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Articolo Da "storia Militare" - Mese Marzo


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L'USS CAINE E' REALMENTE ESISTITO?

 

I "dragamine ad alta velocità" dell'US Navy protagonisti, tra l'altro, di un famoso romanzo e di una altrettanto nota opera cinematografica

(dal n.ro 60 - settembre 1998 - di "STORIA Militare")

 

I "dragamine ad alta velocità"

Il romanzo di Herman Wouk "L'ammutinamento del Caine" va senz'altro annoverato tra le migliori opere letterarie ambientate nella seconda guerra mondiale e, probabilmente in assoluto, si tratta del miglior romanzo avente come sfondo gli aspetti marittimi del conflitto 1939-1945.

Pubblicato nel 1951, "L'ammutinamento del Caine" conobbe subito vasti consensi di critica e di pubblico che, l'anno successivo, valsero all'autore l'attribuzione del prestigioso premio Pulitzer. Nel 1954 la Columbia Pictures realizzò un film dallo stesso titolo che ottenne un successo forse anche maggiore: a parte le indubbie qualità degli attori protagonisti (Humphrey Bogart, Van Johnson, Fred MacMurray), la versione cinematografica dell' "Ammutinamento del Caine" é un film ottimamente realizzato i cui aspetti militari e navali vennero curati con particolare correttezza e veridicità. Nella parte finale dell'articolo avremo infatti modo di approfondire come l'impostazione generale e i det¬tagli "tecnici" della pellicola siano tali da renderla, a nostro avviso, il miglior film di ambiente navale sin'ora realizzato dalla cinematografia americana (e - con buona pace dei cineasti italiani ed europei - probabilmente mondiale).

 

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Una vista laterale del Thompson (DMS-38), datata 4 luglio 1945, mentre transita sotto il ponte che unisce le sponde della baia di Charleston alla confluenza dei fiumi Wando e Cooper. Il Thompson é uno dei tredici DMS tipo "Benson-Livermore" a bordo dei quali i due impianti antiaerei bi¬nati "Bofors" da 40/56 sono stati sostituiti con altrettanti impianti quadrupli dello stesso calibro. Sul fu¬maiolo poppiero é visibile un ippocampo, probabilmente giallo e rosso, simbolo non ufficiale dell'unità. (Coll. Arthur. D. Baker III).

 

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Il "destroyer minesweeper" Zane (DMS-14) nell'estate del 1943: é uno dei 18 cacciatorpediniere tipo "flush deck" trasformati in dragamine ad alta velocità nell'imminenza dell'entrata in guerra degli Stati Uniti. L'eliminazione della caldaia poppiera ha causato la scomparsa del fumaiolo n° 4 e l'armamento ri¬sulta composto da quattro cannoni da 76/50 e da diverse mitragliere "Oerlikon" da 20 mm; il radar in te¬sta d'albero é un SC-1 da scoperta aerea. Herman Wouk ambientò l' "Ammutinamento del Caine" a bordo di un'unità di questo tipo. (Coll. M. Brescia)

 

Ovviamente l'USS Caine non é mai esistito: in considerazione dei temi abbastanza "scottanti" trattati nel romanzo (imperniato sulla rimozione forzosa di un ufficiale preposto al comando di una nave da guerra), l'autore preferì dare un nome di fantasia all'unità a bordo della quale si svolge l'intera vicenda, per non coinvolgere personalità militari identificabili o conosciute (1).

Per contro, Herman Wouk ambientò il romanzo a bordo di una nave dalla tipologia ben definita, di cui ben 42 unità (suddivise in due classi) vennero poste in servizio dall'U.S. Navy durante la seconda guerra mondiale: il dragamine ad alta velocità.

Nell'imminenza dell'entrata in guerra degli Stati Uniti, vennero a crearsi per l'U.S. Navy nuove, e in taluni casi non previste, esigenze operative: tra queste, assumeva particolare rilevanza la necessità di poter disporre di navi che potessero operare, indistintamente, tanto nel ruolo di scorta convogli quanto in quello di dragamine. Fu infatti ben presto chiaro che una certa aliquota di cacciatorpediniere, oltre ai tradizionali ruoli di scorta e contrasto di superficie, avrebbe dovuto venire utilizzata per il dragaggio ad alta velocità dei tratti di mare antistanti le coste di isole prescelte per sbarchi di truppe; inoltre, la prevalente natura anfibia della guerra nel Pacifico rese ancor più necessaria la rapida soluzione di questo problema.

