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Eliche...


Marco U-78 Scirè

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Visitatore Leon X

 

wl8nEn8.jpg
Kilo...finta???

:s58:



Vera, quel Kilo è il modello precedente cioè il il Project 877 EKM.
La forma dell'elica del Kilo più recente, cioè il Kilo Project 636 l'abbiamo vista nell'altro post ... :s02:


Notate la prima foto, si vede bene il dispositivo antiscia dell'elica del Song, di chiara derivazione sovietica. Modificato da Totiano
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Visitatore Kashin
Vera, quel Kilo è il modello precedente cioè il il Project 877 EKM.

La forma dell'elica del Kilo più recente, cioè il Kilo Project 636 l'abbiamo vista nell'altro post ... :s02:

Notate la prima foto, si vede bene il dispositivo antiscia dell'elica del Song, di chiara derivazione sovietica.

:s20: :s20: :s20:

 

Sentivo la tua mancanza .......e sono ammirato dalle tue conoscenze e osservazioni ....per quello che puo' valere...hai la mia ammirazzione e stima .-

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Visitatore Leon X
Ricordavo che il Kilo avesse la propulsione Pimp Jet, come si vede nella foto:

 

sub_b871_09.jpg

 

Inoltre quell'elica è vistosamente sottodimensionata per un bestioncino come il Kilo :s12:

 

 

A me nell'altro topic è sfuggita una "N" a te una "i" ... :s03: :s03:

Comunque il Kilo non ha propulsione pump-jet, in quella foto si vede un esperimento che si è condotto in Russia ma che ha dimostrato che sui battelli convenzionali per tanti fattori tra i quali la bassa velocità è migliore l'elica tradizionale. Invece sui nucleari per la loro elevata velocità di traferimento ha un senso parlare di pump-jet e di silenziosità correlata a questa velocità.

Anche per il Gotland si è fatto un esperimento simile ma su modello:

 

gotlandlb5.th.jpg

 

Tornando alle differenze tra le eliche (timoni e altro ... :s11: :s10: ) tra i due Kilo ecco altre due foto:

 

Kilo 636:

636.jpg

 

A sinistra Kilo 636, a destra Kilo 877

877EKM2.jpg

L'elica del Project 877 (in questa foto è senza mascheratura) è meno svergolata rispetto al modello nuovo e ha sistema antiscia diverso.

 

Altre foto del Kilo con pump-jet:

Alrosa1.jpg

Alrosa.jpg

Alrosa3.jpg

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DALLE VS. DOTTE DISCUSSIONI ESTRAPOLO DUE DOMANDE DI GETTO;

A) PERCHE' IL KILO HA IL TIMONE DI DIREZIONE IN BASSO?

B) COS'E' IL DISPOSITIVO ANTISCIA ED IN COSA DIFFERISCONO QUELLO DEL SONG E QUELLO DEL KILO?

RINGRAZIO IN ANTICIPO PER LE SPIEGAZIONI. :s55:

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  • 4 weeks later...

Anche se un po' fuori tema, :s02:

 

ma per non aprire un'altro topic vi allego una foto di un'elica particolare trovata sul nuovo numero di RID 01/07 relativa al siluro pesante della italiana WASS Black-Shark.

 

elicheblacksharkyf7.jpg

 

Si tratta di "eliche" (non elica) controrotanti "intubate" in fibra di carbonio con profilo falcato molto simile a quelle dei SUB con rispettivamente 8 e 10 pale che garantiscono migliore efficenza idrodonamica e una ulteriore riduzione del rumore.

 

Anche se poco visibili nella selva delle pale si evidenziano 6 pinne stabilizzatrici, 2 fisse e 4 mobili che rendono il siluro sempre più maneggevole e simile ad un moderno missile.

 

Il siluro è stato adottato ufficialmente dal Cile, Malesia e Portogallo

 

magico_8°/88

Modificato da Marco U-78 ScirË
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Veramente sbigottito dalla vs. competenza in materia: ma soprattutto dove trovate quelli immagini così hard?

