raduno di Spezia dove c'era la fregata) per urgenti lavori. Lo status di nave non pronta ha permesso al Comando di ridurre ulteriormente le presenze a bordo oltre alle normali licenze (eravamo poi tornati da lunga missione) e posso assicurare che eravamo davvero in pochi...... Il giorno di Pasqua ero quindi di guardia come Sott/le del Servizio Elettrico (Sgt"D" E.) e con il resto dell'equipaggio di guardia abbiamo festeggiato a pranzo nelle varie mense dell'unità. Il personale di servizio in cucina era formato da alcuni miei frà siciliani di Palermo che dopo il servizio serale sarebbero potuti uscire in franchigia quindi non prima delle 20... in poche parole ho convinto l'ufficiale d'ispezione a lasciarli liberi a patto che il servizio di distribuzione alla mensa equipaggio l'avessi fatto io..... e così avvenne..... io ed il cuoco garantimmo un servizio rapidissimo ed i miei frà poterono uscire nel pomeriggio permettendosi quindi anche di cenare fuori......... ancora ricordo le facce di coloro che servii, primo per il fatto che ero io e secondo perchè riempii le gamelle oltre misura :s03: :s03: dulcis in fundo terminai il servizio di guardia alle 23 e riuscii a prendere il treno per Savona alle 24......... riuscii ad andare a dormire addirittura a casa :s68: ..... e trascorsi Pasquetta con la fidanzata :s15: :s15: ............

 

...la motivazione per cui andammo in bacino, se vi interessa, la racconto nella prossima puntata... :s02:

 

 

Buona Pasqua :s67: Luca :s67:

Modificato da lugher
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Visitatore luciano pietri

:s20: :s20: :s20:

 

Grazie Lugher

sono questi racconti di vita vissuta che ti riportano indietro negli anni e ti fanno riassaporare momenti indelebili.

Quindi coraggio, anche ogni promessa è un debito, vogliamo sapere perchè andaste al lavori!!!!

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Grande Luca...lo spirito di cameratismo e abnegazione si vede anche in queste piccole cose.

Non credo ci sia bisogno di richiesta del motivo per cui l'Audace era in bacino...è obbligo!

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Visitatore ERICH TOPP U-552

....erbouuuu da gottiiiiii....

 

....che fai....prima ci dai lo "zuccherino" e poi ci lasci li così ??....

 

....vorrei ricordarti che a bordo di Nave Betasom la mia funzione è Capo Cannone....

 

....indiragionpercuilaquale....

 

....dagghe nà botta a raccuntà u resto da stoia de quando ei in tu basin !!....

(tradotto : "datti una smossa a raccontare il resto della storia di quando eravate in bacino !!")

 

....pena....tanti giri di chiglia per ogni post che hai scritto fino ad oggi !!.... :s68: :s03: :s03:

 

 

:s67: C.C. (inteso come Capo Cannone) Mau

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Bellissimo racconto C.te Lugher! Anche a me, questo sprazzo di vita vissuta, fa rivivere le atmosfere e le situazioni di allora. Oltre a quelle più nobili, gia ricordate, come cameratismo, amicizia, ecc., parlando di pranzo e di bacino di carenaggio, mi è tornata prepotentemente alla mente una sensazione che provavo ogni volta che la nave era immessa in bacino e l'acqua era tutta defluita: la puzza che saliva dalla platea era simile a quella che si sarebbe sprigionata dall'apertura contemporanea di 10.000 scatole di fagiolini! :s14:

A proposito della vostra immissione in bacino: non è, per caso, che siete andati col "cu#o in banchina"? :s68:

A presto Beppe.

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Visitatore UPS2

... Ma 'ste cose io le devo leggere sul forum di Betasom, Signor Vice Presidente!!! :s03: :s03: :s03:

Allora completate al più presto il racconto C.te Lugher... Se no Vi aspetto in Sede e lo Spalletti non sarà solo virtuale!! :s03: :s20:

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... Ma 'ste cose io le devo leggere sul forum di Betasom, Signor Vice Presidente!!! :s03: :s03: :s03:

Allora completate al più presto il racconto C.te Lugher... Se no Vi aspetto in Sede e lo Spalletti non sarà solo virtuale!! :s03: :s20:

 

Eh si, le devo leggere qui anch'io, ed è dal 1992 che ci conosciamo... :s68:

Spalletti reale e non virtuale alla prima occasione! (magari già sabato prossimo) :s07:

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Visitatore Marcuzzo

Bellssimo racconto Lugher, queste sono le piccole storie che fa piacere sentire!!! :s20:

 

...la motivazione per cui andammo in bacino, se vi interessa, la racconto nella prossima puntata... :s02:

 

Senti beddu, viri r'un fari l'omu di panza e annacati a cuntarini st'autru cuntu, anz'innò unn'iù a metiri u rispettu????