 

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Questa dettagliata fotografia del Perry (DMS-17), scattata il 23 luglio 1942 all'Arsenale di Mare Island (San Francisco), permette di apprezzare le nuove forme della zona poppiera dello scafo dei "flush deck" trasformati in DMS. Partendo da poppa estrema si individuano - nell'ordine - le gruette, i para¬mine, le due tramogge per lo scarico di b.t.g. e, addossato alla tuga, il verricello per la manovra dei cavi per il rimorchio dei paramine e per lo sminamento magnetico. (Coll. M. Brescia)

 

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L'U.S.S. Howard (DMS-7) il 17 febbraio 1943, dopo un periodo di lavori svoltisi presso l'Arsenale di Norfolk. Le gruette per la messa a mare dei paramine sono ricoperte da una protezione in tela cerata, e l'unità appare verniciata con i colori della "Measure 22"; si noti il corto alberetto a poppavia delle imbar¬cazioni, quasi sempre assente a bordo degli altri DMS della classe. (Coll. M. Brescia)

 

Tra l'aprile 1917 e il settembre 1920 erano entrati in servizio oltre 260 cacciatorpediniere tipo "flush deck" che, con un dislocamento superiore alle 1.100 tonnellate ed un armamento per l'epoca molto consistente (4 cannoni da 102/50 e 12 tubi lanciasiluri da 533 mm), costituirono la spina dorsale dei reparti di siluranti dell'U.S. Navy sin verso i primi anni Trenta (2). Numerose unità vennero radiate negli anni che precedettero l'inizio del conflitto e, nell'ottobre 1940, cinquanta di esse furono trasferite alla Royal Navy; cionondimeno, più di un centinaio di questi cacciatorpediniere prese parte agli eventi della seconda guerra mondiale, taluni trasformati in trasporti da sbarco (APD), in navi appoggio idrovolanti (AVD) o in unità per la sperimentazione di armi e apparecchiature varie (AG).

Tra il novembre 1940 e l'ottobre 1941, i superiori comandi dell'U.S. Navy disposero pertanto la trasformazione di 18 caccia tipo "flush deck" in dragamine ad alta velocità - o "DMS", secondo la terminologia identificativa dei vari tipi di unità americane (3). Successivamente ai lavori di modifica, l'armamento balistico principale risultò imperniato su tre/quattro pezzi da 76/50 in impianti singoli non scudati, mentre i quattro gruppi di lanciasiluri trinati furono tutti sbarcati; tra il 1942 e il 1945 l'armamento antiaerei fu incrementato, risultando composto, verso la fine del conflitto, da varie mitragliere singole "Bofors" da 40 mm e "Oerlikon" da 20 mm.

 

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Il Palmer (DMS-5, qui fotografato nel settembre 1943), fu affondato la sera del 7 gennaio 1945 nel Golfo di Lingayen da un attacco aereo giapponese; nella mattinata l'unità era già stata gravemente danneggiata dall'esplosione di una mina dello sbarramento che, insieme ad altri DMS, stava dragando. (Coll. M. Brescia)

 

La caldaia n° 4 e il relativo fumaiolo poppiero furono sbarcati poiché la potenza residua (circa 20.000 hp per 28 nodi di velocità) veniva considerata più che sufficiente per le nuove esigenze operative, ma la variazione estetica più sostanziale riguardò la poppa delle unità. Infatti, al fine di installare le attrezzature per il dragaggio delle mine, la parte poppiera del ponte di coperta fu allargata mentre il nuovo disegno delle fiancate, raccordate alle strutture originarie dello scafo, portava alla creazione di uno specchio di poppa di forma triangolare. All'estrema poppa trovavano spazio due gruette per la messa a mare dei paramine di dritta e sinistra per il dragaggio in corsa; un grosso verricello elettrico a più tamburi, addossato alla tuga poppiera, era utilizzato per la manovra dei paramine, degli immersori, e dei cavi da filare a mare nel corso dello sminamento di ordigni a influenza magnetica (4). La presenza del verricello e, soprattutto, delle attrezzature per il dragaggio magnetico, rese necessario l'incremento della potenza elettrica disponibile a bordo: pertanto, in aggiunta ai tre turbogeneratori originari per 75 kw complessivi, nel locale lasciato libero dallo sbarco della caldaia (e in parte utilizzato per incrementare la dotazione di combustibile) furono installati due altri turbogeneratori da 60 kw ciascuno.