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Visitatore ERICH TOPP U-552

....foto a dir poco....da far accapponare la pelle !!....non tanto per la bellezza in sè,quanto per il pensiero che mi è passato nella mente,mentre le guardavo....il pensiero della follia umana !!....creare delle "navi" (perchè hanno le dimensioni di come minimo di una fregata !?) tali progettate per "dispensare" morte su vasta scala a livello globale !!....che spreco di denaro e risorse !!.... :s06:

....uno dei drammi è che molti di questi battelli,sono mossi da reattori nucleari....ai tempi in cui furono costruiti potevano anche avere uno scopo militare/politico....oggi,la maggior parte si stanno "sgretolando" sotto l'azione della corrosione,semiabbandonati nelle basi artiche per mancanza di fondi sia per la manutenzione che per l'eventuale demolizione,con il sempre più serio pericolo di creare delle situazioni di disastri ambientali !!.... :s58:

....Qualche tempo fà lessi da qualche parte che gli americani sembravano si fossero offerti per aiutare a smantellare i reattori dei battelli che dovevano essere demoliti,ma poi....non se ne seppe più niente....!? :s41:

....mah....sperem ben....!! :s14:

....comunque rimangono delle gran belle foto !!.... :s02:

 

:s67: Mau

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Aggiungo solo un apostilla alla già ottima spegazione di Leon. nel momento in cui la pala dell'elica passa in prossimità della pala del timone si crea una interferenza tra le scie e una ulteriore generazione di rumore. tale è il fenomeno che (fateci caso) normalmente le eliche hanno un numero differente da quello dei timoni e possibilmente dispari.

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  • 2 weeks later...
Visitatore Leon X
Aggiungo solo un apostilla alla già ottima spegazione di Leon. nel momento in cui la pala dell'elica passa in prossimità della pala del timone si crea una interferenza tra le scie e una ulteriore generazione di rumore. tale è il fenomeno che (fateci caso) normalmente le eliche hanno un numero differente da quello dei timoni e possibilmente dispari.

 

 

Una cosa molto simile a quanto avviene nelle turbomacchine, in caso di diffusore palettato se la Z girante è pari, allora la Z diffusore è dispari e viceversa, proprio per evitare interferenze.

Se ci mettessimo a contare le Z (numero di pale) nel Kilo dotato di pump-jet avremmo una cosa analoga.

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  • 4 months later...
Un doppio mito (o forse più), perchè era un battello degli anni '50 e perchè è arrivato a sfiorare i trentasette nodi ufficiali.

> Flanker : alcune si alcune no; per esempio quelle altrui no :s01:

 

Charlie, per quanto ne so (ma prendilo con le molle), i record dovrebbero essere:

 

- 33 nodi "e rotti" per un diesel/elettrico, l'Albacore appunto :s12:

 

- 44,1 nodi per un nucleare, un russo di tipo non precisato (c'è chi dice uno dei primi November alleggerito e tirato allo spasimo, chi dice un tipo 645, chi dice un Alfa...)

 

 

37 nodi sarebbero ancor più stupefacenti!

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Un doppio mito (o forse più), perchè era un battello degli anni '50 e perchè è arrivato a sfiorare i trentasette nodi ufficiali.

> Flanker : alcune si alcune no; per esempio quelle altrui no :s01:

 

Quindi fammi capire...

 

Se pubblico foto di eliche italiane in italia è reato?

 

Se invece pubblico foto di eliche straniere in Italia non lo è?

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Quindi fammi capire...

 

Se pubblico foto di eliche italiane in italia è reato?

 

Se invece pubblico foto di eliche straniere in Italia non lo è?

 

Non sarei così categorico, Flanker, è tutto molto relativo.

 

Stiamo parlando di immagini "di pubblico dominio", non dei codici della cifra...

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come in tutte le Nazione rendere pubblico materiale classificato è un reato.

 

Le eliche non ce lo hanno stampato sopra ma possono essere considerate come elemento sensibile perchè rivelano parametri costruttivi e tecnologie.

