Guest Leon X Report post Posted March 24, 2006 Cosa sono quella specie di finestrini posti su quasi tutte le vele di ogni sommergibile? Dietro intuisco apparati elettronici, ma non ne ho mai capito il senso, fosse stato un aereo avrei pensato ad un giroscopio con puntamento su una stella, ma la loro posizione laterale e la natura di un mezzo atto a operare in due fluidi mi fanno dubitare sulla mia idea. Share this post Link to post Share on other sites
Totiano* Report post Posted March 24, 2006 niente di così complesso, Leon. dietro quei finestrini c'è una costroplancia dove, quando il battello naviga in superficie, il personale può provare a ripararsi dalla furia degli elementi. In realtànon lo ricordo molto apprezzato perchè essendo zona a libera circolazione il mare saliva da sotto e si rischiava la fine del topo.... Share this post Link to post Share on other sites
Guest Leon X Report post Posted April 1, 2006 Cosa sono i creeper motors sui sottomarini sovietici tipo l'Akula? Sono una specie di propulsione silenziosa o un sistema per spostamenti laterali del sub magari per mantenere una determinata posizione (su questa idea non sono molto convinto in quanto non mi sembrano orientabili e la direzione dei flussi generabili è parallelela all'asse longitudinale dello scafo)? Potrebbero essere usati (a velocitànon troppo elevate) con verso dei flussi opposti tra loro per aiutare la virata del sottomarino? Foto e disegno: Share this post Link to post Share on other sites
luciano46 Report post Posted April 1, 2006 Ciao Leonardo Ti posto qui sotto un disegno cone dele spiegazioni in Inglese circa lo scopo di quei motori. Ciao Luciano Share this post Link to post Share on other sites
Kptlt. Klaus Bargsten Report post Posted June 28, 2006 Che dimensioni ha/hanno il/i bagno/i ???Una volta espletate le funzioni, bisogna "pompare" come sulle barche più piccole o è presente uno sciaquone??? :s10: Sul Prini confermo c'e' un water e un lavandino nel locale siluri a prora, dove ci sono anche gli alloggi sottocapi e comuni, la docci a c'e' ma essendo ridotti gli impianti di dissalazione, l'acqua di lavanda era praticamente inutilizzabile durante la navigazione, in imeersione men che meno.... Share this post Link to post Share on other sites
Totiano* Report post Posted June 28, 2006 ciao e benvenuto alla base (ti aspettiamo in quadrato per il buon imbarco... :s02: !) circa i bagni del prini... beh ce ne è qlc in più a prora, no? :s02: e anche i problemi di acqua sono estremaneti + lievi perchè non vieni al raduno di taranto con Noi? Share this post Link to post Share on other sites
Marco U-78 Scirè Report post Posted June 28, 2006 Sul Prini confermo c'e' un water e un lavandino nel locale siluri a prora, dove ci sono anche gli alloggi sottocapi e comuni, la docci a c'e' ma essendo ridotti gli impianti di dissalazione, l'acqua di lavanda era praticamente inutilizzabile durante la navigazione, in imeersione men che meno.... Benvenuto a Betasom, Comandante!! :s10: :s10: Share this post Link to post Share on other sites
Kptlt. Klaus Bargsten Report post Posted June 28, 2006 Benvenuto a Betasom, Comandante!! :s10: :s10: Grazie, comandante!!! Spero di essere utile con le mie esperienze alla comunita' Share this post Link to post Share on other sites
Guest Perla Report post Posted June 28, 2006 E' vero che che le cuccette della truppa sono situate in camera di lancio? Share this post Link to post Share on other sites
luciano46 Report post Posted June 28, 2006 Sulla Classe "Toti", le cuccette erano tutte in camera di lancio siluri, a prora, solo il Comandante aveva una cuccetta, a parte posizionata dietro i convertitori statici, davanti ala cucina, praticamente era un forno crematorio, e non la usava mai nessuno, personalmente ci ho dormito una volta sola, dato che ero un ingenuo, e mi sono alzato bagnato come se fossi uscito da una sauna, dopo quella volta se non c'era altro posto ho sempre preferito dormire per terra vicino a tubi di lancio. Comunque le cuccette della classe "Toti" erano cassetti a scomparsa usati a "branda calda", cioè quello che smontava dal servizio, andava a dormire nella stessa branda, dove aveva dormito quello che prendeva servizio. I Turni di servizio erano due organizzati su quattro ore di lavoro e quattro ore di riposo. Ciao Luciano Share this post Link to post Share on other sites
