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Gli Ecoscandagli


Visitatore Marcuzzo

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Visitatore Marcuzzo

Principio di funzionamento

 

Grazie all'avvento della pesca con il clonk é divenuto un accessorio praticamente indispensabile, in quanto ci permette di calare le nostre esche proprio nella zona d'acqua dove i siluri sono più attivi, evitando inutili e lunghe derive senza abboccate. Molti sono i modelli e le marche disponibili, un po' per tutte le tasche. Il modello base é costituito da un trasmettitore, da un ricevitore/amplificatore e da un trasduttore. I primi due sono all'interno della scatola con monitor a cristalli liquidi che viene posizionata sulla plancia (fig.1), mentre il trasduttore viene piazzato sotto lo scafo e collegato mediante un cavetto (fig.2).

 

Fig.1

eco1.JPG

 

All'accensione , il trasmettitore invia una piccola quantità di energia elettrica al trasduttore che la converte in impulso sonoro lanciandolo verso il fondo. Quando l'impulso colpisce il bersaglio si produce la eco e il suono viene respinto verso l'alto, dove il trasduttore lo riconverte in impulso elettrico inviandolo all'amplificatore (nel tragitto il segnale si é così indebolito che non sarebbe leggibile se non fosse amplificato). Di lì passerà al ricevitore e sullo schermo, annerendo i cristalli liquidi che risaltano sullo sfondo evidenziando fondale e pesci. Il corretto uso ed una perfetta taratura dello strumento, permettono durante la deriva di calare, appunto, le esche davanti alle bocche dei siluri e di vedere in diretta l'abboccata. Quando l'eco di un'anguilla, segnalato sul monitor da una riga nera continua, combacia con l'eco di un siluro, formato da un arco nero di grosse dimensioni, state pur sicuri che una delle canne inizierà a sobbalzare. Perché tutto questo sia visibile, bisogna che il trasduttore sia collocato ed installato in maniera corretta (v/installazione trasduttore).

 

Fig.2

tra.gif

 

Questi strumenti danno una immagine accurata del fondo su cui la barca passa, un fondo di sabbia compatta, ghiaino o argilla dura rimanda un ampio segnale di fondo, mentre se il segnale si restringe significa che siamo passati su un fondo fangoso, infatti il fango assorbe l'onda sonora e rimanda un segnale debole. Grosse rocce o tronchi su fondo morbido, rimandano segnali al di sopra del livello del segnale di fondo, l'altezza del segnale dipende dall'altezza dell'oggetto, se passiamo sopra ad un palo esso dovrebbe essere visibile come una linea corta che si estende al di sopra del segnale. Una pendenza ripida rimanda un ampio segnale, i segnali mandati da uno scoglio subacqueo sono normalmente i più ampi, mentre erba e cespugli appaiono come dei gruppi al di sopra del segnale del fondo.

 

Installazione monitor

 

Fig.1 eco.JPG Fig.2 monitor2.JPG fig.3 monitor1.JPG

 

Collegare l'altro cavo del monitor con l'alimentazione a 12V, se non si ha l'accensione elettrica del motore già equipaggiata sulla barca, dovremo procuraci una batteria d'auto. Il cavo nero va fissato sul polo negativo, mentre quello rosso su quello positivo, interponendo un filtro di corrente ed un fusibile, in modo da salvaguardare l'apparecchiatura da sbalzi di voltaggio (fig.4). Esistono in commercio modelli di ecoscandaglio portatili, muniti di batteria ricaricabile, un'ottima soluzione se non vogliamo un impianto fisso sulla barca (fig.5).

 

Fig.4 batt.JPG Fig.5 ecobatt.gif

 

Installazione trasduttore

 

Il trasduttore deve essere collocato in una posizione dove il flusso d'acqua risulta regolare in ogni momento. Eventuali bolle d'aria create dal movimento dello scafo nell'acqua interferiscono con il segnale sonar. Ciò provoca "rumore" o tracce casuali che possono apparire sul display. E' opportuno controllare attentamente il corso dell'acqua mentre la barca é in movimento, per determinare la posizione migliore per il trasduttore. Esso va fissato sullo specchio di poppa dello scafo (fig.1-2), assicurandoci che la posizione scelta non interferisca con la scia della barca. Montare il trasduttore ad almeno 30 cm. dal piede del motore. Ciò eviterà che le bolle d'aria generate dall'elica lo investano. Non montare il trasduttore in una posizione direttamente dietro eventuali sporgenze o costolature presenti sul fondo dello scafo, una buona posizione é tra le costolature più vicine al motore (fig.2).