 

Il problema che si presenta a noi è che generalmente le foto sono già di pubblico dominio (questo è uno dei motivi per cui vi si chiede sempre di dichirare l'origine delle foto) per cui: sono o non sono un segreto?

 

evidentemente non più, ma per non danneggiare la nostra Marina contribuendo a diramare queste foto preferiamo evitare di editarle.

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Charlie, per quanto ne so (ma prendilo con le molle), i record dovrebbero essere:

 

- 33 nodi "e rotti" per un diesel/elettrico, l'Albacore appunto :s12:

 

- 44,1 nodi per un nucleare, un russo di tipo non precisato (c'è chi dice uno dei primi November alleggerito e tirato allo spasimo, chi dice un tipo 645, chi dice un Alfa...)

37 nodi sarebbero ancor più stupefacenti!

 

I 37 nodi sarebbero stati raggiunti con la configurazione Phase 4 della prima metà degli anni sessanta così riporta Cold War Submarines (assolutamente consigliabile) che è basato su fonti ufficiali.

 

Quanto ai Sov ufficialmente si attribuiscono 44,7 nodi al Proekt 661 Papa, nel 1970 se non ricordo male.

 

Mi scuso per la fretta.

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Aggiungo che i 44,7 nodi sono ufficiali nulla vieta che non ufficialmente qualche Alfa per esempio si sia spinto anche oltre :s01:

Per quanto riguarda l'Albacore, per tornare al nostro argomento, l'elevatissima velocità non era dovuta esclusivamente alle eliche controrotanti ma anche all'impiego dei polimeri e di altre soluzioni idrodinamiche come poi fece la VMF col Beluga ( ma guarda che caso !!! :s01: )

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Aggiungo che i 44,7 nodi sono ufficiali nulla vieta che non ufficialmente qualche Alfa per esempio si sia spinto anche oltre :s01:

Per quanto riguarda l'Albacore, per tornare al nostro argomento, l'elevatissima velocità non era dovuta esclusivamente alle eliche controrotanti ma anche all'impiego dei polimeri e di altre soluzioni idrodinamiche come poi fece la VMF col Beluga ( ma guarda che caso !!! :s01: )

I vari equipaggi dell'Albacore sarebbero tutti da decorare...Con i rischi che hanno affrontato..... :s20: Ma qualche forma di riconoscimento, dal governo USA, credo che lo abbiano avuto..

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I vari equipaggi dell'Albacore sarebbero tutti da decorare...Con i rischi che hanno affrontato..... :s20: Ma qualche forma di riconoscimento, dal governo USA, credo che lo abbiano avuto..

 

Ho letto, da qualche parte, un resoconto sulle prove di virata/cambimanto di quota ad alta velocità...

 

...quando ho visto i dati sulle inclinazioni raggiunte dal battello, mi si sono rizzati i capelli in testa.

Modificato da Pesce persico (e costruttivo...)
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  • 4 weeks later...
in questi disegni sono visibili sui timoni orizzontali poppieri (di rispettivamente ssn classe victor III e alfa) delle eliche di dimensioni minori. ma sono possibili? sono eliche di manovra?

Queste eliche facevano parte di un apparato di propulsione di emergenza e di manovra alle basse velocità. Potevano essere azionate dalle batterie, dai diesel anche con snorkel. Sugli Alfa mi pare fossero eliche a due pale.

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  • 4 months later...
  • 3 months later...
Visitatore Marcuzzo

L'elica (o elica propulsiva o propulsore ad elica) è un organo intermediario in grado di trasformare la potenza meccanica di un albero rotante in variazione della quantità di moto di un fluido, allo scopo di generazione di una propulsione secondo il principio di azione e reazione. Il moto impresso al fluido è detto elicoidale e risulta essere la combinazione di un moto assiale e di un moto rotazionale.

L'elica è estesamente utilizzata come propulsiore in ambito sia nautico che aeronautico.

 

Forma e struttura

 

Un'elica è costituita da uno o più elementi fluidodinamici, chiamati pale, le quali si comportano come "ali rotanti" innestate su un mozzo, collegato all'albero rotante. Le caratteristiche geometriche delle pale determinano poi quali saranno le caratteristiche del propulsore, con particolare riferimento ai campi di velocità di funzionamento, alla potenza propulsiva e alle caratteristiche del fluido per l'ottimale funzionamento.