(trad. senti bello, cerca di non fare l'omo de panza e sbrigati a raccontarci quest'altro aneddoto, sennò dove andrebbe a finire il rispetto??? :s03: :s03: :s03: )

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Vabbè, vista l'insistenza cercherò di ripercorrere la cronaca che ho iniziato a raccontarvi...... dunque come tutti sapranno quando un'unità navale deve entrare in bacino deve, per ragioni di sicurezza, eseguire lo sbarco delle munizioni. Per l'Audace prima versione, significava sbarcare il munizionamento per i due pezzi da 127/54, per i quattro 76/62, i siluri del lanciatore trinato e naturalmente i missili TARTAR... E' un'operazione che richiedeva circa due giorni di lavoro e vedeva impegnato tutto il personale di bordo indistintamente dalla categoria di appartenenza ognuno per le proprie competenze. Tutto il munizionamento (escluso i siluri ed i missili) veniva depositato su bettoline che venivano rimorchiate nel braccio di mare tra le due ostruzioni in uscita dal porto. Chiaramente veniva istituito un servizio di guardia H24 dal personale del Reparto Armi secondo le consuete modalità (Guardia Diana, 1° e 2° Comandata). Chi eseguiva questa "vigilanza" raccontava di notti passate con preoccupazione per i continui rumori provenienti dalla diga foranea...... ratti grossi come cani....... sicuramente (vista la vicinanza) il silenzioso passaggio di qualche incursore :s03: Di norma, invece, lo sbarco missili si eseguiva (ancora adesso???) ad Augusta perchè struttura preposta allo scopo, ma quella volta lì l'urgenza ha fatto si che l'operazione si svolgesse a Spezia. Andammo quindi all'ormeggio al Molo Varicella per restare "distanti" dalle altre unità in modo da evitare rischi. Lo sbarco missili viene eseguito con queste modalità... innanzitutto sono stoccati in un deposito circolare al di sotto del lanciatore che ruotando ci si va a posizionare sopra...viene tirato su ed agganciato... dopodichè è pronto al lancio oppure allo sbarco..... per questa operazione viene usata una "slitta" che viene posizionata sotto tramite una gru; il missile viene sganciato ed alloggiato sopra dopodichè viene portato in banchina e riposto negli appositi contenitori. Alla fine sono caricati su camion e portati al deposito di Aulla dove c'è il famoso poligono che tutti al Car abbiamo visitato :s02: Nella foto sottostante a destra del lanciatore appoggiata sulla tuga vedete la slitta di cui sopra...

audacelanciomissiletartnk4.jpg

Le operazioni si stavano quindi svolgendo con celerità ma con la massima tranquillità sino a che.......... io ero in segreteria elettrica a svolgere delle pratiche amministrative, in quanto assegnato anche a quell'incarico perchè nei ruoli non è previsto un furiere per il reparto Elettrico...... ad un certo momento sentii un botto provenire dall'alto e subito dopo una vibrazione che percorse tutta la nave...... in un'attimo ci riversammo chi in coperta, chi sul ponte di volo o comunque sulla struttura all'aperto più vicina...... io chissà perchè mi diressi sul ponte di volo........... fra il personale accorso notati subito un mio quasi frà (due contingenti prima del mio) marchigiano di Civitanova Marche pallido in volto che si guardava intorno "smarrito".... sapevo che era addetto allo sbarco ed il suo posto era la tuga del lanciatore...... lo chiamai scuotendolo "Mimmo, Mimmo......." lui farfugliò qualcosa ed indicò la sommità dell'hangar....in poche parole era arrivato sul ponte di volo non dalle normali vie ma si era calato dall'alto scavalcando le draglie e calandosi giù appendendosi agli indicatori di rollio per guidare l'appontaggio notturno degli elicotteri....... potete apprezzare nella foto della mia firma l'altezza da cui si è calato, saranno sicuramente almeno 5 metri..... non ho al momento foto pronte, le devo scannerizzare..... Ritornando al racconto, .. .in poche parole era successo che dalla slitta con il missile sopra si è sganciata una braga, si è inclinata ed il missile è "partito" picchiando con la testata sulla tuga. Mimmo mi ha raccontato poi che, appena ha sentito lo schiocco della braga che si sganciava, ha elaborato mentalmente in un secondo ciò che stava succedendo ed è saltato giuù :s68: :s68: Il missile non era armato, l'altezza non era elevata, l'angolo di caduta era limitato, ecc ecc......... non c'erano le ragioni "tecniche" per cui potesse esplodere ma, mai dire mai, ....... comunque fortunatamente non successe nulla se non un grosso spavento per coloro che hanno vissuto in diretta l'evento....... e per noi che, a posteriori, lo sentimmo raccontare.............

 

Ok, per oggi la finisco qui......... spero lo troviate interessante......... alla prossima puntata.......

 

:s67: Lugher :s67:

Modificato da lugher
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Visitatore luciano pietri

e ancora grazie.Certo chi non ricorda lo sbarco e il successivo imbarco munizioni.C'erano i cofani delle 76/62 con tre cariche dentro che pesavano da matti ma nessuno che fiatava, tutti in fila e passamano fin quasi alla santabarbara.