Guest Perla Report post Posted June 28, 2006 I nostri sommergibili italiani possono navigare sotto la calotta polare ? Share this post Link to post Share on other sites
Pesce persico (e costruttivo...) Report post Posted June 28, 2006 I nostri sommergibili italiani possono navigare sotto la calotta polare ? Una volta lì si può provare, ma il problema è arrivarci... :s03: Share this post Link to post Share on other sites
andrega Report post Posted June 29, 2006 Grazie, comandante!!! Spero di essere utile con le mie esperienze alla comunita' Benvenuto a BETASOM :s01: Share this post Link to post Share on other sites
samurai Report post Posted January 19, 2007 una domanda ai nostri sommergibilisti, so che gli ufficiali medici assegnati ai sommergibili di norma non si imbarcano e a bordo in navigazione rimane solo un infermiere, ma questa regola è assoluta? Nessun medico ha mai chiesto e ottenuto di uscire con il battello? Chiedo questo nella speranza di un richiamo... :s10: Share this post Link to post Share on other sites
Totiano* Report post Posted January 20, 2007 escono solo in casi eccezionali, lo spazio è poco... però il doc dell'allora MARICOSOM è uscito qualche volta... mi sembra durante le esercitazioni di fuoriuscita da smg sinistrato... Share this post Link to post Share on other sites
samurai Report post Posted January 20, 2007 escono solo in casi eccezionali, lo spazio è poco...però il doc dell'allora MARICOSOM è uscito qualche volta... mi sembra durante le esercitazioni di fuoriuscita da smg sinistrato... Allora ho qualche speranza di imbarcarmi sullo Scirè.... :s51: Share this post Link to post Share on other sites
Guglielmo Boghero Report post Posted July 6, 2007 Tornando indietro di qualche giorno... sul tema della sicurezza.. in effetti la cosa migliore sarebbe avere delle capsule di emergenza in grado di salvare l'equipaggio. Da quel che mi ricordo, su alcuni bombardieri era prevista una soluzione di questo tipo, sul North American XB-70 Valkyrie .... http://it.wikipedia.org/wiki/North_American_XB-70_Valkyrie oltrettutto se un'incidente capita in tempi rapidi, o a grande profondità, non vedo altre vie di salvezza... Oltrettutto, considerando il costo dei battelli, il delta di costo non dovrebbe essere notevole. Altra riflessione... Al mondo si sta penando per stoccare il plutonio ed altri elementi, che sono i risultati del materiale fissile esaurito dei reatori civili.... Nello spazio volano alcune sonde, che grazie a piccole pile nucleari a plutonio, hanno permesso di visitare zone dello spazio dove le sonde a pannello solare mai sarebbero potute giungere.... Perchè a questo punto non fare dei sottomarini, che utilizzano quel tipo di pile (almeno in parte) per avere più autonomia... più silenzio.. e più sicurezza rispetto ai nucleri "convenzionali"... http://it.wikipedia.org/wiki/Sonda_Galileo#Energia che ve ne pare... nell'articolo si parla di 7,8 kg di plutonio per ~500w di potenza.... con 7.800 kg di plutonio si otterrebbero 500kw di potenza continua... (se non ricordo male il motore principale del Todaro ciucciava 5000A per circa 3V quindi 15kw??? ) Marco Share this post Link to post Share on other sites
Guglielmo Boghero Report post Posted July 14, 2007 Aspide... ghe più nessuno... mi sento una particella di sodio.... :s12: Share this post Link to post Share on other sites
Guest Marcuzzo Report post Posted July 14, 2007 Traquillo, ci siamo :s02: Semplicemente ci vuole il parere di un esperto per rispondere ad una domanda così specifica :s68: Share this post Link to post Share on other sites