Le eliche vengono progettate e costruite con struttura in:

 

* legno;

* metallo (acciaio, bronzo o alluminio);

* materiali compositi.

 

Tipologie

 

Le eliche possono innanzitutto suddividersi sulla base del tipo di ambiente fluido nel quale agiscono:

 

* Eliche aeronautiche: sono eliche studiate per agire in una miscela di vapori e gas che è l'aria. Data la scarsa densità di quest'ultima le eliche aeronautiche sono caratterizzate soprattutto dalle alte velocità di rotazione e dalla sottigliezza delle pale.

* Eliche marine: al contrario delle precedenti, queste eliche agiscono all'interno di un liquido che è l'acqua e pertanto, date le maggiori densità, queste eliche sono caratterizzate da velocità di rotazione più basse e da pale più espanse.

 

Le eliche si possono poi suddividere sulla base delle modalità di funzionamento:

 

* Eliche traenti: sono eliche poste sulla parte anteriore del mezzo propulso e perciò studiate per fornire la propulsione risucchiando il fluido indisturbato che si trova davanti al mezzo nella direzione di avanzamanto e quindi spingendolo sulle parti fluidodinamiche del mezzo. Si preferisce per semplicità schematizzare tale modalità di funzionamento sottoforma di trazione: appartengono a questa tipologia la maggior parte delle eliche aeronautiche utilizzate dagli aeromobili e alcune moderne applicazioni marine utilizzate sulle navi.

* Eliche spingenti: sono analoghe alle traenti, ma collocate nella zona posteriore del mezzo. Perciò esse incontrano anteriormente un fluido in moto disuniforme che risente del passaggio tra le superfici fluidodinamiche del mezzo. Su tale moto l'elica produce une effetto omogeneizzante e pertanto risulta più semplicemente schematizzabile la sua azione sottoforma di spinta anzichè trazione. A questa tipologia appartiene la stragrande maggioranza delle eliche marine utilizzate su tutti i tipi di imbarcazioni e alcune applicazioni aeronautiche (in particolare nei prototipi dell'inizio del XX secolo).

* Eliche portanti: al contrario delle precedenti, questo tipo di eliche fornisce una spinta sostentatrice, cioè opposta alla forza di gravità. Sono perciò utilizzate sugli elicotteri.

 

Parametri dell'elica

 

300px-Propeller_section.svg.png

Profilo di una pala, ove:

 

* β è l'angolo di calettamento geometrico;

* α è l'angolo d'attacco;

* αi è l'angolo di incidenza indotta;

* Vt è la velocità di rotazione della sezione d'elica;

* Vo è la velocità di volo;

* Vr è la velocità relativa;

* Ve è la velocità effettiva;

* w è la velocità indotta.

 

Le eliche sono caratterizzate da una serie di parametri fisici utili a descriverne le proprietà ed il comportamento.

 

* Passo - è la grandezza che esprime la distanza percorsa da un'elica in un giro, si esprime come:

o passo geometrico, che è la distanza teoricamente percorsa trascurando la cedevolezza del fluido e perciò corrispondente alla distanza che l'elica percorrerebbe se si muovesse all'interno di un corpo solido; un'elica è:

+ a passo uniforme se ogni sezione presenta lo stesso valore del passo (quindi il calettamento geometrico delle sezioni diminuisce all'aumentare della loro distanza dal mozzo),

+ a passo vario o passo non uniforme se le sezioni presentano diversi valori del passo,

+ a passo fisso se il valore del passo geometrico non può essere cambiato,

+ a passo variabile se esso può essere modificato tramite servomeccanismi;

o passo reale, che è invece l'avanzamento effettivo dell'elica dopo un giro in condizioni normali ed è sempre inferiore al passo geometrico.

* Regresso - è la differenza tra passo geometrico e passo reale.