Non ci avevo più pensato ma sai che con il tuo racconto mi è tornato in mente un sacco di particolari?

Grazie Lugher, come al solito sei perfetto.

Luciano

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Molto interessante anche questa puntata caro Lugher; hai reso molto bene impressioni e soprattutto la straordinaria reattività del tuo frà.

Se foste stati altrove con un aggeggio a propellente liquido la faccenda sarebbe diventata più pirotecnica. Alla prossima puntata ora che hai creato degli avidi lettori. :s55:

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Grazie Luca...ci hai fatto sentire a bordo dell'Audace in quei particolari momenti.

Ma il racconto non è finito vero? Non hai ancora detto il motivo dell'immissione in bacino dell'unità.

 

Un particolare: hai detto che tutti conoscono Aulla per il poligono dove siamo stati a sparare al Car...ma io, cioè quelli che hanno prestato servizio a metà anni 70, siamo andati a sparare ad un poligono nel primo entroterra massese, precisamente a Fossola. E' cambiato qualche cosa nel giro di una decina d'anni?

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Un particolare: hai detto che tutti conoscono Aulla per il poligono dove siamo stati a sparare al Car...ma io, cioè quelli che hanno prestato servizio a metà anni 70, siamo andati a sparare ad un poligono nel primo entroterra massese, precisamente a Fossola. E' cambiato qualche cosa nel giro di una decina d'anni?

 

mi sa che hai ragione tu. :s68: :s68: ........ ad Aulla c'è il centro munizionamento ma il poligono è a Fossola...... mi ricordo una valletta stretta stretta..con una strada tortuosa per raggiungerla...

 

grazie dell'appunto Moreno, ciao

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mi sa che hai ragione tu. :s68: :s68: ........ ad Aulla c'è il centro munizionamento ma il poligono è a Fossola...... mi ricordo una valletta stretta stretta..con una strada tortuosa per raggiungerla...

 

grazie dell'appunto Moreno, ciao

 

 

Di niente, se non ci si aiuta a ricordare tra noi...insieme si rimettono in sesto tante tessere di un bel mosaico.

Se mi permettete vi racconto brevemente di quando andai a sparare al poligono, come tutti almeno una volta al car.

Arrivò il momento del lancio della bomba a mano, quella da esercitazione, non pericolosa, così dicevano, ma faceva un bel botto...e se eri vicino...

Insomma, a turno dobbiamo lanciare, il Capo che ci spiega e tutti eseguono un lancio più o meno lungo, ma oltre un cumulo di terra per aumentare la sicurezza al momento dello scoppio.

Arriva il turno di un ragazzone, non ricordo di dove fosse, alto e massiccio, il Capo lo guarda con ammirazione gustando già la gittata della bomba con questa leva umana.

In effetti il lancio fu poderoso...ma purtroppo per noi in verticale...tanto che il Capo impaurito ordinò di gettarsi tutti a terra, cosa che stavamo già facendo, perchè ogniuno col naso per aria vedeva l'inesorabile bomba tornare quasi al punto di partenza.

Per farla breve scoppiò a meno di dieci metri da noi, non causando danni, ma un bel fischio all'orecchio.

L'autore del lancio fu arronzato violentemente dall'istruttore.

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certo che queste bombe da esercitazione danni ne hanno fatto :s68: :s03: nei racconti del personale dell'esercito è una costante di tutti......... al mio contimgente non la fecero lanciare....... sparammo solo con il MAB..... ed una volta a bordo dal ponte di volo con la pistola una 22 mi pare.... perchè il Capo Servizio Armi aveva una partita in scadenza ed ha preferito usarla..... :s20: :s20:

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Visitatore luciano pietri
Di niente, se non ci si aiuta a ricordare tra noi...insieme si rimettono in sesto tante tessere di un bel mosaico.

Se mi permettete vi racconto brevemente di quando andai a sparare al poligono, come tutti almeno una volta al car.

Arrivò il momento del lancio della bomba a mano, quella da esercitazione, non pericolosa, così dicevano, ma faceva un bel botto...e se eri vicino...

Insomma, a turno dobbiamo lanciare, il Capo che ci spiega e tutti eseguono un lancio più o meno lungo, ma oltre un cumulo di terra per aumentare la sicurezza al momento dello scoppio.

Arriva il turno di un ragazzone, non ricordo di dove fosse, alto e massiccio, il Capo lo guarda con ammirazione gustando già la gittata della bomba con questa leva umana.

In effetti il lancio fu poderoso...ma purtroppo per noi in verticale...tanto che il Capo impaurito ordinò di gettarsi tutti a terra, cosa che stavamo già facendo, perchè ogniuno col naso per aria vedeva l'inesorabile bomba tornare quasi al punto di partenza.

Per farla breve scoppiò a meno di dieci metri da noi, non causando danni, ma un bel fischio all'orecchio.