Guglielmo Boghero Report post Posted July 15, 2007 Direi che più che domande sono idee un po' fantascentifiche o anche fantaeconomiche. Penso che prima ancora della sicurezza o delle soluzioni tecniche contino i budget. Per le caspule di salvataggio non vedo particolari difficoltàtecniche. Ovviamente le dimensioni dello scafo (soprattutto esterno) crescono, e crescono soprattutto i costi. Dovendoci pensare sopra, penserei a dei corpi cilindrici, ancorati ai lati dello scafo, sopra la mezzeria. Cilindri del diametro di 1,2~1,5 metri, ma discretamente lunghi da ospitare parecchi marinai, e soprattutto tali da servire più di un compartimento stagno. In caso di necessità, l'equipaggio entrerebbe nei cilindri, e tramite dei palloni ad aria compressa verebbe riportato in superfice. Prima parlavo di fanta economia. Visto il Todaro a Venezia, penso che 10 metri in più di scafo sicuramente non avrebbero comportato costi proibitivi, ma sicuramente avrebbe garantito una maggiore qualitàdi vita a bordo e sopprattutto una maggiore operativitàdel battello. Tornando alla pazza idea delle "pile nucleari"... un mio pensiero è che poi non è necessario disporre di tanta potenza "nucleare" quanti sono i kw massimi consumabili a bordo, ma quel tanto che basta a garantire una discreta velocitàdi crociera, con un margine per la ricarica di un sistema di pile standard.... Altra domanda da uomo di altro ambiente (Ex aviere)... nelle simulazioni fatte finora, e da quel che vedo da film e letteratura varia... il momento critico del battello in combattimento è quando il caccia ti sta sopra, e comincia a seminare bombe di profondità... Non si è mai pensato di dotare i sottomarini di " bombe da superfice" ossia un ordigno in grado di risalire velocemente e colpire il battello nella verticale???.. oltrettutto tra le due unitàil sottomarino ha il vantaggio di poter gestire la terza dimensione... mentre penso le bombe di profonditàvadano tarate per esplodere alla giusta quota, le bombe di superfice hanno un delta di tra i -10 e i 0 metri... Che ve ne pare... ho scritto tante cretinate?? :s12: Share this post Link to post Share on other sites
Totiano* Report post Posted July 17, 2007 non è facile risponeder per uno che della sicurezza ne fece dottrina qualche anno fà. le capsule di salvataggio esistono, anche se collettive, e sono imbarcate su alcuni battelli sovietici e sui 209/1400 indiani. sembra non diano sufficienti garanzie di affidabilitàa fronte dell'ingobro richiesto. e se questo succede per una singola capsula puoi immaginare la disposizione di più capsule sui lati! sarebbe uno spreco di spazio enorme ed un minare seriamente la resistenza dello scafo resistente. la spazio per un battello è fondamentale, aumentando le dimensioni aumenta la potenza e quindi la rumorosità, inoltre la superficie rilevabile da un sonar attivo (anche se protetta da piastrelle) rimane comunque molto estesa. Ma a venezia hai visto il Todaro o il Dandolo? per quei metri in più vale il discorso di cui sopra con l'aggiunta che il requisito era di un battello costiero per interdizione di pasaggi obbligati. anche le richieste del committente incidono pesantemente su un progetto.. sulle pile non mi pronuncio, non mi sembrano adatte ma se è vero che 40 anni dopo le navicelle spaziali le fell cell sono diventate operaive sui battelli non si può escludere nulla! mentre per le bombe al contrario i russi ci hanno giàpensato, si chiamava shkval (non sò se ho scritto bene) ed è un siluro velocissimo (oltre 100 nodi) che non è ovviamente guidato ma agisce da "chiodo". oggi cmq le bombe di profonditànon vengono più usate, è il siluro l'arma principe contro un sommergibile Share this post Link to post Share on other sites