Impiegate in una moltitudine di ruoli (dal dragaggio al traino bersagli), le unità così convertite (DMS-1/18) operarono soprattutto nel Pacifico, ove cinque di esse andarono perdute per cause belliche tra il 1942 e il 1945. La validità dei DMS era però stata ampiamente dimostrata e, nell'agosto 1944, l'U.S. Navy Bureau of Ships autorizzò la conversione di altri 24 cacciatorpediniere appartenenti alla classe "Benson-Livermore" (5), di più recente costruzione (1940-1942) e dalle caratteristiche generali notevolmente superiori a quelle dei "flush deck". Per queste nuove trasformazioni erano state in precedenza considerate le unità appartenenti alle classi "Mahan" e "Craven", ma si dovette rinunciare a tale soluzione poiché fu ben presto chiaro che il rimorchio delle attrezzature per il dragaggio avrebbe causato sforzi difficilmente sostenibili dalle strutture poppiere dello scafo.

Tra il novembre 1944 e l'estate 1945, i "Benson-Livermore" così trasformati (DMS-19/42) furono privati del quarto impianto da 127/38, posto a poppavia della tuga, nonché del complesso lanciasiluri quintuplo da 533 mm; venne invece mantenuto l'armamento antiaerei, potenziato su tredici unità con l'imbarco di due impianti quadrupli - anziché binati - di mitragliere "Bofors" da 40 mm.

 

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L'U.S.S. Hambleton (DMS-20) verso la fine del dicembre 1944, al termine del ciclo di lavori nel corso dei quali é stato trasformato in dragamine ad alta velocità presso l'Arsenale di Boston; l'ex ct. appare verniciato con i colori della "Measure 33". L'impianto lanciasiluri quintuplo originariamente posizionato tra i fumaioli é stato sbarcato, al pari del cannone poppiero da 127/38; la poppa dell'unità é ora occu¬pata dalle attrezzature per il dragaggio (verricelli, paramine ecc.). (Coll. M. Brescia)

 

Le sistemazioni per il dragaggio ricalcavano quelle dei "flush deck", con le gruette e i paramine a poppa estrema e due verricelli elettrici, di cui uno a a più tamburi, posti più verso proravia. Le maggiori dimensioni dei verricelli e l'incrementata lunghezza dei cavi di rimorchio, ma soprattutto l'imbarco di nuove e più potenti apparecchiature per lo sminamento di ordigni magnetici e ad attivazione acustica, resero necessario un considerevole aumento della potenza elettrica, ed un turbogeneratore da 540 kw andò così ad affiancare nei locali macchine il generatore diesel da 100 kw originariamente installato.

 

Attività operativa

Al momento dell'attacco giapponese del 7 dicembre 1941, i "destroyer minesweepers" Zane, Wasmuth, Trever e Perry - facenti parte della MineDiv 4 (6) - erano all'ancora nella base di Pearl Harbor; poco prima delle 09.00, nelle acque antistanti la base navale lo Zane (DMS-14) operò insieme al cacciatorpediniere Monaghan (DD-354) nell'azione che portò all'affondamento di un sommergibile tascabile giapponese tipo "A"

Tra il 1942 e il 1943, i "flush deck" trasformati in DMS parteciparono alle maggiori operazioni di sbarco nell'area del Pacifico (Guadalcanal, Nuova Guinea, isole Aleutine ecc.), alternando l'attività di dragaggio ad alta velocità con compiti di scorta, collegamento e traino bersagli. Nel novembre 1942 alcune unità (Palmer, Hogan, Howard, e Hamilton) parteciparono allo sbarco alleato in Nord Africa: l'Howard (DMS-7), in particolare, fece parte delle scorte dell'incrociatore pesante Augusta (CA-31) durante il cannoneggiamento della nave da battaglia francese Jean Bart.