L'autore del lancio fu arronzato violentemente dall'istruttore.

Anche ai miei tempi andavamo a Fossola a sparare poi andammo su una spiaggia vicinoad Ancona e una volta dal ponte di volo dell'Intrepido con il Mab.

Durante i tiri a fossola con l'Enfield, il fucile, ci portarono nel mese di Ottobre ma in quella valletta era un caldo assassino e già avevamo la dicisa invernale.

Ad un certo momento qualcuno si accorse che stavamo sparando dele pallottole traccianti.

Subiro il passa-parola: tira in alto sulla sinistra, nel bosco.

Infatti diversi caricatori andarono a finire dove indicato mentre il Capo si inca...volava perchè nessuno prendeva le sagome.

Dopo una buona mezzora il primo fumo, poi il crepitio dell'incendio, poi la sirena dei pompieri ci confermo che il bosco aveva preso fuoco.Via di corsa sugli autobus e ritorno...ad un clima accettabile!!!!

Non fu una missione gloriosa ma è comunque un ricordo!!!!

Luciano

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Visitatore UPS2

... Che cosa ci vieni a fare in Sede: solo gli elenchi dei Soci e le Memorie Storiche del Gruppo per la Presidenza Nazionale??

 

Bravo C.te Lugher, grazie anche Voi per risvegliare i ricordi dei nostri vent'anni!

 

A proposito del poligono di Fossola ( o Fossoli? a me pare fosse così, ma si sa, il tempo e il troppo Spalletti possono lasciare il segno!!!) a rileggere i Vostri anedotti mi sovviene quello al quale fui testimone io quando partecipai all'addestramento con l'Enfield (per me ancora il più bel fucile!), il MAB e il lancio della bomba a mano.

Tra noi c'era il solito ragazzo totalmente avulso dalle cose militari ed un po' impreparato che aveva palesi difficoltà e timori nell'uso delle armi. Con qualche difficoltà effettuò i cinque (sic!) colpi con l'Enfield. Poi toccò al MAB, automatico. Il Sottufficiale addetto, avendo notato le difficoltà del giovane si mise a cavallo dei due muretti dello stallo (ricordate che ogni postazione era singola divisa da muretti, vero...? :s12: Caso mai chiedo ausilio al C.te Malaspina che ha una memoria ferrea!) proprio sopra di lui.

Dopo un paio di colpi l'arma, ovviamente (legge di Murphy) si inceppò e il giovanotto, serenamente, si girò, o almeno quella era l'intenzione, brandeggando la canna verso l'esterno della linea di tiro, e "spazzando" tutte le altre postazioni, dove pensava di trovare l'aiuto di detto Sottufficiale. Immediatamente, da dietro le sue spalle e dall'alto, un poderoso "cazzottone" calò sul suo elmetto, bloccando sul nascere l'infausta manovra! Capo Cannone aveva colpito!!! :s03: :s03: :s03:

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... Che cosa ci vieni a fare in Sede: solo gli elenchi dei Soci e le Memorie Storiche del Gruppo per la Presidenza Nazionale??

 

Bravo C.te Lugher, grazie anche Voi per risvegliare i ricordi dei nostri vent'anni!

 

A proposito del poligono di Fossola ( o Fossoli? a me pare fosse così, ma si sa, il tempo e il troppo Spalletti possono lasciare il segno!!!) a rileggere i Vostri anedotti mi sovviene quello al quale fui testimone io quando partecipai all'addestramento con l'Enfield (per me ancora il più bel fucile!), il MAB e il lancio della bomba a mano.

Tra noi c'era il solito ragazzo totalmente avulso dalle cose militari ed un po' impreparato che aveva palesi difficoltà e timori nell'uso delle armi. Con qualche difficoltà effettuò i cinque (sic!) colpi con l'Enfield. Poi toccò al MAB, automatico. Il Sottufficiale addetto, avendo notato le difficoltà del giovane si mise a cavallo dei due muretti dello stallo (ricordate che ogni postazione era singola divisa da muretti, vero...? :s12: Caso mai chiedo ausilio al C.te Malaspina che ha una memoria ferrea!) proprio sopra di lui.

Dopo un paio di colpi l'arma, ovviamente (legge di Murphy) si inceppò e il giovanotto, serenamente, si girò, o almeno quella era l'intenzione, brandeggando la canna verso l'esterno della linea di tiro, e "spazzando" tutte le altre postazioni, dove pensava di trovare l'aiuto di detto Sottufficiale. Immediatamente, da dietro le sue spalle e dall'alto, un poderoso "cazzottone" calò sul suo elmetto, bloccando sul nascere l'infausta manovra! Capo Cannone aveva colpito!!! :s03: :s03: :s03:

 

Forse a ripensarci hai ragione Michele: è Fossoli!

Confermo le postazioni del poligono ed era inevitabile l'intervento crudo e immediato di Capo Cannone.