Guglielmo Boghero Report post Posted July 17, 2007 Aspide mi son sbagliato, era il Dandolo... (azz che figura...) :s14: ... ... comunque sia penso che un'esposione di siluro o di una mina, dia veramente poco tempo per tentare qualsiasi cosa, almeno per un battello immerso... .. molto interessante il discorso sulle piastrelle per contrastare i sonar attivi... avevo avuto limpressione che la superfice di alcuni battelli moderni fosse più simile a quella dello space shuttle (a piastrelle) piùttosto che una superfice molto liscia per ridurre l'atrito... non avendo tempo di approfondire, ne avevo attribuito la funzione a qualche tipo di corazza attiva... anche se mi sembrava strana come cosa... Share this post Link to post Share on other sites
Charlie Bravo Report post Posted July 17, 2007 Una parte dell'equipaggio dello sfortunato e unico Mike della VMF, il Komsomoltes, si salvo nell'89 grazie a una di queste camere/capsule di salvataggio collettive. La manovra ebbe diversi problemi tanto che la capsula si liberò solo quando (pare) il Komsomolets o quel che ne restava era oltre i mille metri. Il Mike dislocava 8500 ton, una bestiaccia per i nostri canoni mediterranei. Il VA-111 Shkval (533 mm ) in effetti (pare) si attivasse in seguito al lancio di siluri ( i sovietici stimavano di essere scoperti prima di rilevare gli SSN della US Navy), pare nata per eledere le contromisure anti siluro messe a punto principalmente dalla US Navy; arma con funzione primaria antisom e secondaria anti siluro filava ( o fila ...) i 200 nodi vista la propulsione a razzo e lo sfruttamento della cavitazione ( a proposito qualcuno sa qualcosa della propulsione a razzo sperimentata o studiata in Italia durante la 2a G.M. ? ). Lo studio e la sperimentazione del VA-111 (M-5) risalgono agli anni '60/70 con l'immancabile Whiskey modificato ad hoc. Inizialmente era prevista una testa nucleare, successivamente convenzionale. Cosa non avremmo visto se la Cold War non fosse terminata ? ( E cosa non stiamo leggendo ora che lo è ... :s02: ) . Su alcuni tipi ex sov esistono poi tubi di lancio a parte per sistemi anti siluro come ad esempio l'MG-74, Imposter per gli occidentali, presente sugli Akula. Share this post Link to post Share on other sites
Totiano* Report post Posted July 18, 2007 per i piccoli convenzionali l'esplosioni nelle immediate vicinanze dello scafo lascia ben poco scampo. sono invece le altre emergenze che possono essere provocate da avarie o da esplosioni avvenute a maggior distanza a prolungare la possibile agonia del sommergibilista. esiste uno studio che riporta, ad esempio, come una elevata percentuale (oltre il 75% se ben ricordo) degli incidenti sui battelli moderni (quindi dal 1890 in avanti) sia avvenuta su bassi fondali e questo ha incoraggiato lo sviluppo delle tute di fuoriuscita e dei battelli di salvataggio, degli successori delle Campane McCann anche se non riesco a pescarlo, tempo fàne parlammo con una bella discussione della propulsione a razzo. probabilmente stò sbagliando la parola chiave della ricerca ma spero di poter postare l link. parlammo anche, non sò se nello steso contesto, di un sommergibile particolare studiato per stare prevalentemente sul fondo e lanciare gli shkval in verticale al passaggio di unitàavversarie... Share this post Link to post Share on other sites
Charlie Bravo Report post Posted July 18, 2007 esiste uno studio che riporta, ad esempio, come una elevata percentuale (oltre il 75% se ben ricordo) degli incidenti sui battelli moderni (quindi dal 1890 in avanti) sia avvenuta su bassi fondali e questo ha incoraggiato lo sviluppo delle tute di fuoriuscita e dei battelli di salvataggio, degli successori delle Campane McCann Impressionante in questo senso il caso del britannico Thetis, 1939 con la celebre immagine: Share this post Link to post Share on other sites
Guglielmo Boghero Report post Posted July 18, 2007 Da perfetto ignorante ne butto un'altra delle mie.... Perchè non tentare di salvare tutto il battello, con dei grossi airbag ... gonfiati magari da reazioni chimiche in grado da sviluppare buoni volumi di gas in poco tempo.... come se il sommegibile fosse un grosso pesce palla.... Share this post Link to post Share on other sites