Il 29 dicembre 1942 andò perduto il Wasmuth (DMS-15), irreparabilmente danneggiato due giorni prima, (durante la scorta di un convoglio nelle acque dell'Alaska), dall'esplosione di alcune cariche di profondità degli scaricabombe poppieri fatte cadere fuoribordo dalla forza del mare in tempesta.

 

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Acque della baia di Charleston, 4 luglio 1945: l'U.S.S. Thompson (DMS-38) al termine del ciclo di lavori durante i quali é stata portata a termine la sua conversione in dragamine ad alta velocità. Si noti la totale applicazione del blu scuro della "Measure 21" su tutte le superfici dell'unità, comprese le armi antiaerei e le attrezzature per il dragaggio. (Coll. Arthur. D. Baker III).

 

A partire dal 1944 i DMS operarono solamente nell'Oceano Pacifico, partecipando a tutte le operazioni di sbarco e continuando a servire in una moltitudine di ruoli ausiliari ovunque fosse richiesta la loro presenza: campagne delle isole Gilbert e Marshall, sbarchi nelle Marianne, nelle Filippine, a Iwo Jima e Okinawa.

Nell'ultimo anno di guerra quattro unità furono affondate. Il 13 settembre 1944 il Perry (DMS-17) urtò una mina al largo di Palau (isole Caroline) e, spezzato in chiglia, affondò in un paio d'ore. Il 6 gennaio 1945, durante le operazioni di sbarco nel Golfo di Lingayen (isole Filippine), l'Hovey (DMS-11) e il Long (DMS-12) fu¬ono attaccati da aerei giapponesi mentre erano impegnati nel dragaggio del tratto di mare prospiciente una delle spiagge prescelte per gli sbarchi; il primo fu silurato, mentre il secondo fu colpito da due kamikaze, ed entrambe le unità affondarono con forti perdite tra gli equipaggi. Nella serata del 7 gennaio andò perduto anche il Palmer (DMS-5): già danneggiato al mattino dall'esplosione di una mina dello sbarramento che stava dragando, fu definitivamente affondato - con due bombe - da un aereo giapponese.

Il 9 ottobre 1945, poche settimane dopo la fine della guerra, il Dorsey (DMS-1) e il Southard (DMS-10) si incagliarono sulle coste di Okinawa mentre nella zona imperversava un violento tifone e, danneggiati gravemente, non furono recuperati, venendo demoliti in seguito sul posto. Le unità superstiti, radiate entro i primi mesi del 1946, furono tutte demolite entro la metà del 1947.

 

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Arsenale di Boston, dicembre 1944: in questo dettaglio della poppa dell'Hambleton (DMS-20) si nota, oltre al verricello di grandi dimensioni su cui sono avvolti i cavi di rimorchio e quelli magnetici, un se¬condo verricello a più tamburi - posto più a poppavia - per l'effettiva manovra dei cavi. L'unità che si intravede sullo sfondo é, con ogni probabilità, l'incrociatore leggero inglese Leander, all'epoca anch'esso sottoposto a lavori di raddobbo presso il medesimo Arsenale. (Coll. M. Brescia)

 

I 24 caccia tipo "Benson-Livermore" trasformati in DMS operarono in questa veste nelle acque giapponesi, durante i mesi finali della seconda guerra mondiale. L'Emmons (DMS-22), colpito da cinque kamikaze al largo di Okinawa il 6 aprile 1945, con incendi a bordo e gravemente danneggiato fu affondato da alcuni caccia americani il giorno successivo per evitare che il relitto cadesse in mano al nemico. Durante la campagna di Okinawa tre altre unità (Forrest, Harding e Butler) vennero colpite da aerei suicidi giapponesi: i danni causati risultarono talmente gravi da renderne necessaria la demolizione.

Tra il 1946 e il 1947 otto unità passarono in riserva, mentre altre otto restarono operative in Atlantico e le restanti quattro nel Pacifico; queste ultime (Carmick, Doyle, Endicott e Thompson - DMS-33/35 e 38), tra il 1950 e il 1953 operarono nelle acque della Corea inquadrate nelle Forze Navali delle Nazioni Unite, anche se il loro impiego - nella specifica veste di dragamine ad alta velocità - non fu mai considerato del tutto soddisfacente.