 

Fig.1 trasd.gif Fig.2 trasd2.gif

 

Una volta determinata la migliore posizione per il trasduttore, appoggiare il supporto sullo specchio di poppa nella posizione voluta, esso deve risultare all'incirca orizzontale. Il fondo dello scafo deve essere più o meno allineato con la staffa metallica del trasduttore (fig.1). Fare dei segni con una matita sullo specchio di poppa attraverso la scanalatura nel supporto del trasduttore, quindi fare due buchi con il trapano nel mezzo delle scanalature. Un'ottima soluzione per evitare che a forti velocità qualche oggetto galleggiante vada a cozzare contro il trasduttore, con il rischio di romperlo, é possibile montarlo su rotaia, come abbiamo fatto su una delle nostre barche più veloci, in modo da poterlo sollevare in caso di bisogno (fig.4-5).

 

Fig. 3 trasdut1.JPG Fig.4 trasdregolabile.JPG Fig.5 trasdrot.JPG

 

Aggiustare il trasduttore ed il supporto in modo tale che esso risulti orizzontale, stringere tutte le viti usando solo viti in acciaio inossidabile, e fissare il cavo del trasduttore allo specchio di poppa, abbastanza vicino al traduttore stesso (fig.3). Ciò aiuterà ad evitare che il trasduttore entri nella barca se dovesse sganciarsi ad alta velocità. Fare una prova con la barca in velocità per valutare il risultato, se vi sono interferenze sul display quando la barca é al massimo, provare ad abbassare il supporto del trasduttore, in modo da immergerlo maggiormente. Se non vogliamo fissare permanentemente il trasduttore alla barca si possono utilizzare quelli a ventosa (fig.6) o quelli galleggianti, che seguono la barca durante la deriva (fig.7).

 

Fig.6 trasdvent.gif Fig.7 trasdgall.gif

 

Archi di pesce e angoli conici

 

Fig.1

base.gif

 

Se il montaggio del trasduttore é stato eseguito correttamente ed il monitor tarato alla perfezione, i siluri che passano sotto la barca dovrebbero essere evidenziati come archi di pesce (fig.1). Questi apparecchi hanno di solito due modi di visualizzare le immagini sul display: una automatica ed una manuale. Nel modo automatico, é il computer all'interno del monitor che attribuisce ai segnali provenienti dal trasduttore un significato non sempre corretto, eliminando i rumori di fondo indesiderati. Nel modo manuale, invece, siamo noi che dobbiamo tarare lo strumento in modo da eliminare i disturbi ed evidenziare, invece, gli archi di pesce. Questi ultimi, si creano quando il cono del suono passa sopra ad un siluro. La distanza dal siluro, quando il cono lo colpisce, é mostrata come "A" in fig.2, quando il pesce si trova al centro del cono, la distanza é più breve, come mostrato in "B". Quando il cono lascia il pesce, la distanza aumenta nuovamente, come mostrato in "C".

 

Fig.2

archi.gif

 

Le onde sonore del trasduttore si propagano nell'acqua in un raggio a forma di cono (fig.3), che assomiglia molto ad un fascio di luce di una torcia elettrica. L'angolo tra i lati esterni del cono forma l'angolo conico. Normalmente, trasduttori ad ampi angoli conici (es.20°) sono ideali per la pesca in profondità da basse a medie. L'angolo conico di 20° ci permette di vedere molto di più del mondo sommerso, in 5 mt. di acqua esso copre un'area circolare di circa 2 mt. di diametro. Il trasduttore ad 8°, ad esempio, é più indicato per l'acqua salata, dove le profondità possono arrivare anche a 100 mt. In questi casi l'angolo conico stretto é preferibile, poiché l'energia sonora é concentrata in un'area più piccola e può penetrare a profondità più elevate. Sia il trasduttore a 8° che quello a 20°, forniscono accurate letture del fondo, anche se il segnale del fondo é molto più ampio nel modello a 20°, questo perché si vede molto di più del fondale. Il lato superficiale del segnale indica la profondità reale, il resto indica dove sono le rocce, il fango e la sabbia. Se il cono passa sopra ad un pesce in acque basse, il segnale che appare sul display può non formare un arco, questo é dovuto allo stretto diametro del cono ed ai limiti di risoluzione del display. Pesci molto piccoli probabilmente non formeranno alcun arco, pesci di medie dimensioni mostreranno un arco parziale, o una forma simile ad un arco. Pesci grandi formeranno un arco, ma in acque più profonde per vedere l'arco é necessario aumentare la sensibilità. A causa delle condizioni dell'acqua del Po, come per esempio grossi ingombri di superficie, la sensibilità può a volte non essere regolata abbastanza alta per ottenere archi del pesce.

 

Fig.3

conico.gif

 

Uno dei modi migliori per ottenere archi di pesce é di espandere o "zoommare" un segmento d'acqua, per esempio, da 5 a 10 metri, in quanto più piccolo é il segmento, migliore sarà la risoluzione dello schermo. Per avere risultati migliori, aumentare la sensibilità il più possibile, ma evitando di provocare troppo rumore sullo schermo, fino ad ottenere segnali di pesce perfetti (fig.4-5).