* Corda o corda locale - è il parametro rappresentativo della larghezza del profilo e risulta variabile con la distanza dal mozzo, a cusa del fatto che la velocità lineare a cui è soggetta l'elica varia con il raggio; il disassamento laterale del centro della corda rispetto al raggio dà il rovesciamento (o skew) della pala.

* Velocità di rotazione, la velocità con cui ruota attorno al mozzo una sezione di pala dell'elica, ovverosia:

 

48eeb2d639b307ed8cafcb8939004a9b.png

 

dove ω è la velocità angolare (in radianti al secondo) r la distanza dal mozzo, n il numero dei giri al minuto ed infine il versore t indica la direzione tangenziale al disco dell'elica.

 

* Velocità relativa, la somma della velocità di volo e della velocità di rotazione.

* Velocità effettiva, la somma della velocità relativa e la velocità indotta.

* Angolo di calettamento o angolo di calettamento geometrico, ovvero l'angolo che la corda forma con il piano dell'elica, perpendicolare all'asse del mozzo: la variazione dell'angolo di calettamento al variare della distanza dal mozzo è detta svergolamento.

* Angolo di calettamento aerodinamico, ovvero l'angolo tra l'asse di portanza nulla del profilo dell'elica forma con il piano dell'elica, cioè l'angolo con cui il fluido indisturbato intercetta il profilo fluidodinamico.

* Angolo d'attacco, angolo di incidenza o angolo di incidenza locale, angolo tra la velocità effettiva e la corda del profilo.

* Il rapporto di funzionamento, indicato con γ, è il rapporto:

299e29cca2b85c0055e0abb06d4b6747.png

dove V indica la velocità, n il numero di giri dell'elica e d il diametro dell'elica.

 

* Rendimento effettivo, definito come il rapporto tra la potenza utile prodotta dal sistema e la potenza assorbita:

cc208e9603c294526b71cc97c3fce066.png

dove T rappresenta il valore della spinta, V la velocità, n il numero di giri al secondo dell'elica e Q la coppia assorbita dell'elica.

 

* Rendimento propulsivo, definito come il rapporto tra la potenza utile prodotta dal sistema e la potenza necessaria ad impartire alla massa di fluido agente sul motore, nell'unità di tempo, la variazione di quantità di moto che produce la spinta.

 

Eliche marine

 

Caratteristiche tecniche

 

Nel caso di applicazioni marine le eliche devono essere studiate con particolare cura rispetto all'ambiente liquido nel quale andranno ad operare. Inoltre, ad esclusione di particolari applicazioni, per ragioni di sicurezza contro l'impatto di corpi esterni, le eliche marine sono sempre poste nella zona poppiera delle imbarcazioni.

Le eliche marine (ad esclusione del caso particolare dei sottomarini), operano in prossimità della superficie di separazione tra due fluidi (aria ed acqua), soggetta alla generazione di fenomeni ondosi. Questo induce effetti di alterazione sul moto del fluido lungo la carena dell'imbarcazione e sull'elica. Similmente l'elica deve essere posta ad una sufficiente immersione per non incorrere nell'effetto superficie libera, consistente in una massiccia produzione ondosa nella quale va a scaricarsi il campo di pressione prodotto dall'elica, riducendo la spinta prodotta.

Inoltre una eccessiva vicinanza tra lo scafo e le pale può provocare colpi di pressione ed indurre vibrazioni sull'intero complesso nave-elica. La sensibile differenza di densità dell'acqua all'aumentare della profondità fa infine sì che le pale dell'elica, nel corso di una rotazione, si trovino ad operare in zone con caratteristiche differenti e differente campo di pressioni, in ciò inducendo ulteriori disuniformità di spinta e momenti vibratori estesi all'asse rotante.