Il 27 aprile 1952, 700 miglia a Ovest delle Azzorre, l'Hobson (DMS-26) entrò in collisione con la portaerei Wasp (CV-18) nel corso delle operazioni condotte nella zona dal Task Group 88.1: la velocità a cui operavano le due unità, e la notevole massa della portaerei, causarono il rapido affondamento dell'Hobson, letteralmente spezzato in due dalla Wasp. Nel sinistro, uno tra i più gravi subiti dall'U.S. Navy in tempo di pace, persero la vita 176 membri dell'equipaggio dell'Hobson, tra i quali anche il comandante. Le restanti unità rimasero in servizio sino alla metà degli anni Cinquanta: l'ultimo dragamine ad alta velocità (il Fitch, DMS-25) passò in riserva nel febbraio 1956, dopo essere stato utilizzato per qualche tempo dalla Operational Development Force (7). La fine per gli ultimi DMS giunse tra il 1971 e il 1972, quando - dopo aver trascorso lunghi e inattivi anni in vari centri di ancoraggio della riserva dell'U.S. Navy - furono avviati tutti alla demolizione.

 

Il film

Nel 1954, dopo aver rilevato da Herman Wouk i diritti cinematografici del romanzo, la Columbia Pictures diede avvio alla lavorazione del film "L'ammutinamento del Caine". Inizialmente non fu facile ottenere dall'U.S. Navy tutto l'appoggio necessario per la realizzazione dell'opera, dato che l'Ufficio Pubbliche Relazioni della Marina americana non vedeva di buon occhio un titolo e, soprattutto, una vicenda relativi ad un ammutinamento a bordo di un'unità dell'U.S. Navy (la trama del film é brevemente riportata in un apposito riquadro).

L'intervento del C.N.O. (8) della Marina americana, ammiraglio Fechteler - che aveva invece apprezzato moltissimo il libro di Wouk -, sbloccò però la situazione, e l'U.S. Navy mise a disposizione della Columbia basi, uomini e mezzi. Non esistendo più, all'epoca, i DMS ricavati dalla trasformazione dei "flush deck" (a bordo di uno dei quali si svolge effettivamente la trama del romanzo), vennero assegnati per la produzione il Doyle (DMS-34) e il Thompson (DMS-38) della classe "Benson-Livermore": il primo servì per le riprese di interni e per le scene a nave ferma (filmate a Pearl Harbor), mentre il secondo fu utilizzato per le riprese in mare al largo di San Francisco. Quale consulente tecnico fu nominato il Commander (capitano di fregata) James Shaw dell'U.S. Navy e la sua opera, unita a quella del regista Edward Dmytryk (che diresse anche "I giovani leoni") ed alle ottime prove di tutti gli attori, contribuì a fare dell' "Ammutinamento del Caine" un ottimo film di guerra ed un capolavoro della cinematografia "navale".

 

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Il Thompson (DMS-38) l'11 febbraio 1954, in una foto "ufficiale" dell'Arsenale di Mare Island (San Francisco). A poppa é ora presente un solo verricello ma, per il resto, l'aspetto dell'unità é sostanzial¬mente quello dell'ultimo periodo bellico; sulla sommità dello specchio di poppa é visibile il passacavi at¬traverso il quale vengono filati a mare i cavi per lo sminamento magnetico. (Coll. Arthur. D. Baker III).

 

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11 febbraio 1954: il lato dritto del Thompson (DMS-38), in uscita dall'Arsenale di Mare Island. Pochi mesi dopo, avendo solamente modificato il numero presente a prora e a poppa da "38" in "18", l'unità verrà utilizzata per le riprese in mare del film "L'ammutinamento del Caine" risultandone, al pari di Humphrey Bogart, Van Johnson e Fred MacMurray, uno dei protagonisti principali. (Coll. Arthur. D. Baker III).