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Visitatore luciano pietri
Forse a ripensarci hai ragione Michele: è Fossoli!

Confermo le postazioni del poligono ed era inevitabile l'intervento crudo e immediato di Capo Cannone.

No il poligono è a Fossola!!!

Fossoli è un piccolo paese vicino Carpi (Modena) dove era attivo uno dei pochi campi di concentramento e internamento d'Italia.

Inoltre Fossoli è divenuto famoso (almeno in maremma) perchè nell'immediato dopoguerra un prete , sfruttando le baracche del campo di concentramento , raccolse intorno a se moltissimi ragazzi rimasti soli in quegli anni tragici e dopo tante peripezie non ultima la sospensione dagli ordini sacerdotali ( A divinis), arrivò dalle nostre parti e riuscì a creare qualcosa di talmente bello che attecchì, crebbe e ancora esiste.

Il prete si chiamava Don Zeno.

Creò Nomadelfia.(Per chi viene a Grosseto da Siena, dopo l'ultimo paese prima dell'arrivo ( Batignano), su un poggio pieno di ulivi a dx della strada, si vede una gran croce,che di notte è illuminata, il simbolo di Nomadelfia e dei Nomadelfi.Chi vuol vivere un giorno in un'altra dimensione deve andarci e tutti sono ben accetti).

La Chiesa ha riconosciuto il valore di questa opera tanto che un decennio fà il Papa, S.S. Giovanni Paolo II venne a trovare i Nomadelfi e ci passò insieme una giornata cancellando di fatto tutte le antiche incomprensioni.

Luciano

Modificato da luciano pietri
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Grazie Luciano di questa precisazione e di questo erudimento culturale su Nomadelfia, che passando ho sempre visto come indicazione ma non ne conoscevo le origini.

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  • 4 weeks later...

Allora riprendiamo un po' il filo del discorso.......

Gennaio 1984, siamo in navigazione sotto la Sardegna con provenienza Taranto dove avevamo fatto il corso antincendio....... un mare "bestiale" ci accompagna nel nostro errare.....

audace2bs6.jpg

audace3te9.jpg

audace4qt3.jpg

.......nel pomeriggio, poco prima del the, si sparge la voce.......... facciamo rotta sul Libano !!!!!!! Ci si guarda in faccia preoccupati, soprattutto pensando a casa e come fare per avvertire........ i telefonini non c'erano ancora :s68: :s68: ad un certo punto l'interfono gracchia "il Medico è urgentemente atteso in macchina di prora"........ il Direttore era caduto ed era dolorante ad una spalla......... da un primo esame pareva non fosse nulla di grave... ma nel dubbio fu imbarcato su uno degli elicotteri e trasportato a Cagliari all'ospedale......... intanto la nave accosto e diresse la prora verso il Medio Oriente..... era ormai notte quando l'elicottero appontò e con quel mare non era uno scherzo..... ma il pilota con molta perizia lo "buttò" giù e subito fu assicurato con le drizze al ponte dai nocchieri. Quando il rotore fu fermo si aprì il portellone e scese il direttore con il braccio al collo.......... la spalla era saltata...... ma durissimo rifiutò la sostituzione a bordo e restò con noi per tutta la missione :s20: :s20: La notizia dell'invio di altre unità nelle acque libanesi passò un po' in sordina e ricordo che i miei lo seppero per puro caso ascoltando la notizia alla radio..... per conto da bordo ci fu consentito qualche giorno dopo di dare una telefonata a casa dalla radio con la condizione però di non divulgare la nostra destinazione pena l'interruzione della comunicazione...... tutti riuscimmmo perfettamente a farci intendere......... e così senza forzare troppo l'andatura dopo tre giorni arrivammo sull'obiettivo....... una delle prime "cose" che vedemmo fu questa

newjersey12beirut1984yx2.jpg

ricordo ancora come fosse adesso che il secondo chiamò tutto il personale libero in coperta per ammirare quest'autentica bellezza navale, la Corazzata USA New Jersey...... ancora in servizio dalla 2° guerra mondiale...... uno dei nostri elicotteri decollò però a causa delle procedure non ancora rodate nel contesto multinazionale nel quale si operava si trovò "impacchettato" da due F-14 usa che non lo buttarono giù solo perchè videro per tempo il tricolore...... ma se fosse stata notte.. :s06: ....... il nostro compito era pattugliare il settore assegnato stando attenti all'intrusione di imbarcazioni sospette vedi barchini........ ma i viveri incominciavano a scarseggiare perchè l'uscita da Taranto non doveva superare la settimana invece.......erano quasi due che eravamo in giro e così..........

 

alla prossima Lugher :s67:

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Si inizia meglio la giornata lavorativa con questi piccoli, ma intensi aneddoti di vita trascorsa a bordo delle nostre belle unità

Complimenti per le foto dalla plancia, veramente belle e rendono chiaro la forza del mare e del vento in quel momento.