 

Fig.4

0638.jpg

 

Fig.5

echo.jpg

 

Accessori e installazioni opzionali

 

Installazione del sensore velocità/temperatura

 

Il sensore velocità/temperatura é utile per sapere l'effettiva temperatura dell'acqua, infatti abbiamo già visto come essa influisca molto sull'attività dei siluri, sapere in anticipo come essi si comporteranno in base alla temperatura ci permetterà di scegliere la tecnica migliore da applicare in quelle determinate condizioni d'acqua. Esso va montato in una posizione dove il flusso dell'acqua é regolare e privo di turbolenze, le bolle d'aria generate dalla cavitazione ne impediscono il funzionamento. Il montaggio più consigliabile é quello sullo specchio di poppa, leggermente a lato, a babordo (sinistra) oppure a tribordo (destra), non montarlo dietro costolature od altri oggetti che disturbano il flusso dell'acqua. Un' istallazione tipica é quella di montarlo a 10-30 cm di distanza dalla linea mediana dello scafo, esso deve rimanere sempre immerso nell'acqua, per cui é necessario scegliere la sua posizione quando la barca si muove ad alta velocità. Una volta trovata la giusta posizione, sistemiamo il sensore sullo specchio di poppa, assicurandoci che il fondo del sensore coincida con quello dello scafo (fig.1), e facendo dei segni con la matita, dove praticare i buchi per le viti, attraverso le asole del fissaggio del sensore. Quindi fissare il sensore allo scafo per mezzo di viti in acciaio inossidabile di diametro opportuno, usare una buona quantità di composto da calafataggio per sigillare le viti, regolare il sensore in modo che si trovi allo stesso livello dello scafo. Collegare il cavo del sensore all'apposito connettore presente sul cavo di alimentazione del sonar.

 

Fig.1

 

sensvelocita.gifsondatemp.gif

 

Installazione trasduttore all'interno della carena

 

Il montaggio all'interno della carena é possibile solo su scafi in fibra di vetro, in un posto dove non siano presenti bolle d'aria nella resina, oppure strati separati di resina. Il segnale del sonar si propaga attraverso la vetroresina piena, ma si arresta se incontra cavità o materiali non rigidi. Nel caso di montaggio su scafi con intercapedine riempita di materiale espanso é necessario rimuoverlo ed incollare il trasduttore direttamente sullo strato esterno dello scafo. Per scegliere l'ubicazione migliore bisogna mettere la barca all'ancora su di un fondale di almeno 15 metri, e collegare il trasduttore al monitor ed accenderlo. Immergiamo il trasduttore in acqua tenendolo con la mano, aumentando la sensibilità fino a vedere un secondo eco di fondale, poi lasciando la regolazione dell'apparecchio così come si trova, togliamo il trasduttore dall'acqua ed appoggiamolo nel punto da noi scelto per l'installazione all'interno della carena. Nel caso in cui il fondo dello scafo fosse asciutto, introdurre una quantità di acqua sufficiente a coprire circa metà del trasduttore, ed osserviamo il segnale sullo schermo per vedere se c'é stata una perdita marcata di sensibilità. Se questo accade, ce ne accorgiamo dal fatto che il secondo segnale di fondo é scomparso ed il segnale del fondo é diminuito di intensità, spostiamo allora il trasduttore in varie ubicazioni, per trovare quella che ci fornisce il miglior risultato. Se in una posizione non si ha nessuna perdita di intensità del segnale, segniamo con una matita la posizione ed installiamoci il trasduttore. Per incollare il trasduttore é necessario usare un collante a base di resina epossidica bicomponente, accertarsi che la superficie interna dello scafo sia pulita e sgrassata, quindi scartavetrare con carta vetrata fine entrambe le superfici da incollare. Mescolare i due componenti della colla lentamente, evitando che si formino bolle d'aria nel collante stesso, applichiamo una piccola quantità di collante sulla faccia inferiore del trasduttore e sulla parte dello scafo prescelta. Uniamo le due parti in modo che tutta la superficie inferiore del trasduttore sia a contatto con il collante, spingendo forte ed effettuando delle piccole rotazioni nei due sensi, facendo in modo che la faccia inferiore del trasduttore risulti parallela allo scafo, e che tra lo scafo ed il trasduttore rimanga la minore quantità di collante possibile (fig.2).

 

Fig.2

trasinterno.gif

 

Tratto da Grupposiluro.it

Modificato da Marcuzzo
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  • 2 weeks later...
Visitatore Marcuzzo
:s01: Grazie Marcuzzo ne ho proprio ordinato uno in questi

giorni da montare sul mio maresciallo M80 terro'conto dei tuoi

suggerimenti e poi :s02: pesci dell'Elba avvisati....mezzo salvati.

saluti

 

Pesci all'Elba? Ti serve un esperto in palamiti??? :s41:

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