 

Dalla messa a mare delle attrezzature per il dragaggio al traino dei bersagli, dalla guida di mezzi da sbarco alle scene girate nella base di Pearl Harbor, tutte le situazioni operative appaiono estremamente "reali" e molto ben filmate. Notevole la cura dei dettagli; in numerose scene, ad esempio, i marinai non indossano berretti da fatica bianchi ma blu (realmente in uso, soprattutto di notte, durante la seconda guerra mondiale), ad un comando di "Barra a sinistra" corrisponde una scena ove si vede la nave accostare effettivamente a sinistra, e l'uso di gradi e numeri per rotte e terminologie tecniche é assolutamente corretto e non casuale, come purtroppo accade in molti film bellici. Nel corso di una scena in cui il Caine effettua un'esercitazione con i divergenti e i paramine, la precisione fu talmente curata sino al punto di far issare a riva il segnale ottico obbligatorio per tutte le navi impegnate in operazioni di dragaggio! Durante alcune riprese, mentre la nave si appresta ad affrontare il tifone, vediamo come vengano attivate le sicure delle bombe di profondità e come si proceda a rizzare le battagliole volanti per facilitare i movimenti dell'equipaggio sul ponte di coperta. In ultimo, il Thompson ebbe modificato il numero posto sui masconi ed ai lati della poppa da "38" a "18", in modo da non renderlo identificabile con nessuna unità della classe, le cui caratteristiche numeriche iniziavano con il "19".

Numerosi filmati originali sono inframmezzati con le scene del film: si tratta di riprese a colori girate nel corso della seconda guerra mondiale, appositamente scelte in modo da alternarle con senso logico e consequenziale alle vicende della trama. Tali filmati mostrano, tra l'altro, la nave da battaglia California (BB-44) mentre spara bordate con i suoi pezzi da 356 mm, una portaerei leggera classe "Independence" in navigazione in linea di fila con altre similari unità, le navi da battaglia Tennessee (BB-43), Pennsylvania (BB-38) e Texas (BB-35) nonché un incrociatore pesante tipo "Pensacola" all'epoca degli sbarchi a Okinawa e numerose unità anfibie verniciate con i toni verdi e marroni della "Measure 31".

Quale unità ammiraglia di Halsey fu utilizzata la portaerei Kearsarge (CV-33) e, per concludere con un piccolo ma significativo dettaglio, va ricordato che tutte le unità ormeggiate in banchina a Pearl Harbor e filmate nel corso di numerose riprese, ebbero sostituiti i numeri identificativi bianchi e neri di grandi dimensioni con altri più piccoli, soltanto bianchi, del tipo in uso durante la seconda guerra mondiale (9). Tra le unità così "invecchiate" si può notare, in una delle prime scene del film, il cacciatorpediniere Prichett (DD-561) che, una quindicina d'anni dopo, insieme a due altre unità gemelle classe "Fletcher" sarebbe stato ceduta alla Marina Militare Italiana assumendo il nome di Geniere.

L'unico appunto che si può movere a questa splendida opera é forse quello di aver "semplificato" leggermente il soggetto, eliminando molti approfondimenti psicologici e facendo terminare la narrazione con il lieto fine del processo per ammutinamento, senza proseguire sino alla fine del conflitto come avviene invece nel romanzo originale.

D'altra parte, la durata (due ore) del film giustifica ampiamente questa scelta, lasciando peraltro inalterate le caratteristiche di assoluta veridicità, l'ottima recitazione e la maestosa drammaticità di un'opera cinematografica che, al pari del romanzo da cui é tratta, può venire considerata come un grande affresco dei mezzi, ma soprattutto degli uomini, che sotto la bandiera degli Stati Uniti combatterono nel Pacifico durante la seconda guerra mondiale.

 

Maurizio Brescia

 

La trama del film

La trama dell' "Ammutinamento del Caine" ruota intorno alla figura del Lieutenat Commander (capitano di corvetta) Philip F. Queeg (magistralmente interpretato da Humphrey Bogart) che, una volta assunto il comando del DMS Caine, inizia a insospettire gli altri ufficiali dell'unità con comportamenti a dir poco paranoici. Un maniacale attenersi al regolamento, evidenti segni di codardia durante l'appoggio ad un'operazione di sbarco, il continuo far ruotare tra le dita alcune sfere d'acciaio ed altre situazioni bizzarre portano l'intellettuale Liutenat (tenente di vascello) Thomas Keefer (interpretato dall'attore Fred MacMurray) a convincersi della pazzia di Queeg. Keefer confida più volte i propri sospetti al secondo di bordo, Lieutenant Steven Maryk (Van Johnson), al punto che quest'ultimo inizia a tenere un giornale medico ove annota tutti i comportamenti e le angherie del comandante. Quando però Maryk decide di richiedere un colloquio all'ammiraglio Halsey per rappresentargli la situazione, Keefer si tira indietro all'ultimo momento e i due fanno rientro a bordo del Caine. Gli eventi hanno però ormai assunto un andamento incontrollabile e, durante il tifone del 18 dicembre 1944 (10), Queeg subisce un collasso emotivo non riuscendo più a dare gli ordini opportuni per la salvezza della nave: pertanto, Maryk lo rileva dal comando - contro la sua volontà - giudicandolo psicofisicamente inabile ai sensi dell'Art. 184 del Regolamento dell'U.S. Navy.