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Visitatore UPS2

Riprendo l'argomento dopo un po' di tempo. Ringrazio Luciano per la precisazione sul nome del poligono; evidentemente il "tempo" ha lasciato il suo segno nei mei neuroni! :s03:

 

Invidio ancora tanissimo il C.te Lugher per l'occasione da lui avuta per aver visto in navigazione ed in piena efficenza operativa una corazzata. Personalmente ho la passione per le Unità Maggiori tradizionali: per me Nave è sinonimo di corazzata e incrociatore e loro stretti derivati; già le potaerei sono cosa diversa. Ovviamente parlo di passione e non ne faccio un discorso tecnico! :s01:

 

Completerei l'argoente con u altro aneddoto sempre legato alle esercitazioni al poligoni di Fossola.

Esercitazione con la bomba a mano SRCM; tutti effetuiamo il lancio previsto con risultati più o meno apprezabili.

Una bomba, però, resta inesplosa. Conciliabolo degli Ufficiali ed incarico all'artificere di servizio per l'eliminazione del residuato.

Costui si avvicina noncurante alla bomba, si china, armeggia (probabilemte innesca una carica "ausiliaria", da dove eravamo non potevamo distinguere l'azione), poi si alza, sempre con estrama naturalezza, si allontana di alcuni passi poi si volta nell'esatto momento in cui la carica (ridotta) detona! Segno evidente che aveva perfettamente calcolato i tempi dell'esecuzione del suo lavoro e su di noi "burbe" il suo attegiamento spavaldo e noncurante fece un grandissimo effetto... Che ancora dura!! :s03:

 

Buon proseguimento a tutti!!!

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Visitatore UPS2

Riprendo l'argomento dopo un po' di tempo. Ringrazio Luciano per la precisazione sul nome del poligono; evidentemente il "tempo" ha lasciato il suo segno nei mei neuroni! :s03:

 

Invidio ancora tanissimo il C.te Lugher per l'occasione da lui avuta per aver visto in navigazione ed in piena efficenza operativa una corazzata. Personalmente ho la passione per le Unità Maggiori tradizionali: per me Nave è sinonimo di corazzata e incrociatore e loro stretti derivati; già le potaerei sono cosa diversa. Ovviamente parlo di passione e non ne faccio un discorso tecnico! :s01:

 

Completerei l'argoente con u altro aneddoto sempre legato alle esercitazioni al poligoni di Fossola.

Esercitazione con la bomba a mano SRCM; tutti effetuiamo il lancio previsto con risultati più o meno apprezabili.

Una bomba, però, resta inesplosa. Conciliabolo degli Ufficiali ed incarico all'artificere di servizio per l'eliminazione del residuato.

Costui si avvicina noncurante alla bomba, si china, armeggia (probabilemte innesca una carica "ausiliaria", da dove eravamo non potevamo distinguere l'azione), poi si alza, sempre con estrama naturalezza, si allontana di alcuni passi poi si volta nell'esatto momento in cui la carica (ridotta) detona! Segno evidente che aveva perfettamente calcolato i tempi dell'esecuzione del suo lavoro e su di noi "burbe" il suo attegiamento spavaldo e noncurante fece un grandissimo effetto... Che ancora dura!! :s03:

 

Buon proseguimento a tutti!!!

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.. Quando il rotore fu fermo si aprì il portellone e scese il direttore con il braccio al collo.......... la spalla era saltata...... ma durissimo rifiutò la sostituzione a bordo e restò con noi per tutta la missione :s20: :s20:

 

mi ricorda qualcuno... certo che questi Direttori di Macchina sono proprio masochisti!

 

ingessatoaugustagw2.jpg

 

 

grazie per gli aneddoti Luca, è bello respirare (anche se virtualmente) un po di profumo di mare...

Modificato da Totiano
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Visitatore luciano pietri

Solo per notizia ma non sarebbe male sapere dove è "la curva mascellani"""

Penso sia attuale parlando di ....bracci al collo!!!!

Modificato da luciano pietri
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mi dispiace rubare la scena a Moreno.... prometto di essere breve: la curva mascellani è intitolata al sottoscritto ed è nel comprensorio della (ormai ex) caserma sommergibili. a causa di un cane ho distrutto il mio Ducati Paso e lo chassis di una Renault 17, meno male che andavo piano... io mi ruppi solo un polso grazie sopratutto alla testardaggine di voler sempre portare il casco nonostante le forze dell'ordine mi fermassero quasi quotidianamente!

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Caro Capo Lugher davvero formidabili i ricordi e le foto sia dell'Audace che quella della New Jersey che se non erro entro poi in azione in operazioni controcosta.

P.S. le SRCM da esercitazione che se non ricordo male erano colorate di rosso e blu erano poco più che petardi. Per innescarsi e detonare correttamente doveva sfilarsi il "paracadute" in alluminio e compiersi la parabola. Quando non scoppiavano certi venerandi sottufficiali in genere dotati di trippe notevoli le maneggiavano e sfruculiavano come fossero caramelle ... immagino per il sollazzo degli astanti ...