300px-Stern_of_Bro_Elisabeth_2.jpg

 

Cavitazione

 

Un particolare fenomeno cui possono andare incontro le eliche marine è la cavitazione, cioè la formazione di micro-bolle di gas nelle zone di massima depressione. Tali micro-bolle, migrando rapidamente verso le zone a maggior pressione finiscono poi per impattare e collassare sulla superficie della pala, provocando un vistoso effetto sia erosivo sia corrosivo, per la reattività dei gas disciolti. I danni provocati da tale fenomeno sono facilmente identificabili con una serie di piccoli e profondi fori nella zona interessata da cavitazione. Inoltre, la scia di bolle altera il campo di velocità e pressioni sulla pala stessa, comportandosi come una sorta di cuscino sul quale devia il flusso di corrente, modificando quindi la portanza della pala ed il rendimento dell'elica.

Per la sua correlazione con la tensione di vapore dell'acqua e dunque alla pressione, la cavitazione risulta legata ai seguenti parametri:

 

* immersione - e dunque al battente idrostatico;

* numero di giri - e dunque al campo di pressioni generato dalle pale.

 

La cavitazione può dunque essere combattuta aumentando l'immersione dell'elica, riducendone il numero di giri o, in generale, aumentando il rapporto tra spinta ed area espansa, cioé la spinta specifica per unità di superficie (in altre parole utilizzando un'elica con pale più grandi e dunque meno caricate). Le eliche marine si dividono quindi tra:

 

* eliche non cavitanti, progettate per operare in assenza di cavitazione;

* eliche a limite di cavitazione, progettate per operare normalmente in assenza di cavitazione;

* eliche supercavitanti, progettate per operare normalmente in presenza di cavitazione;

* eliche supercavitanti di superficie, progettate per operare ad elevatissimi livelli di cavitazione e con periodiche fuoriuscite in superficie.

300px-Cavitation_Propeller_Damage.JPG

Danni prodotti da cavitazione sulla pala di un'elica marina

 

Parametri delle eliche marine

 

Rendimento di elica isolata - rappresenta il rendimento dell'elica in assenza della carena:

0d7b251d607283e7a230aec443d105e4.png

 

Rendimento idrodinamico - rappresenta l'effettivo rendimento dell'elica in accoppiamento con la carena:

a00ae5a0f1c8a23aa3e2f655cb48d699.png

 

Dove VA = V * (1 − w) rappresenta la velocità di avanzo, cioè la velocità effettivamente percepita dall'elica e ridotta, rispetto alla reale velocità della nave, per effetto della scia (rappresentata dal coefficiente w).

 

Cenni storici

 

L'elica iniziò a sostituire la propulsione a ruota attorno alla metà del XIX secolo. Già nel 1775 David Bushnell utilizzò per la prima volta un'elica a propulsione manuale nel suo progetto di sottomarino, il Turtle; attorno al 1827 l'ingegnere ceco Josef Ressel sperimentò la prima applicazione di propulsione con elica navale a vapore nel porto di Trieste. Esperimenti similari vennero condotti nel 1836, da parte di Francis Pettit Smith, e nel 1839, ad opera di John Ericsson, che permise ad una nave di attraversare l'Atlantico in quaranta giorni.

Le prime applicazioni prevedevano spesso eliche ad una o due pale, spesso molto espanse e quasi sempre in combinazione con la tradizionale ruota, considerata ancora più affidabile. Alla fine dell'Ottocento, comunque, l'elica era già divenuta la soluzione propulsiva principe nelle applicazioni navali.

Accoppiata a partire dalla II Guerra Mondiale coi nuovi motori a combustione interna, l'elica trova recenti e sempre più diffuse applicazioni combinate diesel-elettriche.

 

Tratto da Wikipedia

Modificato da Marcuzzo
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  • 3 months later...

Caro Marcuzzo,

ho trovato in un fascicolo de "l'Italia Marinara" del 1931

le foto di queste due eliche.

Vi è anche un grande articolo a riguardo.

Spero possano interessare e fare piacere.

Un salutone

Red

 

Elica 1

elica1zg7.jpg

 

Elica 2 che trovo singolare !

elica2ip7.jpg

Modificato da Red
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Caro Marcuzzo,

l'articolo è interessante ma molto lungo.

Non so se quì e permesso postarlo !

Se è permesso lo posterò volentieri, altrimenti farei

un faticoso lavoro inutilmente.

Dimmi tu !!!