Totiano* Report post Posted July 18, 2007 giàfatto e in corso di sviluppo caro Guglielmo! giài 212 e prima di loro alcuni 209 e i 206 impiegano una reazione chimica per produrre "aria" invede di inviare aria contenuta nelle bombole di aria compressa. in questo modo il guadagno in riserva di spinta è rapidissimo. altri studi vedono "palloni" o anche schiume all'interno delle casse zavorra e in alcuni compartimenti. Share this post Link to post Share on other sites
Desga Report post Posted November 12, 2007 Ragazzi mi sapete dire perche nei vecchi som. della II guerra vedi l'anfitrite nel caso di mio nonno i marinai perdevano i denti!! Mia nonna mi ha detto che quando mio nonno torno' a casa tutti i denti gli erano caduti e lei dice che era per la pressione e possibile? :s07: Share this post Link to post Share on other sites
thomas Report post Posted November 12, 2007 Si parlava di Livelli di Approntamento. Quali e quanti sono i livelli e come viene disposto l' equipaggio (in base standard)? Ovviamente non chiedo dell' equipaggio di un Typhoon Russo ma un piccolo elenco, seppur dettagliato. Altra domanda: Di questi tempi come mai i Sommergibili tendono sempre più a diventare tascabili? Share this post Link to post Share on other sites
Totiano* Report post Posted November 13, 2007 è la prima volta che sento questa storia dei denti, Desga... a meno che non fossero capsule, nel qual caso effettivamente le pressioni possono dare problemi (tant'è vero che ci sono severe limitazioni su denti mancanti o curati per entrare nella componente). proverò a chiedere agli anziani... Thomas non esiste una regola ferrea iniziale ma dei dati di base. mi spiego: il battello (come ogni natante) deve poter navigare normalmente col minimo impegno in modo da essere pronto ad intervenire con uomini "svegli" in qualsiasi emergenza. quindi potranno esistere, diciamo, 3 livelli di approntamento: un livello di navigazione tranquilla con il minimo di locali presidiati, un minimo di squadre di sicurezza pronte (magari su chiamata) e il minimo indispensabile per la navigazione. si può immaginare un servizio di guardia in 4 e 8 un secondo livello in cui esiste una minaccia più o meno latente, dove possono essere approntati ma magari non residiati tutti i sensori. alcune squadre di sicurezza invece di essere reperibili sono già pronte nei luoghi previsti. si può immaginare un servizio di guardia in 4 e 4 un ultimo livello di minaccia presente in cui tutti sono ai loro posti, tutti gli impianti sono in funzione e presidiati e le squadre di sicurezza sono tutte al loro posto. ovviamente questo stato di sicurezza non può essere mantenuto per periodi lunghissimi ed è un responsabilità del Comandante decidere quale e quando chiamare uno stato di approntamento ma ci sono anche altri sati di approntamento, ad esempio durante una navigazione di precisione, un rimorchio, un rifornimento in mare... spero di essere stato comprensibile non credo che i battelli tendano a diventare tascabili. come in qualsiasi industria in cantieri stanno diversificando i loro prodotti per accontentare tutte le fasce di mercato (intese come scenari). quindi ogni cantiere ha in listino un battello da circa 1000 tonnellate, uno da circa 1800 (magari con possibilità di ampliarlo o rimpicciolirlo) e, in casi particolari, anche battelli nucleari Share this post Link to post Share on other sites
Guest ERICH TOPP U-552 Report post Posted November 13, 2007 ....Caro Marco,la storia dei denti,per tempi passati l'ho sentita anchio,ma....non mi ricordo più come e dove !!.... :s07: ....non è che per caso ci potrebbe essere un riferimento alla pressione durante gli scoppi delle bombe di profondità ??.... :s19: (dannata testa che non si ricorda le cose !! :s68: ) :s67: Mau Share this post Link to post Share on other sites
thomas Report post Posted November 14, 2007 Ricordo che per gli aviatori quando ancora le cabine non venivano debitamente pressurizzate persisteva lo stesso problema... la pressione in eccesso poteva venire da una bombola di aria compressa aperta troppo per il ricambio di aria dopo il filtraggio alla calce viva; oppure quando una bomba scoppiando comprime le paratie e comprime anche l' aria... :s12: Share this post Link to post Share on other sites