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grazie per gli aneddoto Malaspina, è bello respirare (anche se virtualmente) un po di profumo di mare...

 

 

Aneddoto Malaspina ????????? :s68: :s68: Caro Marco, credo che questa confusione sia frutto della famosa curva o forse l'assaggio del nuovo spalletti :s03: :s03: Pensare che avevo appena lodato i Direttori per la loro "grinta" :s02: :s02:

 

:s55: :s55: luca

Modificato da lugher
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Caro UPS2 in effetti le risorse di questi elementi erano pressochè illimitate. In un certo posto uno dei numeri preferiti di attrazione si teneva durante le lezioni di Teoria Armi, dopo aver smontato e illustrato le varie componenti delle bombe a mano, cilindro di alto esplosivo compreso di cui veniva più volte teatralmente e subdolamente sottolineata l'instabilità e pericolosità, questa componente veniva appunto con "noncuranza" repentinamente fatta cadere tra i piedi dei giovincelli geometricamente schierati a semicerchio che a quel punto spesso manifestavano incredibili doti ginniche.

Modificato da Charlie Bravo
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Aneddoto Malaspina ????????? :s68: :s68: Caro Marco, credo che questa confusione sia frutto della famosa curva o forse l'assaggio del nuovo spalletti :s03: :s03: Pensare che avevo appena lodato i Direttori per la loro "grinta" :s02: :s02:

 

hai ragione Luca, ho provveduto a correggere!

non ancora lo Spalletti, visto che lo ritiro tra un paio di settimane... forse qualche postumo della curva :s03:

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  • 1 month later...

.............proseguo con una nuova "puntata"......... Nave Audace in navigazione in un punto imprecisato del Mediterraneo Centrale ore 00.....

 

come sapete sulle unità militari i turni di guardia sono organizzati su tre squadre per cui si fanno 4 ore di guardia ed 8 di riposo ( es. guardia dalle 00 alle 4, si rimonta dalle 12 alle 16 e così via). Per evitare però che il personale faccia sempre lo stesso turno si esegue il GAETTONE che non è altro che il turno dalle 16 alle 18, questo turno ridotto serve appunto a dare lo sfalsamento all'orario.... E' tradizione delle unità militari della nostra Marina che dopo la mezzanotte venga servita la pizza che, oltre a rifocillare il personale che monta di guardia, serve ancorchè ce ne fosse bisogno a "cementare" lo spirito di corpo collante indispensabile per tutti coloro che lavorano in squadra. La pizza viene fatta dal panettiere di bordo solo per la squadra montante anche perchè poi deve "anche" fare il pane per tutto l'equipaggio e deve essere pronto per la colazione delle 7. L'equipaggio di Nave Audace era composto da circa 400 persone, potete capire bene quanti quintali di pane doveva preparare.

Tutta questa premessa per ambientare la situazione.............. allora il nostro panettiere chiaramente faceva qualche teglia in più per gli amici, gli amici degli amici, gli "anziani"...... insomma a parte quelli che dormivano perchè montavano alle 4, tutti quelli svegli chissà perchè dopo mezzanotte venivano attratti dal profumo e si ritrovavano davanti al forno :s03: :s03: Oltrettutto il nostro era ligure di Andora e quindi per i conterranei faceva anche la focaccia che magari farcivamo con lo stracchino "recuperato" in cambusa durante il giro di ispezione...... .(noi elettricisti potevamo entrare quasi dappertutto :s68 :s20: )

Quella sera lì i troppi giorni di mare incominciavano a rendere evidente un certo nervosismo, insomma tutti non si vedeva l'ora di andare a terra........ l'impasto per il pane era steso sul tavolaccio a lievitare ed occupava una superficie di almeno 2m x1m x40cm era veramente un bel mucchio...... un po' per scherzo un po' per davvero qualcuno prese un po' dell'impasto ed incominciò a tirarlo a qualcun'altro.. :s01: :s01: in men che non si dica ci ritrovammo divisi in due squadre ed incominciammo a tirarcelo........ Nave Audace aveva 2 corridoi paralleli che partivano da poppetta, quello di dritta portava ai camerini dei marescialli e non era usato per il transito, quello di sinistra invece era la via naturale che permetteva di andare da poppa a prora. Si incontrava "salendo" il locale DG di poppa, il barbiere, l'infermeria, la panetteria, la porta di accesso alla cucina equipaggio dopodichè all'altezza delle caldaie di poppa piegava a sinistra verso la mensa equipaggio oppure a dritta verso il quadrato sottufficiali..... una squadra era all'altezza della panetteria l'altra al "bivio" per potersi riparare..... in un quarto d'ora ci tirammo tutto l'impasto........ ce n'era dappertutto, sul pavimento, sulle paratie, sulle passerelle portacavi del soffitto oltre che sulle divise da lavoro che indossavamo........ il povero panettiere, passata l'euforia del "combattimento", dovette mettersi lì e rifare tutto...... noi per contro dovemmo pulire tutto prima dell'arrivo di Capo Cannone, quella notte i pesci banchettarono..........succedevano anche queste cose sulle nostre unità :s03: :s03: :s03:

 

Qualcuno sa se lo spuntino notturno è un'abitudine anche delle altre nazioni.... che so la Francia con le brioches, la Germania con i "Biuster :s03: ", la Spagna con la paella, la Grecia con lo tzaziki...... gli USA con l'hot dog .............aspetto commenti in tal senso

 

 

un caro saluto da Capo Lugher :s67:

Modificato da lugher
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la battaglia del pane! credo sia un ulteriore modo di sancire la fratellanza a bordo...