La commissione d'inchiesta istituita per l'esame della vicenda, processa Maryk e l'ufficiale di guardia al momento del fatto, Ensign (guardiamarina) William Keith (l'attore Robert Francis), per ammutinamento, ma il Lieutenant Barney Greenwald, l'ufficiale che ha assunto la difesa dei due imputati (impersonato da José Ferrer), riuscirà a farli assolvere insistendo sulla pazzia di Queeg ed ottenendo, anzi, da quest'ultimo una deposizione nel corso della quale avviene un nuovo crollo psicologico.

In una delle ultime scene del film Greenwald raggiunge Maryk, Keefer e gli altri ufficiali del Caine che stanno festeggiando l'ottenuta assoluzione e, in una sequenza altamente drammatica, svela come abbia dovuto "silurare" Queeg per salvare i due imputati. Greenwald ricorda a tutti che Queeg non ha sopportato lo stress dovuto a tre lunghi anni di guerra, combattuti quando ancora gli altri protagonisti dei fatti erano all'università o all'Accademia, e, indicando in Keefer il vero ispiratore di tutta la vicenda, svergogna quest'ultimo pubblicamente gettandogli in faccia il contenuto di una coppa di champagne. La vicenda si risolve però per il meglio per gli altri protagonisti della storia, che fanno ritorno alla propria nave o, come nel caso del guardiamarina Keith, vengono assegnati ad una nuova unità.

 

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Una foto "di scena" in cui i principali attori protagonisti dell' "Ammutinamento del Caine" (da sin. Fred MacMurray, Van Johnson e Humphrey Bogart) compaiono insieme sull'ala di plancia del Thompson (DMS-38), durante le riprese del film.

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Herman Wouk é nato nel 1915 a New York, ove risiede tuttora. Ufficiale di complemento dell'U.S. Navy durante la seconda guerra mondiale, é stato imbarcato per tre anni su diverse unità, tra cui un DMS. Al suo primo romanzo ("Aurora dawn", 1947), ed all' "Ammutinamento del Caine" (1951), hanno seguito numerose opere tra cui, più recentemente, "Venti di guerra" e "Guerra e ricordo" che, aventi anch'essi come sfondo l'U.S. Navy tra il 1940 ed il 1945, hanno dato origine ad una fortunata serie televisiva.

 

Note

(1) A tutt'oggi, le unità dell'U.S. Navy con i nomi più simili a Caine sono state, nell'ordine: due Cyane (una fregata ex inglese catturata nel 1815 e uno sloop del 1837), la cannoniera Cairo al tempo della guerra civile, il cacciatorpediniere Kane (tipo "flush deck", 1918), il sommergibile Caiman, la nave salvataggio Chain e il cacciatorpediniere Cony (entrati in servizio durante la seconda guerra mondiale) e, ancora, la nave idrografica Kane del 1965.

(2) Si veda, in proposito, la scheda tecnica a corredo dell'articolo di K. Bonner La fine del Destroyer Squadron 11 in "STORIA Militare" n° 14 (nov. 1994) pag. 22.

(3) DMS = "destroyer minesweeper", ovvero - letteralmente - "cacciatorpediniere dragamine". I DMS erano però più conosciuti come "high speed minesweepers", ossia "dragamine ad alta velocità".

(4) Per un'introduzione generale alle tecniche di dragaggio in uso nella seconda guerra mondiale, si veda E. Bagnasco, Le armi delle navi italiane nella seconda guerra mondiale, Albertelli, Parma, 1978, alle pagg. 154/162.

(5) Una descrizione generale dei tipi "Benson-Livermore" é riportata nell'articolo di F. Roncallo Due "Soldati" di origine americana in "STORIA Militare" n° 5 (feb. 1994).