Desga Report post Posted January 12, 2008 Grazie Thomas e' molto valida la tua ipotesi sulle bombe profondita :s20: anche perche' mio nonno nell'ultima missione venne affondato dopo ripetuti attacchi con bombe!!! :s06: Share this post Link to post Share on other sites
NightRider Report post Posted January 22, 2008 Qualche domandina frulla in testa anche a me: Che tipo di guarnizioni venivano usate sugli organi in movimento per resistere alle grandi pressioni? Sull'asse d'elica, sui meccanismi di manovra delle superfici di governo, sullo scorrimento del periscopio etc etc Corrosione salina: quanto ci metteva a intaccare gli scafi ai tempi della 2^ GM? Le parti piu' importanti venivano sostituite di routine al ritorno dalle missioni o si sfruttavano finche' reggevano, tanto la pelle ce la rimettevano gli equipaggi? I nostri diesel avevano la distribuzione a lubrificazione forzata o c'era il motorista con la pipetta che provvedeva come si vede in qualche film? Share this post Link to post Share on other sites
Totiano* Report post Posted January 23, 2008 ecco, molto velocemente, qlc risposta... -in genere le guarnizioni sullo scafo esterno erano baderne con premitreccia -corrosione salina: non c'era un programma di sostituzione delle lamiere corrose, alla bisogna si cambiavano (compatibilmente con la disponibilità di materie prime). comunque tutto quanto era delicato lo si costriuva in bronzo o lo si proteggeva con una buona dose di grasso. - la lubrificazione entro il motore era forzata, però la distribuzione (ad aste e bilancieri) era scoperta sia sui Tosi che sui FIAT per cui ritengo possibile che il motorista irasse con la pipetta. è una ipotesi mia, però... Share this post Link to post Share on other sites
NightRider Report post Posted January 23, 2008 (edited) Infatti mi riferivo proprio alla distribuzione, mi e' capitato spesso di vedere filmati in cui il motorista incessantemente girava con la pipetta ed oliava perni dei bilancieri e guide valvole, probabilmente una soluzione per guadagnare spazio e facilitare manutenzione e riparazioni, pero' che palle :s12: Altra curiosita': raffreddamento diretto con acqua di mare o con scambiatori di calore acqua/acqua? Edited January 23, 2008 by NightRider Share this post Link to post Share on other sites
NightRider Report post Posted January 23, 2008 Ragazzi mi sapete dire perche nei vecchi som. della II guerra vedi l'anfitrite nel caso di mio nonno i marinai perdevano i denti!!Mia nonna mi ha detto che quando mio nonno torno' a casa tutti i denti gli erano caduti e lei dice che era per la pressione e possibile? :s07: Sto rileggendo in questi giorni il libro di Maronari ed anch'egli nella prima missione accenna a questo problema scrivendo che in tanti, lui compreso, hanno la gengivite ed i denti ballano, il tutto a causa del cibo in scatola e del gran freddo, -21 all'altezza dell'Islanda. In effetti se pensiamo alla qualita' degli inscatolati dell'epoca ed alle lunghe guardie sferzati dal mare del nord la cosa e' del tutto plausibile. Se ne riparlera' con maggior dettaglio vi aggiornero' :s01: Share this post Link to post Share on other sites
zillo Report post Posted January 24, 2008 Una domanda su i primi snorkel degli u-boot tipo VII e IX Esisteva un impianto idraulico di sollevamento azzionabile dall interno durante l'immersione o lo snorkel doveva essere preparato prima di immergersi?? ciao Share this post Link to post Share on other sites
Totiano* Report post Posted January 24, 2008 i motori avevano scambiatori di calore (raffreddamento indiretto) mentre lo snorkel era azionabile da quota periscopica. almeno su quelli "di serie" non ho dati sui prototipi. Share this post Link to post Share on other sites