 

Ne ho degli altri che riguardano la "Bussola amagnetica" ed il "Sestante" ambedue con disegni.

Sono articoli ampi e ripeto che non so se quì si possono postare !!!

Fammi sapere,se si può li posterò volentieri.

 

Un saluto

Red

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Visitatore Marcuzzo

Occorre innanzitutto verificare se sulle riviste è riportata la dicitura del permesso di riproduzione, in caso contrario occorrerà chiederne il permesso e citare le fonti.

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Caro Marcuzzo,

devi scusarmi ma purtroppo mi sono accorto adesso

che non vi è un articolo per le eliche;ci sono solamente

le fotografie!!!

Credevo ci fosse come per gli altri due.!!

Gli articoli li ho per il sestante e per la bussola amagnetica !!!

Quello che intendo sul fatto del postare gli articoli è la questione

dello spazio e della loro pesantezza che eventualmente potrebbero

avere nel Forum,ed è quello che vorrei sapere.

Per quanto riguarda il postarli ,nel senso legale,non credo ci siano

probblemi in quanto sono del 1931 e non portano alcuna restrizione

di sorta-Ovviamente per correttezza io citerò la fonte.!

In conclusione desidero sapere se nel Forum posso postare articoli

molto ampi.

Se ti interessano gli altri due dimmelo e se si può li posterò!

Attendo risposta.

Ciao

Red

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  • 3 years later...

Buongiorno Comandanti,

mi sono sempre chiesto come viene scelta o progettata un elica: in base alla lunghezza, al tonnellaggio della nave o a che cosa?.

Grazie.

Pugio

Ho letto questa pagina ma non ho capito un tubo......mi sapete spiegare in maniera più umana??

 

6.2 Utilizzo dei diagrammi K0.25

Q

J−1.25 − J−1

Possono essere utilizzati nella fase preliminare del progetto quando sono noti

la sola potenza effettiva PE o quella motore PD e la velocit`a VS (o VA). L’uso

di questi diagrammi permette di determinare la combinazione del diametro

e del numero di giri, del rapporto tra il passo e il diametro e del rapporto

AE

A0

, che forniscano il miglior rendimento, compatibilmente con i limiti di

cavitazione imposti.

Nel progetto finale questa scelta pu`o essere vincolata da limiti sul diame-

tro dell’elica o dalle caratteristiche dell’apparato motore. Una volta che que-

sti ultimi siano definit, il numero dei giri che corrisponde ad un particolare

valore della potenza PD pu`o essere stimato.

Si opera solitamente conteggiando il valore di Bp (ad esempio Bp,1 =

N P0.5

D V −2.5

A ); si calcola quindi K0.25

Q J−1.25 = 0.1739

p

Bp. Con questo

valore si entra sull’asse delle ascisse portandosi sulla curva del massimo

rendimento. Si rileva quindi:

0 =

1

J0

=

N D

VA

Ipotizzando N noto, si rileva D; questo valore, per quanto detto in pre-

cedenza, va percentualmente ridotto delle quantit`a indicate; far ci`o vuol dire

ridurre 0. Se allora 1 = k · 0 (con k = 0.97 ÷ 0.94), si ricaver`a un valore

del diametro ridotto.

Si rientra allora nel diagramma con il valore di 0.1739

p

Bp,1 e con il

valore di 1 appena trovato e si leggono i valori di P

D ed 0.

Questi saranno i valori che competeranno alla nostra elica.

4

Modificato da pugio
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hai davvero vopglia di entrare in questi particolari :s68: ?

 

una parte della progettazione è empirica, basata su precedenti; un'altra è basata su prove in vasca (come la nostra all'Insean). Alcune delle costanti in quelle forumle derivano proprio dall'esperienza sul campo.

 

ma poi deve tenere conto delle forme dello scafo e delle caratteristiche del'impianto di propulsione (potenza/giri). poi c'è da stabilire a quale regime l'elica deve avere il massimo rendimento, indispensabile per i mercantili.

Nel caso di navi militari entra in gioco anche il fattore della silenziosità e della necessità di elevato rendimento a piu regimi...

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