(6) MineDiv = Mine Warfare Division, un reparto di quattro unità assimilabile, operativamente, ad una Squadriglia.

(7) Nell'ottobre 1954 l'Ellyson (DMS-19) e il Macomb (DMS-23), dopo essere stati riconvertiti alla configurazione iniziale dei "Benson-Livermore" con il quarto pezzo da 127/38 a poppa, furono trasferiti alla neocostituita Forza Marittima di Autodifesa Giapponese, presso la quale restarono in servizio sin verso la fine degli anni Sessanta con i nomi di Asakaze e Hatakaze. Nel luglio 1955 il Rodman (DMS-21) fu trasferito alla Marina di Taiwan.

(8) C.N.O. = Chief of Naval Operations, un grado equivalente al Capo di Stato Maggiore della M.M.

(9) Fanno eccezione soltanto i due dragamine Surfbird (AM-383) e Redstart (AM-378) della classe "Raven", che mostrano i numeri bianchi e neri mentre sono impegnati insieme al Caine in un'esercitazione.

(10) Vedasi, in proposito, M. Brescia, Uragani e cacciatorpediniere in "STORIA Militare" n° 50 (nov. 1997). Abbastanza stranamente, i fatti relativi al tifone vengono anticipati nel film all'estate del 1944.

 

Bibliografia

Beigel, H., The Fleet's in - Hollywood presents the U.S. Navy in World War Two, Missoula, Pictorial Histories Publishing Co., 1994

Friedman, N., U.S. destroyers - an illustrated design history, Annapolis, USNI, 1982

Jordan, W., Flank speed to eternity in "Naval History" n. 2/2/4 (primavera 1988)

Reilly, J.C., United States Navy destroyers of WW II, Poole, Blandford Press, 1983

Roscoe, T.,United States destroyer operations in World War II, Annapolis, USNI, 1953

Silverstone, P., U.S. Warships of World War II, Londra, Ian Allan, 1965

Wouk, H., The Caine mutiny, Annapolis, USNI, 1987 (versione italiana: L'ammutinamento del Caine, Milano, Rizzoli, 1954 - traduzione di Beatrice Boffitto Serra)

Columbia Pictures, L'ammutinamento del Caine, regia di E. Dmytryk, (videocassetta, versione italiana, 1994)

 

DMS tipo "flush deck" - caratteristiche principali (1944)

Dislocamento: standard 1.060 t, a pieno carico 1.190 t - Lunghezza: f.t. 95,8 m, al galleggiamento 94,4 m

Larghezza: 9,6 m Pescaggio max: 3,5 m

App. motore: - caldaie: 3 tipo Yarrow - turbine: 2 tipo Parsons, 2 assi - Potenza 20.000 hp - Vel. 28 nd

Combustibile: 250 t in carico normale - Autonomia: 3.000 miglia a 20 nd

Armamento: 3/4 cannoni da 76/50 mm (3/4 x I), 2 mg. da 40/56 mm (2 x I) 4/6 mg. singole da 20 mm, due tramogge per b.t.g.

Equipaggio: 140

 

DMS tipo "Benson-Livermore" - caratteristiche principali (1945)

Dislocamento: standard 1.620 t, a pieno carico 2.030 t - Lunghezza: f.t. 106,1 m, al galleggiamento 103,9 m

Larghezza: 11,04 m Pescaggio max: 3,2 m

App. motore: - caldaie: 4 tipo Babcock & Wilcox - turbine: 2 tipo Parsons, 2 assi - Potenza 50.000 hp - Vel. 34 nd

Combustibile: 500 t in carico normale - Autonomia: 6.500 miglia a 12 nd

Armamento: 3 cannoni da 127/38 mm (3 x I), 4/8 mg. da 40/56 mm (2 x II, su DMS-26 e 31/42 2 x IV), 4/6 mg. tra singole e binate da 20 mm, due tramogge per b.t.g.

Equipaggio: 250

 

12jn0.jpg

 

tab1oy4.jpg

tab2mb8.jpg

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Signore,

ricordo parola per parola il pezzo, e pixel per pixel le fotografie.

Tornerò a rileggermelo (sulla rivista) con piacere raddoppiato (ed eviterò accuratamente di buttare l'occhio su mese e anno, come del resto ho avuto cura di fare già qui).

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