zillo Report post Posted January 25, 2008 Altra curiosità su gli u-boot Sotto la falsa torre a prua è situato un cupolino dove alloggia il magnetkompass "compasso magnetico?????" A cosa serviva questo strumento? I batteli italiani, in particolare gli oceanici, erano dotati di questo strumento? Se si dove era alloggiato? Come mai alla fine del conflitto mondiale il suddetto cupolino sparisce per lasciare spazio ad un cono tronco "vedi u-995" Evoluzione dell'apparato?? Oppure nuovo apparato con relativo spostamento/rimozione dell'apparato precedente?? Spero di essere stato chiaro....... Ciaoo Share this post Link to post Share on other sites
Totiano* Report post Posted January 25, 2008 Magnet compass è la bussola magnetica, normalmente sistemata fuori dallo scafo per diminuire interferenze magnetiche del ferro. e ovviamente credo che nessun battello al mondo ne fosse sprovvisto. Share this post Link to post Share on other sites
zillo Report post Posted January 25, 2008 Errore di traduzione......... E io che sa che mi credevo....... Evidentemente dopo è stata spostata e non rimossa....... Ma quel cono tronco che prese il suo posto cosa conteneva??? da alcuni spaccati si vede contenere un cilindro..... Che sia un pistone idraulico per il sollevamento dello snorkel??? Ma non mi convince...... Share this post Link to post Share on other sites
NightRider Report post Posted January 31, 2008 Procedure di lancio siluri. Come si svolgeva la sequenza completa del lancio siluri durante la 2^ GM? Da varie letture credo di capire che i portelli esterni non erano a tenuta stagna dato che l'ordine di allagare le camere di lancio seguiva quello di aprire i portelli, sbaglio? E la ricarica? C'era bisogno di "lubrificare" i tubi o i siluri prima di inserirli in camera? Share this post Link to post Share on other sites
Capitano Nemo Report post Posted January 31, 2008 Allora io penso che il portello esterno esistesse solo per una questione di idrodinamica e di difesa dei tubi... Però penso che i portelli venivano aperti in un momento e in un altro si apriva il portello tondo che fa da estremità al tubo lancio siluro... Anche in silent hunter all'ordine di aprire il tubo si apre solo il portello esterno... Forse sbaglio, la questione della pressione è relativa, oltre 15 metri nn si lanciava mai... Quindi forse l'acqua entrava nei tubi ma il portello tondo restava chiuso... Non ne sono sicuro Share this post Link to post Share on other sites
Capitano Nemo Report post Posted January 31, 2008 Hai ragione, è vero, ho appuna avuto una visione diciamo me lo ricordo ho scritto una castroneria... Però allora non capisco il perchè di 2 portelli... Share this post Link to post Share on other sites
Totiano* Report post Posted February 1, 2008 il tubo di lancio è stagno ed è dotato di 2 "coperchi": il "cappello esterno" nella parte finale del tubo e il fondo mobile nella parte interna allo scafo. questi sono conformati per resisterealla quota massima del sommergibile essendo una possibile comunicazione tra interno ed esterno del sommergibile. dovendo assicurare una resistenza meccanica non è possibile dargli una forma idrodinamica per cui all'esterno del tubo un sistema meccanico connette l'apertura del cappello esterno con una "carenatura idrodinamica"; quindi il sistema che apre il cappello esterno (un pistone oleodinamico o un sistema a vitesenzafine/ruota elicoidale) apre contemparaneamente entrambi. La procedura è relativamente semplice: 1 assicurarsi che il TLS non abbia acqua al'interno (non ridete ci sono battelli che sono affondati per questo motivo) e quindi aprire il fondo mobile. 2) inserire il siluro nel tubo (oggi non serve perchè le guide sono in materiale autolubrificante ma nella 2^ GM si ingrassavano) collegando eventuali sistemi di trasmissione dati 3) chudere il fondo mobilee allafare il tubo con l'acqua presente nelle casse compenso siluri 4) ad allagamento ultimato compensare il tubo. significa metterlo in comunicazione con il mare mediante una valvole per equilibrare la pressione interna al tubo con quella esterna 5) a tubo compensato chiudere il "compensino" (è la famosa comunicazione) e aprire il capppello esterno. Adesso il tubo è pronto a lanciare a meno delle procedure di lancio, che significa approntare il siluro (ad esempio avviare la girobussola) e approntare il sistema di lancio a second ache sia swim out o watershot o tante altre cose.. Share this post Link to post Share on other sites