 

sono sicuro che anche le altre marine inventino qlc, sono espedienti universali. nei miei imbarchi statunitensi erano le patate fritte che giravano mentre sui battelli tedeschi era a ispirazione ma sempre piccole cose e fredde per non disturbare chi dorme... hanno anche il vantaggio, sui 206, di avere la cucina praticamente in camera manovra

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Curisoso racconto Luca che ci riporta a quegli indimenticabili momenti delle vita di bordo. Vedo che da come ti ricordi la nave potresti percorrerla anche al buio, quello che ora le fa da padrone mestamente ormeggiata al molo Lagora.

Ovvio aspettare altri aneddoti.

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Visitatore bollazero

anche a bordo del TOTI c'era lo spuntino di mezzanotte per quelli di guardia,

variava a secondo di quello che offriva la cucina di bordo,oltre la pizza,pane e

salame, formaggi vari a volte anche la frutta, ma sopratutto non mancava mai il caffe'

e il vino.......... :s68:

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  • 1 month later...

Dunque eravamo rimasti al Libano........come riportato qualche post fa, la nostra missione nelle acque medio orientali ci arrivò addosso all'improvviso....... anche sotto il punto di vista alimentare........ quindi con la cambusa "sul rosso fisso" :s03: dirigemmo quindi verso Cipro e più precisamente nel porto di Larnaca. Qui stazionammo dal mattino alla sera ma, per dare un po' di "svago" all'equipaggio, il Comandante inventò la franchigia ad ore....... chi non era di guardia in porto potè uscire con la "promessa" di rientrare quando sarebbe toccato il proprio turno :s02: :s02: In aggiunta a ciò facemmo anche un imbarco viveri che ancora adesso lo ricordo come "epico". Sull'Audace la cambusa era all'estrema prora sotto il locale "equipaggio 1", quindi fu formata una catena umana con passamano da poppa a prora e qui........ ne accaddero delle belle :s20: In quel periodo a bordo il "rancio" non è che fosse dei migliori (per noi dell'equipaggio) ...... ed allora tutti si organizzarono, ovvero dal corridoio principale sottocoperta si accedeva ai vari locali nei quali ognuno aveva la propria branda....... quando passava qualcosa di "interessante" questo veniva "filato" dabbasso ed occultato..... In questa maniera ci facemmo una "piccola" cambusa di formaggi, salumi, scatole di insalata giardiniera da 5 kg che una volta aperta toccava finire in fretta per evitare intossicazioni :s68: :s68: :s68: Ricordo i panini con la groviera o con lo stracchino, quest'ultimo occultato al fresco nei condizionatori......... e poi biscotti, merendine.....ecc ecc. Tutto filava liscio quando ad un certo punto arrivò infuriato il Capo "Gamella"....... mancava una forma di grana (qualcuno aveva "osato" troppo :s68: ), se non fosse saltata fuori subito avrebbe fatto perquisire tutti i locali........... dopo pochi minuti fu vista rotolare beata nel corridoio.......... il capo soddisfatto fece riprendere il passa mano e tutti ripresero a fare la "spesa" :s03: Era il gennaio 1984, ricordo certe arance grosse come pompelmi e succosissime di provenienza Israeliana, favolose........... L'imbarco viveri durò circa 12 ore, una volta terminato fu battuto il posto di manovra e lasciammo il porto per raggiungere la nostra zona di operazioni......

 

Alla prossima :s55: Lugher

Modificato da lugher
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Visitatore UPS2

Ulteriore interessante post di autentica vita marinara! Bello davvero!! :s20:

 

Ancora oggi, quando ci sono "merci varie" da "stivare" in uffico (tipo risme di carta e simili) tento di far capire a colleghi e collaboratori che la "catena" è il sistema migliore, ma non sempre vengo compreso!

Non sono molti quelli che hanno fatto il militare in Marina!!! :s02:

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Capo Lugher...il sistema di fare la spesa durante l'imbarco viveri, era cosa comune a tutte le unità della MM o forse di tutte le Marine.

Per questo hanno inventato il Capo Gamella, pronto a vigilare su ogni desaparesidos che si verifichi durante la fantomatica catena umana.

 

Bel racconto Lugher, grazie per averci riportato a bordo...continua!

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