marcovinicio Report post Posted April 23, 2008 (edited) Salute a tutti Vorrei fare un paio di domande sicuramente un pò ingenue da inesperto quale sono,premetto che mi sono interessato al mondo del sommergibilismo da poco, attraverso il libro Uomini sul fondo del Giorgerini, e attraverso i molti avvenimenti raccontati mi pare di capire che nella 2A GM a bordo dei som non c'era radar e l'unico strumento per la navigazione era la bussola, vero? Perciò mi chiedo con angoscia: come si faceva a navigare alla cieca a 5/6 nodi (che non sono proprio pochissimi)in mari sconosciuti senza rischiare di urtare contro eventuali scogliere o picchi sottomarini? E già che ci sono: I periscopi essendo telescopici facevano uso di anelli di tenuta in gomma tipo o-ring per avere una tenuta stagna? Su un vecchio film , ho notato che a seguito dell'uso del periscopio una certa quantità d'acqua gocciolava dal suddetto, invenzione scenica o vuol dire che la tenuta di questi sistemi era relativa? grazie Marcovinicio :s10: Edited April 23, 2008 by marcovinicio Share this post Link to post Share on other sites
Totiano* Report post Posted April 25, 2008 non sono ingenue, credimi... e comunque sei partito da un eccellente libro per documentarti. il problema di navigare "alla cieca" era tangibile ma, non così grave come credo tu stia pensando. c'erano solo bussole o girobussole, ma ogni volta che era possibile si facevail punto nave con il sestante. inoltre ogni passaggio vicino alla costa era ulteriore occasione di rafforzare la precisione del punto nave mediante i rilevamenti dei punti cospicui. c'è da tenere presente che i battelli trascorrevano in immersione solo una minima parte della missione. a monte di questo il radar è una installazione molto recente per i battelli e di minimo ausilio per la navigazione. estrememente più importanti sono stati i sistemi di navigazione inersiale, i vari loran e decca e, infine, i satellitari. La tenuta sui periscopi era ssicurata da baderne o, nei più recenti, da guarnzioni a labbro. in entrambi i casi le perdite esistevano e potevano essere più o meno consistenti. ne esiste ancora oggi un esempio visibile a tutti: se avrai occasione di visitare il smg Dandolo a venezia (che è molto più completo del Toti) potrai notare una ghiotta di raccolta acqua sopra la ghiera di sostegno del periscopio. da qui l'acqua veniva convogliata con un tubicino nella parte inferiore del periscopio e da qui cadeva nel sottostante pozzetto dove, periodicamente, veniva esaurita. Share this post Link to post Share on other sites
simo argentariodivers Report post Posted April 29, 2008 citazio0ne....ciao atutti, grazie per le risposte alle mie domande dei giorni scorsi, ne faccio ancora una.. in qualche numero di "Aria alla Rapida" si parla spesso della fosforescenza che si produceva con il movimento delle eliche , che creava una scia del smg visibile a grande distanza, specie dall'alto. da cosa è prodotta questa scia ? esisteva un modo per eliminarla? alla prossima Si chiama bioluminescenza ed è un fenomeno presente in acqua di mare dericato dall'eccitamento di alcuni particolari organismi molto piccoli; basta che di notte agiti una mano inh acqua e lo noterai immediatamente.. simo argentariodivers Share this post Link to post Share on other sites
HighZed Report post Posted May 12, 2008 Allora, una domanda riferita sia agli u-boat sia ai battelli moderni : Esistono mezzi o sistemi per vedere sotto la superficie dell'acqua? Il periscopio può assolvere anche a questa funzione? Share this post Link to post Share on other sites